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sabato 30 marzo 2019

La Capitale è grande musica con l'ORCHESTRA FILARMONICA CITTÀ DI ROMA nella Basilica di SAN LORENZO IN LUCINA

autrice: Mirella Angelelli (MireKira) 

- Sabato 9 Marzo 2019 -


I concerti di Musica Classica sono sempre un importante punto di riferimento per la cultura di una città, ne denotano le sue molteplici capacità espressive ed intellettuali e la capitale ne rispetta la tradizione presentando nella bellissima e famosa basilica di San Lorenzo in Lucina, l'orchestra filarmonica Città di Roma magistralmente diretta dal M° Lorenzo Porzio in NATURALMENTE MUSICA .

Un folto e appassionato pubblico assiste ad un egregio programma che spazia dal Barocco al Classico, intessendo un'esibizione raffinata con ben tre concerti di Antonio Vivaldi, "Alla rustica", "Il Cucù", " La tempesta di mare" e la corposa sinfonia n.83 in sol minore "La Poule" di Franz Joseph Haydn.

Tutte le arti hanno raccontato la natura, e la musica con i suoi strumenti ne ha colto l'intensità dei suoni, dei mormorii, dei canti e dei nascosti sussurri.

lunedì 25 marzo 2019

KIROSEGNALIAMO dal 26 Marzo al 1 Aprile 2019

K-news  


Kiri, proseguono per questa stagione le kirosegnalazioni di  Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.


Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri  e tanti altri eventi  selezionati  accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.


Quest'anno i nostri suggerimenti raddoppiano non solo qui sul blog ma, per alcuni eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci mirati sui nostri social. Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni e  #kirosocialnews  e scoprirete tutte le novità per le vostre serate...

Dunque ecco per sognare con voi...



TEATRO

DEBUTTANO...

R.C. e Xenia presentano:
"DI-VI-NA"
PER VOCAZIONE STAR
di e con Riccardo Castagnari
accompagnato da Andrea Calvani al pianoforte
Assistente Costumi Francesco De Marco, Luci Luca Capparucci, Assistente Regia Adriana Alben
Regia di Riccardo Castagnari

TEATRO LO SPAZIO - Roma
dal  26 al  30 marzo 2019 - orario: 20.30.
 
Niente è mai come sembra. Castagnari torna in scena a tempo di musica, come una vera Diva. Anzi: DI-VI-NA!

Era il 2001 quando Riccardo Castagnari stregò tutti con la sua Marlene D. che proprio quest’anno ha festeggiato il suo diciottesimo compleanno. Un bellissimo racconto su una grande femme fatale, da cui Castagnari si è allontanato per evocare un'altra storia.
Stiamo parlando di DI-VI-NA, per Vocazione Star, lo spettacolo con cui il talentuoso attore e regista debutterà al Teatro Lo Spazio  dopo il successo riportato nella passata stagione all’OffOff Theatre.

Rivivremo il privato attimo in cui una drag queen, o per esser più precisi una drag singer di nome Divina (Riccardo Castagnari), giunta in ritardo alla serata in cui avrebbe dovuto esibirsi, decide di non fare più il suo consueto show, ma di concedersi una lunga chiacchierata con il pubblico, senza filtro alcuno, un "faccia a faccia" tra lui, lei e loro, dove da contrasto faranno i brani scelti ed interpretati dal vivo da Divina. Ad accompagnarla ci sarà Andrea Calvani al pianoforte, le cui note insieme al talento vocale ed interpretativo di Castagnari, scandiranno il tempo dello spettacolo.
La chiacchierata metterà a nudo il passato della drag singer, la sua infanzia, i suoi amori, la sua passione per il cinema, il vissuto difficile, ironico e spesso impensabile di Divina. Una storia apparentemente al limite, tanto paradossale quanto rigorosamente vera. Uno sproloquio di canzoni e parole quanto banale e quotidiano, profondamente umano, disperato, tragi-comico e appassionato, che tra numeri musicali, vertiginosi cambi d'abito e interazioni con il pubblico, condurrà gli spettatori ad un finale in cui, per dirla come Divina << ...niente è mai come sembra, se togliessi un po’ di cerone, strappassi via le ciglia finte e buttassi le parrucche forse mi accorgerei che sotto sotto c’è dell’altro… >>.
                                                         
