Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter, Instagram e Linkedin. A beve riprenderà anche la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
Dunque per sognare con voi...
TEATRO
NOVITÁ
TITOLO
OFF/OFF THEATRE
DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA
Ge.A
presenta
Francesca Reggiani
in
SPETTACOLARE (VOCE DEL VERBO)
Scritto da: Francesca Reggiani, Valter Lupo, Gianluca Giugliarelli
Messa in scena: Enrica Accascina, Gianluca Giugliarelli
Disegno luci e tecnica: Umberto Fiore
DOVE e QUANDO
OFF/OFF THEATRE - Roma
Dal 23 al 27 novembre, dal giovedì al sabato ore 20.30 domenica ore 17.00
OFF/OFF THEATRE
DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA
Ge.A
presenta
Francesca Reggiani
in
SPETTACOLARE (VOCE DEL VERBO)
Scritto da: Francesca Reggiani, Valter Lupo, Gianluca Giugliarelli
OFF/OFF THEATRE - Roma
Dal 23 al 27 novembre, dal giovedì al sabato ore 20.30 domenica ore 17.00
Aneddoti d’attrice, l’incontro con Gigi Proietti e le riflessioni sulla vita.
In Via Giulia va in scena una “Spettacolare” Francesca Reggiani.
Non solo aneddoti, ma anche un excursus dei personaggi più significativi: dalla Ferilli alla Sciarelli, passando per Il Presidente Giorgia Meloni e Concita de Gregorio, fino ad arrivare a Patty Pravo e Donatella Versace.
Costo Biglietti: Intero 30€; Ridotto Over 65 20€; Ridotto Under35 15€
Dal martedì al sabato h.21,00 – Domenica h.17,00
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
TITOLO
GRASSA e VIVA
di Miranda Angeli
liberamente ispirato a “Creditori” di August Strindberg
regia di Christian Angeli e Maria Gorgoglione
con Alessia Filiberti, Andrea Lami, Roberto Scorza
scene e costumi Claudio Lopez
luci Massimiliano Maggi
musiche originali Federica Clementi
aiuto regia Agnese Boretti
DOVE e QUANDO
TEATRO LO SPAZIO – Roma
Dal 24 al 27 novembre 2022 - dal giovedì al sabato ore 21.00 - domenica ore: 18:00
GRASSA e VIVA
di Miranda Angeli
liberamente ispirato a “Creditori” di August Strindberg
regia di Christian Angeli e Maria Gorgoglione
con Alessia Filiberti, Andrea Lami, Roberto Scorza
scene e costumi Claudio Lopez
luci Massimiliano Maggi
musiche originali Federica Clementi
aiuto regia Agnese Boretti
TEATRO LO SPAZIO – Roma
Dal 24 al 27 novembre 2022 - dal giovedì al sabato ore 21.00 - domenica ore: 18:00
Debutta in prima assoluta al Teatro Lo Spazio, dal 24 al 27 novembre, GRASSA E VIVA, spettacolo di Miranda Angeli, diretto da Christian Angeli con Maria Gorgoglione.
Tekla, modella curvy di successo, ha oscurato la fama di Adolf, fotografo di grido, di cui lei è musa e compagna di vita.
Adolf, che cova una gelosia e un’invidia repressa, cerca in Gustav un complice maschile per mettere in atto il suo piano: togliere a Tekla l’autostima che lui stesso crede di averle donato e relegarla nuovamente all’anonimato sociale. Tekla, la cui forza risiede in una libertà conquistata, mette in campo ambizione, curve e amore, per non abdicare.
I tre personaggi fanno di tutto per annientarsi tra loro, utilizzando come arma prediletta le debolezze altrui che via via imparano a conoscere. Però questo grimaldello dei sentimenti si trasforma in pulsione al ballo, al canto, allo scherzo, alla risata: per ritardare la resa dei conti, Tekla, Adolf e Gustav trasformano in spettacolo tutto quello che provano, così che lo spazio scenico diventa l’arena di un gioco dove sanno che, prima o poi, qualcuno si farà del male. O del bene.
