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martedì 4 aprile 2023

KIROSEGNALIAMO dal 4 al 10 aprile 2023

 K-news  


Kiri, continuano per la stagione 2022-2023 le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo fuori porta e qualche anticipazione sugli eventi successivi.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
 
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter, Instagram e Linkedin. A beve riprenderà anche la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
 
Dunque per sognare con voi...

 
TEATRO

NOVITÁ
 
TITOLO
Laboratorio Arti Sceniche diretto da Massimiliano Bruno
presenta
MARY
di Filippo Maria Macchiusi
regia di Alessandro Cecchini
aiuto Regia Dafne Montalbano
 assistente alla regia Sofia Ferrero
organizzazione Susan ElSawi
 distribuzione Daniele Coscarella
con Clarissa Curulli, Federico Maria Galante, Filippo Maria Macchiusi
 
DOVE e QUANDO
TEATRO DE’ SERVI – Roma
Dal 4 marzo al 9 aprile 2023

 
DETTAGLI
Approda al Teatro de’ Servi dal 4 al 9 aprile MARY, spettacolo di Filippo  Maria Macchiusi, diretto da Alessandro Cecchini.
Perdere l’amore non è semplice, ci dice Massimo Ranieri. Immaginate una storia d’amore incantevole, da sogno, proprio da film al cinema. È tuo quello che non vedrete. Anche perché́ siamo a teatro. E perché́ l’amore (parolona, attenzione) è faticoso, tragicomico, imperplimibile (altra parolona, ma se vedete bene questa in realtà non esiste). L’incontro tra Filippo e Federico si trasforma nel duello per Mary, la donna in bilico tra i due. Le relazioni dei tre protagonisti si intrecciano nel racconto tra passato e presente, corrono aggrovigliate per raccontare che se son rose, magari fioriranno pure... ma ci pungeremo con le spine. Come diceva Massimo Ranieri.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Orario spettacoli
da martedì a venerdì ore 21 / sabato ore 17.30 e ore 21 / domenica ore 17.30
 
Biglietti € 24
 
Via del Mortaro 22, Roma
 
www.teatroservi.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
MARINELLA
Di Salvatore Riggi
Regia  Cristian Pagliucchi
Con:  Bruno Ricci, Roberta Di Somma, Cristian Pagliucchi,  Luca Carbone, Mariano Viggiano
 
DOVE e QUANDO
TEATRO LO SPAZIO – Roma
Dal 5 all’8 aprile 2023
 

DETTAGLI
Dal 5 all’ 8 aprile il palcoscenico del Teatro Lo Spazio accoglie MARINELLA, spettacolo scritto da Salvatore Riggi e diretto da Cristian Pagliucchi.
 MARINELLA è una storia di cui si potrebbe già conoscere il finale. D’altronde conosciamo De André e le sue storie. Eppure questo spettacolo si spinge oltre.
Raccoglie più di un personaggio “DeAndreiano” e lo inserisce in un unico tempo, un unico luogo, in un’unica vicenda. Un piccolo mondo che scappa per un momento dagli spartiti, dalle corde di una chitarra e si fa materia. Si fa Teatro.
Lo spettacolo è un thriller-noir ambientato in una Napoli anni’80. Lo stile registico è cupo, come il fatto di cronaca da cui è stato estrapolato lo spettacolo, con dei tratti di commedia che tenderanno a scurirsi man mano che la storia prosegue.
L’impostazione registica oscillerà tra il cinema, la pittura ed il teatro, con delle proiezioni che aiuteranno lo spettatore ad immergersi e a scindere le epoche differenti in cui è ambientato ( 2021-1984) lo spettacolo e quindi unendo l’arte cinematografica e quella teatrale in un unico linguaggio, quello della recitazione. Anche la scelta delle luci sarà particolare nonché fondamentale per la resa integrale dello spettacolo; saranno quasi come un attore aggiunto, avendo determinati fasci di luce geometrici che supporteranno la scena al meglio. Come appunto nel cinema, la fotografia sarà composta perlopiù da colori freddi, proprio per abbinare al meglio musica e luci. Il tutto sarà accompagnato da una recitazione estremamente naturalistica, proprio per distruggere quella barriera che coesiste tra attore e pubblico senza rompere la quarta parete. In tal modo lo spettatore sarà totalmente immerso nello spettacolo.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Biglietti: 15 euro – ridotto: 12 euro
(bar aperto per aperitivo dalle 20.00)
 
Via Locri 43, Roma
 
informazioni e prenotazioni
339 775 9351 / 06 77204149
info@teatrolospazio.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
FIORI D’ACCIAIO
di Robert Harling
con Tosca D’Aquino, Martina Colombari, Martina Difonte, Gioia Spaziani, Stefania Micheli e Rossella Pugliese
regia Michela Andreozzi e Massimiliano Vado
scene e costumi Carlo De Marino
musiche Roberto Procaccini
aiuto regia Jessica Cortini
 
DOVE e QUANDO
TEATRO TOR BELLA MONACA – Roma
7 e 8 aprile 2023, ore 21.00

 
DETTAGLI
La prima settimana di aprile apre alle festività pasquali. Al TBM, solo venerdì 7 e sabato 8, andrà in scena “Fiori d’acciaio”, una commedia ricca di sentimenti e ironia che rende protagoniste le donne
 
