Con la passione per la scultura e
un’eccellente dote comunicativa Jacopo Cardillo, in arte Jago,
espone a PALAZZO BONAPARTE di Roma, nella sua prima grande mostra “JAGO. The Exhibition” curata da Maria
Teresa Benedetti.
La mostra, che ha luogo al penultimo piano
dello storico edificio ed è visitabile sino al 3 Luglio 2022, può essere considerata, con quasi assoluta certezza, una
delle esposizioni più attese del 2022; grazie al meticoloso lavoro di Maria Teresa
Benedetti, una delle primissime a credere nel giovane artista,
nonché curatrice di questa sua prima personale, il visitatore viene accolto
immediatamente nel mondo di Jago.
Mondo, il suo, caratterizzato da opere la
cui ricerca si differenzia l’una con l’altra ma accumunate da una grande
potenza comunicativa capace di arrivare al pubblico con estrema naturalezza ed
incisività; il coinvolgimento del visitatore è elemento cardine di tutto il
percorso espositivo, e non solo: il desiderio di rendere partecipe l’altro si
manifesta anche attraverso il sapiente utilizzo dei social media (foto, video
in time-lapse e dirette streaming) che ha permesso al giovane artista ciociaro di
ottenere l’appellativo di “The Social Artist”.
Jago è la sintesi
perfetta tra lavoro espressivo-artistico ed eccezionale
abilità nell’estrarre figure animate e inanimate da
imponenti e freddi blocchi di marmo (che nella struttura naturale
arrivano a toccare, in alcuni casi, anche le sei tonnellate), ma che
non è l’unico materiale utilizzato dall’artista, infatti, nella
prima serie di opere risalenti agli anni 2015\2017, si è dedicato alla
lavorazione di pietre raccolte nel greto del fiume Serra, alle pendici
delle Alpi Apuane.
Tra le opere più celebri nella personale troviamo: “Memoria
di sé” (2015), “Habemus Hominem” (2009/2016), emblema di come
un’opera non vada intesa mai come “definitivamente compiuta” davvero.
Tra le opere sorprende “Pietá”
(2021), chiara ma non scontata rivisitazione in chiave
contemporanea della celebre opera di Michelangelo, “Il
Figlio Velato” (2019), che come suggerisce il nome prende spunto dal
lavoro del Sanmartino e la “Venere” (2018). Queste citate
sono solo alcune delle molte opere esposte a PALAZZO BONAPARTE che vi permetteranno di immergervi in un bagno
michelangiolesco di grande maestria scultorea, e che sono il risultato
di un’introspettiva ricerca sull’autocoscienza, ma che hanno anche l’audacia di trattare e condannare tematiche tanto delicate quanto purtroppo attuali, come quella della guerra “Excalibur” (2016).
La cura del dettaglio
e l’allestimento delle opere contribuiscono a creare un prodotto
vincente come quello della mostra “JAGO. The Exhibition”:
la commistione di opere d’arte in marmo che si inseriscono in stanze con
schermi e proiezioni video, l’ effetto Droste della “Venere”
dato dal gioco di specchi nella stanza, o semplicemente
i basamenti rossi sui quali sono posti i cuori in ceramica della serie
“Apparato Circolatorio” (2017), sono frutto del lavoro svolto
da Tommaso Zijno e Michela Ruggieri, progettisti e
allestitori della mostra, che non si sono limitati a raccontare
cronologicamente la carriera artistica di Jago, ma
ci regalano la possibilità di visitare ogni singola stanza, lasciandoci
affascinare passo dopo passo dalle opere.
- Adriano Morra e Claudia Cianchi -
_KIROLANDIA®_
L’esposizione JAGO. The Exhibition è prodotta e organizzata da Arthemisia con la collaborazione di Jago Art Studio.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
"JAGO. The Exhibition" a Palazzo Bonaparte è visitabile sino al 3 luglio 2022
www.mostrepalazzobonaparte.it