       “ […] Una storia raccontata e vissuta in prima persona dove il gioco dell’ ambiguità  si manifesta più nel sovrapporsi dei ruoli che non nell’identità sessuale, dove la risata esorcizza lacrime e sesso, dove l’inferno si scambia di posto con il paradiso …un percorso che si rivela ‘iniziatico’ poiché il culto è la maschera, è l’altro da sé, è la fuga dal proprio io per impossessarsi dell’altro [...]” (L.B.)

Costo: Biglietto Intero 12€ - ridotto 9€ + 3€ tessera semmestrale
Informazioni:  06.77076486 – 06.77204149 - info@teatrolospazio.it
Indirizzo: via Locri 44, Roma
Sito di riferimento: www.teatrolospazio.it
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venerdì 22 marzo 2019

Al TEATRO BRANCACCIO in scena GERONIMO STILTON, il musical a misura di bambino!

Autrice: Raffaella Ceres (CeresKira)





Lo scorso 10 Marzo il TEATRO BRANCACCIO ha ospitato, sul suo prestigioso palcoscenico, il musical GERONIMO STILTON NEL REGNO DELLA FANTASIA, tratto dall’omonimo libro della serie per ragazzi più amata dai 0 ai 99 anni e magistralmente diretto da Matteo Gastaldo.

Il segreto del successo di questo spettacolo è da incastonare nella chiarezza emotiva e artistica che porta con sé, anno dopo anno, meritatissimi consensi fra pubblico e critica. Non è affare semplice tenere alta l’attenzione di un pubblico giovanissimo, eterogeneo e vasto, come quello del TEATRO BRANCACCIO eppure, l’amato Stilton ha compiuto, ancora una volta, la magia.

GERONIMO STILTON NEL REGNO DELLA FANTASIA - IL MUSICAL, una produzione All Entertainment su licenza esclusiva di Atlantica Entertainment, è un musical fedelmente tratto dall’omonima serie best seller edita da Piemme e famosa in tutto il mondo. Interamente cantato dal vivo, è una storia di luci, ombre, di amicizia, paura e coraggio. È la storia dei gesti gentili che dovrebbero conquistare il mondo per renderlo un luogo meritevole di essere abitato.

mercoledì 20 marzo 2019

All'OFF/OFF THEATRE fortissimi applausi per GIANNI DE FEO nel racconto di SILVANO SPADA dedicato a MIGUEL DE MOLINA

Autore: Andrea Alessio Cavarretta (IppoKiro)  


Recensione critica dello spettacolo TANGERI scritto Silvano Spada
e diretto da Gianni De Feo
Prima replica, martedì cinque marzo duemiladiciannove, OFF OFF THEATRE - Roma.




Pubblico questa recensione con inerzia e chiedo scusa ma nel contempo ringrazio perché TANGERI ha parlato al mio cuore più di quanto avessi pensato in un primo istante, ha parlato così bene tanto da dovermi sospendere almeno un attimo prima di scrivere d'arte e di libertà.


TANGERI di Silvano Spada è un racconto scenico dalle tinte profonde ed aspre che lentamente si apre in palpitante rappresentazione verso un pubblico sempre più rapito.

Raffigurazione poetica di un'esistenza si sostanzia in tasselli di vita, frammenti di storia, briciole di realtà che si avvicendano tra parola e canto con quella massima eleganza del dire che raramente si è soliti incontrare, un soffio d'esistere che parla allo spettatore con sommo rispetto e tatto. Teatro di narrazione corposa ed intensa, intimità del vivere, si apre con limpidezza su di un palco, quello dell' OFF/OFF THEATRE  di Roma, che spettacolo dopo spettacolo, si sta dimostrando sempre più attento alla vicenda umana in ogni sua accezione e sfaccettatura.