Venerdì 7 e sabato 8 aprile sono all’insegna di una commedia divertente e delicata che ha fatto la storia del cinema. Spettacolo prodotto da Virginy e L’Isola Trovata, “Fiori d’acciaio” di Robert Harling, è diretto da Michela Andreozzi e Massimiliano Vado. Sul palco Tosca D’Aquino, Martina Colombari, Martina Difonte, Gioia Spaziani, Stefania Micheli e Rossella Pugliese daranno vita alle rocambolesche vicissitudini delle protagoniste. “Fiori d’acciaio” è l’occasione di costruire, con un cast così ricco e variegato, una banda di soliste, in grado di suonare insieme ma di battere in volata quando serve; disegnare personaggi anche estremi ma capaci di ascoltarsi, o di imparare strada facendo ad accogliersi senza snaturarsi. Solo da adulta ho scoperto che il film era una piece teatrale, ancora attualissima, sotto un superficiale strato di polvere fisiologico, e perfettamente rappresentativa di un microcosmo, quello del negozio di provincia, che è specchio di macrocosmi le cui dinamiche, perfino oggi, fanno fatica a cambiare. Per questo motivo si è deciso di lasciare l’ambientazione di fine anni ’80, perché permette di osservare un tempo appena trascorso e racconta che siamo già nel futuro. E forse anche perché l’immagine e lo stile di quel periodo, negli abiti, negli arredamenti, ma soprattutto nella musica, sono ormai identificativi di un momento storico diventato ormai glamour. Oltre al fatto che certe modalità, oggi, sarebbero condizionate dalla tecnologia. Un racconto di sentimenti e di ironia che qualche volta è crudele ma mai cinico, mai diventa sarcasmo. Se c’è una cosa che le donne sanno fare, è essere terribili, spietate e capaci di affrontarsi, insomma, dei fiori di acciaio, senza mai smettere di amare. Scene e costumi Carlo De Marino; musiche Roberto Procaccini; Aiuto regia Jessica Cortini.
 
ALTRE INFORMAZIONI
BIGLIETTI
intero 12,00 Euro
ridotto 10,00 Euro
giovani 8,00 Euro
GIFT CARD 78,00 Euro (10 ingressi)
 
Via Bruno Cirino angolo Via Duilio Cambellotti raggiungibile con Metro C o   Linea Bus 20 
Ampio parcheggio disponibile
 
Per informazioni e prenotazioni:
Telefono 062010579  (dalle 10:30 alle 19:30)
Messaggi whatsapp  3920650683
promozione@teatrotorbellamonaca.it
Telefono 062010579  (dalle 10:30 alle 19:30)
Messaggi whatsapp  3920650683
promozione@teatrotorbellamonaca.it
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MUSICAL
 
NOVITÁ
 
TITOLO
DAI PRODUTTORI DI “ALICE IN WONDERLAND”
IL MAGO DI OZ
Contemporary Circus & Musical
Regia di Maxim Romanov
Nel ruolo di Ellie - Anastasia Dyatlova:
la più giovane partecipante alla competition "Voice Children" e " The Blue Bird "
Nel ruolo di Goodwin - Vladimir Dybskiy:
solista dei migliori musical moscoviti
La musica originale scritta e diretta dal giovane compositore Andrei Zubets
compagnia ROMANOV ARENA
distribuzione MG Distribuzione
musiche originali di Andrei Zubets
produzione Light Dance
 
DIALOGHI IN LINGUA ORIGINALE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
 
DOVE e QUANDO
TEATRO BRANCACCIO  -  Roma
Dal 7 al 30 aprile 2023

 
DETTAGLI
La geniale fiaba de Il Mago di Oz, tratta dal libro di L. Frank Baum, viene proposta in questo mirabolante family show in una chiave scenica del tutto originale: il linguaggio  del musical e del circo contemporaneo si fondono in una nuova dimensione. Il cast di 25 artisti in scena è composto da cantanti, danzatori e alcuni tra i maggiori acrobati del circo contemporaneo mondiale.
La mirabolante messa in scena dello spettacolo è esaltata dall’originale animazione, grafiche in 3D, effetti speciali e costumi fantasmagorici realizzati dal team di creativi della Romanov Arena.
 
LA TRAMA
Dorothy è una piccola bambina orfana che abita in Kansas con i suoi zii. Un giorno, un tornado spazza via la loro casa, con Dorothy all’interno, trasportandola nel paese di Oz. Qui, la casa, cadendo per terra, schiaccia la strega malvagia dell’Est.
 
Nel paese di Oz, infatti, esistono quattro streghe: due buone (la strega del Nord e la strega del Sud) e due cattive (la strega dell’Est e la strega dell’Ovest). Nella capitale del regno, la città di Smeraldo, vi è inoltre un potentissimo mago, il mago di Oz.
Presto Dorothy incontra la strega del Nord, che la ringrazia per aver tolto di mezzo la strega malvagia dell’Est e le dona le sue scarpette di cristallo. Dorothy chiede alla strega di aiutarla a tornare in Kansas, dai suoi zii; la strega non può fare nulla per lei, ma le suggerisce di recarsi nella città di Smeraldo e di chiedere aiuto al mago di Oz.
Dorothy si incammina così verso la città. Lungo la strada, incontra tre compagni: uno spaventapasseri che vorrebbe avere un cervello, un boscaiolo di latta che vorrebbe avere un cuore e infine un leone che vorrebbe essere coraggioso. I quattro compagni superano gli ostacoli lungo la strada e giungono al cospetto del mago di Oz, che promette loro di aiutarli ad esaudire ogni desiderio: prima, però, dovranno uccidere la strega malvagia dell’Ovest.
 
La strega invia i suoi aiutanti per sconfiggere Dorothy e i suoi compagni e, finalmente, le terrificanti scimmie alate riescono a rapire Dorothy e il leone e a portarli alla strega dell’Ovest come prigionieri, dopo aver fatto a pezzi lo spaventapasseri e il boscaiolo di latta. La strega, però, non può fare del male alla bambina perché è protetta dalla magia delle scarpette d’argento. Così, cerca di rubargliene una. Dorothy, infuriata per il furto della scarpetta, lancia alla strega dell’Ovest un secchio d’acqua che, inaspettatamente, uccide la strega sciogliendola.
 
Dopo aver liberato il leone e ricostruito lo spaventapasseri e il boscaiolo, Dorothy torna alla città di Smeraldo; lì scopre che il mago di Oz non è un vero mago: si tratta solo di un vecchio ventriloquo arrivato a Oz dal Nebraska, durante una gita in mongolfiera. Il mago finge di donare un cervello, un cuore e il coraggio ai tre compagni di Dorothy (in realtà, ciascuno di loro aveva già le qualità che desiderava, senza saperlo) e propone a Dorothy di costruire una nuova mongolfiera e di tornare insieme negli Stati Uniti.
 
Tuttavia, a causa di un incidente, Dorothy rimane a terra e il mago parte da solo. La bambina non ha altra soluzione che andare alla ricerca della strega del Sud. Qui, scopre che le sue scarpette d’argento hanno il potere di portarla ovunque ella desideri; è sufficiente battere tre volte tra loro i tacchi delle scarpette. Nel finale, Dorothy, dopo aver salutato i suoi compagni, utilizza il potere delle scarpette e torna in Kansas, dove può riabbracciare i suoi zii.
 
