Come ogni anno la capitale è
stata affollata da un considerevole numero di esposizioni cariche di abbondanti
idee dalle più svariate forme e realizzazioni.
Una mostra che di sicuro deve
essere fermata nella memoria affinché lasci un'ulteriore indelebile traccia
nell'affollatissimo spazio web, è THERE IS NO PLACE LIKE HOME, collettiva autoprodotta da un lungimirante gruppo di bravi artisti, in cui ogni singola voce ha saputo
interagire con il territorio rispettandolo, rielaborandolo e segnandolo in modo
armonico.
Con questa nuova esposizione, il
progetto nato nel 2014 è tornato, per il suo terzo appuntamento, ancora una
volta a Roma, ed il 29 Novembre 2015 ha riempito della sua articolata identità la
così detta "Valle dell'Inferno". Dal momento del pranzo sino alle
prime ore della sera, in una dimensione
territoriale quasi priva della presenza assordante della metropoli, sono state
generate tante evidenti opere.
Lungo un percorso urbano si
è affacciato un ampio spettro di espressioni artistiche tutte dal bel carattere,
un tragitto per nulla invasivo, ma segnante, atto a parlare vari linguaggi
attuali con forti componenti primordiali, una serie di lavori in cui la cura nel
comunicare attraverso meta-codici ha avuto il risultato sperato marcando gli
animi dei visitatori.
Così mentre con estrema semplicità
veniva offerto ad ogni convenuto vino rosso, pasta e fagioli, quasi a voler con
chiarezza rivendicare l'essere legati alla naturalità delle cose, all'interno
di una saletta, un video già raccontava con delicatezza il consumarsi definitivo
di un incontro antico, e nel cortile, sopra una panchina, un narratore, aprendo
uno scrigno, rivelava la memoria dipinta della prima patata ormai quasi scomparsa.
Ecco che, attraversando ceppi sporchi di vernice quali inciampi nell'arte, una leziosa
china riempiva di sé una vasta parete e lungo il viottolo una forma di formaggio
posata su di un vecchio tavolo di fòrmica verde diceva di esistere in tutto il suo
geometrico intarsio. Fuori, sulla strada, l'immenso poster di un film, chissà
se veramente uscito nelle sale, richiamava comunque il suo esistere, e dunque
dall'alto un drappo disteso urlava "Lorenzo vive", mentre il pianeta
terra eternava nel suo continuo mutare attimo per attimo la storia di un uomo.
Uno spazio recuperato si trasformava in un emblematico canneto di ferro e
piombo sorgente da un grezzo pavimento ligneo e, nascosta tra la vegetazione
incolta, la luccicante zucca di bronzo parlava dell' essere ancora e per
sempre fiaba.
Tante voci, tante manifestazioni
e tanti concetti vitali.
Ed ora, ad un mese di distanza,
se si torna proprio là, nella "Valle dell'Inferno" non può sfuggire l'impronta ancora evidente di quei forti baleni d'arte eterna.
- Andrea Alessio
Cavarretta -
THERE
IS NO PLACE LIKE HOME
29 novembre 2015
Leonardo Petrucci, Senza
titolo (TINPLH), 2015, 35 stampe
digitali, dimensioni ambientali; There
is No Place Like Home, 29 Novembre 2015, Valle
Aurelia, Roma, ©Simon d'Exéa
Rä di Martino, Il nuotatore, 2015, stampa digitale, 600x300 cm; There is No Place Like Home, 29 Novembre 2015, Valle Aurelia, Roma, ©Simon
d'Exéa
Lorenzo Scotto di Luzio,
Lorenzo vive!, 2015, stampa
su pvc, 200x300 cm; There is No Place Like
Home,
29 Novembre 2015, Valle Aurelia, Roma, ©Simon d'Exéa
Stefania Galegati
Shines, Passeggiata in
paradiso, 2015,
video, 12’15’’;There is No Place Like Home, 29 Novembre 2015, Valle Aurelia, Roma, ©Simon
d'Exéa
Claudio Verna,
1954,
inchiostro su carta, 48x58cm (disegno
14x20cm) 1954; There is No Place Like Home, 29 Novembre 2015, Valle
Aurelia, Roma, ©Simon d'Exéa
Claudio Verna, Now, 2015, legno, tempera, 4
elementi 30x20x10cm / 2 elementi 30x29x10cm; There is No Place Like Home,
29 Novembre 2015, Valle Aurelia, Roma, ©Simon d'Exéa
Paolo Chiasera, Choreography of Species, Rosa Tannenzapfen, a cura di Elena
Tzotzi e Marainne Zamecznik, 2013/2015, performance; There is No Place Like Home, 29 Novembre 2015,
Valle Aurelia, Roma, ©Simon d'Exéa
Nunzio, Senza titolo, 2015, piombo, ferro, dimensioni variabili; There is No
Place Like Home, 29 Novembre 2015,
Valle Aurelia, Roma, ©Simon d'Exéa
Namsal Siedlecki, Squash, 2015, zucca, rame; There is No
Place Like Home, 29 Novembre 2015,
Valle Aurelia, Roma, ©Simon d'Exéa
Hilario Isola, The
leftover, legno, formaggio, 45x48cm 2015, There
is No Place Like Home, 29 Novembre 2015, Valle Aurelia, Roma, ©Simon d'Exéa