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sabato 12 marzo 2022

STORIE DEL REGNO DI CARTA al TEATRO FURIO CAMILLO, nel regno della fantasia sulle ali della carta



Prima, prima, prima c’è il saper accogliere. 
 
Perché inizia così la mia recensione dello spettacolo Storie del Regno di Carta della Compagnia Teatro Oltre andato in scena lo scorso 6 Marzo presso il Teatro Furio Camillo
Perché i luoghi raccontano le persone e ascoltare lo staff del teatro dire ai bambini e ai genitori in ingresso: “Ciao ti aspettavamo!”, significa saper mettere chi arriva in una condizione di benessere che per i bambini e le bambine difficilmente verrà dimenticata. Significa saper far sentire realmente a casa
ognuno di noi. Il teatro è la casa delle possibilità e abbiamo bisogno che torni ad essere sempre pieno dei sorrisi di grandi e piccini.
 
La leggenda narra che Re Straccio e Regina Acqua fossero innamoratissimi e dalla loro unione nacque la Carta che riempiva di gioia tutto il regno. Ma era in agguato la cattiva strega Digitalè che insidiosa, nascondendosi dentro a tablet, computer e cellulari, voleva far dimenticare a tutti il valore della carta gettando un crudele sortilegio nel regno. Come aiutare i sovrani e la carta?
 
Uno spettacolo semplice e complesso allo stesso tempo. Ambizioso nei linguaggi molteplici che attiva trasversalmente per raccontare il valore della carta. La musica, le parole in rima, le canzoni. E poi ancora gli oggetti di scena tutti ricavati dal recupero di oggetti di carta comuni.
 
Interessante l’omaggio a Roma con la citazione dedicata alle vicine Cartiere Latine e del fiume Almone sacro ai Romani antichi, le cui vicende vengono raccontate da Virgilio nel libro IV dell'Eneide.
 
Tutto corre e fluisce senza intoppi per la durata dello spettacolo intero.
 
È bella la carta vero?
 
A chi è affidato il compito di preservare il regno di carta? Ai bambini che vengono nella storia identificati con il personaggio di Mia una bimba che amava leggere più di ogni altra cosa ed era sostenuta in questa sua passione dall’amato nonno Lucio. È proprio lei, con la sua fantasia, a scoprire
naturalmente il Regno di Carta e comprendere un messaggio universale: scrivere libri è importante affinché qualcuno si ricordi di noi e della nostra capacità di sognare. 
 
Pensiero delicato è quello dedicato ancora a Gianni Rodari e al mondo delle parole “difficili” o forse ancora persino da inventare. E poi ancora, sul finir dello spettacolo, una domanda importante che
viene posta a ciascuno di noi: “Ma se è tutto di carta basterà un soffio di vento per far sparire via ogni cosa?”

LA SCINTILLA
Pensare come i grandi. Immaginare come i più piccoli. Il teatro ci insegna che…

Gli spunti di riflessione e le risposte alla domanda appena (ri)letta che ci offre lo spettacolo della Compagnia Teatro Oltre, sono davvero molteplici. Primo fra tutti il valore del libro come oggetto e non come semplice contenitore di storie o racconti. È esso stesso un vero e proprio regno capace di accogliere le esigenze di ognuno. C’è poi il tema della resistenza, in questo caso della carta ma di tutto ciò che sa contenere (e non certo nel senso di limitare) i nostri sogni. Un grande maestro che è Bruno Munari ci ha lasciato tanti insegnamenti sulle possibilità della carta. E Bruno Munari era anche un collega e amico di Gianni Rodari.
Quindi ecco la scintilla magica di questo spettacolo: consegnarci in modo semplice il valore di un oggetto che non è semplice ma che con semplicità si lascia amare in ogni tempo e in ogni luogo.


- Raffaella Ceres -
_KIROLANDIA®_

www.teatrofuriocamillo.com

www.teatrooltre.com