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martedì 15 marzo 2022

KIROSEGNALIAMO dal 15 al 21 marzo 2022

K-news  

 
Kiri, continuano per questa stagione 2021-2022, le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo in streaming e fuori porta.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
 
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. A beve riprenderà anche la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
 
Dunque per sognare con voi...
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
L’ISOLA DEGLI INVERTITI
di Antonio Mocciola e Pasquale Marrazzo
con Antonio D'Avino, Diego Sommaripae Vincenzo Coppola
Regia Pasquale Marrazzo
disegno luci Tommaso Vitiello
 
DOVE e QUANDO
OFF/OFF THEATRE - Roma
Dal 15 al 17 marzo 2022,  dal martedì al mabato ore 21.00 – domenica ore 17.00

 
DETTAGLI
Da martedì 15 a giovedì 17 marzo2022 l’OFF/OFF Theatre racconta la storia drammatica de “L’Isola degli Invertiti”, di Antonio Mocciola e Pasquale Marrazzo, con Antonio D'Avino, Diego Sommaripae Vincenzo Coppola diretti daMarrazzo.
 
In Via Giulia va in scena la crudele persecuzione della popolazione omosessuale svoltasi alla fine degli anni '30 al centro di "Ricino", uno spacco antropologico di un'Italia che subiva, quasi senza rendersene conto, la deriva della democrazia. In assenza di leggi punitive (non per bontà cattolica, ma semplicemente perché nel paese del Duce l'omosessualità non esisteva), centinaia di "invertiti" - come erano chiamati - venivano allontanati per anni dalla vita sociale, essendo ritenuti "infettivi".
 
Nel grande affresco di un dramma di portata epocale, Marrazzo e Mocciola scelgono una traccia quotidiana, spicciola, persino familiare. Perché è dai piccoli dolori, dai troppi non detti, che nacque la repressione, autorizzata dal clero silente e da una società poco coesa.Eppure, isolandoli alle Tremiti, o a Ponza, o alle Egadi, il Fascismo ha paradossalmente fatto sì che si creasse una coscienza di genere che prima nessuno aveva osato soltanto pensare. Coatti nella convivenza, costretti a frequentarsi, molti omosessuali (ma anche molti "sovversivi" politici) si sono conosciuti davvero, gettando poi i semi che, decenni dopo, avrebbero portato al fronte di liberazione sessuale. 
 
ALTRE INFORMAZIONI
DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA
 
🎫Costo Biglietti: Intero 25 €; Ridotto Over 65 18 €; Ridotto Under35 15 €
 
Via Giulia 19 – 20 – 21, Roma
 
Info e Prenotazioni+39 06.89239515 dalle ore 16.00 - offofftheatre.biglietteria@gmail.com
 
www.off-offtheatre.com
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NOVITÁ
 
TITOLO
Lina Sastri
EDUARDO MIO
Ideazione drammaturgica e regia Lina Sastri
produzione Artisti Riuniti – Il Parioli
con
Ciro Cascino (pianoforte/tastiera)
Filippo DAllio (chitarra/mandolino)
Gennaro Desiderio (violino)
Gianluca Mirra (percussioni/batteria)
Gaetano Diodato (contrabbasso)
 
DOVE e QUANDO
ILPARIOLI – Roma
Dal 16 al 27 marzo 2022


DETTAGLI
Arriva al Parioli – dal 16 al 27 marzo – il nuovo atteso lavoro di Lina Sastri EDUARDO MIO.
Spettacolo in parole, musica e poesia – spiega Lina Sastri - che racconta il << mio Eduardo >> attraverso i miei ricordi personali della sua conoscenza in teatro e nella vita. L’ uomo Eduardo attraverso lettere, poesie e qualche citazione delle sue opere. Il tutto accompagnato dalla musica. Che lui molto amava”.
 
Ideato, scritto e diretto da una delle più grandi interpreti della tradizione partenopea, lo spettacolo è impreziosito dunque da un raffinato accompagnamento musicale. L'attrice ricorda le prime esperienze di teatro, le prime lettura dei testi ma anche i rimbrotti del drammaturgo suo maestro, di cui sono stati celebrati nel 2020 i 120 anni dalla nascita. Oggi Lina Sastri ricorda con affetto il suo Maestro, un uomo dal carattere complicato, schivo, che in pochi sapevano comprendere. “Era un uomo solo, con molte responsabilità e infiniti pesi – afferma Lina Sastri – nonché ricco di insegnamenti artistici che si traducevano in esempi e fatti più che in parole”.
 
In questo spettacolo porto in scena un pezzo di cuore – scrive Lina Sastri - su Eduardo è stato scritto e detto tutto, io racconto di lui quello che so, quello che ho vissuto quando ho avuto la fortuna e il grande privilegio di conoscerlo, da giovanissima. Negli anni in me è emerso il ricordo vivo di lui, i silenzi, le pause, la voce, il rigore, la sensibilità, la grande lezione di teatro e di vita che mi ha donato, e, con il racconto, ogni tanto arriva qualche citazione del suo teatro e della sua poesia, insieme alla musica napoletana, che ci accompagna in questo viaggio. Eduardo mio perché racconto il mio Eduardo, quello che appartiene ai miei ricordi e alla mia vita di artista e di donna. Con sincero affetto e umiltà di allieva…
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti da €20 a €30
 
Orari spettacolo
Mer 16-03-22 21.00
Gio 17-03-22 17.00
Ven 18-03-22 21.00
Sab 19-03-22 21.00
Dom 20-03-22 17.00
Lun 21-03-22 Riposo
Mar 22-03-22 19.00
Mer 23-03-22 21.00
Gio 24-03-22 17.00
Ven 25-03-22 21.00
Sab 26-03-22 21.00
Dom 27-03-22 17.00
 
Via Giosuè Borsi, 20 – Roma
TELEFONO 06 5434851
E-MAIL: biglietteria@ilparioli.it
Servizio Whatsapp 3517211283
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NOVITÁ
 
TITOLO
Produzione e Distribuzionedi Nicola Canonico per la Good Mood
MARCO FALAGUASTA
in
NEANCHE IL TEMPO DI PIACERSI
Regiadi Tiziana Foschi
Autori: Marco Falaguasta, Tiziana Foschi, Alessandro Mancini
 
DOVE e QUANDO
SALA UMBERTO – Roma
Dal 17 al 20 marzo 2022, da giovedì a domenica ore 21.00


