K-news
Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.Per voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti!!!
circa il TEATRO
DEBUTTO
“FESTA DELLA REPUBBLICA cortocircuito teatrale” di Giancarlo Nicoletti
TEATRO TRASTEVERE - Roma - da Martedi
31 Marzo a Sabato 4 Aprile, ore 21.00
2 Giugno. Una giornalista di cronaca nera e un intellettuale.
Un’aspirante showgirl, sua madre e un complottista illuminato. Il fascicolo con
le prove della trattativa Stato - Mafia. Il nipote del Presidente della
Repubblica e due mafiosi in missione. La lingua italiana non è nata a Firenze
ma in Sicilia. Un cantante e la moglie di un imprenditore scomparso. Un
integerrimo Sottogretario alla Cultura. Pezzi di cadavere nella buca delle
lettere, poteri occulti, un talent show per voci nuove. Il latino della Chiesa
e il volgare medievale, la babele dei dialetti, i video su Youporn. La
comunicazione, la vita in streaming, il linguaggio e la corsa al successo.
“Festa della Repubblica” è
un cortocircuito teatrale unconventional: teatro di ricerca, commedia, dramma,
sperimentazione, trash d'autore, indagine sociologica e poesia colta allo
stesso tempo. Una scommessa irriverente di teatro spudoratamente contemporaneo,
ma senza la patina radical chic; un tentativo di svecchiare le dinamiche
teatrali classiche, strizzando l’occhio all’attuale produzione drammaturgica
internazionale, nella ricerca di una fusione fra gli stili e i linguaggi di
scena più distanti fra loro.
Si ride, ma non è una commedia; si riflette e
denuncia, ma non è teatro civile; in un vortice di ritmi scenici serrati, il
surrealismo si fonde al naturalismo, in un affresco post moderno dell’attualità
italiana, rappresentata dalle nevrosi, le contraddizioni, le speranze e le
paure degli undici personaggi in scena. Un testo sul linguaggio, verbale, del
corpo e dei mass media e sui linguaggi, come lingue, dialetti, costruzioni
colte e volgari, in definitiva “parole” che divengono
gabbie dell’incomunicabilità contemporanea.
PLANET
ARTS collettivo teatrale_Autore e regista: Giancarlo Nicoletti-Interpreti: Stefania Fratepietro, Giancarlo
Nicoletti, Valentina Perrella, Luca Di Capua, Matteo
Montalto, Pierpaolo Saraceno, Alessandro Giova,Cristina Todaro, Silvia Carta,
Andrea Venditti, Alessandro Solombrino-Grafica & Vide: Marko Carbone-Assistente
alla regia: Valentina Migliore -Scene: Giovanna
Sottile-Aiuto regia: Sofia Grottoli – Matteo Volpotti
www.teatrotrastevere.it
DEBUTTO
“PARTITURA P” di Fabrizio Falco
da Luigi Pirandello
“Partitura P”, uno studio su Luigi Pirandello, in
cui il variare della sua recitazione restituisce, in un unico flusso evocativo,
le novelle “L’uomo dal fiore in bocca”, “Una giornata” e “Il treno ha fischiato”.
Tre stati d’animo, tre tempi diversi che possono
essere accostati come fossero movimenti di un unico concerto sinfonico. Un
inizio ossessivo, scandito dal tic tac di una pendola metafisica, che si
stempera in un adagio centrale (la sospensione incredula di un uomo che ha
smarrito la propria identità), per poi terminare nell’allegro vorticoso del
finale, dove il fischio del treno risveglia all’improvviso la coscienza sopita
di Belluca, svelandogli il mondo dimenticato.
Complice nascosto di Falco, il musicista Angelo Vitaliano, che crea dal
vivo una drammaturgia musicale con suoni elettronici, duettando in consolle con
la recitazione e creando ogni sera una diversa partitura.
Minimo Comune Teatro_da Luigi Pirandello- Autore, regista, interprete:
Fabrizio Falco-Disegno luci: Daniele Cipri-Musiche: Angelo Vitaliano-Scene: Francesco
Ciccimarra-Costumi: Martina Tardani-Produzione e organizzazione:Vincenzo
Maurizio Paolella
“Il Signor Fortunato e
altre storie” di
Liborio Luca Mazzone
TEATRO STUDIO UNO - Roma - da
Martedi 31 Marzo a Domenica 5 Aprile
2015, ore 21.00_dom. ore 18.00 .