Biglietti: 15 euro – ridotto: 12 euro
Via Locri 43, Roma
informazioni e prenotazioni
339 775 9351 / 06 77204149
info@teatrolospazio.it
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
NOVITÁ
TITOLO
ARTEMIA+
Dal 4 al 27 novembre 2022
---
IL LATO OSCURO DEL DESIDERIO
Dal 25 al 27 novembre
progetto artistico itinerante di Senith
a cura di Roberto Cavallini e Barbara Lalle
con A’mjla, Electra, Germoglio di Single, Velvet Madonna, Senith, Elisa Zedda
DOVE e QUANDO
CENTRO CULTURALE ARTEMIA - Roma
Dal 25 al 27 novembre 2022, venerdì e sabato ore 21.00 - domenica ore 18.00
ARTEMIA+
Dal 4 al 27 novembre 2022
---
IL LATO OSCURO DEL DESIDERIO
Dal 25 al 27 novembre
progetto artistico itinerante di Senith
a cura di Roberto Cavallini e Barbara Lalle
con A’mjla, Electra, Germoglio di Single, Velvet Madonna, Senith, Elisa Zedda
CENTRO CULTURALE ARTEMIA - Roma
Dal 25 al 27 novembre 2022, venerdì e sabato ore 21.00 - domenica ore 18.00
Dopo tre fine settimana di numerosissimo pubblico e grande successo volge a conclusione la rassegna teatrale a tematica LGBTQ+ “ARTEMIA+” che ha lo scopo di utilizzare il TEATRO, come mezzo per “raccontare”. Per abbattere pregiudizi, per difendere ogni diritto, per avvicinare storie lontane dalle proprie. Per immedesimarsi e rendersi conto che (chi più e chi meno) forse tutti abbiamo subito qualche discriminazione almeno una volta nella vita e che proprio nella diversità e nell’accettazione di essa, alberga la possibilità di crescita sia personale come culturale e sociale.
Patrocinata dal “CIRCOLO DI CULTURA OMOSESSUALE MARIO MIELI” si svilupperà durante i 4 weekend del mese di novembre e avrà come protagonisti 4 spettacoli che affronteranno la tematica LGBTQ+ da punti di vista completamente diversi l’uno dall’altro.
Essendo uno spettacolo performativo, itinerante ed interattivo che si svolge in tutte le sale del Centro Culturale Artemia, il pubblico sarà invitato ad entrare per seguire il percorso artistico entro i 40 minuti successivi all'orario destinato per l’inizio di ogni replica, quindi il 25 e 26 novembre dalle ore 21 fino alle 21.40 ed il 27 novembre dalle ore 18 alle 18.40.
Il lato oscuro del desiderio è un’opera immersiva fruibile in maniera fluida e permette a ogni spettatore di elaborare liberamente il proprio significato. Un viaggio tra “stanze” reali e virtuali in cui ascoltare, spiare, immergersi e interagire per mettersi in contatto con i propri lati oscuri. Quadri animati che si avvalgono di nuovi scenari di desiderio nei quali relazioni, tecnologia, lavoro e suo sfruttamento affondano le loro radici, modificando lo stare al mondo. Attingendo al teatro, alla performance art e alle altre arti visive, il lavoro si contamina di linguaggi per raccontare una realtà sempre più complessa che tenta di intrappolare corpi e identità.
1- Ne “Il buco della serratura” si spiano le relazioni tossiche che scatenano l’eterna danza di demoni.
Cosa sta succedendo ai nostri corpi, alle nostre esistenze, alle nostre relazioni, al modo in cui pensiamo e viviamo l’incontro con l’altro, la socializzazione, la sessualità? Cosa sta attraversando la nostra realtà e la percezione che ne abbiamo?
Il lato oscuro indaga i desideri, lo spazio pubblico dello stigma, lo spazio privato dei sogni, l’intimità che si scontra con l’allontanamento imposto, lo spazio virtuale delle tecnologie che ci supportano e ci cullano in un’idea di protezione. Spazio pubblico e spazio privato spostano i confini, spesso mediati dal mondo delle applicazioni. Il digitale pervade le nostre esistenze e ci obbliga ad interrogarci su nuove modalità di costruzione del reale.
---
Durante lo spettacolo, il pubblico potrà ammirare nella “Sala Lydia Biondi” del Centro Culturale Artemia la mostra personale antologica dell’Artista plastico Giovanni Palmieri: 2013-2022 #ARTISTFASHIONERD, curata dallo scrittore #scrittoremetropolitano Andrea Alessio Cavarretta, marito dell’Artista.
La mostra per l’occasione diventerà parte integrante dello stesso spettacolo.
Ingresso spettacolo: €12
Ingresso mostra: OMAGGIO
Tessera nuovi soci: €3
Il pubblico è pregato di arrivare quindici minuti in anticipo per non perdere la priorità.
Direttrice Artistica:Maria Paola Canepa
Media Partner: Kirolandia
www.centroculturaleartemia.org
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
Associazione Culturale Teatro Trastevere
Presenta
ANATOMIA DI UN SENTIMENTO
ispirato a “La voce umana” di J.Cocteau
uno spettacolo scritto e diretto da
Giuseppe Convertini
con
Erika Russo e Andrea Vasone
collaborazione al testo
e Opera “Nudo” di
Pasquale Nero Galante
assistente alla regia
M.Antonia Pagliara
voce off
Paolino Blandano
TEATRO TRASTEVERE - Roma
26 e 27 novembre 2022, feriali ore 21.00 e festivi ore 17.30
“C'è sempre una certa follia nell'amore. Ma c'è anche sempre qualche ragione nella follia!”
Friedrich Nietzsche
In una notte di temporale, uno sceneggiatore barricato nel suo studio, lavora su un possibile adattamento del celebre monologo “La Voce Umana” di Jean Cocteau. Non tutto andrà come previsto.