ALTRE INFORMAZIONI
prezzo biglietto da 39€ a 28€ disponibili su www.teatrobrancaccio.it
Via Merulana, 244, Roma  botteghino@teatrobrancaccio.it

7 aprile h 20.45
8 aprile h 17
8 aprile h 20.45
9 aprile h 17
13-14 aprile h 20.45
15 aprile h 17
15 aprile h 20.45
16 aprile h 17
20-21 aprile h 20.45
22 aprile h 17
22 aprile h 20.45
23 aprile h 17
27-29 aprile h 20.45
30 aprile h 17
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MUSICA
 
NOVITÁ
 
TITOLO
COTTON CLUB
LA PROGRAMMAZIONE
 
DOVE e QUANDO
COTTON CLUB – Roma
Dal 6 all’8 aprile 2023


DETTAGLI
GIOVEDI’ 6 APRILE 2023
MINNIE’S SOCIAL CLUB
 Con Minnie Minoprio
Nel prossimo appuntamento settimanale al Cotton Club, dedicato alla primavera, Minnie Minoprio si destreggerà fra il jazz e la canzone romantica raccontando storie e aneddoti che si celano dietro le canzoni. Per l’occasione sarà accompagnata da una band d’eccezione composta da Alessandro Bonanno al pianoforte, Alberto botta alla batteria e Valerio Serangeli al contrabbasso. Tanti gli ospiti che si alterneranno in questa serata a partire da Jasmine Rotolo, figlia della celebre soubrette,con l’argomento principale che sarà la “Roma a primavera” raccontata neglistornelli di Trilussa.Ci sarà anche un omaggio a Franco Bolignari con la figlia Costanza, che porterà sul palco alcuni grandi successi legati alle musiche dei cartoni animati. Tra gli altri guest presenti Paola Zaccaro che leggerà al pubblico i suoi stornelli. Gli appuntamenti con Minnie’s Social Club proseguiranno nei mesi di aprile e maggio sempre al Cotton Club.
 
 
BIOGRAFIA:Minnie Minoprio, nata a Londra nel 1942, dopo essersi diplomata all’Arts Educational School e all’Accademia di Danza Classica, debutta quindicenne con Tommy Steel al Teatro Colosseo di Londra in “Cinderella” di Rogers Hammerstein. Seguono molte partecipazioni in teatro e con compagnie stabili inglesi (Coventry, Nottingham, Windsor) e studi di canto lirico.Incontra nel ’59, Walter Chiari, ed è subito scelta come soubrettina per la rivista italiana “Io e la margherita” dove per 8 mesi di tournee svolge il ruolo di giovane co-protagonista. Seguono altri lavori teatrali e cinematografici sino all’incontro con Garinei e Giovannini che la scritturano per il ruolo di “Bonita” in “Ciao Rudy” con Marcello Mastroianni. Inizia nel 1966 un sodalizio con jazzisti romani molto attivi in quegli anni e per 4 anni ha modo di cantare in cabaret, e concerto con i migliori musicisti del settore (Roman New Orleans Jazz Band, Basso e Valdambrini Quartet, Big Band di Angelo Pocho Gatti, Carlo Loffredo, New Dixieland Sound di Marcello Rosa, etc.).
 
Appare al Teatro Quirino di Roma in “Buongiorno blues, come va ?” di Maurizio Costanzo, ed è protagonista di concerti all’Accademia Filarmonica romana, alla radio ed in televisione in innumerevoli occasioni, talvolta con lo pseudonimo di “Magnolia Lee”. È considerata la più autentica interprete del jazz blues tradizionale in Italia, ma la sua versatilità le permette di partecipare a spettacoli di musica leggera, operetta e disco-music, incidendo 5 albums e più di 15 singoli. Incomincia, una produzione di spettacoli leggeri ed una produzione discografica nei propri studi di registrazione.Negli anni ’70, infatti, giunge ad una grande popolarità interpretando in una sigla televisiva il personaggio di una gattina svampita. Sulla scia di questa improvvisa fama, Minnie appare sempre più spesso in shows personali, spettacoli TV, ed in teatro (“Forse sarà la musica del mare”, con Lando Buzzanca, “L’angelo azzurro” con Enrico Beruschi, “la presidentessa” con Aldo Giuffrè, “My fair Minnie” con Oreste Lionello), battendo spesso ogni record d’incasso.
Diventa sempre più attiva come coreografa, scrive e produce spettacoli per lo Sporting Club di Montecarlo, Forte Village Sardegna ed i Musical Jumbo Jumbo e Jazz Story, per raccontare l’evoluzione della musica americana dal 1910 al 1945 per la quale si sono riuniti solisti di prestigio quali Marcello Rosa, Guido Pistocchi, Gianni Sanjust, Riccardo Biseo e Piero Odorici.
Dal 1996 si dedica ai concerti di jazz esibendosi con i migliori gruppi in qualità di “Special Guest” quali: Lino Patruno, Romano Mussolini, Red Pellini Gang, la Big Band di Gerardo di Lella & Lino Quagliero e l’Italian Big Band di Marco Renzi. Nel 2005 ha terminato le riprese del film “Forever Blues” con Franco Nero, contemporaneamente ad  una fortunata stagione al “Cotton Club” di Roma con il suo quartetto Swing.
 
START DINNER 20.30
START LIVE 22.00
LIVE SHOW €12
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VENERDI’ 7 APRILE 2023
GREG'S COUNTRY SPIRIT
 
Un nuovo appuntamento con Greg Musicista, che torna al Cotton Club al galoppo con la formazione Greg’s Country Spirit! che oltre a portare in scena alcuni grandi successi del genere sarà alle prese anche con dei brani originali in italiano a firma Claudio GREG Gregori. Alla guida di quattro eccezionali musicisti il cantante/chitarrista condurrà una mandria di canzoni nelle praterie del Country, Musica ruspante e granitica da cui è nato il Rock’n’Roll. Dal Bluegrass al Nashville, all’Honky Tonk, all’Hillbilly, il Country Spirit vi farà cavalcare con i brani di Johnny Cash, Hank Williams, Merle Haggard e Wayne Hancock. Forza, allora: in sella!
 