Per la
prima volta, in via del tutto eccezionale, ad un ristretto gruppo di spettatori
viene concesso di visitare un ospedale psichiatrico. Al centro della sala
d’aspetto quattro pazienti, come animali in una gabbia da circo, proveranno a
raccontare la loro storia, alternando momenti buffi e divertenti a riflessioni
sul disagio, la sofferenza e l’oblio.
La
malattia si siede di fianco a noi, si presenta, ci racconta la sua storia. Le
sue storie. Sei. I visitatori (il pubblico) verranno poi chiamati in
ambulatorio dove, guidati dal dottor Scaccianoci, analizzeranno e, insieme,
vivranno il caso, la storia del Signor Fortunato. Questa esperienza darà modo
di riflettere su i processi mentali, che costituiscono il nostro essere, la
nostra vita. Una riflessione ironica a volte amara, sull'atteggiamento ostile e
superficiale che abbiamo nei confronti della malattia e di tutto quello che non
conosciamo.
L'ignoto,
invece di incuriosirci, ci spaventa. Riusciremo a guardare oltre la gabbia?
Associazione Culturale Il Volo del Calabrone_Autore
e regista: Liborio Luca Mazzone-Interpreti: Elisa Armellino, Daniele Bianchini,
Marco Fasciana, Laura Garofoli, Liborio Luca Mazzone, Ezio Passacantilli, Ania
Rizzi Bogdan e Martina Storani-Musiche originali: Valerio Fubelli-Contributi
video: Martino Fiorentini-Scenografia e costumi Adelaide Stazi-Locandina
originale: Gabriele Siviglia
PROSEGUE
“Tutti i padri
vogliono far morire i loro figli” di Fabio Morgan e Leonardo Ferrari Carissimi
PRIMA NAZIONALE
TEATRO OROLOGIO – Sala Orfeo - Roma - da Giovedi
10 Marzo
a Venerdi 3 Aprile 2015, ore 21.00_dom ore 17.30
“Riassumiamo: i padri vogliono far morire i
loro figli
(perciò li
mandano alla guerra)”
[Pier Paolo Pasolini, Affabulazione. Roma 1966]
Liberamente ispirato ad
Affabulazione di Pier Paolo Pasolini.
Lo spettacolo narra le vicende di una famiglia, e
dell'incontro-scontro di un padre con suo figlio. L'ambientazione è l'epoca
moderna, ma una modernità che si pone come lettura di un presente che poggia le
sue basi su nuovi archetipi. Proprio per questo si è sentita l'esigenza di
prendere spunto dalla struttura narrativa di Affabulazione ma di mutarne completamente i contenuti; infatti
mentre il testo di Pasolini iniziava con un coro tragico rappresentato dalla
figura di Sofocle, nella riscrittura di Tutti
i padri vogliono far morire i loro figli il coro sarà rappresentato
dall'ombra di Pasolini, e l'archetipo che narrerà non saranno le vicende
tragiche e mitiche di Edipo, ma il racconto del '68! Proprio i temi del ‘68
costituiscono la cornice entro la quale tutti personaggi agiranno. Le tensioni tra
i vari personaggi saranno provocate da una divergente lettura di questi temi
che procurerà ferite insanabili soprattutto tra le due figure chiave dello
spettacolo: il padre e il figlio.
Siamo in una casa al mare, una casa da buona famiglia
borghese, dove vivono un ragazzo con sua madre. L'azione dello spettacolo ha
inizio con il ritorno del padre, dopo quindici anni di silenziosa assenza. Un
padre che dichiara di essere molto malato, e che prima di morire vuole ricucire
il rapporto con suo figlio, che in realtà non ha mai conosciuto. Il padre ci
appare come un uomo dal grande vissuto, che ha sempre preferito la libertà alle
responsabilità, e che grazie al suo lavoro, fotografo, si è trovato spesso a
vivere i momenti più importanti della storia degli ultimi trent’anni. Lui,
fiero protagonista del ’68, animato dagli ideali libertari, si troverà a
scontrarsi ferocemente con suo figlio, al quale il padre appare come un bambino
mai cresciuto che nella vita ha goduto di situazioni estremamente privilegiate
e di cui lui, figlio, in qualche modo paga ancora le conseguenze. Nella
dialettica tra questi personaggi e nelle istanze che essi rappresentano sta il
nucleo di questa tragedia moderna, che ci appare come un infinito affabulare
sul doloroso e irrisolto mistero dell'essere figli nell'epoca dell'assenza dei
padri.