A raccontarsi è Miguel de Molina che, dalla sua già inquieta nascita e lungo tutto il suo colmo arco vitale, narra di sé,  il desiderio d'essere, non solo la sua arte, ma anche la sua identità più intima contro ogni pregiudizio, ogni abuso e sopravvenuta atroce violenza interiore e fisica, così rialza la testa, sempre, e vive.

mercoledì 13 marzo 2019

MASSIMO WERTMULLER E ANNA FERRUZZO conquistano il pubblico del TEATRO VITTORIA con il raffinato capolavoro scenico LA GENTE DI CERAMI

autrice: Mirella Angelelli (MireKira) 



Quando due attori come Massimo Wertmuller e Anna Ferruzzo, raffinati, impegnati, frizzanti ed affiatati si presentano sul palcoscenico lo spettacolo diviene un capolavoro e il successo è immediato.

Così accade al TEATRO VITTORIA di Roma dove va in scena LA GENTE DI CERAMI con la magica regia di Norma Martelli ed il sapiente adattamento di Aisha Cerami.

Nel racconto scenico ecco narrate le affannose relazioni umane, uomini e donne di ogni età si confrontano nella ricerca di un dialogo, di un passato in comune o di un ricordo. Talvolta le piccole manie intralciano le loro vite e sogni spesso svaniti non sempre sono riconquistati.
Sfilano, davanti al pubblico incantato, non grandi personaggi ma antieroi che parlano delle loro debolezze, si affannano nella ricerca dell’amore da conquistare e appaiono teneri, buffi, incompresi ed a volte sognatori, spesso perdenti.

lunedì 11 marzo 2019

KIROSEGNALIAMO dal 12 al 18 Marzo 2019

K-news  




Kiri, proseguono per questa stagione le kirosegnalazioni di  Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.


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Dunque ecco per sognare con voi...


TEATRO

DEBUTTANO...

"I giganti della montagna"
di Luigi Pirandello
con
Federica Di Martino, Clemente Pernarella, Giovanna Guida, Mauro Mandolini
Lorenzo Terenzi, Gianni De Lellis, Federico Le Pera, Luca Massaro: la Compagnia della Contessa
Gabriele Lavia: Cotrone detto il Mago
Nellina Laganà, Ludovica Apollonj Ghetti, Michele Demaria, Daniele Biagini
Marika Pugliatti, Beatrice Ceccherini - iNuovi: gli Scalognati
Luca Pedron - iNuovi, Laura Pinato - iNuovi, Francesco Grossi - iNuovi
Davide Diamanti - iNuovi, Debora Iannotta, Sara Pallini, Roberta Catanese
Eleonora Tiberia: i Fantocci (personaggi della Favola del figlio cambiato)
Scene Alessandro Camera
Costumi Andrea Viotti
Musiche Antonio Di Pofi
Luci Michelangelo Vitullo
Maschere Elena Bianchini
Coreografie Adriana Borriello
Regia Gabriele Lavia

TEATRO Eliseo - Roma
dal 13 al 31 marzo  2019 , martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00_ primo sabato di programmazione ore 16.00 e 20.00_merc. e dom. ore 17.00

Gabriele Lavia, dopo Sei personaggi in cerca d’autore e L’uomo dal fiore in bocca... e non solo, chiude la sua personale trilogia pirandelliana con I giganti della
montagna, “l’ultimo dei miti, testamento artistico di Luigi Pirandello, il punto più alto e la sintesi di tutta la sua poetica”. La nuova produzione della Fondazione Teatro della Toscana, in coproduzione con il Teatro Stabile di Torino e il Teatro Biondo di Palermo, debutta al Teatro Eliseo.

Una compagnia di teatranti guidata dalla contessa Ilse arriva alla villa detta La Scalogna, dove vive uno “strano” mago che dà loro rifugio: Cotrone, che dice di essersi fatto “turco” per il “fallimento della poesia della cristianità”.