DETTAGLI
Sinossi:
Falaguasta si cimenta oggi con le modalità dello storytelling in una satira divertente ed impietosa della nostra società, dei nostri costumi e dei rinnovati linguaggi, dai quali noi “adulti” siamo sempre più spesso tagliati fuori. Ne esce un racconto divertente e arguto che diventa cronaca dei nostri tempi, nel quale ognuno di noi si riconosce. «Tutto è nato dalla mia esperienza di genitore — racconta Falaguasta —. Pur vivendo e lavorando su parole e relazioni, mi sono scoperto jurassico e anacronistico nella relazione con i miei figli e il loro mondo. E sempre più spesso, invece di provare a comprendere i loro codici, mi scopro a giudicare i ragazzi e ad attribuire a loro la colpa delle nostre difficoltà d’interazione.”
Noi che siamo stati ragazzi spensierati e felici negli anni ’80, gli anni del boom economico del quale respiravamo l’ottimismo e la positività, siamo diventati genitori in questi tempi pieni di incertezze, instabilità ma anche di progresso e connettività. Cosa ci portiamo dietro di quegli anni, quanto è rimasto in noi di quello sguardo positivo con il quale aspettavamo il futuro? Come le nuove tecnologie e procedure che i nostri figli utilizzano con disinvoltura, si sono inserite e hanno condizionato le nostre abitudini e il nostro modo di vivere la quotidianità? Quante volte ci siamo scoperti a pensare che eravamo meglio noi, con le nostre telefonate dal fisso o dalla cabina telefonica, le feste il sabato pomeriggio a casa con i genitori che controllavano. Noi che per comprare parlavamo con il commesso e non con il corriere. Però, magari, un secondo dopo, ci scopriamo a usare le app per noleggiare la macchinetta del car sharing. Noi che, tutto sommato, siamo un po’ permalosi quando ci sentiamo dire dai ragazzi che non siamo abbastanza “social” perché pubblichiamo male, troppo, troppo poco, con hashtag sbagliati. Noi che cominciamo a diventare sbagliati. Si, proprio così. È complicato ammettere che le nostre abitudini, soprattutto di pensiero, stanno diventando vecchie. È complicato accettare che dobbiamo essere noi ad avanzare verso loro e non pretendere che siano loro a tornare indietro verso noi. Noi, i ragazzi degli anni ‘80, con quel sorriso sempre stampato sul viso, noi non ci saremmo dovuti cadere! Noi, no. E invece eccoci qui a commentare, a lamentarci, a fare pensieri da cinquantenni. Ma com’è possibile, che proprio noi …siamo diventati cinquantenni? Eppure, se facciamo i conti, tutto torna. Allora tanto vale ridere di noi, così, forse, si rimane un po’ più giovani.
Compagnia esecutrice: Good Mood

ALTRE INFORMAZIONI
🎫Prezzo biglietto da 23€ a 17€
 
Via della Mercede, 50 - Roma - prenotazioni@salaumberto.com
Biglietti disponibili su www.salaumberto.com - www.ticketone.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
Le Dissolute Assolte
(ovvero le donne del Don Giovanni)
ideato, scritto, diretto Luca Gaeta  
con la partecipazione “alternata” di (in ordine alfabetico):
 Licia Amendola, Glenda Canino, Alessia Fabiani, Valentina Getti, Marco Giustini, Nela Lucic, Priscilla Micol Marino, Giulia Morgani, Raffaella Paleari, Martina Palmitesta, Luca Rossi, Tina Tripodo, Annamaria Zuccaro
produzione FENICE21 ENTERTAIMENT di Alessandra Scarpellini e DOMINA ARTE
costumi e scene Laura Di Marco
foto locandina Studio Mavilla
 
DOVE e QUANDO
TEATRO LO SPAZIO – Roma
Dal 17 al marzo  2022, da giovedì a sabato ore 21.00_  domenica ore 18.00

 
DETTAGLI
Dal 17 al 20 marzo, il Teatro Lo Spazio verrà avvolto nell’atmosfera inquietante di una festa oscura, tra maschere e mantelli neri con LE DISSOLUTE ASSOLTE, spettacolo di Luca Gaeta che ricrea una sorta di party dai riti orgiastici.
Un Teatro che si trasforma in un night club dove abitano le donne che Don Giovanni ha reso immortali, inserendole nel suo famoso catalogo; qui raccontano le loro storie di seduzione. Un onirico locale notturno, dove, come un “fool”, il servo Leporello accompagnerà divertito il pubblico tra sensuali corpi nudi, diabolici suoni di violino, fumi di candele e alcool, da cui uscirà dopo aver bevuto e cantato fino all’alba.
In un Teatro che diventa una casa chiusa piena di sensualità e mistero, ci sono le donne sedotte dal Don Giovanni: figura che non rappresenta solo la seduzione dell’uomo che mira alle donne e poi se ne libera, ma anche dell’essere umano che vuole assecondare i propri piaceri senza pensare ad altro, affondando sempre più nel vizio, anche a scapito della morale. Queste Donne decidono di “chiudersi” in un convento di amletica memoria, un oscuro bordello in cui “espiare” la propria dissolutezza. Si racconta la loro storia e il loro incontro con il Don Giovanni, come un percorso a ritroso nel cuore di tenebra dell’uomo. Le parole sondano l’anima nera di chi prende senza trattenere, ama senza toccare il cuore, vuole senza avere. Le donne come bellissimi corpi da ferire, e dalle cui ferite nascono i fiori del male che curano le nostre pulsioni.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti: 15 € – ridotto: 12 €
(bar aperto per aperitivo dalle 19.00)
 
Via Locri 43, Roma
 
informazioni e prenotazioni 339 775 9351 / 06 77204149
info@teatrolospazio.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
Estro Teatro
presenta
COWORKING
una commedia di Roberto Marafante
con Stefano P. Detassis, Andrea Deanesi, Giuliano Comin, Roberta Azzarone
 
DOVE e QUANDO
TEATRO DE’ SERVI – Roma
Dal 17 marzo al 3 aprile 2022, venerdì e sabato ore 20.00 / domenica ore 17.30

 
DETTAGLI
Debutta in prima assoluta dal 17 marzo al 3 aprile al Teatro de’ Servi, COWORKING, la nuova brillante commedia diretta da Roberto Marafante, incentrata sulla precarietà della vita.
Il coworking è il luogo di lavoro condiviso simbolo di questa condizione: basta affittare una scrivania. È qui che Gianni tenta di realizzare i suoi sogni: diventare uno scrittore e conquistare l’affascinante Rebecca. Gli inseparabili amici Carlo e Nicola, provati dalla vita e dal lavoro, lo vanno spesso a trovare e tra battute esilaranti, situazioni comiche e surreali, sperano in un evento imprevisto che cambi la loro condizione. Ma proprio i tre, aiutati da Rebecca, provocheranno l’imprevisto che aspettano: un piano “criminale” per impedire che l’amato rifugio, il coworking, diventi uno squallido supermercato. Sarà un finale inaspettato a cambiare la “triste precarietà”… in una “gioiosa incertezza”. Si sorride e si riflette sui nostri tempi, la nostra società, le nostre relazioni.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Costo ingresso: 24 €
 
Biglietti online (www.teatroservi.it e www.vivaticket.com) o al telefono con carta di credito
All’interno vi aspetta un accogliente bar con drink e gustosi spuntini
Tutte le attività si svolgono nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza anti-Covid
All’interno vi aspetta un accogliente bar con drink e gustosi spuntini
Tutte le attività si svolgono nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza anti-Covid
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NOVITÁ
 
TITOLO
SOFFIAVENTO
una navigazione solitaria con rotta su Macbeth
di Paolo Mazzarelli
Con Paolo Mazzarelli
Scene Paola Castrignanò
Sound design e musiche originali Luca Canciello
Disegno luci Luigi Biondi
Immagine locandina GIPI
Produzione Theatron Produzioni
Con il supporto di Centro Teatrale Umbro | Angelo Mai
 
DOVE e QUANDO
TEATRO BASILICA – Roma
Dal 17 al 20 marzo 2022, giovedì a sabato ore 21.00 / domenica ore 17.45