“La voce umana” è un atto unico scritto da Cocteau nel 1930. In scena c'è una donna, sola, che riceve l'ultima telefonata del suo amato. Lei lo ama ancora, ma lui, l'ha lasciata per un'altra.
La donna, attraverso questa telefonata, tenta di salvare l'amore che prova per l'uomo o di salvarne almeno il ricordo.
Biglietto: intero 13€ , ridotto 10€ (prevista tessera associativa)
CONSIGLIATA PRENOTAZIONE
via Jacopa de' Settesoli 3
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
CONCERTI
COTTON CLUB
LA PROGRAMMAZIONE
Dal 25 al 26 novembre 2022
COTTON CLUB - Roma
Dal 25 al 26 novembre 2022
DETTAGLI
VENERDI’ 25 NOVEMBRE 2022
FOUR VEGAS IN CONCERTO
FOUR VEGAS è la band che vi farà rivivere le magiche ed indimenticabili atmosfere degli anni 50 e 60 con un repertorio che lascerà pieno spazio alle emozioni ed ai ricordi facendo rimanere gli spettatori senza fiato grazie ad uno show con un repertorio adatto a tutte le età. Verrete catapultati indietro nel tempo in viaggio nella storia e nel costume di uno dei periodi più belli, spensierati e musicalmente fervidi che ha favorito la nascita del Rock and Roll, del Twist e del Beat. Attiva dal 1999 la band è apparsa in molte trasmissioni televisive, ha partecipato ad importanti festival di caratura mondiale e ha all’attivo 4 CD di cui uno composto da brani originali in italiano. GREASE PARTY è il nome del loro travolgente show basato sull’interazione con il pubblico e l’esecuzione di divertenti gag e che prevede anche brani tratti da colonne sonore cult come GREASE, HAPPY DAYS, THE BLUES BROTHERS, DIRTY DANCING, FOOTLOOSE. Il repertorio spazia dal Rock and Roll al Twist, dal Country alle dolci ballads fino ai grandi classici italiani degli anni 60. Elvis Presley, the Beatles, Dean Martin, Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Beach Boys, Ray Charles sono solo alcuni degli artisti stranieri dai quali la band attinge a piene mani per il suo repertorio al fulmicotone, senza dimenticare i nostri Adriano Celentano, the Rockes, Mal, Gianni Morandi, Rita Pavone, Caterina Caselli e molti altri.
START DINNER 20.30
START LIVE 22.00
LIVE SHOW €12
Line-up
Al Bianchi, Voce
Fabio Taddeo, Chitarra
Gino Ferrara, Batteria
Manuel Mele, Basso - Voce
Valerio Bulzoni, Tastiera – Voce
----
SABATO 26 NOVEMBRE 2022
LALLO & I FUSI ORARI
Lallo e i Fusi Orari Lallo Circosta e i Fusi Orari offrono la consueta carica ironica, irriverente, goliardica per una serata all’insegna della comicità e delle risate. Lallo Circosta, classe ‘68, artista dinamico e fantasioso, dal 1994 è front-man della band “Lallo e I Fusi Orari” con cui ha tenuto centinaia di spettacoli in giro per l’Italia. Musica vintage e coinvolgimento del pubblico sono gli ingredienti fondamentali della metafisica lalliana, che spazia dal cantautorato ai cartoni animati con spudorata creatività per uno spasso continuo. Imitatore a “Guida al campionato” tra gli altri di Cassano, Ronaldinho e Galeazzi, Lallo Circosta ha collaborato per anni come cantante comico con Nino Frassica e nella trasmissione “Domenica in”. A 21 anni partecipa ad un coro lirico come bas-baritono, interpretando con il maestro Alfredo D’Angelo varie opere liriche di repertorio e prendendo parte a numerose tournée. “Lallo Circosta e I Fusi Orari” assommano e coniugano il momento musicale e quello teatrale a ritmo serrato, incalzante e baldanzoso.
