Kiri, continuano le segnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Dunque ecco per sognare con voi...
"LA DONNA CHE DISSE NO"
di Pierpaolo Saraceno
AR.MA
TEATRO- Roma
da giovedì 13 a domenica 16 aprile, ore 21.00_dom. ore 18.00
In pochi mesi ha già conquistato pubblico e addetti ai lavori.
Diversi sono i premi e i riconoscimenti ricevuti: Premio Speciale al Festival
Nazionale del Teatro XS della Città di Salerno (SA); Terzo Classificato –
Festival Nazionale del Teatro San Prospero, Reggio Emilia (RE); Primo
Classificato – Calàbbria Teatro Festival, Castrovillari e Primo Premio Giuria
Popolare – Calàbbria Teatro Festival, Castrovillari, nonché Finalista – Premio Salvo Randone, Calamonaci
(AG).
Dopo il successo dello scorso anno al Teatro Palladium arriva all'Ar.Ma Teatro “La donna che disse no”, un'opera teatrale liberamente tratta dalla vera storia di Franca Viola.
Quello
di Franca Viola fu il primo vero rifiuto al matrimonio riparatore. Divenne
simbolo della crescita civile dell'Italia nel secondo dopoguerra e
dell'emancipazione delle donne italiane.
Nel
1965, a soli 17 anni, venne rapita da Filippo Melodia, nipote del mafioso
Vincenzo Rimi, e da altri suoi amici. La ragazza fu violentata per otto giorni.
Il padre fu contattato dai parenti di Melodia per la cosiddetta
"paciata", ovvero per un incontro volto a mettere le famiglie davanti
al fatto compiuto e far accettare ai genitori di Franca le nozze dei due
giovani.
Secondo
la morale del tempo, una ragazza uscita
da una simile vicenda, avrebbe dovuto necessariamente sposare il suo rapitore,
salvando l'onore suo e quello familiare. All'epoca, inoltre, la
Repubblica Italiana proteggeva, con l'articolo 544 del codice penale, il reato
di violenza carnale, il quale veniva estinto se l'aggressore sposava la sua vittima.
Franca
Viola si rifiutò di sposare Melodia e, solo nel 1981, l'articolo 544 cp venne
abrogato.
Si
dovrà invece aspettare il 1996 perchè in Italia lo
stupro venga legalmente riconosciuto non più come un reato "contro
la morale", bensì come un reato "contro la persona".
Una
continua lotta tra un vero ed ingenuo amore e un matrimonio riparatore da parte
della Mafia siciliana. Un mix tra prosa, musica e crudi movimenti corporei,
evidenziano ancor di più quelli che furono i primi fiori d’acciaio ad urlare
“No”, per difesa della propria dignità, della propria persona. Un’unica voce
condurrà il prossimo a gridare una sola parola:Libertà.
Testo e regia:
Pierpaolo Saraceno - Con Pierpaolo Saraceno, Mariapaola Tedesco - musiche originali:
Concetto Fruciano - scene
e costumi: Pierpaolo Saraceno
- disegno luci:
Gianni Grillo - foto e video: Daniele Manzella
- direzione tecnica:
Massimiliano Boco - produzione: Onirika del Sud
Indirizzo: via Ruggero di Lauria 22 - Roma
Facebook di riferimento teatro: www.facebook.com/ArMaTeatro-340104629710399/
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PROSEGUONO....
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Castellum presenta
"SE FOSSI FICO"
di C. D’Ostuni, D. Locci, D. Trombetti
Regia di Daniele Trombetti
TEATRO DE' SERVI - Roma
da martedì 4 a domenica 23 aprile 2017, ore 21.00_sab. ore 17.30 e 21.00_dom. ore 17.30
Una moderna love story diretta da Daniele Trombetti, giovane attore già visto nella parte del ‘Tazzina’ nel film ‘Jeeg Robot’.
"Se fossi fico" è una favola d'amore contemporanea in cui, al posto della solita rivisitazione di Cenerentola, troviamo come protagonista un controverso Cenerentolo: Fabio, perdigiorno fannullone che vive a carico dei suoi due amici e coinquilini che lo mantengono per affetto.
Un giorno, in uno studio legale in cui si trova per caso, Fabio incontra Beatrice: un fiore luminoso e solare che fa la segretaria per Amelia Bonomo, perfida avvocatessa perfida che vuole bene solo a suo figlio Maurizio, un disadattato goffo e segretamente innamorato della bella Beatrice.