DETTAGLI
Sarà in scena dal 17 al 20 marzo 2022 al TeatroBasilica, l’attesissimo lavoro di e con Paolo Mazzarelli: SOFFIAVENTOuna navigazione solitaria con rotta su Macbeth.
Un noto attore immaginario – Pippo Soffiavento – è in scena con la sua ultima interpretazione: il Macbeth di Shakespeare. Ma qualcosa va storto, lo spettacolo si interrompe, e l'attore è costretto a calare la maschera, mostrando al pubblico non più il personaggio, ma sé stesso. Al posto del ritratto del mitico Re di Scozia, va quindi in scena un (auto)ritratto di colui che intendeva interpretarlo, ma col passare del tempo i ritratti dei due impegnati entrambi a fare i conti col compiersi del loro destino finiscono per confondersi, fino a quando Macbeth e Soffiavento si riveleranno essere due facce della stessa medaglia. La vanità, l'ambizione, la follia, il potere: che tu sia un artista o un re, che tu sia un tiranno o un attore, i nemici di un uomo sono gli stessi, e quando al momento della resa dei conti lo si capisce, è molto spesso troppo tardi.
Diceva Carmelo Bene: “Macbeth è l'occasione di fare del grande teatro non teatrabile. È l'impossibilità di stare sulla scena”.
Una impossibilità che sembra sancita dallo stesso Macbeth il quale, mentre il sipario già si chiude sulla sua esistenza, prima paragona la sua parabola proprio a quella di “un attore che si gode la sua ora sulla scena, e poi non se ne sa più nulla", poi invoca la fine gridando in faccia al suo destino le celebri battute “Soffia, vento! Vieni, naufragio!” che danno il titolo allo spettacolo. Eppure, è lo stesso Shakespeare che sembra dircelo è proprio allora, quando il velo dell’io cade e ci si affaccia sul regno dell’impossibile, è proprio allora che può succedere ad un attore, ad un re, ad un qualunque essere umano di vedere e di vedersi. Ed è allora che, messo alle spalle il tempo dell’uomo, ha inizio talvolta quello del Teatro.
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Costo ingresso: 24 €
 
Biglietti online (www.teatroservi.it e www.vivaticket.com) o al telefono con carta di credito
All’interno vi aspetta un accogliente bar con drink e gustosi spuntini
Tutte le attività si svolgono nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza anti-Covid
All’interno vi aspetta un accogliente bar con drink e gustosi spuntini
Tutte le attività si svolgono nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza anti-Covid
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NOVITÁ
 
TITOLO
IL SIPARIO DELLE DONNE
Dal 4 al 27 marzo 2022
Centro Culturale Artemia
Con il patrocinio del Municipio XI Arvalia Portuense del Comune di Roma
 
“BAGLIORI DI GUERRA”
Testo e regia di Bianca Maria Castelli, con BIANCA MARIA CASTELLI e PAOLA SCOTTO DI TELLA e la partecipazione di Claudio Bevilacqua, Roberto Capacci ed Enrico Mossena.
 
DOVE e QUANDO
CENTRO CULTURALE ARTEMIA – Roma
Dal 18 al 20 marzo 2022, venerdì e sabato ore 21.00 / domenica ore 18.00


DETTAGLI
Prosegue con grande successo di pubblico la Rassegna "IL SIPARIO DELLE DONNE - 2022" al Centro Culturale Artemia.
 
Una rassegna che celebra “l’universo femminile” attraverso il Teatro e non solo!
 
Con il patrocinio del Municipio XI Arvalia Portuense del Comune di Roma, anche quest’anno ha preso il via la VI edizione della Rassegna “Il Sipario delle Donne” organizzata dal Centro Culturale Artemia, polo creativo romano da sempre attento alla promozione di forme espressive e creative, nel segno dell’artisticità, cultura e qualità.
 
La rassegna, iniziata il 4 marzo ha già riscontrato un enorme successo di pubblico per gli spettacoli “QUA SIAMO” con la regia di Francesca La Scala e lo spettacolo “VIVA LA VIDA” della compagnia teatrale Post-it 33 e prosegue questo venerdì 18 e sabato 19 marzo alle ore 21 e domenica 20 marzo alle ore 18 con lo spettacolo“BAGLIORI DI GUERRA”: Testo e regia diBianca Maria Castelli, conBIANCA MARIA CASTELLI e PAOLA SCOTTO DI TELLA e la partecipazione di Claudio Bevilacqua, Roberto Capacci ed Enrico Mossena.
 
Ad abbellire le scenografie dello spettacolo, i quadri della pittrice romana PAOLA ALVIANO GLAVIANO, che nella sala Lydia Biondi dello stesso Centro Culturale Artemia, presenta la sua mostra “Il Tunnel degli Artisti Maledetti”, in esposizione durante tutta la durata della rassegna.
 
Durante questo fine settimana invece, i personaggi Geppina e Mimì (due artiste di varietà)accompagneranno il pubblico del Centro Culturale Artemia attraverso un reportage bellico al femminile: la pulizia etnica, la veglia dei morti, lo stupro… Ma grazie a loro conosceremo anche l’istinto di sopravvivenza, la capacità di trasformare il dolore in un profondo amore per la vita.
 
Quando la nostra mente è al buio siamo costretti ad attraversare il dolore, il sangue, le lacrime, la perdita, la disperazione: è guerra su tutti i fronti. Proprio in quel momento, però, possiamo capire, imparare, cambiare… sta a noi lo schieramento con la morte o con la vita.Questa trasformazione può generare solidarietà, condivisione, a volte anche allegria. Per questo “BAGLIORI DI GUERRA” alterna situazioni estremamente drammatiche alla leggerezza della rivista anni ’40, nata probabilmente per sollevare gli animi negli anni più duri del secondo conflitto mondiale.
 
ALTRE INFORMAZIONI
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA (anche via SMS e/o WhatsApp): 3341598407
 
🎫Tessera associativa 2022 (nuovi soci): € 3
Ingresso Spettacoli Teatrali: € 12
Ingresso Mostra Pittorica: GRATUITO
Ingresso serata Letteraria e Musicale: GRATUITO
 
Direzione artistica:Maria Paola Canepa
 
Media Partner: KIROLANDIA
 
Via Amilcare Cucchini, 38 – Roma
www.centroculturaleartemia.org
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MUSICAL
 
PROSEGUE
 
TITOLO
ALESSANDRO LONGOBARDI in associazione con NICA BURNS
presenta
GIANCARLO COMMARE
in
MUSICHE E ORCHESTRAZIONI DI DAN GILLESPIE SELLS | LIBRETTO DI TOM MACRAE
DA UN’IDEA ORIGINALE DI JONATHAN BUTTERELL
con
BARBARA COLA - Margaret New
FRANCO MANNELLA - Hugo/ Loco Chanelle
LUDOVICA DI DONATO - Ray
LISA ANGELILLO - Miss Hedge
BENEDETTA BOSCHI - PrittiPasha
FLAVIO MARULLO - Dean Paxton
FLAVIO MARULLO - Dean Paxton
UMBERTO NOTO - Drag/Padre di Jamie
MICHELE SAVOIA - Drag
SEBASTIAN GIMELLI MOROSINI - Drag
ENSEMBLE
GIOVANNI ABBRACCIAVENTO - Cy | ELENA BARANI - Bex | ROBERT EDIOGU - Levi
GIOVANNI ERNANI DI TIZIO - Mickey | ERICA MARINIELLO- Vicky | GIUSEPPE MENOZZI – Sayd
MATILDE PELLEGRI - Becca |  GIOVANNA TINO - Fatimah
SCENE ALESSANDRO CHITI
COSTUMI FRANCESCA GROSSI
DIREZIONE MUSICALE DINO SCUDERI
SUPERVISIONE ARTISTICA E COREOGRAFIE LACCIO
ADATTAMENTO E REGIA
PIERO DI BLASIO
Produzione VIOLA PRODUZIONI - OTI OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO
in accordo con RGM PRODUCTIONS
ARRIVA FINALMENTE IN ITALIA
Tutti Parlano di Jamie il musical
con
GIANCARLO COMMARE
 
DOVE e QUANDO
TEATRO BRANCACCIO - Roma
Dal’11 marzo al 6 aprile 2022, martedì - sabato serale ore 20.45 / sabato pomeridiana ore 17.00

 
DETTAGLI
Dopo il clamoroso successo ottenuto dal suo debutto nel West end londinese e in contemporanea con 5 paesi nel mondo, debutta in Italia Tutti Parlano di Jamie il musical, manifesto di una nuova generazione nel segno dell’inclusività,dall’11 marzo al Teatro Brancaccio di Roma.
 
