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lunedì 13 novembre 2023

RIOT ACT al TEATRO BELLI, MASSIMO DI MICHELE fa rivivere i primi passi del movimento LGBT nella rassegna TREND

 
Recensione critica dello spettacolo “RIOT ACT” di Alexis Gregory
Regia di Massimo Di Michele
Martedì sette novembre duemilaventitré, TREND - Teatro Belli – Roma.

 
“Il prezzo della libertà è una vigilanza continua.”
 
Questa è la frase pronunciata da uno dei protagonisti dei tre monologhi che compongono RIOT ACT un pregevole spettacolo che arriva al pubblico chiaro e deciso come una lama che fende la mente, merito anche delle elevate capacità attoriali e registiche di Massimo Di Michele, capace di conferire corpo a ciascuna parola pronunciata con quella generosità scenica tale da far vivere alla platea evocanti narrazioni cosicché dalla propria poltroncina rossa ci si ritrova immersi completamente in descrizioni cariche di colori e sensazioni che si susseguono.
 
Nel trittico teatrale di Alexis Gregory, andato in scena durante la manifestazione “TREND nuove frontiere della scena britannica – XXII edizione” al TEATRO BELLI di Roma, ogni singola storia si identifica con un protagonista che narra in prima persona la sua esperienza e visione della lotta per l’affermazione dei diritti degli omosessuali. Tutto parte dalla famosa notte del ‘69 in cui la polizia fece irruzione allo Stonewall Inn di New Work e questo violento accadimento nel famoso locale segnò il primo passo di un lunga e complessa battaglia ancora oggi viva. Insieme anche al palesarsi di un nuovo sconosciuto nemico, l’AIDS che d’improvviso arrivò a sconvolgere la comunità gay, si rivelano in successione sul palcoscenico un distinto signore, un’esuberante drag queen, un gaio giovane con l’intento di far rivivere momenti e riflessioni cardine di quegli anni emblematici per l’attestazione e la consapevolezza dell’individuo circa la propria identità e libertà sessuale e sociale.
 
Lungo tutta la pièce… i locali e la strada come luoghi di incontro e scontro, di spensieratezza e paura, di inno alla vita ma anche di metabolizzazione della morte, mentre l’orgoglio LGBT, dai suoi albori, avanza dovunque e s’affaccia in maniera prorompente il desiderio e la convinzione di quanto sia fondamentale l’abbattimento di tutti i pregiudizi.
 
Tanta profondità, molta delicatezza, ma anche una giusta dose di ironia trasmesse dal bravissimo Massimo Di Michele che si trasforma nell’aspetto, nell’atteggiamento, nell’interiorità; movimenti flessuosi legano e conducono dentro spazi anche dell’anima identificati tra pochi elementi scenici posti sotto sapienti luci in grado di costruire differenti ambientazioni emotive.
 
La capacità di questo composito spettacolo, in cui le varie voci diventano un unico inno alla libertà, è quella di riuscire a costruire un racconto storiografico che non molla mai lo spettatore e lo conduce per mano facendo vedere, ascoltare, comprendere, vivere esperienze umane, da non dimenticare e tramandare, che si fissano metaforicamente su quella bandiera rainbow protagonista dell’ultimissimo attimo di rappresentazione.
 
Più che meritati i prolungati applausi finali per RIOT ACT e per TREND rassegna di teatro oltremanica che non delude mai le aspettative per quel bel teatro di cui c’è tanto bisogno.

“Siate vigili, siate vigilisse, siate vigil sempre” 

Andrea Alessio Cavarretta
_KIROLANDIA®_

Immagine a corredo: RIOT ACT, Massimo Di Michele, ph. Eugenio Panichi  
 
 
TREND
nuove frontiere della scena britannica – XXII edizione
festival a cura di Rodolfo di Giammarco
 
RIOT ACT
di Alexis Gregory
diretto e interpretato da Massimo Di Michele
costumi Marco Dell'Oglio
scrittura gestuale Tiziano Di Muzio
consulente musicale Fabio Marchi
assistente alla regia Giuseppe Claudio Insalaco
foto locandina Eugenio Panichi
elaborazione grafica Roberto Greco
traduzione Enrico Luttmann
produzione Artisti Associati


www.teatrobelli.it