Ritmo incalzante,
musica e interpreti perfettamente in parte non danno tregua allo spettatore
che, travolto dalle risate, ha però in più occasioni spunti di riflessioni
“esistenziale”. La parola è grossa… ma in fondo di esistenza si occupa il
protagonista principale Ruben Moretti, un docente universitario di storia della
religione e filosofia, uomo che si sente risolto, civile, in pace con sé stesso
e con il mondo.
Ruben condivide le sue certezze, in merito alla libertà
sessuale e alla parità tra uomini e donne, con la moglie Virginie, missionaria
appena rientrata dall’Africa. La donna è desiderosa di adottare un bambino di
colore ma, dopo poco, inaspettatamente rimane incinta. La nascita del figlio
però farà esplodere una bomba nella vita del pacificato Ruben che si troverà a
sfuggire alla famiglia – non spoileriamo il perché - alla ricerca di nuove
convinzioni. Sconvolto si scontrerà prima con due personaggi surreali e
stralunati, l’ebreo ortodosso Shalom Kaganovich, ossessionato dal suo albero
genealogico, convinto che “la civiltà è una religione dove i comandamenti sono
in continuo aggiornamento” e Chicco Marrone, un uomo letteralmente “nella
merda” che gli svelerà il significato del suo nome.
Decisivo, nel peregrinare del protagonista, sarà l’incontro in un locale notturno con Angeline, ballerina di
Pole Dance e fine psicologa, che lo condurrà da padre Onan, un prete scienziato
che gli darà una nuova chiave per vedere le cose.
Ruben, che si muove in
una scenografia semplificata, con bellissimi origami di carta, disposti sulla
scena come grandi pezzi di un puzzle, alla ricerca di sé stesso, conclude la
sua epopea con una riflessione dolce/amara... non è forse la nostra vita un
grande puzzle in cui non si riusciranno mai a mettere insieme davvero tutti i
pezzi?
Correte quindi a
vedere Pole Dance che, scombinando i frammenti del puzzle, racconta divertendo
del meraviglioso caos che è la vita.
- Elena Costa -
_KIROLANDIA®_
La Compagnia InControVerso
presenta
Pole Dance
testo e regia Sargis Galstyan
con Giorgio Borghetti, Stefano
Antonucci, Mariné Galstyan, Ermanno De Biagi, Vittoria Rossi, Eleonora
Scopelliti, Francesco Sgro
scenografie - Sargis Galstyan,
disegno luci - Mattia Albanese
www.cometaoff.it