Nato dal documentario della BBC del 2011 “Jamie: Drag Queen at 16”, storia vera dell’adolescente Jamie Campbell che nel paesino di Sheffield nel Nord dell’Inghilterra combatte con il sorriso la sua battaglia contro i pregiudizi, il pluripremiato musical Tutti Parlano di Jamie ha debuttato nel 2017 all’Apollo Theatre di Londra, raccogliendo un successo di pubblico e critica tale da diventare presto anche un film targato Fox, uscito nel settembre 2021 e ancora disponibile in streaming sulla piattaforma Amazon Prime Video.
Oltre all’Inghilterra dove è in scena da diverse stagioni, il musical ha debuttato con grande successo anche a Tokyo, Seul, Los Angeles e Sydney.
 
Per vestire gli scintillanti panni di Jamie è stato scelto, in accordo con gli aventi diritto inglesi, Giancarlo Commare, attore rivelazione delle ultime stagioni televisive e cinematografiche, dalla serie Skam Italia al film Maschile singolare, passando per Il Paradiso delle Signore e prossimamente nella serie Sky Original Romulus 2 e in quella di Rai1 Rinascere dove interpreterà Manuel Bortuzzo.
 
Ad interpretare Margaret New, la coraggiosa mamma di Jamie, la cantante e interprete di tanti musical Barbara Cola; nei panni di Hugo, alias la drag queen Logo Chanelle, è l’attore e doppiatore Marco Mannella, l’amica del madre di Jamie è l’attrice e affermata tik toker Ludovica Di Donato. La severa insegnante di Jamie èla cantante e attrice Lisa Angellilo, Pritti l’amica del cuore di Jamie è Benedetta Boschi, il bullo della scuola è Flavio Marullo. Umberto Noto interpreta il ruolo di una delle drag e del Padre di Jamie; le altre due drag del locale Legs Eleven sonoMichele SavoiaeSebastian Gimelli Morosini.
 
Jamie è una storia di formazione moderna per una generazione alla ricerca della sua “vera” identità, che vuole affermare sé stessa al di là del genere, dell’orientamento sessuale e delle convenzioni sociali. Una storia, come già avvenuto per Billy Elliot, che parte da un piccolo paese inglese per portare la sua rivoluzione “gentile” in giro per il mondo.
 
Tutti parlano di Jamie racconta le vicende di Jamie, un adolescenteabbandonato dal padre che vive una vita serena e spensierata nella tranquilla Sheffield. Va a scuola, come tutti i ragazzi della sua età, ma a differenza loro, Jamie ha un sogno ambizioso: essere libero di esprimere sé stesso anche attraverso abiti femminili.
 
Non è solo la scelta di voler diventare una Drag Queen, come crede all’inizio, a renderlo “diverso”, ma soprattutto la voglia di normalità nella diversità, come scoprirà alla fine. Ogni persona è unica e irripetibile… è il “glitter sopra il grigio di città”.
Supportato dall’amorevole madre Margaret, dalla sua migliore amica Pritti e da un mentore eccentrico (Hugo – Loco Chanelle), Jamie scopre il gusto della libertà: la libertà di essere se stessi. Tra una professoressa un po’ dura (Miss Hedge), una “zia” particolare (Ray, la migliore amica della mamma), il bullo della scuola (Dean) ed una classe di compagni scatenati, Jamie si avvierà al ballo di fine anno con una sola idea in mente: presentarsi come la migliore e più reale versione di sé, distruggendo convinzioni e costrizioni e abbattendo il muro più alto e duro di tutti, quello del giudizio.
 
Jamie non è uno studente “diverso”, ma un concetto, un seme, un’idea che vuole instillarsi nella mente di tutte le persone. Jamie non vuole sbandierare il suo orientamento sessuale, ma solamente essere libero di indossare abiti che lo rappresentino: abiti considerati femminili. Non ha paura della gente e di quello che potrebbe pensare e combatte i bulli col sorriso.
 
Lo spettacolo mette in scena, nel classico stile del Musical Theatre, un testo divertente e commovente con canzoni pop e coreografie originali che spaziano tra diversi generi; uno stile fresco ed immediato che, grazie alla sua forza ed energia, riesce a travolgere il pubblico con il suo messaggio di inclusività e libertà.
 
Le musiche originali composte da Dan Gillespie Sells, leader della band inglese “Thefeeling” attiva dalla seconda metà degli anni ’90, rispecchiano il movimento pop progressive di quegli anni, miste al nuovo soft-rock, creando un'alchimia di musica e testi che catturano immediatamente il pubblico. “Puro pop britannico” come il compositore ama definire la colonna sonora di Jamie, con qualche riferimento a band della scena pop inglese anni ‘80 come i celeberrimi "Frankie Goes toHollywood”.
 
Le coreografie attingono da diversi generi: dal vogueging e waacking degli anni ’60/’70 con movenze glamour e femminili alla street dance dei ghetti dai tratti più mascolini. Stili apparentemente lontani in un dialogo volto a celebrare le diversità e a comunicare qualcosa di nuovo e unico come Jamie.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Prezzo biglietto da 55 € a 29 €
 
botteghino@teatrobrancaccio.it
Via Merulana 244, Roma 
www.teatrobrancaccio.it
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MUSICA
 
CONCERTI
 
NOVITÁ
 
TITOLO
CHARITY CAFE’
La programmazione
 DAL 15 al 20 MARZO 2022
 
DOVE e QUANDO
CHARITY CAFE' - Roma
Dal 15 al 20 marzo  2022 - INIZIO CONCERTI ORE 22.00


DETTAGLI
MARTEDI’ 15 MARZO
ANDY'S CORNER  h 21:00
Classic Rock, Blues, Soul, Folk...
Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, presenta il suo progetto solista acustico. Propone una sintesi di vari generi e influenze musicali: un viaggio affascinante nella migliore musica anglo-americana in particolare dei ‘60s e ’70s, ma non solo.. 
Andrea Angelini, Voce, Chitarra & Armonica
 ---
MERCOLEDI’ 16 MARZO
A GOOD FELLAS TRIO
h 22:00 - Blues Night
Un trio che si districa nella fitta trama musicale della storia americana riproponendo brani originali e non d’ispirazione country blues. Un interscambio di armoniche e chitarre, tra il Pavia e il Di Giuseppe accompagnate dal funambolico groove di Simone Scifoni.
Line-up
Lorenzo Pavia, Voce & Chitarra
Andrea Di Giuseppe, Armonica
Simone Scifoni, Batteria
 ---
GIOVEDÌ 17 MARZO
OPEN ROAD - Different Trails, One Music
h 22:00 - San Patrick's Night
 
Una Strada musicale lunga e aperta, quella percorsa da Andrea Angelini, cantante chitarrista e armonicista da anni attivo sulla scena romana sempre all’insegna del Classic Rock, Blues, Soul e Folk di matrice anglo-americana degli ultimi decenni, all’interno di Bands (The Relay, BlueStone, 4 ways Treat per citarne alcune) o nella dimensione di solista acustico Andy’s Corner. Strade e percorsi diversi che ora spesso si incontrano e si uniscono sul palco a quelle di altri artisti di gusto sensibilità e feeling affini per celebrare e proporre insieme note immortali, emozioni e suoni da condividere con il pubblico.
 