START DINNER 20.30
START LIVE 22.00
LIVE SHOW €12
Line-up
Lallo Circosta, Voce
Fabio De Silvestre, Basso
Andrea Rongioletti, Tastiere
Alex Massari, Chitarra
Massimiliano Rocca, Batteria
ALTRE INFORMAZIONI
Via Bellinzona, 2 (Angolo con Corso Trieste) - 00198 ROMA
info e prenotazione
06.85352527 - Whatsapp 349.0709468
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
ARTE
MOSTRE
PROSEGUE
TITOLO
PASOLINI PITTORE
A cura di
Silvana Cirillo, Claudio Crescentini e Federica Pirani
DOVE e QUANDO
Galleria d’Arte Moderna di Roma
Dal 29 ottobre 2022 al 16 aprile 2023
VENERDI’ 25 NOVEMBRE 2022
FOUR VEGAS IN CONCERTO
FOUR VEGAS è la band che vi farà rivivere le magiche ed indimenticabili atmosfere degli anni 50 e 60 con un repertorio che lascerà pieno spazio alle emozioni ed ai ricordi facendo rimanere gli spettatori senza fiato grazie ad uno show con un repertorio adatto a tutte le età. Verrete catapultati indietro nel tempo in viaggio nella storia e nel costume di uno dei periodi più belli, spensierati e musicalmente fervidi che ha favorito la nascita del Rock and Roll, del Twist e del Beat. Attiva dal 1999 la band è apparsa in molte trasmissioni televisive, ha partecipato ad importanti festival di caratura mondiale e ha all’attivo 4 CD di cui uno composto da brani originali in italiano. GREASE PARTY è il nome del loro travolgente show basato sull’interazione con il pubblico e l’esecuzione di divertenti gag e che prevede anche brani tratti da colonne sonore cult come GREASE, HAPPY DAYS, THE BLUES BROTHERS, DIRTY DANCING, FOOTLOOSE. Il repertorio spazia dal Rock and Roll al Twist, dal Country alle dolci ballads fino ai grandi classici italiani degli anni 60. Elvis Presley, the Beatles, Dean Martin, Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Beach Boys, Ray Charles sono solo alcuni degli artisti stranieri dai quali la band attinge a piene mani per il suo repertorio al fulmicotone, senza dimenticare i nostri Adriano Celentano, the Rockes, Mal, Gianni Morandi, Rita Pavone, Caterina Caselli e molti altri.
START DINNER 20.30
START LIVE 22.00
LIVE SHOW €12
Al Bianchi, Voce
Fabio Taddeo, Chitarra
Gino Ferrara, Batteria
Manuel Mele, Basso - Voce
Valerio Bulzoni, Tastiera – Voce
----
SABATO 26 NOVEMBRE 2022
LALLO & I FUSI ORARI
Lallo e i Fusi Orari Lallo Circosta e i Fusi Orari offrono la consueta carica ironica, irriverente, goliardica per una serata all’insegna della comicità e delle risate. Lallo Circosta, classe ‘68, artista dinamico e fantasioso, dal 1994 è front-man della band “Lallo e I Fusi Orari” con cui ha tenuto centinaia di spettacoli in giro per l’Italia. Musica vintage e coinvolgimento del pubblico sono gli ingredienti fondamentali della metafisica lalliana, che spazia dal cantautorato ai cartoni animati con spudorata creatività per uno spasso continuo. Imitatore a “Guida al campionato” tra gli altri di Cassano, Ronaldinho e Galeazzi, Lallo Circosta ha collaborato per anni come cantante comico con Nino Frassica e nella trasmissione “Domenica in”. A 21 anni partecipa ad un coro lirico come bas-baritono, interpretando con il maestro Alfredo D’Angelo varie opere liriche di repertorio e prendendo parte a numerose tournée. “Lallo Circosta e I Fusi Orari” assommano e coniugano il momento musicale e quello teatrale a ritmo serrato, incalzante e baldanzoso.
START LIVE 22.00
LIVE SHOW €12
Lallo Circosta, Voce
Fabio De Silvestre, Basso
Andrea Rongioletti, Tastiere
Alex Massari, Chitarra
Massimiliano Rocca, Batteria
Via Bellinzona, 2 (Angolo con Corso Trieste) - 00198 ROMA
info e prenotazione
06.85352527 - Whatsapp 349.0709468
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
PASOLINI PITTORE
A cura di
Silvana Cirillo, Claudio Crescentini e Federica Pirani
Galleria d’Arte Moderna di Roma
Dal 29 ottobre 2022 al 16 aprile 2023
Pasolini Pittore è un progetto espositivo esclusivo completamente inedito nel suo genere, ideato per i cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini (1922-1975), che intende riportare l’attenzione su un aspetto artistico rilevante, spesso trascurato dalla critica, nel contesto creativo complessivo dello scrittore e regista, a oltre quaranta anni dall’ultima antologica completa su Pasolini pittore, del 1978, tenutasi a Palazzo Braschi.
Radio partner: Dimensione Suono Soft
Partner tecnologico: LIEU.city
Roma, Via Francesco Crispi, 24
Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura
Giorni di chiusura: lunedì, 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre
www.museiincomune.it
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
RAOUL DUFY.
Il pittore della gioia
curata da Sophie Krebs con il contributo di Nadia Chalbi
PALAZZO CIPOLLA – Roma
Dal 14 ottobre 2022
Dal 14 ottobre 2022, le sale di Palazzo Cipolla ospitano la prima grande esposizione mai realizzata in Italia e dedicata a uno dei maestri dell’arte moderna, RAOUL DUFY (Le Havre, 3 giugno 1877 – Forcalquier, 23 marzo 1953).
La mostra, promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale per volontà del suo Presidente Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è realizzata da Poema con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia, ideata dal Musée d’Art Moderne de Paris e curata da Sophie Krebs con il contributo di Nadia Chalbi.