START DINNER 20.30
START LIVE 22.00
LIVE SHOW €12
 
Line-Up
Greg, Voce-Chitarra
Stefano Corrias, Batteria
Danilo Biggioni, Contrabbasso
Primiano Di Biase, Tastiere
Alessandro Valle, Chitarra Elettrica - Pedal Steel Guitar
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SABATO 8 APRILE 2023
LALLO E I FUSI ORARI
 
Lallo Circosta e i Fusi Orari offrono la consueta carica ironica, irriverente, goliardica per una serata all’insegna della comicità e delle risate. Lallo Circosta, classe ‘68, artista dinamico e fantasioso, dal 1994 è front-man della band “Lallo Circosta e I Fusi Orari” con cui ha tenuto centinaia di spettacoli in giro per l’Italia. Musica vintage e coinvolgimento del pubblico sono gli ingredienti fondamentali della metafisica lalliana, che spazia dal cantautorato ai cartoni animati con spudorata creatività per uno spasso continuo. Imitatore a “Guida al campionato” tra gli altri di Cassano, Ronaldinho e Galeazzi, Lallo Circosta ha collaborato per anni come cantante comico con Nino Frassica e nella trasmissione “Domenica in”. A 21 anni partecipa ad un coro lirico come bas-baritono, interpretando con il maestro Alfredo D’Angelo varie opere liriche di repertorio e prendendo parte a numerose tournée. “Lallo Circosta e I Fusi Orari” assommano e coniugano il momento musicale e quello teatrale a ritmo serrato, incalzante e baldanzoso. Non perdeteli!
 
START DINNER 20.30
START LIVE 22.00
LIVE SHOW €12
 
Line-up
Lallo Circosta, Voce
Fabio Di Silvestre, Basso
Andrea Rongioletti, Tastiere
Alex Massari, Chitarra
Massimiliano Rocca, Batteria
 
ALTRE INFORMAZIONI
Via Bellinzona, 2 (Angolo con Corso Trieste) - 00198 ROMA
info e prenotazione
06.85352527 - Whatsapp 349.0709468 
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ARTE
 
MOSTRE
 
APPENA APERTA
 
TITOLO
Se invito il buio, la luce scappa
Mostra fotografica di Mario Carbone
CURATORE: Annalisa Di Domenico
ARTISTA: Mario Carbone
ARTISTA: Mario Carbone
TESTO DI: Annalisa Di Domenico
 
DOVE e QUANDO
ART G.A.P. Gallery  - Roma
Dal 1 aprile al 21 aprile 2023


DETTAGLI
Dal 1 al 21 aprile 2023 la galleria Art GAP, a due passi da Largo di Torre Argentina, è lieta di accogliere la personale fotografica “Se invito il buio, la luce scappa” di Mario Carbone, a cura di Annalisa Di Domenico. La mostra verrà inaugurata sabato 1 aprile 2023 alle ore 18:00.
 
Mario Carbone fotografa situazioni, sguardi, architetture, che trascendono il tempo. Egli non rincorre la bellezza di un’immagine effimera, ma fissa una verità data dagli elementi quotidiani dell'esistenza. Chi guarda le opere di Carbone non può che riconoscersi nel vissuto che lo lega ai suoi simili: ci si rivede nel ragazzino con la palla sotto la maglietta che sembra "incinto", per riprendere le parole dei bambini, e non si può non provare empatia se si inciampa negli occhi disperati della donna all'osteria "Al vero Albano", dove si incontravano gli artisti romani negli anni '50, appoggiata al muro e chiusa nel suo malessere. L'opera fotografica di Carbone va oltre la ricerca della composizione e delle simmetrie, perché egli indaga la verità delle atmosfere di una Roma in bianco e nero in cui due giovani discutono questioni d'amore o due donne scrivono su un piccolo taccuino, incuranti della forza dell'Arco di Costantino, che si erge alle loro spalle. Ma è nella ricerca della luce, o del "buio", che si scopre la forza delle immagini di questo artista.
Contrasti netti disegnano i volumi e ne delineano le figure, come in un dipinto di Raffaello, il buio sembra temere la vicinanza dei toni più chiari, i quali rivelano l'immagine nella sua crudezza. Qui le rughe sul volto della donna anziana evidenziano una vita dura che l'ha segnata non solo nell'animo e la freschezza del viso della donna indiana, imprigionata in un mondo sordo, evidenzia la sua inquietudine. Anche nelle opere a colori, l'artista restituisce la forza della poesia di immagini semplici, attraverso tinte tenui di un mondo quasi rarefatto. In una Piazza del Popolo silenziosa, ritroviamo la figura di una donna seduta su una panchina, cinta in un abito celeste che, persa nei suoi pensieri, sembra voglia suggerire un attimo contemplativo in una città caotica o il piede di una statua antica, in primo piano, scritto da vandali metropolitani che hanno voluto lasciare la loro impronta nel tempo. In tutti questi scatti, Carbone fa rivivere l’umanità che ci ha preceduto, che si è sgretolata ed è divenuta invisibile. Nelle sue inquadrature, egli esplora il mondo eterogeneo degli uomini e delle donne, in un mix di espressioni che partono sempre dalla vita vera. La mostra è un racconto visivo, organizzato con immagini che dialogano due a due, in cui le persone interpretano la precarietà dell’esistenza umana e che Carbone fissa come impressioni fotografiche al di là del proprio tempo.
 
Testo critico di Annalisa di Domenico.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Enti promotori: Art GAP, Modern & Contemporary Art
Via di Santa Maria in Monticelli 66, Roma
Orari: ven./sab. 16:00 – 19:00
Telefono: 06.96115866
E-mail: info@artgap.it
Sito ufficiale:
www.artgap.it
Sito ufficiale: www.artgap.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
Up Urban Prospective Factory
è lieta di presentare
Per Grazia Non Ricevuta
Personale di Amalia Caratozzolo
in collaborazione con Jesus.t.t e Utol Ceramica
a cura di Marta Di Meglio
 
DOVE e QUANDO
Up Urban Prospective Factory - Roma
Dal 1 al 23 aprile

 
DETTAGLI
Up Urban Prospective Factory è lieta di presentare Per Grazia Non Ricevuta, personale dell’artista Amalia Caratozzolo a cura di Marta Di Meglio. L’opening si svolgerà presso lo spazio espositivo di via dei Salumi 53 a Trastevere, sabato 1 aprile dalle ore 18.30.
 