Questa settimana sulla OPEN ROAD Andrea Angelini con Enrico Abruzzese, chitarrista eccellente dalla tecnica e dal gusto sopraffini e dalla versatilità stilistica sorprendente, appassionato interprete del Blues e del Classic Rock in tutte le sue declinazioni. Insieme propongono classici sempreverdi dal meglio del panorama USA-UK degli scorsi decenni: chitarre a briglia sciolta, acustiche, elettriche, soliste e slide e armonica ululante a condire il tutto. Take a Trip on the OPEN ROAD!
Line-up
Andrea Angelini, Voce, Chitarra & Armonica
Alfonso D'Amora, Chitarra
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VENERDI’ 18 MARZO
CRISTINA RUSSO & NEOSOUL COMBO
h 22:00 - NeoSoul Nighth
Quando si parla di Cristina Russo, sembra di entrare nel mondo di Alice nel paese delle Meraviglie, un mondo particolare ed affascinante, contaminato da diversi stili, come quelle del territorio siciliano. Il sound è NeoSoul contaminato da blue eyes soul, urban fusion, ma anche un pizzico di nu-reggae. Dopo i dischi di musica siciliana in chiave lounge fusion (siculounge project), il rock indie dei Crista e Di Dio ed il disco simbolo dedicato e cantato insieme a Fabio Concato ecco il nuovo lavoro assolutamente BLACK di Cristina Russo.
La musica Soul, nera, la musica dell'anima.
Line-up
Cristina Russo, Voce
Angelo Di Marco, Piano
Mario Nasello, Basso
Marco Di Dio, Batteria
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SABATO 19 MARZO
BREEZY RODIO TRIO
h 22:00 - Blues Night
 
Dopo 11 anni al fianco della celebre stella del Chicago Blues, Linsey "The Hoochie Man" Alexander, Breezy Rodio ha iniziato la sua avventura musicale da solista. Dopo aver firmato un contratto con la casa discografica Delmark Records di Chicago IL, Breezy e' stato nominato ai Blues Blast Music Awards del 2018 nella categoria "Rising Star of the Year". La combinazione di blues tradizionale e moderno, mischiati al Soul, R&B, Swing e Jazz rendono Breezy Rodio un artista unico nel suo genere, capace di far divertire e ammaliare il pubblico!
Line-up
reezy Rodio, Voce & Chitarra
David Pintaldi, Basso
Lorenzo Francocci, Batteria
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DOMENICA 20 MARZO
APERITIVO LIVE
h 18:30 - Drink, Tagliere & Live Music.
con: DI DOMENICO | BRACCO
"Jazz/ Folk/ Bossa Nova Songs” 
Due musicisti Talentuosi e navigati che si incontrano sull'onda di sonorità jazz, ritmi world e improvvisazione. Un repertorio eterogeneo, che spazia dagli standards jazz alla bossa nova alla tradizione folk anglosassone... un concerto sussurrato e da ascoltare attentamente, dalla prima all'ultima nota.
Line-up
Fulvia Di Domenico, Voce
Enrico Bracco, Chitarra
 
ALTRE INFORMAZIONI
Per via del distanziamento, i posti fronte palco all'interno del locale, si sono ridotti a 14
nello specifico:
3 tavolini da 2 persone nella parte superiore del nostro piccolo "anfiteatro"
più altri 2 tavolini da 4 persone nella parte inferiore
Prenderemo Prenotazioni solo per la Cena
con ingresso dalle 20:30 alle 21:00 (poi decade)
 
I concerti avranno sempre inizio alle ore 22:00 e si svolgeranno sempre in 2 SET
a differenza pre-covid, ora, per i pochi posti a disposizione, adotteremo lo stile "Americano"
ad ogni SET sarà prevista una Prima Consumazione Obbligatoria al costo minimo di 10€🎫
 
Via Panisperna 68
Tel: 06.47825881
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ARTE

MOSTRE
 
NOVITÁ
 
TITOLO
JAGO. The Exhibition 
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO BONAPARTE – Roma
Dal 12 marzo al 3 luglio 2022

 
DETTAGLI
Palazzo Bonaparte a Roma ospita dal 12 marzo al 3 luglio 2022 la prima grande mostra dedicata a JAGO.
Pseudonimo di Jacopo Cardillo, classe 1987, Jago è scultore potente attento agli esempi della nostra tradizione e universalmente noto come "The Social Artist" per le innate capacità comunicative e il grande successo che riscuote sui social.

Sicuro talento nell’utilizzo dei mezzi di comunicazione, Jago arriva direttamente al cuore del pubblico che lo ama, anzi lo adora. Paragonabile in tal senso a una rockstar, trasmette l’amore per l’arte ai giovani: le dirette streaming e le documentazioni foto e video – attraverso le quali coinvolge il suo pubblico sul web – raccontano il processo inventivo di ogni opera e il percorso condiviso consente una diretta partecipazione dei suoi followers al singolo passaggio esecutivo.
Nelle sue opere, utilizza anche elementi tragici in un costante gioco di rimandi, con una visione sempre tesa alle tematiche del presente, suscitando provocatoriamente negli spettatori riflessioni sullo status dei nostri tempi.

A Palazzo Bonaparte la genialità di JAGO viene documentata per la prima volta in una mostra che riunisce una serie di opere realizzate fino ad oggi, dai sassi di fiume scolpiti (da Memoria di Sé a Excalibur), fino alle sculture monumentali di più recente realizzazione (come Figlio Velato e Pietà), passando per creazioni meno recenti ma più direttamente mediatiche quali il ritratto di Papa Benedetto XVI (Habemus Hominem).

Curata da Maria Teresa Benedetti, la mostra connota gli elementi chiave di un lavoro continuamente in fieri, capace di costante arricchimento.

…La mia scultura è lingua viva. Utilizzare una lingua non significa copiarla. Mi riconosco in un linguaggio e lo adotto: sento l’esigenza di realizzare un collegamento con quello che vedo, senza spirito di emulazione. Sono me stesso.

Prima testimonianza è lo scavo sui grandi sassi raccolti nel greto di un fiume alle pendici delle Alpi Apuane, pazientemente scavati nel desiderio di raccontare una storia personale e umana. Pietà e violenza si intrecciano nello sguardo dell’artista. Sorprendente è la scardinante nudità del Pontefice emerito, mentre l’immagine di una Venere (2018), priva della giovanile venustà, sconcerta e induce a riflettere sul valore simbolico della bellezza. D’altro lato incalza un drammatico oggi con la presenza del Figlio Velato (2019), icona simbolica di tragedie senza tempo, cui si connette l’intensa meditazione sul dolore, racchiusa nella desolata monumentalità della Pietà (2021). Ancor prima, l’artista ha proposto un tema svincolato da ogni rapporto con la storia, nel replicare la sequenza del battito cardiaco in Apparato Circolatorio (2017).