Scrive Gabriele Lavia nelle note di regia: “Ho sempre pensato che i “ragionamenti” così “appassionati” e “freddi” dei personaggi pirandelliani non fossero che delirio, fuoco. Il suo razionale, costante, lucido rovello fosse calor bianco e la sua dialettica, lucida e distaccata, fosse proprio il ronzio di una “mosca impazzita dentro una bottiglia”.
La trasparenza del vetro rende indecifrabile e incomprensibile la “trappola” dentro cui si è infilata.
L’esistenza di questa piccolissima “bestia” non è altro che un inutile volo ronzante e pazzo: una vita priva di senso. “Siamo rimasti nel mistero e senza Dio”.
È noto che Pirandello, giovane studente all’Università di Bonn, alle domande preliminari per l’ammissione, una delle quali era quale fosse la religione professata, rispose: “Ateo”. Il segretario che redigeva la piccola inchiesta sollevò lo sguardo per qualche secondo. Il giovane Pirandello scrisse, poi, alla sorella: “A Bonn, ogni due abitanti, tre sono bigotti.”
Il “mistero senza Dio”, la bottiglia invisibile che intrappola la Mosca Uomo, è l’“oltre”.
L’“oltre” è qualcosa che non può essere colto, ma che ci coglie. Tutta l’opera di Pirandello ruota intorno a questo “mistero” e si protende verso il mistero dell’“oltre”, trappola trasparente, invisibile, ineludibile, incomprensibile dell’uomo.
La trappola è una famosa novella, appunto, di Luigi Pirandello.
L’irrazionale, l’onirico, il misterioso, il teosofico, lo spiritico, proteso (nel suo modo di ateo) al divino, ma in senso “greco”, sono presenti nella sua opera. E sono la “bottiglia” dentro cui “ronza”, fino a estenuarsi, il suo delirante racconto poetico dell’uomo intrappolato.
La vita è un flusso continuo che noi cerchiamo d’arrestare, di fissare in forme stabili, determinate dentro e fuori di noi, perché noi siamo già forme fissate e la coscienza è una momentanea costruzione di finzioni psichiche oltre le quali c’è un’altra realtà che per noi è inconoscibile: schiavi come siamo della “bestia” che è in noi.
L’“Umorismo”, che il “grande” lo fa “piccolo” (l’uomo è una mosca, la vita è una bottiglia) è, per definizione, quel “sentimento del contrario” che serve per rovesciare e scardinare tutte le certezze e talora infrangere la bottiglia-trappola e trovarsi… “oltre”; magari con “la testa rotta”, ma… “oltre”.
I giganti della montagna è certamente il punto più “alto” di quell’ “oltre”. Oltre l’esistenza sconciata della vita-trappola.
Nella Villa La Scalogna, il cui padrone, non a caso, è il Mago-Cotrone-Pirandello, accadono le magie dell’Arte: straordinari prodigi che non hanno bisogno di mezzi materiali per accadere. Accadono e basta. E “vanno accolti”. Questi eventi sono possibili solo nel mondo dell’”oltre”, della fantasia, della sovra-realtà, ai confini della coscienza, ai margini dell’esistenza, dove finiscono quel gruppo di attori sperduti e disperati (perché senza più un Teatro dove recitare), goffi sacerdoti di un’arte delusa, infelice, incompresa, impoverita com’è diventato il Teatro.
“Tempo e luogo (dice la didascalia) indeterminati, tra la favola e la realtà”.
Ed è in questo “luogo sospeso”... in questo “tempo non misurato… che il Teatro può accadere… nella “finita infinità” che è la solitudine dell’ “anima sola con se stessa”.
Noi sappiamo che Pirandello “sapeva con certezza” di dover morire mentre scriveva i Giganti, il cui titolo iniziale doveva essere I fantasmi.
Al medico che lo visitava aveva domandato, un po’ irritato, (lo era sempre quando non stava bene): “Dottore mi vuol dire che è questo?”. E il dottore gli aveva risposto: “Professore... lei non deve aver paura delle parole…. questo è… morire.”
Pirandello, che stava scrivendo una nuova sceneggiatura del Mattia Pascal, la mette da parte e scrive i Giganti di cui aveva già alcune scene del primo atto.
Alla fine del secondo atto scrive le ultime cinque parole della sua vita e di tutto il Teatro delle maschere nude: “Io ho paura, ho paura...”
È proprio quell’ “Io…” che mi fa pensare che Pirandello sapesse, e con paura, che non avrebbe mai scritto il terzo atto, lasciando I giganti della montagna meravigliosamente compiuti nella perfetta incompiutezza umana.
Produzione Fondazione Teatro della Toscana
in coproduzione con Teatro Stabile di Torino, Teatro Biondo di Palermo
con il contributo di Regione Sicilia
e con il sostegno di ATCL - Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, Comune di Montalto di Castro,
Comune di Viterbo