Compagnia CK
Teatro_Drammaturgia: Fabio Morgan e Leonardo Ferrari Carissimi-Regia: Leonardo
Ferrari Carissimi-Interpreti: Irma Ciaramella, Anna Favella, Chiara Mancuso,
Luca Mannocci, Mauro Santopietro-Scene e costumi: Alessandra Muschella-Disegno
luci: Antonio Scappatura-Tecnico luci: Martin Emanuel Palma-Aiuto regia: Carlo
Maria Fabrizi
Produzione: Progetto
Goldstein in collaborazione con il Teatro dell’Orologio
della
DANZA
DEBUTTO
“HQ PROGRAM”
Le sperimentazioni dell’olandese Gotra
Ballet con la pianista Gloria Campaner
TEATRO OLIMPICO – Roma - Martedi 31 Aprile 2015 ore 21.00
Debutta sul palco capitolino in prima
assoluta HQ (Heroes Quest) PROGRAM, lo spettacolo, che prende vita dall’incontro tra la giovane e talentuosa
pianista Gloria Campaner e il ballerino e coreografo Joost Vrouenraets,
direttore artistico e fondatore del Gotra Ballet di Heerlen, vede la pianista
diventare parte integrante delle coreografie danzate dai ballerini della
compagnia olandese, dove suoni e gesti si intrecciano in una partitura
finissima. Uno studio che pone sul piano del dialogo e dello scontro il
programma pianistico del progetto Humoresques della Campaner (frutto del premio
ricevuto dalla pianista veneta a conclusione degli studi presso la Hochschule
für Musik di Karlsruhe) scandito dalla musica di Schumann e di alcuni fra i
nomi più interessanti della nuova musica, e la ricerca di Vrouenraets
sull’eroismo e il comportamento eroico.
--
Per il “Festival Internazionale della
Danza di ROMA V Edizione” Filarmonica Romana e Teatro Olimpico
da Martedi 10 Marzo a
Domenica 17 Maggio 2015
Dal debutto di “Fiesta Argentina” della
eccezionale Compagnia di Néstor Pastorive ai leggendari Mummenschanz, oltre due mesi di danza e teatro visivo sul
palco del Teatro Olimpico con cinque compagnie di diversa provenienza e formazione
artistica per offrire uno spaccato dei diversi volti della danza di oggi:
le sperimentazioni dell’olandese Gotra Ballet
e la pianista Gloria Campaner, la Mvula Sungani Company che dialoga con il rock dal vivo
dei Marlene Kuntz, e le due coreografie “Don Q” di Scigliano e “Rossini
Cards” di Bigonzetti affidate ad Aterballetto.
Festival che accoglie per questa
nuova, e particolarmente ricca edizione, cinque eccezionali compagnie di
diversa provenienza e formazione artistica per offrire uno spaccato dei tanti
volti della danza e del teatro visivo di oggi. Con una particolare attenzione
quest’anno alla musica dal vivo, per cogliere ancora di più il forte legame fra
danza e musica: a partire dal rock dei Marlene Kuntz nello spettacolo Il vestito di Marlene, al giovane
talento della pianista Gloria Campaner per il progetto HQ Program.
Direttori artistici: Lucia Bocca Montefoschi, Matteo
D’Amico
www.teatroolimpico.it
DEBUTTO
“IL
VESTITO DI MARLENE” di Mvla Sungani
Company e Marlene Kuntz Live
La physical
dance di Mvula Sulgani e il rock dal vivo dei Marlene Kuntz
La Danza incontra il Rock
Fanno il loro ingresso al Festival
Internazionale della Danza di Roma 2015 dell’Accademia Filarmonica Romana e
Teatro Olimpico, la physical dance di
Mvula Sungani con la stella internazionale Emanuela Bianchini e i Marlene
Kuntz, band rock di culto italiana, nell’originale
spettacolo che porta il titolo Il vestito
di Marlene al suo debutto nella capitale.
Novità assoluta di questo progetto, su soggetto di Tom Cardinali e drammaturgia dello
stesso coreografo e di Paolo Cardinali,
è
l’incontro tra la danza e il rock, entrambi presenti dal vivo nella loro forma
originale. Due anime che si alternano nel ruolo di musa e cantore, di modella e
sarto, alcove di un’anima comune.
