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giovedì 2 febbraio 2023

STORIA DI UN UOMO MAGRO di Paolo Floris. Grande commozione del pubblico al TEATRO DI VILLA LAZZARONI


Momento di grande teatro civile al TEATRO DI VILLA LAZZORONI, interessante realtà restituita faticosamente al quartiere in questa stagione, con lo spettacolo STORIA DI UN UOMO MAGRO scritto, diretto e interpretato da Paolo Floris, liberamente tratto da “La ghianda è una ciliegia” di Giacomo Mameli.
 
È  un racconto personale questo di Paolo Floris che ha conosciuto, e si sente, l’uomo di cui mette in scena la vita, in 50 minuti di rara intensità. 
L’ uomo è Vittorio Palmas, povero e magro, figlio di un piccolo paese sardo, dove gli uomini e le donne sono tutti poveri, magri e analfabeti. Vittorio viene mandato in guerra da uomini grassi e ricchi, la seconda guerra mondiale. Viene mandato in Jugoslavia, dove i soldati che combatte non sono altro che il suo specchio, poveri e magri anche loro. Dopo l’otto settembre, Vittorio deve scegliere: o combattere per i tedeschi, e la Repubblica di Salò, o finire in un campo di lavoro in Germania. L’uomo magro sceglie di non combattere più, meglio essere schiavo che ancora carnefice.
 
Vittorio viene spedito a Bergen-Belsen, nel campo di concentramento, dove ogni giorno ebrei, zingari, omosessuali, prigionieri politici finiscono nei forni, anche solo per una questione di peso. Vittorio, mandato a lavorare fuori, in una fabbrica, incontra “l’unico tedesco buono” che, di nascosto, gli regala del cibo. E Vittorio si salva, per due chili in più. Ogni settimana i tedeschi pesano i prigionieri nel campo: coloro che pesano meno di 35 kg vengono uccisi. Vittorio ne pesa 37 e sopravvive. Fino alla liberazione.
 
A questo punto la narrazione di Floris cambia prospettiva, abbandona il resoconto oggettivo del testimone, per incarnarsi nelle viscere del suo protagonista. Paolo diventa Vittorio, che torna a casa e ancora subisce i colpi infami della vita, ma si riprende e non solo sopravvive ma vive, e ama, e mette al mondo cinque figlie bellissime e vede crescere i suoi nipoti, che sempre chiedono al nonno di raccontare i fatti che ha vissuto, le storie terribili di “quella guerra tonta”.
 
La pièce di Paolo Floris restituisce mirabilmente al pubblico l’emozionante vicenda umana di Vittorio Palmas, diverte e commuove, mescolando il dramma universale con la voce piccola, a volte buffa, di un ultimo della Storia.
 
Uno bellissimo spettacolo che speriamo di rivedere presto sulle scene.

- Elena Costa -
_KIROLANDIA®_


www.teatrovillalazzaroni.com