Catalogo edito da Skira.
Autore di opere monumentali come La Fée Electricité (La Fata Elettricità, 1937 – 1938, Musée d’Art Moderne de Paris) - uno dei dipinti più grandi al mondo, di una lunghezza complessiva di 6 metri, composto da 250 pannelli e commissionatogli dalla “Compagnie Parisienne de Distribution d’Électricité” per essere esposto nel Padiglione dell'elettricità all’Esposizione Internazionale del 1937 a Parigi -, Dufy fu un grande pittore, scenografo e disegnatore francese di inizio ‘900 che, per la sua capacità di catturare le atmosfere, i colori e l’intensità della luce e a trasferirli sulle sue tele, divenne - per antonomasia - il pittore della gioia e della luce.
Nacque da una famiglia di modeste condizioni economiche ed ebbe un padre attivo come organista che trasferì in particolare a Raoul la sua stessa passione per la musica, che lui coltivò per tutto il resto della vita trasponendola anche nelle sue opere.
In seguito a una crisi finanziaria della famiglia, nel 1891 il giovane Raoul fu costretto a cercare lavoro a Le Havre.
Nell'ambiente artistico straordinariamente stimolante di Parigi si avvicinò a due maestri dell'impressionismo come Monet e Pissarro ma, nel 1905, lo scandalo dei Fauves gli rivelò una pittura moderna e “di tendenza” che lo portò ad avvicinarsi a Matisse.
Il 1903 fu l'anno della sua prima volta al Salon des Indépendants, nel quale espose fino al 1936 e poi fu accettato nel 1906 al Salon d'Automne (fino al 1943).
La sua attività artistica non conobbe interruzioni e, dal 1910, ampliò la sua attività nel campo delle arti decorative affermandosi con successo in una produzione assai vasta, dalla xilografia alla pittura e alla grafica, dalle ceramiche ai tessuti, dalle illustrazioni alle scenografie. Con un’attività artistica che non conobbe interruzioni fino alla sua morte, tutto ciò gli consentì di recuperare la sua tavolozza squillante, cui sovrappose un tocco grafico vibrante e allusivo.
Suddivisa in 13 sezioni tematiche, la mostra racconta l’intero percorso artistico del pittore francese, attraverso molteplici opere che abbracciano varie tecniche nei diversi decenni del Novecento, dagli inizi fino agli anni Cinquanta, quando Dufy cercò nuovi temi a causa della guerra e della malattia che lo costrinse a rimanere nel suo studio nel sud della Francia.
Un excursus che trova il suo leitmotiv nella violenza cromatica, nella magia di quel colore che diventa elemento indispensabile per la comunicazione di emozioni e stati d’animo.
Un’evoluzione che vede Dufy inizialmente prosecutore di quella tradizione impressionista germogliata con Monet proprio nella sua città natale di Le Havre e poi insieme ai Fauve che, radunati attorno alla figura di Matisse, reagiranno presto alla pittura d'atmosfera e a quel dipingere dominato dalle sensazioni visive, per poi approdare infine ad abbracciare l’austerità cezanniana con la quale le forme, le zone piatte di colori accesi o addirittura violenti sono indipendenti dalla linea che accenna appena a circoscriverle.
Onde a V rovesciata, nuvole e un mondo di forme: bagnanti, uccelli, cavalli, paesaggi ispirati sia dalla modernità che dal classicismo.
Predilige i paesaggi marittimi e ama particolarmente gli ippodromi che gli daranno grande successo. Sensibile all’aria del proprio tempo, si interessa infatti alla società dell’intrattenimento con le sue corse, le regate, gli spettacoli elitari e popolari al contempo che Dufy riproduce con brio e vivacità.
Un artista alla perenne ricerca di stimoli e sperimentazione, in grado di rendere l’arte impegnata ma allo stesso tempo apparentemente “leggera”, il cui scopo dichiarato era, come scrive la scrittrice americana Gertrude Stein, di arrecare piacere.
La mostra Raoul Dufy. Il pittore della gioia, con oltre 160 opere tra dipinti, disegni, ceramiche e tessuti provenienti da rinomate collezioni pubbliche e private francesi - come il Musée d’Art Moderne de Paris che conserva di Dufy una delle più ricche collezioni, dal Centre Pompidou, Palais Galliera, la Bibliothèque Forney e la Bibliothèque littéraire Jacques Doucet tutte di Parigi insieme al Musée de la Loire, Musée des Tissus et des Arts Décoratifs di Lione, il Musée des Beaux-Arts Jules Chéret di Nizza e al Musée Royaux des Beaux-Arts de Belgique di Bruxelles - racconta la vita e l’opera di un artista con lo sguardo sempre rivolto alla modernità, pervaso da una vivacità che ha saputo adattare a tutte le arti decorative, contribuendo a cambiare il gusto del pubblico.