Palazzo Bonaparte si trasformerà inoltre in uno studio d’artista: durante i mesi di mostra Jago lavorerà alla sua prossima imponente scultura all’interno della sede espositiva.
Saranno anche organizzate visite straordinarie alla mostra, guidate dallo stesso Jago.
Pseudonimo di Jacopo Cardillo, classe 1987, Jago è scultore potente attento agli esempi della nostra tradizione e universalmente noto come "The Social Artist" per le innate capacità comunicative e il grande successo che riscuote sui social.
Sicuro talento nell’utilizzo dei mezzi di comunicazione, Jago arriva direttamente al cuore del pubblico che lo ama, anzi lo adora. Paragonabile in tal senso a una rockstar, trasmette l’amore per l’arte ai giovani: le dirette streaming e le documentazioni foto e video – attraverso le quali coinvolge il suo pubblico sul web – raccontano il processo inventivo di ogni opera e il percorso condiviso consente una diretta partecipazione dei suoi followers al singolo passaggio esecutivo.
Nelle sue opere, utilizza anche elementi tragici in un costante gioco di rimandi, con una visione sempre tesa alle tematiche del presente, suscitando provocatoriamente negli spettatori riflessioni sullo status dei nostri tempi.
A Palazzo Bonaparte la genialità di JAGO viene documentata per la prima volta in una mostra che riunisce una serie di opere realizzate fino ad oggi, dai sassi di fiume scolpiti (da Memoria di Sé a Excalibur), fino alle sculture monumentali di più recente realizzazione (come Figlio Velato e Pietà), passando per creazioni meno recenti ma più direttamente mediatiche quali il ritratto di Papa Benedetto XVI (Habemus Hominem).
Curata da Maria Teresa Benedetti, la mostra connota gli elementi chiave di un lavoro continuamente in fieri, capace di costante arricchimento.
…La mia scultura è lingua viva. Utilizzare una lingua non significa copiarla. Mi riconosco in un linguaggio e lo adotto: sento l’esigenza di realizzare un collegamento con quello che vedo, senza spirito di emulazione. Sono me stesso.
Prima testimonianza è lo scavo sui grandi sassi raccolti nel greto di un fiume alle pendici delle Alpi Apuane, pazientemente scavati nel desiderio di raccontare una storia personale e umana. Pietà e violenza si intrecciano nello sguardo dell’artista. Sorprendente è la scardinante nudità del Pontefice emerito, mentre l’immagine di una Venere (2018), priva della giovanile venustà, sconcerta e induce a riflettere sul valore simbolico della bellezza. D’altro lato incalza un drammatico oggi con la presenza del Figlio Velato (2019), icona simbolica di tragedie senza tempo, cui si connette l’intensa meditazione sul dolore, racchiusa nella desolata monumentalità della Pietà (2021). Ancor prima, l’artista ha proposto un tema svincolato da ogni rapporto con la storia, nel replicare la sequenza del battito cardiaco in Apparato Circolatorio (2017).
Palazzo Bonaparte si trasformerà inoltre in uno studio d’artista: durante i mesi di mostra Jago lavorerà alla sua prossima imponente scultura all’interno della sede espositiva.
Saranno anche organizzate visite straordinarie alla mostra, guidate dallo stesso Jago.
 
ALTRE INFORMAZIONI
L’esposizione JAGO. The Exhibition è prodotta e organizzata da Arthemisia con la collaborazione di Jago Art Studio.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
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NOVITÁ
 
TITOLO
BILL VIOLA. Icons of Light 
curata da Kira Perov 
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO BONAPARTE – Roma
Dal 5 marzo 2022


DETTAGLI
BILL VIOLA. Icons of Light è il titolo della prossima mostra di Palazzo Bonaparte che, a partire dal 5 marzo 2022, renderà omaggio al più grande artista della videoarte dagli anni Settanta a oggi. BILL VIOLA arriva nella Capitale e lo fa in un modo speciale.

L’artista che ha unito la dimensione spirituale orientale con quella occidentale, la storia dell’arte con la sperimentazione video, la riflessione sulla cristianità con lo zen, si confronta con la città di Roma in un luogo non convenzionale per il mondo dell’arte contemporanea.
Nei raffinati saloni che furono dimora di Madama Letizia Ramolino Bonaparte, madre di Napoleone, i visitatori saranno avvolti dalla visione delle opere di Viola, uno dei massimi rappresentanti della videoarte mondiale qui presentato da un’esposizione che attraversa tutta la sua produzione, dagli anni Settanta a oggi, dai lavori che approfondiscono il rapporto tra uomo e natura, a quelli ispirati dall’iconologia classica. Le opere entrano in dialogo con lo spazio iconico di Palazzo Bonaparte immergendo lo spettatore in un percorso che intreccia la meraviglia degli spazi barocchi del luogo con l’intensità delle video istallazioni dell’artista americano.

Bill Viola ha visto nella tecnologia video un luogo di riflessione per la nostra contemporaneità spaziando con le sue riflessioni dalla cultura buddista a quella cristiana, dal rapporto meditativo con la natura alla dimensione religiosa come nella serie dei suoi video “Passions”.
Emozioni, meditazione, passioni, emergono dai video di Viola portando lo spettatore a un viaggio interiore di estrema intensità che narra quelli che possono essere definiti i viaggi più intimi e spirituali dell’artista attraverso il mezzo elettronico.

Con la sapiente cura di Kira Perov, moglie dell’artista e direttore esecutivo del Bill Viola Studio, quarant’anni di lavoro vengono dispiegati attraverso un’accurata selezione di 15 lavori, in un percorso che inizia nel 1977-9 con The Reflecting Pool e termina nel 2014 con la serie “Martyrs” (2014) accanto a capolavori ipnotici quali Ascension (2000) e lavori della celeberrima serie dei “Water Portraits” (2013).

Una mostra concepita come un percorso immersivo nel quale il pubblico potrà accedere a spazi dall'atmosfera ovattata che ricordano luoghi di profonda intimità, quasi dei sacrari della propria memoria, un visionario spazio di culto dove il visitatore è invitato a stabilire una profonda connessione visiva e spirituale con l’opera d’arte.

L’artista che ha unito la dimensione spirituale orientale con quella occidentale, la storia dell’arte con la sperimentazione video, la riflessione sulla cristianità con lo zen, si confronta con la città di Roma in un luogo non convenzionale per il mondo dell’arte contemporanea.
Nei raffinati saloni che furono dimora di Madama Letizia Ramolino Bonaparte, madre di Napoleone, i visitatori saranno avvolti dalla visione delle opere di Viola, uno dei massimi rappresentanti della videoarte mondiale qui presentato da un’esposizione che attraversa tutta la sua produzione, dagli anni Settanta a oggi, dai lavori che approfondiscono il rapporto tra uomo e natura, a quelli ispirati dall’iconologia classica. Le opere entrano in dialogo con lo spazio iconico di Palazzo Bonaparte immergendo lo spettatore in un percorso che intreccia la meraviglia degli spazi barocchi del luogo con l’intensità delle video istallazioni dell’artista americano.
Bill Viola ha visto nella tecnologia video un luogo di riflessione per la nostra contemporaneità spaziando con le sue riflessioni dalla cultura buddista a quella cristiana, dal rapporto meditativo con la natura alla dimensione religiosa come nella serie dei suoi video “Passions”.
Emozioni, meditazione, passioni, emergono dai video di Viola portando lo spettatore a un viaggio interiore di estrema intensità che narra quelli che possono essere definiti i viaggi più intimi e spirituali dell’artista attraverso il mezzo elettronico.
Con la sapiente cura di Kira Perov, moglie dell’artista e direttore esecutivo del Bill Viola Studio, quarant’anni di lavoro vengono dispiegati attraverso un’accurata selezione di 15 lavori, in un percorso che inizia nel 1977-9 con The Reflecting Pool e termina nel 2014 con la serie “Martyrs” (2014) accanto a capolavori ipnotici quali Ascension (2000) e lavori della celeberrima serie dei “Water Portraits” (2013).
Una mostra concepita come un percorso immersivo nel quale il pubblico potrà accedere a spazi dall'atmosfera ovattata che ricordano luoghi di profonda intimità, quasi dei sacrari della propria memoria, un visionario spazio di culto dove il visitatore è invitato a stabilire una profonda connessione visiva e spirituale con l’opera d’arte.
Un evento unico per concedersi la possibilità di riflettere sulla vita, intraprendere il proprio viaggio interiore e immergersi in un mondo alternativo, del tutto diverso da quello che si è lasciato all'ingresso.  
 
ALTRE INFORMAZIONI
prodotta e organizzata da Arthemisia con la collaborazione del Bill Viola Studio.
La mostra vede come sponsor Generali Valore Cultura ed è consigliata da Sky Arte.
Catalogo edito da Skira e include un saggio a cura di Valentino Catricalà.
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PROSEGUE CON PROROGA
 
TITOLO
Prima, donna. Margaret Bourke-White
Una straordinaria retrospettiva,
a cura di Alessandra Mauro, documenta attraverso oltre 100 immagini
la visione e la vita controcorrente della fotografa statunitense
 
DOVE e QUANDO
Museo IN TRASTEVERE - Roma
Prorogata al 30 aprile 2022


DETTAGLI
Considerato il grande successo, la mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White sarà prorogata fino al 30 aprile 2022.
Curata da Alessandra Mauro, è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con Life Picture Collection, detentrice dell’archivio storico di LIFE. Il catalogo è edito da Contrasto.
Pioniera dell’informazione e dell’immagine, Margaret Bourke-White ha esplorato ogni aspetto della fotografia: dalle prime immagini dedicate al mondo dell’industria e ai progetti corporate, fino ai grandi reportage per le testate più importanti come Fortune e Life; dalle cronache visive del secondo conflitto mondiale, ai celebri ritratti di Stalin prima e di Gandhi poi (conosciuto durante il reportage sulla nascita della nuova India e ritratto poco prima della sua morte); dal Sud Africa dell’apartheid, all’America dei conflitti razziali fino al brivido delle visioni aeree del continente americano.
Al Museo di Roma in Trastevere, oltre 100 immagini, provenienti dall’archivio Life di New York e divise in 11 gruppi tematici che, in una visione cronologica, rintracciano il filo del percorso esistenziale di Margaret Bourke-White e mostrano la sua capacità visionaria e insieme narrativa, in grado di comporre “storie” fotografiche dense e folgoranti.
In occasione della proroga sono previste cinque visite guidate della curatrice Alessandra Mauro, appuntamenti speciali per scoprire e approfondire di volta in volta diversi aspetti della vita e del lavoro della fotografa americana.
 
Calendario visite guidate:
Margaret Bourke-White e la documentazione sociale – mercoledì 2 marzo alle 18.00;
Margaret Bourke-White e l’apertura dei Campi – mercoledì 16 marzo alle 18.00;
Margaret Bourke-White e la campagna d’Italia – mercoledì 6 aprile alle 18.00;
Margaret Bourke-White in Asia – mercoledì 13 aprile alle 18.00;
Margaret Bourke-White a colori – mercoledì 27 aprile alle 18.00.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Piazza S. Egidio 1b – Roma
 
Dal martedì alla domenica ore 10.00 - 20.00
24 e 31 dicembre 10.00-14.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre
 
Promotori Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto
Mostra a cura di Alessandra Mauro
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
In collaborazione con Meredith
Digital Imaging Partner Canon
Con il contributo di Forma. Fondazione Forma per la fotografia
Catalogo a cura di Contrasto
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.zetema.it
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
KLIMT. La Secessione e l’Italia
 
DOVE e QUANDO
MUSEO DI PALAZZO BRASCHI - Roma
Dal 27 ottobre al 27 marzo  2021

 
DETTAGLI
Dal 27 ottobre il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospiterà la mostra Klimt. La Secessione e l’Italia, un evento espositivo che segna il ritorno in Italia dell’artista austriaco con alcuni dei suoi capolavori provenienti dal Museo Belvedere di Vienna, dalla Klimt Foundation e da collezioni pubbliche e private come la Neue Galerie Graz.

La mostra ripercorre la vita e la produzione artistica di Klimt, sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e indagando sul suo rapporto con l’Italia, meta dei suoi viaggi e luogo di alcuni suoi successi espositivi.
Sono circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia.

Oltre a opere iconiche come la famosissima Giuditta ISignora in biancoAmiche I (Le Sorelle) e Amalie Zuckerkandl è possibile ammirare anche prestiti del tutto eccezionali come La sposa della Klimt Foundation e Ritratto di Signora, trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato fortunosamente nel 2019.

Klimt. La Secessione e l’Italia
 è una mostra promossa da Roma CultureSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna.

La mostra ripercorre la vita e la produzione artistica di Klimt, sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e indagando sul suo rapporto con l’Italia, meta dei suoi viaggi e luogo di alcuni suoi successi espositivi.
Sono circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia.
Oltre a opere iconiche come la famosissima Giuditta ISignora in biancoAmiche I (Le Sorelle) e Amalie Zuckerkandl è possibile ammirare anche prestiti del tutto eccezionali come La sposa della Klimt Foundation e Ritratto di Signora, trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato fortunosamente nel 2019.
Klimt. La Secessione e l’Italia è una mostra promossa da Roma CultureSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna.
La mostra vede come special partner Julius Meinl Ricola, come partner Catellani & Smith, come radio partner Dimensione Suono Soft ed è consigliata da Sky Arte.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Piazza San Pantaleo, 10
 
www.museodiroma.it
www.museiincomuneroma.it
www.arthemisia.it
 
Immagine
Gustav Klimt
Giuditta, 1901
Olio su tela, 84x42 cm
Belvedere, Vienna
© Belvedere, Vienna
Photo: Johannes Stoll
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PER BAMBINE/I e RAGAZZE/I
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Sergio Bini in arte Bustric (Firenze)
presenta
Il circo delle pulci del prof. Bustric
Giocoleria, pantomima e micromagie dai 4 anni
di e con Sergio Bini
 
DOVE e QUANDO
Centrale Preneste Teatro - Roma
19 e 20 marzo 2022, ore 16.30
 

DETTAGLI
Arriva da Firenze il prossimo spettacolo della rassegna Infanzie e adolescenze in gioco 2022 a Centrale Preneste Teatro (Via Alberto da Giussano, 58): sabato 19 e domenica 20 marzo alle ore 16.30 va in scena “Il circo delle pulici del prof. Bustric” di e con Sergio Bini. Uno spettacolo di giocoleria, pantomima e micromagie.
Dall’800 il circo delle pulci gira per le piazze delle città portando con sé l’idea di uno spettacolo di arte visiva racchiuso in una piccola valigia, dove anche le grandi illusioni sono minuscole. A condurre questo viaggio giocoso in tutto quanto esiste e non si vede ci sarà il Professor Bustric: la recitazione e il racconto si uniranno alla pantomima, alla giocoleria e alla magia. Una magia ricca di sorprese e piccole genialità che permettono la meraviglia.Adatto dai 4 anni. Il costo del biglietto è per tutti di 6 euro.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Il costo del biglietto 6 €
Dai 4 anni
 
Prenotazione obbligatoria
Info e prenotazioni: acquisto on-line su www.centraleprenesteteatro.it o in biglietteria previa prenotazione al numero 06 27801063 o all’indirizzo mail info@ruotalibera.eu (lun./ven. ore 10.00/17.00)
Sabato e domenica esclusivamente tramite sms o whatsapp al numero 320/2392833
Web site: www.centraleprenesteteatro.it
 
COVID 19 - LINEE GUIDA PER L’ACCESSO ALLE ATTIVITÀ’
A seguito del dl 221/2021 del 24 dicembre 2021, riepiloghiamo le regole per accedere in teatro.
Potranno accedere in teatro solo i possessori di certificazione verde da vaccinazione o guarigione (super Green Pass).
Obbligo di utilizzo in modo corretto della mascherina di tipo FFP2 per tutta la durata di permanenza nei locali del Teatro.
Divieto di consumare cibo o bevande all’interno della sala teatrale.
Tali disposizioni non verranno applicate ai soggetti esenti per età o sulla base di idonea certificazione medica.
Per l’accesso alla manifestazione rimane l'obbligo di sottoporsi alla misurazione della temperatura e all’igienizzazione delle mani.
La prenotazione per l'ingresso ai vari eventi in programma resta obbligatoria.
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UNO SGUARDO FUORI PORTA
 
