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venerdì 28 ottobre 2022

IL CASO ESTERMANN di Giovanni Franci, la stagione dell’OFF/OFF THEATRE si apre in modo potente


Recensione critica dello spettacolo "IL CASO ESTERMANN Indagine sull’inquietante giallo del Vaticano
scritto e diretto da Giovanni Franci
Prima replica, martedì venticinque ottobre duemilaventidue, OFF/OFF Theatre – Roma


Si spengono le luci e la stagione dell’OFF/OFF Theatre ha inizio prorompendo tra gli spettatori.

È affidata al regista Giovanni Franci con “IL CASO ESTERMANN Indagine sull’inquietante giallo del Vaticano” l’apertura del ricco cartellone del teatro di via Giulia, il prezioso spazio artistico della Capitale che si spinge oltre attraverso una programmazione decisamente trasversale, ambiziosa e inclusiva.

Le aspettative sono altissime, perché l’OFF/OFF Theatre ha oramai abituato tutti a spettacoli dall’elevato valore artistico e perché lo stesso Franci, per i suoi precedenti lavori, ha ricevuto dal pubblico e dalla critica notevoli apprezzamenti. Ci tengo a cominciare questa mia riflessione con un grande applauso al temerario regista che continua ad affrontare narrazioni d’inchiesta, senza indietreggiare rispetto a questa che oramai si palesa come sua cifra.

IL CASO ESTERMANN parte potente, immagini in movimento e ferme con effetti sonori stranianti e parole in un insieme ben strutturato che cattura lo spettatore. Segue, al dirompente prologo, un racconto a capitoli: lineare, chiaro, incisivo, accompagnato da uno sfondo musicale che cadenza la narrazione e s’interrompe nei punti cardine. Il tutto è ben architettato con fondali a colorazione variabile, titolature, ombre enigmatiche, giochi di luci molto attraenti e con l’utilizzo, già conosciuto nella poetica del regista, dei microfoni quali espedienti di amplificazione del narrato. Ancora una volta il bravo Giovanni Franci, ovviamente assieme a tutta la sua eccellente squadra, in questa tipologia di lavorazione, risulta ottimo.

Il testo è costruito in modo minuzioso, come farebbe un giornalista accorto e la resa è quella della lettura di un fascicolo molto ben redatto che si apre a domande e tenta risposte spesso scomode. Il caso è noto: nella Città del Vaticano, durante la primavera del 1998, in un appartamento vengono trovati tre corpi senza vita, quello di Alois Estermann il nuovo comandate del Corpo delle Guardie Svizzere, di sua moglie Gladys Meza Romero, e del vice caporale Cédric Tornay. La scena è quella di un omicidio suicidio da parte del giovane Tornay. Ma siamo proprio sicuri che sia andata proprio così? È stato veramente un impulso folle? C’è di mezzo una relazione omosessuale? Un ménage à trois? Si tratta di prostituzione gay? Oppure si lega ad una storia di spionaggio? Molte domande insolute, vari elementi poco chiari, alcuni dati non allineati. La madre del vice caporale Tornay, identificato come l’artefice di questa strage, avvalendosi di due avvocati, tenta di far riaprire il caso, cerca delucidazioni, scrive lettere. Ma a tutt’oggi questa storia inquietante è un mistero che si lega ad altri insoluti enigmi del più piccolo Stato del mondo.

Ai tre abili narratori Laura Lattuada, Alberto Melone e Riccardo Pieretti è richiesto, sulla scena, di accompagnare lo spettatore lungo un rigoroso tracciato, di farlo entrare nelle zone d’ombra facendolo penetrare nella vicenda, il palese sforzo appare quello di non lasciarsi troppo andare ma di riferire gli accadimenti. Tutto molto ben tenuto attraverso cambi di prospettive nell’intento di dischiudere interrogativi, possibilità, probabilità. Tra i tre ben amalgamati interpreti, forse un po’ emozionati da questa prima delle prime, sicuramente la brava Laura Lattuada emerge per la sua intensa capacità recitativa e riesce, anche per il suo ruolo chiave, soprattutto sul finale, a trasportare verso l’interiorità.

Il pubblico ascolta attentamente 
IL CASO ESTERMANN per quasi un’ora e trenta,  e viene introdotto completamente nella vicenda, sino ai vari minuti di forti applausi finali.

In tutta questa, di certo, accattivante rappresentazione teatrale è assente però qualcosa, il fattore spettacolo, manca una tessitura drammaturgica che conduca emotivamente lo spettatore, e quest’assenza si percepisce. C’è da rilevare, però, che Franci, 
ancora una volta, osa in tutto, spingendosi con decisione verso un suo innovativo e interessante modo di fare teatro d’inchiesta.

Vi invito a vedere questa pièce di elevato valore, sono sicuro che non vi pentirete della scelta fatta.

Andrea Alessio Cavarretta -
_KIROLANDIA®_

Immagine a corredo: ph Marco Aquilanti 



IL CASO ESTERMANN
Indagine sull’inquietante giallo del Vaticano
con
Laura Lattuada | Alberto Melone | Riccardo Pieretti
Scritto da Giovanni Franci
Elaborazioni digitali Nuvole Rapide Produzioni
Direzione tecnica Umberto Fiore / Assistente Fabio Del Frate
Consulenza lingua francese Sabrine du Jardin / Consulenza lingua tedesca Aurora Spada
Regia Giovanni Franci




"IL CASO ESTERMANN Indagine sull’inquietante giallo del Vaticano" è in scena all'OFF/OFF Theatre di Roma sino al 30 ottobre 2022

www.off-offtheatre.com