Curata dalla Chief curator Sophie Krebs e Nadia Chalbi responsabile delle mostre e delle collezioni del Musée d’Art Moderne de Paris, la mostra è un viaggio emozionale attraverso i temi prediletti dall’artista, dove le sensazioni visive ridotte all’essenza della realtà, l’utilizzo della composizione, della luce e del colore sono gli elementi emblematici che caratterizzano le sue opere.
Afferma il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale: «Sono molto lieto di ospitare, presso lo spazio espositivo di Palazzo Cipolla, una mostra su Raoul Dufy, che viene riproposta a Roma dopo quasi quarant’anni di oblio (la prima ed unica esposizione su Dufy nella Capitale, prima di oggi, è stata infatti quella del 1984 a Villa Medici). Spesso non compreso a fondo, a causa dell’apparente semplicità del suo tratto pittorico, che gli ha fatto non di rado attribuire la patente di superficialità e mondanità, Raoul Dufy in realtà ebbe una formazione articolata e complessa: fu inizialmente influenzato dall’Impressionismo, perpetuando con maestria la tradizione di Monet e contando sulla peculiarità di essere un “colorista per temperamento”; successivamente, si accostò al Fauvismo ispirandosi alle figure di Matisse, Braque e Cézanne. La particolarità di Dufy risiede nel dissociare gradualmente, nel corso della sua maturazione artistica, il colore dal disegno, semplificando il più possibile ed anteponendo in tal modo la forma al contenuto. Egli – seguendo la propria teoria che il colore servisse ai pittori per captare la luce – viaggiò a lungo nel Mediterraneo, in particolare in Provenza (dove si stabilì) e nel Sud Italia. Da qui i celebri paesaggi, i bagnanti, i campi di grano, e poi le sale da concerto e soprattutto le regate, le corse dei cavalli e gli ippodromi, a raffigurare la società del tempo libero degli anni Venti e Trenta, che lo renderanno popolare tra il pubblico».
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
VAN GOGH
Capolavori dal Kröller-Müller Museum
PALAZZO BONAPARTE – Roma
Dall’ 8 ottobre 2022 al 26 marzo 2023
Alla vigilia dei 170 anni dalla sua nascita, dall’ 8 ottobre 2022 Palazzo Bonaparte ospita la grande e più attesa mostra dell’anno dedicata al genio di Van Gogh.
Attraverso le sue opere più celebri - tra le quali il suo famosissimo Autoritratto (1887) - sarà raccontata la storia dell’artista più conosciuto al mondo.
Nato in Olanda il 30 marzo 1853, Vincent van Gogh fu un artista dalla sensibilità estrema e dalla vita tormentata. Celeberrimi sono i suoi attacchi di follia, i lunghi ricoveri nell’ospedale psichiatrico di Saint Paul in Provenza, l’episodio dell’orecchio mozzato, così come l’epilogo della sua vita, che termina il 29 luglio 1890, a soli trentasette anni, con un suicidio: un colpo di pistola al petto nei campi di Auvers.
Nonostante una vita impregnata di tragedia, Van Gogh dipinge una serie sconvolgente di Capolavori, accompagnandoli da scritti sublimi (le famose “Lettere” al fratello Theo van Gogh), inventando uno stile unico che lo ha reso il pittore più celebre della storia dell’arte.
La mostra di Roma, attraverso ben 50 opere provenienti dal prestigioso Museo Kröller-Müller di Otterlo - che custodisce uno dei più grandi patrimoni delle opere di Van Gogh - e tante testimonianze biografiche, ne ricostruisce la vicenda umana e artistica, per celebrarne la grandezza universale.
Un percorso espositivo dal filo conduttore cronologico e che fa riferimento ai periodi e ai luoghi dove il pittore visse: da quello olandese, al soggiorno parigino, a quello ad Arles, fino a St. Remy e Auvers-Sur-Oise, dove mise fine alla sua tormentata vita.
Dall’appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della giovinezza allo studio sacrale del lavoro della terra scaturiscono figure che agiscono in una severa quotidianità come il seminatore, i raccoglitori di patate, i tessitori, i boscaioli, le donne intente a mansioni domestiche o affaticate a trasportare sacchi di carbone o a scavare il terreno; atteggiamenti di goffa dolcezza, espressività dei volti, la fatica intesa come ineluttabile destino.
Tutte queste sono espressione della grandezza e dell’intenso rapporto con la verità del mondo di Van Gogh.
Particolare enfasi è data al periodo del soggiorno parigino in cui Van Gogh si dedica a un’accurata ricerca del colore sulla scia impressionista e a una nuova libertà nella scelta dei soggetti, con la conquista di un linguaggio più immediato e cromaticamente vibrante.
Si rafforza anche il suo interesse per la fisionomia umana, determinante anche nella realizzazione di una numerosa serie di autoritratti, volontà di lasciare una traccia di sé e la convinzione di aver acquisito nell’esperienza tecnica una fecondità ben maggiore rispetto al passato.
