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sabato 15 ottobre 2022

Alessandro Calamunci Manitta porta in scena UNA FAVOLA SBAGLIATA e conquista il pubblico del TEATRO PETROLINI


Recensione critica dello spettacolo "Una favola sbagliata" scritto e diretto da Alessandro Calamunci Manitta
Replica di sabato otto ottobre duemilaventidue, Teatro Pretrolini – Roma

 
Una tragica vicenda che lascia ancora sgomenti può essere raccontata sul palcoscenico con chiarezza, incisività e allo stesso tempo con garbo?
La pièce teatrale UNA FAVOLA SBAGLIATA firmata dall’abile drammaturgo anche regista Alessandro Calamunci Manitta, andata in scena al TEATRO PETROLINI di Roma, dimostra ampiamente che questa possibilità è realizzabile tanto da riuscire a portare il pubblico verso quella particolare attenzione che ne sospende i fragorosi applausi sino al finale dal robusto effetto.
A concretizzare il buon risultato è sicuramente anche la bravura dei due interpreti, Alessandro Bevilacqua e Mauro Toscanelli, entrambi in grado di sostenere i loro difficili ruoli nel partare avanti una recitazione marcata eppure misurata che si spinge con decisione crescente verso lo spettatore, senza mai invadere troppo il tracciato di quanto si va costruendo sulla scena con limpidezza disarmante.
 
Andiamo per ordine. Durante l’epoca fascista, un malcapitato fotografo e mediatore trentottenne, negli anni che vanno dal 1924 al 1928, venne accusato di una serie di orribili delitti, non da lui commessi, verso alcune bambine, quindi scagionato completamente ma mai veramente riabilitato dall’opinione pubblica; difatti se il suo arresto fu clamoroso, quale capro espiatorio di un caso dalla difficile risoluzione, la sua dichiarazione di non colpevolezza e successiva scarcerazione venne relegata dai giornali in modesti trafiletti.
 
La storia raccontata è quella di Gino Girolimoni, ma questo si svelerà solo alla fine della rappresentazione, senza condizionare troppo la platea. L’assurda quanto terribile vicenda umana, realmente accaduta, è conosciuta da molti, anche perché il cognome del protagonista, suo malgrado, è entrato nel lessico, perlopiù del centro Italia, come sinonimo di “pedofilo”.
 
Nel testo, l’accurato autore Calamunci Manitta, inserisce altri due personaggi, quello dell’inquirente che effettuò l’arresto e a cardine l’emblematica figura del commissario Dosi che si batté per la sua scarcerazione convinto dell’innocenza del protagonista, come cornice riporta importanti episodi anche di valore storico tra cui assurge il delitto Matteotti. In controluce aleggia lo spettro dell’altrui colpevolezza mai definitivamente identificata e viene richiamata più volte l’efficace quanto evanescente immagine della bolla di sapone, sottile filo dell’illusione e della precarietà nel vivere. 
 
Senza indugiare troppo nei particolari della corposa linea narrativa che giunge sino agli ultimi anni di vita dello sventurato, bisogna rilevare, fuor di dubbio, che la potente pièce, dall’indiscutibile valore poetico, attraverso l’incastro di varie tipologie narrative ben tenute assieme sino all’epilogo, riesce a realizzare un resoconto nitido dei fatti, a cui si accosta un discreto livello di profondità costruito anche attraverso l’indagine dentro le personalità dei personaggi chiave.
 
Nonostante, ad una prima visione, talune transizioni risultino forse leggermente meccaniche ed il finale appaia un pochino dilatato così da configurare una lieve perdita di tensione emotiva, lo spettacolo, al suo esordio, è da considerarsi eccellente anche perché i due attori, come già rilevato al principio di questa riflessione, ne tessono perfette le trame tanto da meritarsi fortissimi battimani.
 
Ci tengo a rilevare che questa interessante opera teatrale del giovane autore pugliese ha la capacità di spingersi verso la rappresentazione contemporanea fino a concretizzarsi in spettacolo sperimentale senza far venir meno il suo valore di teatro civile, espositivo di un accadimento rappresentato in modo esauriente.
 
In conclusione non posso che augurarmi che UNA FAVOLA SBAGLIATA possa impreziosire le stagioni di molti  altri teatri.
 

Andrea Alessio Cavarretta -
_KIROLANDIA®_
 
Per le immagini a corredo si ringrazia la fotografa Chiara Egle Trento
 
 
 
UNA FAVOLA SBAGLIATA
scritto e diretto da Alessandro Calamunci Manitta
con Alessandro Bevilacqua e Mauro Toscanelli
 



www.teatropetrolini.it