Appena Fabio vede Beatrice scocca il colpo di fulmine, ma lui sa benissimo di non essere il principe azzurro ideale: povero e neanche bello, si accontenta di guardarla da lontano. I suoi inseparabili amici - un gatto e una volpe che agiscono al contrario, e cioè per proteggere l'indifeso Fabio - lo convincono a farsi avanti mettendo in atto un semplice piano: dargli una ripulita, inventare per lui una nuova identità, insomma fornirlo di un'immagine attraente che gli consenta di farlo partecipare al gran ballo dell'amore.
Il piano sembra funzionare, se non fosse per qualche falla qua e là dovuta anche al background degli inventori di questo imbroglio: Mimmo è una guardia giurata dai modi gretti che lavora principalmente di notte ed è sempre alla ricerca dell’attimo giusto per recuperare le forze; mentre Walter è un commesso di un negozio di abbigliamento che ancora deve confessare agli amici la sua omosessualità.
La cattiva Amelia Bonomo sarà la prima a mangiare la foglia e ricatterà i tre ragazzi minacciando di denunciarli per truffa, spinta forse anche dal desiderio di proteggere quel buono a nulla di suo figlio che sfoga tutte le sue frustrazioni in fumetti e cartoni animati sognando di sposare un giorno la dolce Beatrice. Ce la farà Fabio a confessare la verità? E Beatrice riuscirà a perdonarlo? Il figlio goffo da che parte si schiererà? E l'amore davvero trionfa su tutto?
Una commedia brillante, che a tratti toglie il respiro dalle risate, ma che lascia anche spazio alla riflessione del combattere la pigrizia, per un vero cambiamento alla ricerca del proprio valore.
Di C. D’Ostuni, D. Locci, D. Trombetti - Regia Daniele Trombetti - con Sara Baccarini (Beatrice), Ilario Crudetti (Maurizio), Clelio D’Ostuni (Mimmo), Daniele Locci (Walter), Roberta Marcucci (Amelia Bonomo), Daniele Trombetti (Fabio) - Scene Ferruccio Caridi - Aiuto regia Davide Macaione
Indirizzo: Via del Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it
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MUSICA
VITALA FESTIVAL 5° edizione
Eventi
filantropici in sostegno di artisti in musica e arti visive
presenta
"FLOYDIANA NIGHT"
LIVE CONCERT
Una
magica notte alla ricerca del pianeta PINK FLOYD
Quando
la creatività del rock degli anni ’70
sposa
la solennità della musica contemporanea
TEATRO
SAN GENESIO - Roma
Prosegue la quinta edizione del Vitala
Festival, rassegna filantropica a sostegno della musica e delle arti visive
a cura di Fabiana De Rose organizzata in collaborazione con il Teatro San
Genesio, nell’ambito della quale si
svolgerà il nuovo concerto dei Floydiana, Racconti
dall’Universo Pink Floyd, a cura di Guido Bellachioma.
In seguito
all’esordio di successo ed esibizioni sold out alla Casa del Jazz, in poco
tempo i Floydiana hanno ottenuto straordinari consensi che li hanno consacrati
tra le novità più interessanti di questi ultimi anni.
Nel 2014, dopo il
sold out all’Auditorium dell’Ara Pacis, in occasione della notte dei musei, il gruppo
è stato il perno fondamentale degli spettacoli ATOM IN ROME e ATOM FOR
ISLAND, mettendo la loro tecnica al servizio della suite orchestrale ATOM HEART MOTHER dei Pink Floyd con
altri 60 artisti diretti dal Maestro Piero Gallo (Coro Mavra, Floyd Brass
Ensemble e vari violoncellisti), concerti tenutisi al Gran Teatro di Roma, al
Musica per i Borghi Festival di Marciano (Perugia) e al Festival dei
Conservatori Italiani di Frosinone.
Questa nuova
realtà artistica, costituita da musicisti di grande abilità tecnica, si
confronta con il mondo dei Pink Floyd in una chiave stilistica da "le
radici e le ali", rispettando l'approccio creativo originale ma svincolandosi
dalla riproposizione del tributo fotocopia. Un gruppo rock solido e trascinante
fuori dai "giochi di ruolo" tipici del mondo "tribute".
I Floydiana sono:
Davide Pistoni, responsabile
musicale della band: tastiere, voce
Luca Velletri
Phill Salera: chitarre
Fabio Servilio: chitarre,
voce
Lorenzo Trincia: basso
Francesco Isola: batteria
Il Vitala Festival e organizzato da Fabiana De Rose in
collaborazione con il Teatro San Genesio.
Il biglietto include primo drink al bar del foyer
Si consiglia la prenotazione.