È di questo periodo l’Autoritratto a fondo azzurro con tocchi verdi del 1887, presente in mostra, dove l’immagine dell’artista si staglia di tre quarti, lo sguardo penetrante rivolto allo spettatore mostra un’insolita fierezza, non sempre evidente nelle complesse corde dell’arte di Van Gogh. I rapidi colpi di pennello, i tratti di colore steso l’uno accanto all’altro danno notizia della capacità di penetrare attraverso l’immagine un’idea di sé tumultuosa, di una sgomentante complessità.
L’immersione nella luce e nel calore del sud, a partire dal 1887, genera aperture ancora maggiori verso eccessi cromatici e il cromatismo e la forza del tratto si riflettono nella resa della natura. Ecco quindi che torna l’immagine de Il Seminatore realizzato ad Arles nel giugno 1888, con la quale Van Gogh avverte che si può giungere a una tale sfera espressiva solo attraverso un uso metafisico del colore.
E così Il giardino dell’ospedale a Saint-Rémy (1889) assume l’aspetto di un intricato tumulto, mentre lo scoscendimento di un Burrone (1889) sembra inghiottire ogni speranza e la rappresentazione di un Vecchio disperato (1890) diviene immagine di una disperazione fatale.
Con il patrocinio del Ministero della cultura, della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura e dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, la mostra è prodotta da Arthemisia, realizzata in collaborazione con il Kröller-Müller Museum di Otterlo ed è curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti.
La mostra vede come main sponsor Acea, sponsor Generali Valore Cultura, special partner Ricola, mobility partner Atac e Frecciarossa Treno Ufficiale, media partner Urban Vision ed è consigliata da Sky Arte.
Il catalogo è edito da Skira con saggi a cura di Maria Teresa Benedetti, Marco Di Capua, Mariella Guzzoni e Francesca Villanti.
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
SOLO EXHIBITION
a cura di Cristian Porretta e Davide Silvioli
galleria d'arte FABER - Roma
Da 24 settembre al 3 dicembre 2022
Inaugurazione
sabato 24 settembre ore 10.00-21.00
Sabato 24 settembre la galleria d'arte FABER presenta l'esposizione IMPERMANENTE di Roberto Ghezzi.
Il centro concettuale della mostra è rappresentato dal progetto Naturografie©, che ha i suoi prodromi nei primi anni del Duemila e che definisce nuovi criteri di collaborazione tra Uomo e Natura, in cui tempo ed elementi naturali ridiventano protagonisti della creazione insieme all'artista. Una sperimentazione sulla possibilità di delineare un’operazione artistica in stretto contatto con la natura, tale da restituire un’immagine dell’impermanenza della sua azione, del suo divenire incessante.
Il percorso espositivo, interamente pensato in site specific, mira a far immergere lo spettatore in un corpus di opere organico che rifletta un ambiente ecosistemico vivo e pulsante.
Di fatto l'esito della ricerca di Ghezzi equivale a una restituzione, su tela, del fluire degli elementi invisibili che hanno agito su di essa, ricostruendone, così, un ritratto subliminale, estetico e insieme iconico. Le superfici appaiono come textures connotate dallo sfumare di tinte vibranti e pervasive, ottenute dalla stratificazione di sedimenti e minerali, nonché dal trascorrere del tempo; fattore qui costitutivo.
L'esperienza della natura, attraverso le installazioni terrestri o acquatiche realizzate in vari angoli del globo, è percepita in termini sì estetici, ma anche materiali, rendendola il comune denominatore di un’indagine che mira a raccordare il respiro dell'assoluto e del relativo. L'artista ne ricerca l'archetipo più recondito; l'essenza, il noumeno.
Lo spostamento, da parte dell'artista, dell'indirizzo di indagine, sia tematico che operativo, a favore della ricerca sugli enti di natura contrasta con la concezione dominante nella società odierna, drasticamente tecnocratica. L’esempio fornito dal lavoro di Roberto Ghezzi rispecchia come la contemporaneità artistica stia elaborando un linguaggio dove il tempo, la metamorfosi, il ricorso a materie organiche deperibili e la delega parziale della definizione dell’opera agli automatismi degli ecosistemi appaiono essere i termini maggioritari di un alfabeto che esprime un’estetica opposta a quella professata dalla cultura imperante dell'inflazione mediatica, del sovraesposto, del didascalico, dell’iper-visibile.
"Nella mia ricerca assume sempre più importanza l’aspetto della trasformazione.
Le Naturografie, sono intenzionalmente create per non resistere, per cedere al luogo, al passaggio del tempo su di esse. L'impermanenza è per me valore , sia artisticamente, perché ne ammiro le forme incredibili e assolutamente libere; sia eticamente, perché un’opera non eterna porta con se un forte messaggio in una società che ha fatto del residuo imperituro la sua condanna; sia filosoficamente, perché nella esaltazione artistica delle forme della decomposizione intravedo anche un’esorcizzazione della scomparsa, della sparizione del corpo, di un altrove respinto secondo il tipico atteggiamento occidentale che non accetta più l’idea del trapasso.
