Autore: Andrea Alessio Cavarretta (IppoKiro)
Recensione critica dello spettacolo "IO E LA ROSSA" con Giovanni Amodeo, regia di Marco Simeoli
Replica di domenica dieci luglio duemilaventidue, I Solisti del Teatro - Roma
Raccontarsi e raccontare cantando
con delicatezza i momenti del proprio vivere.
I SOLISTI DEL
TEATRO è una di
quelle manifestazioni dell’estate della Capitale dove ti senti in un giardino incantato,
complice sicuramente la bellissima location de I GIARDINI DELLA FILARMONICA, affiancata da un’accoglienza sempre accorta
e da un foyer ideale immerso nel verde dove puoi incontrare artisti e amici
prima e dopo ogni spettacolo in una dimensione di convivialità sempre più rara.
È in questa particolare dimensione
che l’artista Giovanni Amodeo, su un palco essenziale con semplice ma accattivante
gioco di luci, timidamente si fa avanti, scusandosi perché al telefono c’è sua
mamma ma lui deve iniziare ad esibirsi, così la congeda in modo amabile e inizia
lo spettacolo. Verità o escamotage per partire? Non lo sapremo mai, ma sta di
fatto che noi ci crediamo e le nostre difese sono oramai completamente abbassate
così le storie che andremo ad ascoltare,
tra parole e canto, saranno magiche.
Per IO E LA ROSSA, percorso teatrale di intima narrazione e seducente canto,
diretto con capacità da Marco Simeoli, gli applausi sono veramente moltissimi, il
pubblico si emoziona, si lascia andare, intona i brani dell’intramontabile Milva
fino al richiesto a gran voce bis che Giovanni Amodeo concede sempre con quella timidezza disarmante che
lo ho accompagnato fin dall’incipit del raccontare ma che si è trasformato, ogni
qualvolta abbia intonato una canzone, in coinvolgente energia.
Nato in una città del
Sud Italia, la storia dell’interprete accompagna per mano il pubblico lungo
varie ambientazioni, sullo sfondo la presenza di Lei, la Rossa, ascoltata,
amata, imitata da lui, dai vari componenti della sua famiglia, anche nello
spiritoso tentativo di riprodurre le ardue basse tonalità. Tante le figure a
scorrere tra i racconti di Amodeo a partire da “nonna Carmela”; ogni tappa di
vita, davanti agli occhi del pubblico come se venisse sfogliato un diario, con
fulcri cadenzati e rappresentati da emblematiche canzoni di Milva scelte con accuratezza. Si sale
nella scala degli anni, si attraversa l’Italia, si scorgono angoli di vita,
sino al cardine, il fatidico primo incontro con Lei, la sua “Calliope”, e lentamente, le canzoni di Milva da colonna sonora di una vicenda umana divengono protagoniste
assolute attraverso il crescendo delle melodie.
“Dicono di me”, “Una storia
inventata”, “La filanda”, “Alexanderplatz”, “Lontano Lontano”, appunto “La
rossa”, questi e molti altri i successi intonati dal bravo interprete sempre
con dolcezza e raffinatezza, brani di grandissimi autori come Jannacci e
Battiato richiamati durante questo ricco storytelling musicale.
Uno spettacolo ricercato ed
elegante che consiglio di non perdere nelle prossime repliche.
Andrea
Alessio Cavarretta -
_KIROLANDIA®_
Ipazia Production srl
presenta
“Io e la Rossa”.
Con Giovanni Amodeo. Testo di Giovanni Amodeo e
Beatrice
Morgia.
Regia
di Marco Simeoli. Arrangiamenti e musiche originali: Enrico Knob Tavernini.
Video e grafica: Federico Fabiani e Fabrizio Atteritano.
www.isolistidelteatro.it