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sabato 25 maggio 2019

Con SPOGLIA-TOY al PICCOLO ELISEO di Roma va in scena la cruda rappresentazione di una realtà

Autore: Andrea Alessio Cavarretta (IppoKiro)  





Recensione critica dello spettacolo SPOGLIA-TOY di Luciano Melchionna
testi di Luciano Melchionna e Giovanni Franci.
Replica di martedì ventuno maggio duemiladiciannove, PICCOLO ELISEO - Roma.




Per un sera, al PICCOLO ELISEO di Roma, anche il nostro universo è solo quello ristretto tra le aspettative di moderni gladiatori pronti ad invadere l'odierna arena, mentre la dimensione interiore di tutti noi spettatori, atti a gremire le loro condizioni, s'avvicina così tanto ad almeno una delle singole celate profondità quasi da rimanerne sconcertati.

SPOGLIA-TOY di Luciano Melchionna,  con i testi di Luciano Melchionna e Giovanni Franci, è un'energica pièce modulare, definita con prepotente chiarezza tra gli spazi angusti di uno spogliatoio riempito inizialmente da vuote incitanti parole e poi da sotterranee confessioni.

Noi, il pubblico, assistiamo agli attimi preliminari allo scendere in campo e, raccolti sotto una tenda di cellofan, diventiamo quasi parte di una placenta carica di effimeri sogni gravidi di grandi illusioni in parte destinateci come schiere di obnubilati tifosi.
Ancor prima una figura simbolica si materializza per indicarci l'inizio di un percorso che si articolerà nei vari meandri di un'efficace drammaturgia delineata secondo monologhi, che partano da un unico pletorico discorso motivante del mister, verso 11 prescelti, icone di un effimero credo che ingloba tratti di personale nulla mentale intorno all'illusoria gloria di un vacuo olimpo.


Poi ciascuno s'approssima in processione alla propria idolatrata icona e partecipa, sino al momento della sua dorata vestizione, all'intimo riflettere tanto da sentire vicina a sé, prima la benevolenza e dunque la vera anima.
Accattivante il raccontarsi del numero 10, cruda narrazione di una realtà oltre la verità apparente. Quindi tutto si ricompone sino all'esplosione di un evocante momento collettivo, emblematica danza propiziatoria, che prelude all' epifanica grottesca personificazione dell'evento tanto atteso.

Ben riuscita prova di teatro contemporaneo in grado di far riflettere e destare una dormiente collettività.
Complimenti.


- Andrea Alessio Cavarretta-
_Kirolandia_

- Foto: Tommaso Le Pera -



Spoglia-toy
Uno spettacolo di Luciano Melchionna
Testi di Luciano Melchionna e Giovanni Franci
Con
Lorenzo Balducci, Orazio Caputo,
Mauro F. Cardinali, Gennaro Di Colandrea,
Adelaide Di Bitonto, Emanuele Gabrieli,
Sebastiano Gavasso, Pierre Jacquemin, Gianluca Merolli, Fabrizio Nevola, Roberto Oliveri, Marcello Paesano, Agostino Pannone
Costumi Milla
Scene Chiara Carnevale
Musiche a cura di Riccardo Regoli
Installazioni fotografiche Mario Pellegrino
Assistente alla regia Sara Esposito
Consulenza sportiva Sebastiano Gavasso
Produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro