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mercoledì 13 marzo 2013

SCONTRO DI CIVILTA’ PER UN ASCENSORE A PIAZZA VITTORIO di Amara Lakhous


Libri    


Amara Lakhous, scrittore algerino, [Le cimici e il pirata (Arlem, 1999, in arabo con traduzione in italiano), Come farti allattare dalla lupa senza che ti morda (edizioni Al-ikhtilaf, Algeri 2003)] è l’autore di Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio, edito da Edizioni E/O  (Collana Assolo, 2006),  un breve romanzo, apparentemente un noir, ambientato a Roma, in un contesto vario e multietnico.

Nell’ascensore di un condominio, situato nella zona di Piazza Vittorio, viene rinvenuto il cadavere di Lorenzo Manfredini meglio conosciuto come il Gladiatore.  

La vicenda narrata è intessuta nella ricerca del colpevole, ma ciò non risulta essere l'unico piano di lettura  quanto piuttosto il pretesto utilizzato da Amara Lakhous  per confrontarsi con problematiche sociali molto complesse tra le quali emerge indiscussamente l’incapacità ad accettare la diversità.  

Lo scrittore, infatti, in questo suo romanzo, tratta l’argomento, certamente non nuovo,  del razzismo  ma lo fa con leggerezza attraverso le riflessioni dei coinquilini del Gladiatore.


E’ un scritto corale dove tutti gli abitanti del condominio della nota Piazza Vittorio esprimono, in capitoli autonomi, la propria opinione su Amedeo, il presunto colpevole.

I personaggi non interagiscono mai tra di loro e Amara Lakhous usa i loro pensieri e le loro  riflessioni per disegnare un’umanità divertente, ma confinata in spazi ristretti in cui domina l’ostilità per il diverso e i cui limiti sono ben rappresentati dalla disputa, che si articola tra gli inquilini del palazzo, circa la gestione dell’ascensore, un’indovinata metafora dello spazio pubblico inteso come spazio da condividere nelle reciproche diversità.

E’ un romanzo breve, per una lettura veloce e divertente. Consigliato alle persone che amano riflettere sulla complessità dell’umanità.

Dal romanzo è stato tratto l’omonimo film del 2010 con la regia di Isotta Toso.        



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