Il vestito di Marlene è tanto la veste di seta che accondiscende
le flessuosità di un corpo femminile quanto la pelle che le costringe, le
vessa. In estrema sintesi sono i lividi, lascito di un rapporto possessivo, a
far loro da vestigia.
Il filo conduttore dello
spettacolo è la figura femminile in tutti i molteplici aspetti che la
contraddistinguono. Figura alla quale spesso non si rende adeguata giustizia,
ma che altrettanto spesso si impone quale fonte di ispirazione. Protagonista
assoluta dell’arte, trova una delle sue migliori rappresentazioni nella danza e
nella musica. Espressioni artistiche che grazie al loro dinamismo, favoriscono
l'interazione ed il coinvolgimento emotivo dello spettatore.
I
danzatori e la band, presenti contemporaneamente in scena, si fondono dal vivo
dando alla performance un corpo, una forza ed un’anima attraverso le
eccezionali coreografie di Mvula Sungani per Emanuela Bianchini stella
internazionale e per la sua eclettica Mvula Sungani Company gruppo di estrazione contemporanea che, nel segno della fantasia e di uno spettacolare
“osare”, nella physical dance, fonde danza classica a contemporanea,
etnico-popolare ad acrobalance. Alla danza si unisce la poetica dirompente della rock
band di culto dei Marlene Kuntz
CRDL – Residenza delle Contaminazioni
Coreutiche, Zonafranca Spettacolo, Teatro
Lyrick Assisi, Mauro
Giannelli Eventi_ MVULA
SUNGANI COMPANY e MARLENE KUNTZ LIVE-Interpreti: Emanuela Bianchini-Solisti della Mvula Sungani Physical Dance: Florinda
Uliano, Giulia Francescotti, Chiara Bertuccelli, Imma Noemi Sacco, Raffaele
Niki Rizzo, Damiano Grifoni-Musica live: voce e chitarra Cristiano Godano, chitarra
Riccardo Tesio , batteria Luca Bergia –Coreografie:Mvula Sungani-Musica e testi:Marlene Kuntz-Soggetto Tom Cardinali -Drammaturgia Mvula Sungani / Paolo Cardinali-Maître de ballet: Carla Wertenstein- Luci: Giancarlo Ferranti
--
Per il “Festival Internazionale della
Danza di ROMA V Edizione” Filarmonica Romana e Teatro Olimpico
da Martedi 10 Marzo a
Domenica 17 Maggio 2015
Dal debutto di “Fiesta Argentina” della
eccezionale Compagnia di Néstor Pastorive ai leggendari Mummenschanz, oltre due mesi di danza e teatro visivo sul
palco del Teatro Olimpico con cinque compagnie di diversa provenienza e formazione
artistica per offrire uno spaccato dei diversi volti della danza di oggi:
le sperimentazioni dell’olandese Gotra Ballet
e la pianista Gloria Campaner, la Mvula Sungani Company che dialoga con il rock dal vivo
dei Marlene Kuntz, e le due coreografie “Don Q” di Scigliano e “Rossini
Cards” di Bigonzetti affidate ad Aterballetto.
Festival che accoglie per questa
nuova, e particolarmente ricca edizione, cinque eccezionali compagnie di
diversa provenienza e formazione artistica per offrire uno spaccato dei tanti
volti della danza e del teatro visivo di oggi. Con una particolare attenzione
quest’anno alla musica dal vivo, per cogliere ancora di più il forte legame fra
danza e musica: a partire dal rock dei Marlene Kuntz nello spettacolo Il vestito di Marlene, al giovane
talento della pianista Gloria Campaner per il progetto HQ Program.
Direttori artistici: Lucia Bocca Montefoschi, Matteo
D’Amico
www.teatroolimpico.it
sul
CINEMA
PROSEGUE
“ONDE ROAD” di Massimo
Ivan Falsetta
NELLE
SALE ITALIANE da
Giovedi 26 Marzo 2015
Awanagana,
speaker storico di Radio Montecarlo, con un atto terroristico ma romantico
blocca tutte le frequenze delle radio moderne. Una fantomatica speaker
(Francesca Zavettieri), nascosta chissà dove in Calabria, inonda l’etere con
trasmissioni di repertorio nazionali degli anni settanta e ottanta. Federico
l’Olandese Volante, capo della censura futuribile (un corpo speciale dei
servizi segreti), non può tollerare un simile affronto e invia l’agente Barbara
Bi (Barbara Cambrea) a setacciare la Calabria, alla ricerca della misteriosa
speaker e anche di se stessa. Un viaggio di sola andata nel favoloso mondo
delle radio libere, in cui capiterà di tutto e ascolteremo di tutto
(rigorosamente contenuti originali), tra balli, risate, incontri ravvicinati
con alieni (Fabrice Quagliotti dei Rockets) e un finale persino oltreoceano, a
New York.
