Come da tradizione FRINGE FESTIVAL, l’esperienza di BESTIARIO PER L’EDUCAZIONE
INFANTILE ci lascia spiazzati, confusi, abbandonati alla ricerca di un
senso per una storia, che “forse un senso non ce l’ha”. Tuttavia, lentamente,
il racconto, apparentemente scomposto, ci lavora dentro e si ricompone.
I due personaggi, un padre e una madre,
un uomo immobile seduto su una scala, una donna alle prese con fatiche
apparentemente inutili, regalano affermazioni eccessive, violente, fastidiose
che evocano pensieri comuni, che tutti mastichiamo ma difficilmente riveliamo.
Figli educati o non educati alla stregua dei cani, abbeverati con vermut e
vodka, mandati a lavorare a tredici anni. Genitori mai risolti che diventano vecchi
astiosi e quasi folli.
Adeguarsi o sganciarsi dalle regole
sociali? Questo il dilemma di fronte a cui il testo ci pone. Lo studio
drammaturgico di Alessandro De Feo
mette insieme Rodrigo Garcia, argentino
enfant terrible della drammaturgia, e Carmelo
Bene, il “non conforme” per eccellenza del nostro teatro, spingendo lo
spettatore verso l’altrove, verso il luogo del dubbio e delle domande non
risolte della nostra avventura vitale.
La regia di Nicola Pistoia trova un efficace equilibrio tra le luce e le ombre
del testo e gli inserti vocali di Carmelo
Bene, quasi illuminazioni dal passato, mentre gli attori, Giordana Morandini e Federico Le Pera, distanti ma in lotta, aderiscono perfettamente
ai loro disturbati personaggi.
Una pièce di sicuro dal notevole impatto
scenico.
- Elena Costa -
_KIROLANDIA®_
Foto a corredo di Piero
Tauro
Bestiario per l’educazione infantile
proveniente da Roma
regia Nicola Pistoia
con Giordana Morandini e Federico Le Pera
studio drammaturgico Alessandro De Feo
assistenza tecnica Matteo Ziglio