TEATRO

PROSEGUE
 
TITOLO
MAGIC MIRRORS THEATER
A Milano arriva Alice! in Wonderland
lo show di nouveaucirque
che vede protagonista l’intensa voce di Elisa
 
Cast artistico Alice! in Wonderland
Alice: Valérie Doucet
Cappellaio Matto: Jarrod Bates
Regina: Moira Albertalli
Brucaliffo: Delia Ceruti
Bianconiglio: Eline Guélat
Pinco Panco: Vincent Jutras
Panco Pinco: Charlie Wheeleer
Jack di cuori: James Kingsford-Smith
con
gli Allievi dell’Accademia Kataklò
 
DOVE e QUANDO
La Fabbrica del VaporeMilano
Sino al 20 marzo 2022
Mercoledì​/Giovedì/Venerdì​ ore 20:00
Sabato ore 15:00 / 17:30 / 20:00
Domenica ore 15:00 / 17:30 / 20:00
 

DETTAGLI
Grande successo per lo show di nouveau cirque
in scena a Milano alla Fabbrica del Vapore
 
Alice! in Wonderland con i suoi 30.000 biglietti venduti proroga le sue repliche a Milano fino al 20 marzo 2022.
 
Lo show di nouveau cirque al Magic Mirrors Theater alla Fabbrica del Vapore, prodotto da Razmataz Live in co-produzione con il Comune di Milano, è attualmente lo spettacolo in scena in Italia più visto e continua a incassare un sempre più grande successo di pubblico e di critica, confermandosi come una delle produzioni più riuscite in questo periodo, senza dubbio, uno dei più difficili di sempre per tutte le arti performative.
 
“Il successo riscosso da Alice! in Wonderland a solo un mese dal debutto come dichiara il produttore Antonio Murciano “è il risultato di uno sforzo produttivo forse unico in questo momento e si fa simbolo della fiducia che il comparto dello spettacolo dal vivo ripone verso il futuro, dopo la grave crisi che ha vissuto e che sta ancora vivendo.”
 
Alice! in Wonderland è l’evento unico e speciale, pensato e realizzato per tutti, appassionati di teatro, dei grandi show di Broadway, amanti degli effetti speciali, che vede protagonista anche la voce di Elisa, una delle più belle e intense della scena musicale mondiale, nella title track composta da John Metcalfe.
Grazie al cast internazionale, che raccoglie alcuni tra i migliori performers da tutto il mondo, il pubblico è condotto in un viaggio incredibile, attraverso la musica, il teatro e la tecnologia per una vera e propria esperienza totalizzante e, al contempo, poetica e suggestiva.
La realizzazione è stata affidata al prestigioso team creativo che raccoglie alcuni fra i più grandi professionisti dell'industria dell'entertainment mondiale come Simone Ferrari e Lulu Helbæk (ideazione e regia) conosciuti in tutto il mondo per l’audacia e l’originalità delle loro creazioni ( da X Factor a Nysa del Cirque du Soleil, dal Giudizio Universale al Paradiso XXXIII di Elio Germano oltre ad alcune delle più suggestive cerimonie di grandi manifestazioni olimpiche),  la scenografa belga Barbara de Limburg, il pluripremiato direttore della fotografia Pasquale Mari che firma il disegno luci,  Nicolas Vaudelet, costumista francese per i recenti tour di Madonna e del Cirque du Soleil, il visual artist Giuseppe Ragazzini (suoi i lavori per il Lincoln Center di New York, Spoleto Festival, La Repubblica, Le Monde).
La colonna sonora originale e la title track cantata da Elisa è del musicista inglese John Metcalfe, arrangiatore per gli U2, i Coldplay, Peter Gabriel e i Blur
Lo spettacolo è in scena all’interno del Magic Mirrors Theater, una Spiegeltent, struttura insolita di inizio Novecento dalle origini belghe realizzata in legno e decorata al suo interno da specchi e velluti, che immerge il pubblico nella Meraviglia, dove, guidato da acrobazie fra luci, coloratissimi oggetti di scena, preziosi costumi e musiche evocative, segue Alice e il Bianconiglio in questa nuova emozionante magica avventura nel mondo incantato raccontato nelle pagine di Lewis Carroll.
Questa di Milano è la prima importante tappa di una grande tournée che porterà Alice! in Wonderland a toccare Francia, Olanda, Germania, Canada e Stati Uniti.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Via Giulio Cesare Procaccini, 4 - Milano
 
www.aliceinwonderland.it
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ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
CARUSO DA NAPOLI A NEW YORK IN MOSTRA AL MANN
 
DOVE e QUANDO
Museo Archeologico Nazionale di Napoli 
– Napoli
dal 22 dicembre 2021 sino al 22 aprile 2022

 
DETTAGLI
“Enrico Caruso - Da Napoli a New York”. È questo il titolo dell’originale e attesissima mostra che sarà inaugurata lunedì prossimo 20 dicembre alle 17 (apertura al pubblico dal 22 dicembre 2021 sino al 22 aprile 2022) al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’evento, che celebra il centenario dalla scomparsa dell'artista, è curato da Giuliana Muscio, brillante studiosa del tenore partenopeo e più in generale, del contributo degli artisti italiani al mondo dello spettacolo americano. 
L'esposizione, che si avvale della consulenza musicale di Simona Frasca, musicologa e docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, mette a fuoco con uno sguardo nuovo la figura di Caruso, prima star mediatica moderna e rappresentante dell’emigrazione italiana, capace di conservare e innovare le tradizioni dello spettacolo con un impatto significativo sui media statunitensi.
La mostra è realizzata da Fondazione Campania dei Festival e Fondazione Film Commission Regione Campania, con il sostegno della Regione Campania e in collaborazione con il MANN e con l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi. Il percorso narrativo su Enrico Caruso e la sua carriera si basa su una documentazione quanto mai ricca: caratteristica dell'itinerario di visita è proporre un approccio rigoroso dal punto di vista storico e intermediale sotto l'aspetto comunicativo.
La mostra propone oltre 250 immagini fotografiche, provenienti dal Metropolitan Opera Archive di New York, dalla Caruso Collection presso il Peabody Institute (Johns Hopkins) di Baltimora e dal museo Enrico Caruso di Villa Bellosguardo a Lastra a Signa. Possibile ritrovare in allestimento non solo materiale audiovisivo d’epoca e cinegiornali, forniti per l’occasione dagli archivi americani e dal fondo Setti della Fondazione Ansaldo, ma anche registrazioni audio originali della produzione discografica del più famoso tenore di tutti i tempi. 
Nell’ambito della mostra è prevista la proiezione del documentario “Enrico Caruso: The Greatest Singer in the World”, diretto da Giuliana Muscio e prodotto dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero del Ministero degli Affari Esteri. Il lavoro, attraverso materiali inediti, racconta la carriera americana di Caruso e la modernità del suo rapporto coi media, sottolineando il fondamentale contributo dei performers italiani nello sviluppo dell’industria dello spettacolo negli Stati Uniti. Sono previste tre proiezioni giornaliere: alle 12.00, alle 16.00 e alle 18.00. 
Il catalogo della mostra, edito da “ad est dell’equatore”, potrà essere acquistato presso il bookshop del MANN.
 
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