Con lo spirito ironico che contraddistingue i suoi lavori, Amalia Caratozzolo, per la sua personale romana Per Grazia Non Ricevuta, presenta una galleria di inedite interpretazioni di Sante e Madonne. L’artista ci porta ad esplorare un lato della spiritualità femminile attraverso una serie originale di incisioni realizzate a mano su linoleum.
 
Il tutto si svolge all’interno di uno spazio che ricrea l’idea di una casa d’artista, con un gioco di rimandi continuo tra sacro e profano: un allestimento che evoca il calore e l’intimità di un’ambientazione con arredi e oggetti del mestiere in dialogo con le opere realizzate.
 
All’interno della mostra Amalia Caratozzolo collabora con l’artista Jesus.t.t nella creazione di un dittico a due mani e con Utol Ceramica per la realizzazione di piccole sculture, combinando tecniche e stili differenti per creare qualcosa di unico.
 
I visitatori con Per Grazia Non Ricevuta sono invitati ad entrare nel mondo intimo e personale dell’artista, in cui le opere risaltano ed emergono in un’atmosfera che fonde arte e spiritualità.
 
Durante l’opening e per la durata della mostra sarà possibile partecipare ad una riffa per provare a portarsi a casa un personale ritratto “santificato” realizzato dall’artista. L’estrazione finale avrà luogo il giorno del finissage.
 
Per Grazia Non Ricevuta, inoltre, uscirà dai confini della galleria: saranno esposte in contemporanea con la mostra altre opere dell’artista Amalia Caratozzolo all’interno del foyer del Teatro Argot Studio (Via Natale del Grande 27).
 
ALTRE INFORMAZIONI
Via dei Salumi 53, Roma

www.urbanfactoryroma.com

upcontemporarygallery@gmail.com

Lunedì 16.30 - 18.30
Martedì 11.00-15.00
Mercoledì 16.30-18.30
Gio-Ven 11.00-15.00/ 16.30-20.30
Sabato 10.00-12.00 / 18.00-20.30
Domenica su prenotazione
Ingresso con tessera ARCI
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PROSEGUE
 
TITOLO
Officine Beat - Kirolandia - Cultursocialart
Presentano
TRITTICO D’ARTISTA
Selezione personale di opere in mostra
Quarta esposizione
con
ROBERTO RINALI
 “INNESTI”
A cura di Andrea Alessio Cavarretta #scrittoremetropolitano
Presenta: Stefania Visconti
Organizzazione: Giovanni Palmieri e Sissi Corrado
 
DOVE e QUANDO
OFFICINE BEAT - Roma
Opere esposte fino al 28 aprile 2023


 
DETTAGLI
Il cocktail bar bistrot OFFICINE BEAT di Roma apre, ancora una volta, le sue porte al seguitissimo format d’arte TRITTICO D’ARTISTA Selezione personale di opere in mostra organizzato da OFFICINE BEAT, KIROLANDIA e CULTURSOCIALART. Sabato 25 marzo alle ore 18.30, sarà la volta della quarta esposizione INNESTI di ROBERTO RINALDI, a cura di Andrea Alessio Cavarretta, presentazione di  Stefania Visconti, organizzazione di Giovanni Palmieri e Sissi Corrado.
 
L’idea di TRITTICO D’ARTISTA è dello scrittore Andrea Alessio Cavarretta il cui intento è costruire un articolato percorso di sei mostre personali, da dicembre sino a maggio. Ad ogni artista viene chiesto di esporre tre opere legate tra loro da uno specifico concept, fino a creare un viaggio attraverso vari modi di esprimersi e di concepire l’arte. Ad ospitare ciascuna tappa di questo coinvolgente contenitore artistico è OFFICINE BEAT bar bistrot vintage di San Lorenzo molto amato e frequentato da romani e turisti. Il format si concluderà con una mostra collettiva che aggiungerà un ulteriore punto di vista a quelli incontrati.
 
Il quarto trittico in esposizione è dello scenografo e costumista ROBERTO RINALDI, artista decisamente non convenzionale le cui affascinanti quanto multiformi opere digitali, non solo riescono a catturare con potenza lo sguardo dello spettatore, ma arrivano a raccontare profondità inesplorate che si fanno di volta in volta concetto, immaginazione, linguaggio  ponendosi in dialogo onirico senza alcun limite rappresentativo. RINALDI si propone al pubblico con INNESTI, l’apertura della sua esposizione personale è fissata per sabato 25 marzo alle ore 18.30.
 
L’attrice, performer e modella Stefania Visconti scenderà di nuovo in campo con il suo estro, la sua ironia e prorompente bellezza per condurre la presentazione dell’artista e delle sue opere, che saranno, come di consueto, svelate anche in diretta social alle ore 19.00. L’ideatore e curatore del format  Andrea Alessio Cavarretta #scrittoremetropolitano non mancherà di affiancarla, nella simpatica veste di valletto, con l’intento di coinvolgere completamente ROBERTO RINALDI nel racconto del suo trittico.
 
Così, in questa sempre più avvincente staffetta espositiva iniziata nel mese di dicembre con TRILOGY di PAOLO “MAKKA” MACCARI, proseguita con RINASCITA di DANIELE MAZZOLI, dopo che il testimone è passato ad EVOLVERE di JEREMY BASTIANIELLO, arriva INNESTI di ROBERTO RINALDI ad impreziosire la grande parete di ferro di OFFICINE BEAT, la sua esposizione potrà essere ammirata fino al 28 aprile 2023, dopodiché sarà la volta del quinto artista.
 
Il quarto incontro con l’arte, organizzato come sempre da Giovanni Palmieri e Sissi Corrado, cade nel mese in cui la corrente culturale Kirolandia compie gli anni, ci sarà spazio anche per festeggiare il  14° compleanno con i Kiri presenti.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Esposizione con ingresso libero negli orari di apertura del locale
 
Via degli Equi 29, Roma – San Lorenzo
 
Tel. 06 9521 8779 - officine.beat@gmail.com
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PROSEGUE
 
TITOLO
PASOLINI PITTORE
A cura di
Silvana Cirillo, Claudio Crescentini e Federica Pirani
 
DOVE e QUANDO
Galleria d’Arte Moderna di Roma
Dal 29 ottobre 2022 al 16 aprile 2023


 
DETTAGLI
Pasolini Pittore è un progetto espositivo esclusivo completamente inedito nel suo genere, ideato per i cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini (1922-1975), che intende riportare l’attenzione su un aspetto artistico rilevante, spesso trascurato dalla critica, nel contesto creativo complessivo dello scrittore e regista, a oltre quaranta anni dall’ultima antologica completa su Pasolini pittore, del 1978, tenutasi a Palazzo Braschi.
 
Il progetto,curato da Silvana Cirillo, Claudio Crescentini e Federica Pirani per la Galleria d’Arte Moderna di Roma dal 29 ottobre 2022al 16 aprile 2023, è promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, “Sapienza” Università di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Lettere e Culture moderne, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (PN) e Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con l’Archivio Giuseppe Zigaina e l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Partner Tecnologico LIEU.city. Radio Partner Dimensione Suono Soft.
 
Comitato scientifico composto da: Silvana Cirillo (Docente “Letteratura italiana contemporanea”, Facoltà di Lettere e Filosofia, “Sapienza” Università di Roma); Claudio Crescentini (Storico dell’arte, Sovrintendenza Capitolina); Gianluca Farinelli (Direttore, Fondazione Cineteca di Bologna / Presidente, Fondazione Cinema per Roma); Gloria Manghetti (Direttrice, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, Firenze) e Federica Pirani (Storica dell’arte, Sovrintendenza Capitolina)
 
Oltre 150 opere, selezionate dal corpus della collezione del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, depositario della maggiore raccolta di opere dello scrittore e regista, ma anche dalla Fondazione Cineteca di Bologna, dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, per la prima volta in mostra fuori dalla locale Casa Colussi, dall’Archivio Giuseppe Zigaina, oltre che da collezionisti privati.
 
La mostra parte dagli inizi pittorici di Pasolini che vanno di pari passo con le prime prove poetiche in friulano. Ritratti e raffigurazioni di corpi, maschili e femminili, che ricreano una sorta di mappatura visiva della famiglia e delle amicizie di Pasolini. Presenti anche nature morte e paesaggi rurali friulani dal sapore fortemente intimista che, da altro punto di vista, quello tecnico, documentano l’eccezionale abilità artistica e la sperimentazione del pigmento messa in atto da parte del giovane Pasolini.
 
Un’importante sezione sarà dedicata all’autoritratto e al ritratto, generi pittorici molto amati da Pasolini, in modo particolare il secondo conin esposizione quelli che potremmo considerare come i “ritratti dell’anima”. Quelli familiari – il cugino Nico Naldini, la madre Susanna, la cugina Franca– la serie legata ai protagonisti del mondo artistico di Pasolini – Giovanna Bemporad, Federico De Rocco, Giuseppe Zigaina – oltre a quelli del mondo cinematografico romano – Laura Betti, NinettoDavoli – con un’attenzione particolare ai ritratti dell’amico poeta Andrea Zanzotto.
 
Una riflessione a parteriguardairitratti di treprotagonisti del mondo culturale e artistico di Pasolini: Ezra Pound, Roberto Longhi e Maria Callas,chedanno vita a una “mostra nella mostra”, grazie ad un’attenta ricostruzione delle fasi di realizzazione e delle potenzialità d’investimento creativo e tecnico di Pasolini.
 
Altro focusinteressa la serie di ritratti dello storico e critico d’arte Roberto Longhi, Maestro riconosciuto da Pasolini fin dagli anni degli studi universitari a Bologna. In seguito,lo scrittore manifesta il proprio debito con Longhi dedicandogli Mamma Roma (1962) e, oltre 10 anni dopo, la recensione per «Tempo» (8 gennaio 1974) dell’antologia di saggi longhiani Da Cimabue a Morandi (Milano, Mondadori, 1973).
 
Focus speciale è dedicato al rapporto artistico e di amicizia fra Pasolini e Fabio Mauri, con una serie di disegni bolognesi degli anni Quaranta-Cinquanta, di cui alcuni per la prima volta in mostra grazie alla collaborazione con lo Studio Fabio Mauri Associazione per l'Arte L' Esperimento del Mondo, documenti essenziali della determinazione di un’amicizia, che è anche scambio continuo di idee e stili.
 
Una sezione della mostra è riservata al rapporto fra Pasolini e l’arte italiana del Novecento, attraverso l’esposizione di opere delle collezioni d’arte contemporanea della Sovrintendenza Capitolina (Galleria d’Arte Moderna, Museo Carlo Bilotti Aranciera Villa Borghese, Casa Museo Alberto Moravia, MACRO), con artisti di cui Pasolini ha fortemente apprezzato lo stile – Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Giorgio Morandi, Mario Mafai, Scipione e Antonietta Raphäel ecc. – e altri artisti considerati per la loro novità estetica nel panorama italiano della metà del Novecento. Come Federico de Rocco, Franco Gentilini, Virgilio Guzzi, Renato Guttuso, Carlo Levi, Giacomo Manzù, Toti Scialoja, Lorenzo Tornabuoni, Renzo Vespignani, Giuseppe Zigaina, ecc.
 
Proveniente in esclusiva dalla Collezione di famiglia è esposta per la prima volta anche un’accurata selezione di opere d’arte contemporanea di proprietà di Pier Paolo Pasolini, con l’intento di sottolineare come certe passioni artistiche e stilistiche abbiano attraversato la vita e la pittura di Pasolini, così come i suoi scritti d’arte e le stanze delle sue diverse case romane, con opere di Massimo Campigli, Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Carlo Levi, Alberto Savinio, Andy Warhol, ecc.
 
A chiusura della mostra un minimo omaggio al “volto” di Pasolini, tramite una serie di ritratti storici realizzati, con vari stili e in tempi diversi, da Ennio Calabria, Renato Guttuso, Carlo Levi, Milo Manara, Mario Schifano e altri.
 
