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giovedì 9 giugno 2022

JAGO, “THE SOCIAL ARTIST”: tra classico e moderno, l’artista che (s)colpisce


Con la passione per la scultura e un’eccellente dote comunicativa  Jacopo Cardillo, in arte Jago, espone PALAZZO BONAPARTE di Romanella sua prima grande mostra JAGO. The Exhibition curata  da Maria Teresa Benedetti.
La mostra, che ha luogo al penultimo piano dello storico edificio ed è visitabile sino al 3 Luglio 2022, può essere considerata, con quasi assoluta certezza, una delle esposizioni più attese del 2022; grazie al meticoloso lavoro di Maria Teresa Benedetti,  una delle primissime a credere nel giovane artista, nonché curatrice di questa sua prima personale, il visitatore viene accolto immediatamente nel mondo di Jago. 
Mondo, il suo, caratterizzato da opere la cui ricerca si differenzia l’una con l’altra ma accumunate da una grande potenza comunicativa capace di arrivare al pubblico con estrema naturalezza ed incisività; il coinvolgimento del visitatore è elemento cardine di tutto il percorso espositivo, e non solo: il desiderio di rendere partecipe l’altro si manifesta anche attraverso il sapiente utilizzo dei social media (foto, video in time-lapse e dirette streaming) che ha permesso al giovane artista ciociaro di ottenere l’appellativo di The Social Artist.
Jago è la sintesi perfetta tra lavoro espressivo-artistico ed eccezionale abilità nell’estrarre figure animate e inanimate da imponenti e freddi blocchi di marmo (che nella struttura naturale arrivano a toccare, in alcuni casi, anche le sei tonnellate), ma che non è l’unico materiale utilizzato dall’artista, infatti, nella prima serie di opere risalenti agli anni 2015\2017, si è dedicato alla lavorazione di pietre raccolte nel greto del fiume Serra, alle pendici delle Alpi Apuane.
Tra le opere più celebri nella personale troviamo: “Memoria di sé” (2015), “Habemus Hominem” (2009/2016), emblema di come un’opera non vada intesa mai come “definitivamente compiuta” davvero. Tra le opere sorprende Pietá” (2021), chiara ma non scontata rivisitazione in chiave contemporanea della celebre opera di Michelangelo, “Il Figlio Velato” (2019), che come suggerisce il nome prende spunto dal lavoro del Sanmartino e la “Venere” (2018). Queste citate sono solo alcune delle molte opere esposte a PALAZZO BONAPARTE  che vi  permetteranno di immergervi in un bagno michelangiolesco di grande maestria scultorea, e che sono  il risultato  di un’introspettiva ricerca sull’autocoscienza, ma che hanno anche l’audacia di trattare e condannare tematiche tanto delicate quanto purtroppo attuali, come quella della guerra “Excalibur” (2016).
La cura del dettaglio e l’allestimento delle opere contribuiscono a creare un prodotto vincente come quello della mostra JAGO. The Exhibition: la commistione di opere d’arte in marmo che si inseriscono in stanze con schermi e proiezioni video, l’ effetto Droste della “Venere”  dato dal gioco di specchi nella stanza, o semplicemente i basamenti rossi sui quali sono posti i cuori in ceramica della serie “Apparato Circolatorio” (2017), sono frutto del lavoro svolto da Tommaso Zijno e Michela Ruggieri, progettisti e allestitori della mostra, che non si sono limitati a raccontare cronologicamente la carriera artistica di Jago, ma ci regalano la possibilità di visitare ogni singola stanza, lasciandoci affascinare passo dopo passo dalle opere.
- Adriano Morra e Claudia Cianchi -
_KIROLANDIA®_

L’esposizione JAGO. The Exhibition è prodotta e organizzata da Arthemisia con la collaborazione di Jago Art Studio.
L’evento è consigliato da Sky Arte.


"JAGO. The Exhibition" a Palazzo Bonaparte è visitabile sino al 3 luglio 2022

www.mostrepalazzobonaparte.it