Durata: 100 Minuti- Italia, 2014
Disrtibuzione CIndipendente_Produzione: A.C.AR.I
Regia: Massimo Ivan Falsetta-Soggetto e sceneggiatura: Massimo Ivan
Falsetta-Cast: Federico l’Olandese Volante, Awanagana, Fabrice
Quagliotti, Giacomo Battaglia e Luigi Miseferi, Paolo Pasquali, Barbara
Cambrea, Francesca Zavettieri.-Fotografia: Alfonso Martino-Montaggio: Vito Zilli -Musiche: Fabrice Quagliotti e i Rockets-Effetti speciali: Francesco Maria Conti-Animazioni 3D: Giuseppe Ivan Aquila
www.distribuzioneindipendente.it
dell’ARTE
PROSEGUE
“Matisse. Arabesque” a cura di Ester
Coen
SCUDERIE DEL QUIRINALE – Roma – da Giovedi 5 Marzo a
Domenica 21 giugno 2015, orari vari, orari vari
“La preziosità o gli arabeschi non sovraccaricano mai i
miei disegni, perché quei preziosismi e quegli arabeschi fanno parte della mia
orchestrazione del quadro.”
In esposizione oltre cento opere di Matisse
con alcuni capolavori assoluti - per la prima volta in Italia - dai maggiori
musei del mondo: Tate, MET, MoMa, Puškin, Ermitage, Pompidou, Orangerie,
Philadelphia, Washington solo per citarne alcuni.
La
révélation m'est venue d'Orient scriveva
Henri Matisse nel 1947 al critico Gaston Diehl: una rivelazione che non fu uno
shock improvviso ma - come testimoniano i suoi quadri e disegni -viene
piuttosto da una crescente frequentazione dell'Oriente e si sviluppa nell'arco
di viaggi, incontri e visite a mostre ed esposizioni.
Arabesque, vuole
restituire un'idea delle suggestioni che l'Oriente ebbe nella pittura di
Matisse: un Oriente che, con i suoi artifici, i suoi arabeschi, i suoi colori, suggerisce uno spazio più vasto, un
vero spazio plastico e offre
un nuovo respiro alle sue composizioni, liberandolo dalle costrizioni formali,
dalla necessità della prospettiva e della "somiglianza" per aprire a
uno spazio fatto di colori vibranti, a una nuova idea di arte decorativa
fondata sull’idea di superficie pura.
Matisse
si lascia alle spalle le destrutturazioni e le deformazioni proprie
dell’avanguardia, più interessato ad associazioni con modelli di arte
barbarica. Il motivo della decorazione diventa per l’artista la ragione prima
di una radicale indagine sulla pittura. E' dai motivi intrecciati delle civiltà
antiche che Matisse coglie i principi di rappresentazione di uno spazio diverso
che gli consente di “uscire dalla pittura intimistica” di tradizione
ottocentesca.
Il
Marocco, l’Oriente, l’Africa e la Russia, nella loro essenza più spirituale e
più lontana dalla dimensione semplicemente decorativa, indicheranno a Matisse
nuovi schemi compositivi. Arabeschi, disegni geometrici e orditi, presenti nel
mondo Ottomano, nell’arte bizantina, nel mondo ortodosso e nei Primitivi
studiati al Louvre; tutti elementi interpretati da Matisse con straordinaria
modernità in un linguaggio che, incurante dell’esattezza delle forme
naturali, sfiora il sublime.
Curatrice: Ester
Coen, con un comitato scientifico composto da John Elderfield, Remi Labrusse e Olivier Berggruen,Matisse
Proposta dalle Scuderie del Quirinale, promossa dal
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, da Roma Capitale -
Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo.
Organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in coproduzione con MondoMostre e
catalogo a cura di Skira editore.
www.scuderiequirinale.it
Kirosegnaliamo
esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi
con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica
precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo
previa specifica selezione all'inserimento …
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