Recensione critica dello spettacolo " Vlad Dracula il Musical” regia di Ario Avecone
Replica di martedì ventiquattro gennaio duemilaventitré, Teatro Brancaccio – Roma
C’è qualcosa nella storia del nobile vampiro della Transilvania che lo rende sempre affascinante tanto che qualsiasi veste gli si addossi, se ben realizzata, riesce a trasportare il fruitore in una dimensione parallela, nascosta, incredibile. Il merito risiede anche e soprattutto nel racconto epistolare di Bram Stocker che porta in sé tutti i semi del buon risultato e offre la possibilità di evidenziare uno o più fili conduttori e di imbastirne di nuovi.
La vicenda di Dracula è nota a tutti e, al di fuori delle specifiche avventure, c’è un nucleo forte che lo attraversa sino alla fine: amore e sangue. Proprio l’amare con tutta l’anima sembra il tema maggiormente esaltato dall’ipnotico musical, il malefico conte amerà per sempre la sua perduta amata e il suo destino rimarrà segnato, dunque ritrovare il suo amore a tutti i costi e se qualcuno si frapporrà al suo disegno dovrà affrontare la sua immensa potenza. La lotta con un immortale non è cosa facile, combattere chi può condizionare la mente è lotta impari, ma c’è sempre un punto debole. Il tempo è la chiave, il pensiero la possibilità. Ed anche se il giovane giornalista che si è avventurato nella diabolica dimora sembra essere scomparso e la sua promessa sposa, dopo averlo tanto cercato, è caduta tra le braccia di Dracula, un manipolo guidato da uno scienziato visionario potrà cercare di modificare l’epilogo già segnato.
Lo spettacolo inizia sin dal foyer mentre alcune figure in stile steampunk accolgono gli spettatori facendoli immergere in un’ambientazione surreale. Sono quegli stessi personaggi che, una volta in platea, si ritroveranno a vagare con delle lanterne.
Vari gli elementi che rendono questo musical interessante, di certo l’ambientazione fantascientifica retrò gli dona un tocco singolare, anche la scenografia mobile, semplice ma molto efficace, con andirivieni di scale che si trasformano quasi fossero la trama del racconto che prende ulteriori vie, e lo stupefacente uso delle luci che puntando, in determitati momenti, verso il pubblico tende ad avvolgerlo completamente.
Così anche se la storia di
Dracula in questa versione musical è molto attenuata dell’aspetto noir, cosa
che comunque la rende fruibile ad un pubblico più ampio, il risultato è sicuramente
accattivante.
Il primo atto è di preparazione e tende a raccontare piuttosto che stupire, mentre è il secondo atto con l’apertura trionfale di Christian Ginepro nei panni di Van Helsing a far calare lo spettatore completamente nella vicenda. L’interpretazione di Ginepro riesce a dare al musical adeguata potenza e ad elevare tutta la rappresentazione, con lui ciascun attore porta il suo personaggio a trovare il giusto colore.
Un applauso a tutti.
Andrea Alessio Cavarretta -
_KIROLANDIA®_
www.teatrobrancaccio.it
VLAD DRACULA IL
MUSICAL è in scena al TEATRO BRANCACCIO di Roma fino al 29 gennaio 2023