A contrappunto mediale una serie di fotografie di Sandro Becchetti, Mimmo Cattarinich, Vittorugo Contino, Aldo Durazzi, Ezio Vitale, oltre a documentari e film concessi dalla Fondazione Cineteca di Bologna, RAI Teche, RAI Cinema e Palomar, fra i quali: Carpaccio(1947),cortometraggio di Roberto Longhi diretto da Umberto Barbaro; Pier Paolo Pasolini. La Ragione di un sogno(2001), un appassionante e poetico film di Laura Betti e Pasolini, Il Corpo e la Voce(2015)film-documentario di Maria Pia Ammirati, Arnaldo Colasanti e Paolo Marcellini.
 
A corollario della mostra sarà organizzata una serie di incontri culturali, readings e proiezioni di compendio alle tematiche affrontate nella mostradal titolo “Pasoliniana. Intorno a Pasolini pittore”, a cura di Silvana Cirillo e Claudio Crescentini, che si svolgeranno presso la Galleria d’Arte Moderna. In tale contesto il Dipartimento di Lettere e Culture moderne della Facoltà di Lettere e Filosofia, “Sapienza” Università di Roma,ha in corso la realizzazione del “Progetto Pasolini” Convegno Internazionali di Studi, a cura di Silvana Cirillo e ClaudioCrescentini,sul rapporto fra scrittura, pittura e cinema.
 
Un'attenzione particolare è stata dedicata all'accessibilità: per le persone con disabilità visiva è stato progettato, in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, un percorso dedicato, dotato di disegni a rilievo e relative audio descrizioni. Saranno inoltre disponibili visite tattili gratuite, guidate da operatori specializzati.
 
Il catalogo è edito da Silvana Editoriale. Grazie alla collaborazione del Partner Tecnologico la mostra sarà visitabile dall’8 dicembre 2022 nel Metaverso di LIEU.city.
 
Promotori: Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; “Sapienza” Università di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Lettere e Culture moderne, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (PN) e Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con l’Archivio Giuseppe Zigaina.
 
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
Radio partner: Dimensione Suono Soft
Partner tecnologico:  LIEU.city
 
ALTRE INFORMAZIONI
Roma, Via Francesco Crispi, 24
 
Dal martedì alla domenica ore 10.00-18.30
Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura
Giorni di chiusura: lunedì, 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre
 
www.galleriaartemodernaroma.it
www.museiincomune.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
VAN GOGH
Capolavori dal Kröller-Müller Museum
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO BONAPARTE – Roma
PROROGATA al 7 maggio 2023


 
DETTAGLI
Alla vigilia dei 170 anni dalla sua nascita, dall’ 8 ottobre 2022 Palazzo Bonaparte ospita la grande e più attesa mostra dell’anno dedicata al genio di Van Gogh.
Attraverso le sue opere più celebri - tra le quali il suo famosissimo Autoritratto (1887) - sarà raccontata la storia dell’artista più conosciuto al mondo.
Nato in Olanda il 30 marzo 1853, Vincent van Gogh fu un artista dalla sensibilità estrema e dalla vita tormentata. Celeberrimi sono i suoi attacchi di follia, i lunghi ricoveri nell’ospedale psichiatrico di Saint Paul in Provenza, l’episodio dell’orecchio mozzato, così come l’epilogo della sua vita, che termina il 29 luglio 1890, a soli trentasette anni, con un suicidio: un colpo di pistola al petto nei campi di Auvers.
Nonostante una vita impregnata di tragedia, Van Gogh dipinge una serie sconvolgente di Capolavori, accompagnandoli da scritti sublimi (le famose “Lettere” al fratello Theo van Gogh), inventando uno stile unico che lo ha reso il pittore più celebre della storia dell’arte.
La mostra di Roma, attraverso ben 50 opere provenienti dal prestigioso Museo Kröller-Müller di Otterlo - che custodisce uno dei più grandi patrimoni delle opere di Van Gogh - e tante testimonianze biografiche, ne ricostruisce la vicenda umana e artistica, per celebrarne la grandezza universale.
Un percorso espositivo dal filo conduttore cronologico e che fa riferimento ai periodi e ai luoghi dove il pittore visse: da quello olandese, al soggiorno parigino, a quello ad Arles, fino a St. Remy e Auvers-Sur-Oise, dove mise fine alla sua tormentata vita.
Dall’appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della giovinezza allo studio sacrale del lavoro della terra scaturiscono figure che agiscono in una severa quotidianità come il seminatore, i raccoglitori di patate, i tessitori, i boscaioli, le donne intente a mansioni domestiche o affaticate a trasportare sacchi di carbone o a scavare il terreno; atteggiamenti di goffa dolcezza, espressività dei volti, la fatica intesa come ineluttabile destino.
Tutte queste sono espressione della grandezza e dell’intenso rapporto con la verità del mondo di Van Gogh.
Particolare enfasi è data al periodo del soggiorno parigino in cui Van Gogh si dedica a un’accurata ricerca del colore sulla scia impressionista e a una nuova libertà nella scelta dei soggetti, con la conquista di un linguaggio più immediato e cromaticamente vibrante.
Si rafforza anche il suo interesse per la fisionomia umana, determinante anche nella realizzazione di una numerosa serie di autoritratti, volontà di lasciare una traccia di sé e la convinzione di aver acquisito nell’esperienza tecnica una fecondità ben maggiore rispetto al passato.
È di questo periodo l’Autoritratto a fondo azzurro con tocchi verdi del 1887, presente in mostra, dove l’immagine dell’artista si staglia di tre quarti, lo sguardo penetrante rivolto allo spettatore mostra un’insolita fierezza, non sempre evidente nelle complesse corde dell’arte di Van Gogh. I rapidi colpi di pennello, i tratti di colore steso l’uno accanto all’altro danno notizia della capacità di penetrare attraverso l’immagine un’idea di sé tumultuosa, di una sgomentante complessità.
L’immersione nella luce e nel calore del sud, a partire dal 1887, genera aperture ancora maggiori verso eccessi cromatici e il cromatismo e la forza del tratto si riflettono nella resa della natura. Ecco quindi che torna l’immagine de Il Seminatore realizzato ad Arles nel giugno 1888, con la quale Van Gogh avverte che si può giungere a una tale sfera espressiva solo attraverso un uso metafisico del colore.
E così Il giardino dell’ospedale a Saint-Rémy (1889) assume l’aspetto di un intricato tumulto, mentre lo scoscendimento di un Burrone (1889) sembra inghiottire ogni speranza e la rappresentazione di un Vecchio disperato (1890) diviene immagine di una disperazione fatale.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Con il patrocinio del Ministero della cultura, della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura e dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, la mostra è prodotta da Arthemisia, realizzata in collaborazione con il Kröller-Müller Museum di Otterlo ed è curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti.
La mostra vede come main sponsor Aceasponsor Generali Valore Culturaspecial partner Ricolamobility partner Atac e Frecciarossa Treno Ufficialemedia partner Urban Vision ed è consigliata da Sky Arte.
Il catalogo è edito da Skira con saggi a cura di Maria Teresa Benedetti, Marco Di Capua, Mariella Guzzoni e Francesca Villanti.
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SGUARDO FUORI PORTA

ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Giovanni Boldini e il mito della Belle Époque
a cura di Tiziano Panconi
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO MAZZETTI  - Asti
Dal 26 novembre al 10 aprile 2022

 

DETTAGLI
La Belle Époque, i salotti, le nobildonne e la moda: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria.
Letteratura e moda, musica e lusso, arte e bistrot si confondono nel ritmo sensuale del can can e producono una straordinaria rinascita sociale e civile.
Dal 26 novembre 2022 al 10 aprile 2023 Giovanni Boldini, uno degli artisti italiani più amati di ogni tempo, viene celebrato con una grande mostra a Palazzo Mazzetti di Asti.
Dopo i successi delle mostre Chagall. Colore e magiaMonet e gli impressionisti in NormandiaI Macchiaioli. L’avventura dell’arte moderna, la collaborazione tra Fondazione Asti Musei e Arthemisia continua a richiamare folle di visitatori ad Asti.
Il nuovo progetto, a cura di Tiziano Panconi, è dedicato al genio indiscusso di Boldini.
80 magnifiche opere - tra cui Signora bionda in abito da sera (1889 ca.), La signora in rosa (1916), Busto di giovane sdraiata (1912 ca.) e La camicetta di voile (1906 ca.) - sono protagoniste di una narrazione cronologica e tematica al tempo stesso.
L’esposizione presenta una ricca selezione di opere che esprime al meglio la maniera di Boldini, il suo saper esaltare con unicità la bellezza femminile e svelare l’anima più intima e misteriosa dei nobili protagonisti dell’epoca.
Una mostra che pone l’accento sulla capacità dell’artista di psicoanalizzare i suoi soggetti, le sue “divine”, facendole posare per ore, per giorni, sedute di fronte al suo cavalletto, parlando con loro senza stancarsi di porle le domande più sconvenienti, fino a comprenderle profondamente e così coglierne lo spirito, scrutandone l’anima.
Farsi ritrarre da Boldini significava svestire i panni dell’aristocratica superbia di cui era munificamente dotata ogni gran dama degna del proprio blasone. Occorreva stare al gioco e accettarne le provocazioni, rispondendo a tono alle premeditate insolenze ma, infine, concedersi, anche solo mentalmente, facendo cadere il muro ideologico dell’alterigia, oltre il quale si celavano profonde fragilità.
Egli coglieva al volo l’attimo fuggente, quel momento unico in cui un’occhiata più sincera rivelava lo stato d’animo e la mimica del corpo si faceva più espressiva, l’istante in divenire fra un’azione e l’altra, quando la forza motoria di un gesto si esauriva, rigenerandosi prontamente in quello successivo.
Negli anni della maturità e poi della senilità, le lunghe e vorticose pennellate, impresse come energiche sciabolate di colore, rimodellavano in senso dinamico i corpi delle sue “divine” creature e il suo stile, a un tempo classico e moderno, costituiva la miglior risposta alle vocazioni estetiste e progressiste manifestate dagli alti ceti sociali.
La mostra Giovanni Boldini e il mito della Belle Époque, con il contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura, è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con Arthemisia, con il patrocinio della Provincia di Asti e vede come sponsor il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti.
Catalogo edito da Skira.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Corso Vittorio Alfieri, 357
www.museidiasti.com
info@fondazioneastimusei.it  
prenotazioni@fondazioneastimusei.it
ORARI
Martedì – domenica 10.00/19.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Lunedì chiuso
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ANTICIPAZIONI…
 
TEATRO
 
FOCUS
 
CATERINA VERTOVA
in
1936#CERCOMIOFIGLIO#SICHIAMAFEDERICO
Grido su Roma
e con Marco Carniti
Testi di FEDERICO GARCIA LORCA
Drammaturgia Francesco Tozzi /Marco Carniti - Scenografia Video Frederic Amat
Musiche Originali David Barittoni - Aiuto regia Francesco Lonano
foto Manuela Cacciaguerra
Regia di Marco Carniti
 
OFF/OFF Theatre - R oma
Da mercoledì 12 a domenica 16 aprile 2023
ORARI SPETTACOLI: dal martedì al sabato alle ore 21.00, la domenica alle ore 17.0X
 


“1936 #cercomiofiglio #sichiamaFederico, grido su Roma”, è lo spettacolo in scena dal 12 al 16 aprile 2023 all’OFF/OFF Theatredi Roma. Sul palco di Via Giulia, la protagonistaCaterina Vertova e Marco Carniti, co-interprete e regista, ricostruiscono attraverso materiali poetici,teatrali e di cronaca, la storia dell’assassinio di un artista unico, Federico Garcia Lorca.
Cerco mio figlio, un figlio importante, un grande poeta. Si chiama Federico”: sono le parole di Vicenta Lorca Gonzalez, la madre di Federico Garcia Lorca, assassinato a Viznar il 18 agosto 1936.
Caterina Vertova evoca in scena la figura della madre che compie un viaggio nel tempo attraverso le sole parole del poeta cercando, l’anima e il corpo del figlio.
 
Federico Garcia Lorca, teatrale nelle poesie e poeta nel teatro, ha saputo racchiudere nel suo piccolo pianeta agreste, un intero universo poetico dando una nuova visione del mondo e del femminile, in una Spagna alla soglia della guerra civile che dopo averlo ucciso ne fece sparire il corpo che non fu mai ritrovato. Federico Garcia Lorca è stato il più grande poeta del 900 spagnolo che racconta a colpi di frusta un mondo di conflitti relazionali e brame di potere e lancia un GRIDO SU ROMA che riapre una discussione sulle colpe della Chiesa Cattolica.
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