E allora le parti che spesso mancano alle opere prelevate, le sparizioni che le lacerano attraverso tagli, fori e strappi, assumono un nuovo, molto più alto, significato: quello del ciclo della vita. Da natura a opera d’arte a natura. E se c’è più valore o senso in una nuova vita che in un’opera umana immutevole ed eterna, ecco che ciò che scompare acquisisce più valore di ciò che rimane. Ecco il nuovo primato dell’impermanenza."
martedì - sabato 10:00 - 19:00
domenica su appuntamento
galleria d'arte FABER
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
Mercatini di Natale di Roma
Favole, burattini, presentazioni di libri
e tanto divertimenti
STAND di SenzaBarcode - via Flavio Stilicone - Roma
SenzaBarcode e il Gruppo SBS ritornano ai Mercatini di Natale di Roma, dal 26 novembre
Nello stand anche alcuni dei libri selezionati per Casa Sanremo Writers 2023 e tante sorprese!
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
COME UNA BESTIA
con Antonio Perna
regia Orazio De Rosa
costumi Teresa Papa
Teatro Civico 14 all'interno di Spazio X - Caserta
Il 26 novembre La Baracca dei Buffoni con Come una bestia! al Teatro Civico 14
Sabato26novembre (ore 20.00) in scena alTeatro Civico 14 (all'interno di Spazio X - via F. Petrarca 25 P.co dei Pini, Caserta)Come una bestia di Baracca dei Buffoni, per la regia di Orazio De Rosa, con Antonio Perna, un tour de force tra comicità e intelligenza liberamente tratto da “Sei una bestia Viskovitz!” di Alessandro Boffa, che rappresenta la condizione umana in tutta la sua dignità e scostumatezza attraverso esilaranti metamorfosi.
Come una bestia è un tour de force di comicità e intelligenza, dove il gergo scientifico diventa invenzione linguistica, la battuta aforisma. Attacchi folgoranti danno vita a intrecci pieni di sorprese, che spaziano dalla gag comica al western, dall’assurdo al blues. Sono favole ironiche che illuminano un mondo in cui si fatica a essere animali e si finisce per diventare bestie.
I biglietti sono acquistabili al botteghino del teatro e sul sito www.teatrocivico14.it al costo di 12 euro, 10
per il ridotto under30/over65
via F. Petrarca 25 P.co dei Pini, Caserta
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
di e con Paolo Floris
musiche dal vivo di Luca Cadeddu Palmas e Pierpaolo Vacca
3 dicembre 2022 ore 21.00
Su Antonio Gramsci, il pensatore italiano più studiato e tradotto nelmondo, sono stati scritti centinaia di libri, ma quanti, nel paese e nella regione che gli ha dato i natali, ne conoscono il pensiero, le opere, la vita? In effetti, la sua figura è poco conosciuta ai più. Di Gramsci di si parla poco anche a scuola e i giovani ne hanno, spesso, una conoscenza approssimativa se non per qualche riferimento ai racconti della sua infanzia in Sardegna o all’opera di narratore. Eppure è proprio a loro che bisognerebbe destinare i suoi insegnamenti più che mai attuali. Paolo Floris ci prova con lo spettacolo di narrazione Gramsci spiegato amia figlia affidando alla potenza comunicativa e coinvolgente del gioco teatrale, il compito di raccontare ai giovani la storia umana di Gramsci e i cardini fondamentali del suo pensiero. Sulla scena scarna ed essenziale l’attore dialoga con Nina, il bambolotto di pezza che nella finzione teatrale ne rappresenta la figlia di sette anni. Partendo dalle domande incalzanti della bambina, con un linguaggio semplice e diretto, talvolta ironico, Floris ripercorre i momenti più significativi della vita di Gramsci dalla sua infanzia a Ghilarza agli anni della formazione, prima a Cagliari e poi a Torino; dall’attività giornalistica a quella di partito che lo condurrà in Russia, dove incontrerà l’amore; dall’elezione in parlamento fino alla persecuzione del regime mussoliniano e ai tristi anni del carcere in cui scriverà le Lettere e i Quaderni. In parallelo, le risposte alle curiosità della bambina che stimolano lo spettatore a scoprire alcuni dei temi gramsciani più significativi: l’importanza dello studio e della cultura per il singolo e per la società, la differenza fra destra e sinistra, i rapporti fra le classi sociali e l’importanza dell’impegno individuale davanti alle ingiustizie.
In questo modo, dalla conversazione a tratti divertente, tra un padre e una bambina, si riscopre un Gramsci più che mai attuale e necessario a suggerire le risposte alle domande essenziali del nostro tempo: chi siamo, in quale direzione ci muoviamo e per quali valori viviamo.
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
#kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroeventodasogno
per rimanere informato
sugli eventi da sogno della settimana