autore: Anna Lisa Ticconi (LyzaKira)
Amara Lakhous, scrittore algerino, [Le cimici e il pirata (Arlem, 1999, in arabo con traduzione in italiano), Come farti allattare dalla lupa senza che ti
morda (edizioni Al-ikhtilaf, Algeri 2003)] è l’autore di Scontro di civiltà per un ascensore a piazza
Vittorio, edito da Edizioni E/O (Collana
Assolo, 2006), un breve romanzo,
apparentemente un noir, ambientato a
Roma, in un contesto vario e multietnico.
Nell’ascensore di un condominio,
situato nella zona di Piazza Vittorio, viene rinvenuto il cadavere di Lorenzo
Manfredini meglio conosciuto come il Gladiatore.
La vicenda narrata è intessuta nella
ricerca del colpevole, ma ciò non risulta essere l'unico piano di
lettura quanto piuttosto il pretesto
utilizzato da Amara Lakhous per confrontarsi
con problematiche sociali molto complesse tra le quali emerge indiscussamente
l’incapacità ad accettare la diversità.
Lo scrittore, infatti, in questo suo romanzo, tratta l’argomento, certamente non
nuovo, del razzismo ma lo fa con leggerezza attraverso le
riflessioni dei coinquilini del Gladiatore.
E’ un scritto corale dove tutti gli
abitanti del condominio della nota Piazza Vittorio esprimono, in capitoli autonomi,
la propria opinione su Amedeo, il presunto colpevole.
I personaggi non interagiscono mai
tra di loro e Amara Lakhous usa i loro pensieri e le loro riflessioni per disegnare un’umanità divertente,
ma confinata in spazi ristretti in cui domina l’ostilità per il diverso e i cui
limiti sono ben rappresentati dalla disputa, che si articola tra gli inquilini
del palazzo, circa la gestione dell’ascensore, un’indovinata metafora dello
spazio pubblico inteso come spazio da condividere nelle reciproche diversità.
E’ un romanzo breve, per una
lettura veloce e divertente. Consigliato alle persone che amano riflettere
sulla complessità dell’umanità.
Dal romanzo è stato tratto
l’omonimo film del 2010 con la regia di Isotta Toso.
Se consideri questo post interessante scrivi un commento, vota le stelline e clicca mi piace!