La vita è vento, la vita è mare, la vita è fuoco. Non la terra che s’incrosta e assume forma.
Ogni forma è la morte

Durata: 2 ore e 15’ intervallo compreso – 2 atti (1 ora e 10 – 45 minuti)
Costo: Biglietto da 20 € a 40 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
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venerdì 8 marzo 2019

EMILIANO ALFONSI racconta in anteprima il suo seminario: LA TEMPERA ALL'UOVO NEL 1400 allo SPAZIO URANO di Roma

Autori: Andrea Alessio Cavarretta (IppoKiro) - Giovanni Palmieri (PutzoKiro)  




Il 17 ed il 24 Marzo 2019, allo SPAZIO URANO di Roma, si svolgerà un particolare seminario di tecniche pittoriche "LA TEMPERA ALL'UOVO nel 1400" ideato e tenuto da Emiliano Alfonsi, bravissimo artista che opera oramai da molti anni in Italia ed all'estero muovendosi tra ambienti laici ed istituzioni liturgiche.

Alfonsi ha prodotto opere di straordinaria bellezza, dalle vetrate ai mosaici sino a magnifiche tempere su legno, strutture composite, visivamente ricche di particolari e simbolismi nascosti da cui non è possibile non rimanere attratti, ancora di più, potremmo dire... irretiti.

Siamo lieti di conoscere, in anteprima per Kirolandia, direttamente dalle sue parole, alcune anticipazioni in merito a questo percorso che si accinge a sviluppare.


Emiliano Alfonsi, abbiamo appreso la bellissima notizia di questo interessante seminario pensato per conoscere e approfondire l'antica tecnica della tempera a uovo, siamo subito corsi da te per sapere bene di cosa si tratta, vuoi raccontare ai nostri lettori qualcosa di più, farli entrare nel vivo del percorso che hai concepito per loro?
Il seminario si svilupperà nell'arco di un'intera giornata e tratterà esclusivamente questa antica e resistente tecnica pittorica, propria dei maestri del 1400 che trasmettevano ai loro allievi la ricetta per creare il colore mescolando le terre all'uovo.
Il percorso si dividerà in due momenti molto importanti.
La prima parte della giornata sarà dedicata alla conoscenza dei materiali (nella loro chimica e nella loro fisica) all'impartizone della ricetta, nonché alla preparazione dei pigmenti da utilizzare per eseguire il dipinto.
Durante la seconda parte della stessa giornata, invece, sperimenteremo la stesura del pigmento preparato. Trasporteremo un disegno sulla tavola preparata con gesso di Bologna e colla di coniglio (sempre nel rispetto della tradizione) e ci accingeremo a modellare il decoro per comprendere al meglio l'efficacia e la brillantezza delle terre policrome miscelate con le nostre stesse mani.

lunedì 4 marzo 2019

KIROSEGNALIAMO dal 5 all'11 Marzo 2019

K-news  



Kiri, proseguono per questa stagione le kirosegnalazioni di  Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.


Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri  e tanti altri eventi  selezionati  accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.


Quest'anno i nostri suggerimenti raddoppiano non solo qui sul blog ma, per alcuni eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci mirati sui nostri social. Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni e  #kirosocialnews  e scoprirete tutte le novità per le vostre serate...

Dunque ecco per sognare con voi...
TEATRO

DEBUTTANO...

Teatro ABC Catania   Teatro Arte
presentano
una Produzione di Corte Arcana/Isola Trovata
ORNELLA MUTI   ENRICO GUARNERI
"LA GOVERNANTE"
di Vitaliano Brancati
e con
Rosario Minardi   Nadia De Luca   Rosario Marco Amato
Caterina Milicchio   Turi Giordano   Naike Rivelli  
scene Salvo Manciagli
costumi Dora Argento
musiche Massimiliano Pace
regia GUGLIELMO FERRO
personaggi e interpreti
Caterina Leher Ornella Muti
Leopoldo Platania Enrico Guarneri
Bonivaglia Rosario Minardi
Iana Nadia De Luca
Enrico, figlio di Leopoldo Rosario Marco Amato
Elena, moglie di Enrico Caterina Milicchio  
Il portiere Turi Giordano  
Francesca
Naike Rivelli  

TEATRO QUIRINO -  Roma
dal  5 al 17 marzo 2019,  da martedì a sabato ore 21.00 - domenica ore 17.00 - giovedì  7 marzo  e giovedì 14 marzo  ore 17.00 - mercoledì 13 marzo ore 19.00 - sabato 16 marzo ore 17.00 e ore 21.00

Questa commedia fu scritta nel 1952 e subito censurata. La scusa era quella del tema – allora molto scottante – dell’omosessualità, anche se Vitaliano Brancati sosteneva che «La sostanza della vicenda è più la calunnia che l’amore fra le due donne». Ma sullo sfondo di un complesso discorso sull’etica e sulla responsabilità individuale, il testo è pieno di accenti polemici contro l’ipocrisia dei benpensanti cattolici, il filocomunismo borghese, i principi della Sicilia baronale e contro la censura stessa.
Vitaliano Brancati morì nel 1954. La Governante è andata in scena per la prima volta a Parigi nel 1963. Per poterla presentare in Italia, la moglie di Vitaliano Brancati, ha dovuto aspettare l’abolizione della censura. Il debutto italiano è avvenuto il 22 gennaio 1965, protagonista la stessa moglie, Anna Proclemer, e un grande Gianrico Tedeschi nel ruolo di Platania. La regia era di Giuseppe Patroni Griffi, già noto drammaturgo, alla sua prima prova come regista. Questa commedia è stata ripresa più volte dalla Proclemer con Tedeschi, e poi, nel 1984 da Turi Ferro e Carla Gravina, con la regia di Luigi Squarzina.
La vicenda de La Governante, è imperniata su Caterina Leher, governante francese assunta in casa Platania. famiglia siciliana e borghese trapiantata a Roma il cui patriarca, Leopoldo, ha sacrificato la vita di una figlia, morta suicida, ai pregiudizi della sua morale. Caterina è calvinista e viene considerata da tutti un modello d’integrità. Vive perciò segretamente la propria omosessualità, una «colpa» cui si aggiunge quella di aver attribuito a una giovane cameriera dei Platania le proprie tendenze, causandone il licenziamento.
Caterina si sente responsabile della morte della ragazza, coinvolta in un incidente mentre tornava al Sud: un peccato che la governante deciderà di espiare con il suicidio.

Note di regia
“Il nostro allestimento rispetta assolutamente non soltanto il testo di Brancati ma lo stesso copione originale. Le tematiche coraggiosamente affrontate negli anni Cinquanta dall’autore siciliano sono tutte contemporanee ed attuali. A cominciare dal tema dell’omosessualità che costò, tra gli altri, a Vitaliano Brancati un lunghissimo periodo italiano di censura. In realtà l’omosessualità non è l’unica tematica scottante trattata da Brancati. Ma già questa, da sola, rappresentò un ostacolo complicatissimo per la messa in scena del testo. E, come sempre, dietro la censura si cela la paura del diverso e delle diversità. Per cui il tema stesso non è che una delle tante diversità che certa morale ha paurosamente combattuto”.
Guglielmo Ferro

Durata: 2 ore più intervallo
Costo:   Biglietti  dal lun al ven platea interi € 30  ridotti  € 27 - I balconata interi € 24  ridotti € 22 - II balconata interi € 19 ridotti € 17  - galleria interi € 13 ridotti € 12 / Biglietti  sab. sera e dom  platea interi € 34  ridotti € 31 - I balconata interi € 28  ridotti € 25 - II balconata interi € 23 ridotti € 21  - galleria interi € 17  ridotti € 15
Informazioni: botteghino 06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini,  7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
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