DALLE 20.00 sarà disponibile un SERVIZIO BUFFET pre-concerto.
Con il gentile sostegno di:
Verde Bistrot - Nanna Papera - Noi Salon
Indirizzo: Via Podgara, 1 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrosangenesio.it
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ARTE
"Muse
nella Metropoli"
di Chiara Abbaticchio
a cura di Tiziano M. Todi.
GALLERIA VITTORIA - Roma
da mercoledì 12 aprile a domenica 26 aprile 2017, vari orari
La mostra sarà inaugurata mercoledì 12 aprile 2017 alle ore 18.00
La selezione di Opere scelte per la mostra mira a creare un percorso espositivo che mostri la ricerca dell’artista romana, con speciale riguardo verso le figure femminili sempre più colorate e ingenuamente allusive inserite nella metropoli sempre più frenetica. Tra i dipinti in mostra saranno esposte diverse opere inedite che contribuiranno a stabilire i canoni della nuova bellezza femminile secondo l’artista.
Scrive di lei Sabina Caligiani:
…Il colore è il vero protagonista nella sua poetica, che, impresso a macchie, intenso, vivace, esplosivo e a volte evanescente ed evocativo, esalta la materia, che ricolma di energia e la rende pulsante di vita, regalandoci quelle percezioni della realtà che nel loro continuo divenire sembrano sfuggire molto spesso alla nostra attenzione, ma che sopite nella parte più recondita della memoria, riescono a riaffiorare emozionandoci
Si ringrazia Fol Popcorn Roma di via Ripetta.
…Il colore è il vero protagonista nella sua poetica, che, impresso a macchie, intenso, vivace, esplosivo e a volte evanescente ed evocativo, esalta la materia, che ricolma di energia e la rende pulsante di vita, regalandoci quelle percezioni della realtà che nel loro continuo divenire sembrano sfuggire molto spesso alla nostra attenzione, ma che sopite nella parte più recondita della memoria, riescono a riaffiorare emozionandoci
Si ringrazia Fol Popcorn Roma di via Ripetta.
Informazioni:
INGRESSO GRATUITO
Indirizzo: via Margutta,
103 - Roma
Sito di riferimento:
www.galleriavittoria.com
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"Paola De Rosa. 2 Vie Crucis a Castel dell'Ovo. Dipinti d'Invenzione"
SALA DELLE TERRAZZE DI CASTEL DELL'OVO - Napoli
da mercoledì 12 aprile a sabato 25 aprile 2017, vari orari Orari: dal lunedì al venerdì (14-19); sabato (10-19); domenica e
festivi (10-14)
La mostra sarà inaugurata mercoledì 12 aprile 2017 alle ore 18.00
In mostra, sono esposti due cicli pittorici
realizzati nel 2012 e nel 2014-15.
Il primo ciclo pittorico, dal titolo Via Crucis d'Invenzione, è composto da 14 oli su tela e dai rispettivi studi a matita e acquerello su carta ed è stato esposto, a partire dal 2013, nel Museo Civico Rocca Flea a Gualdo Tadino, ne La Stanza dell'Aliprandi in Brera a Milano, nella Pinacoteca Civica Casimiro Ottone di Vigevano e, in parte, al Chiostro del Bramante di Roma.
Il secondo ciclo pittorico, dal titolo 14 Stazioni d'Invenzione, è composto da 14 dittici a olio su tela e dai rispettivi studi a gessetto su carta ed è stato esposto nel 2016 al Museo Emilio Greco di Sabaudia.
Queste due Vie Crucis, lontane dalla tradizione figurativa a cui si è normalmente abituati, condividono una stessa matrice spaziale composta da frammenti di un plastico di cartone, ispirato alle tavole delle Carceri d'Invenzione di Giambattista Piranesi.
Il primo ciclo pittorico, dal titolo Via Crucis d'Invenzione, è composto da 14 oli su tela e dai rispettivi studi a matita e acquerello su carta ed è stato esposto, a partire dal 2013, nel Museo Civico Rocca Flea a Gualdo Tadino, ne La Stanza dell'Aliprandi in Brera a Milano, nella Pinacoteca Civica Casimiro Ottone di Vigevano e, in parte, al Chiostro del Bramante di Roma.
Il secondo ciclo pittorico, dal titolo 14 Stazioni d'Invenzione, è composto da 14 dittici a olio su tela e dai rispettivi studi a gessetto su carta ed è stato esposto nel 2016 al Museo Emilio Greco di Sabaudia.
Queste due Vie Crucis, lontane dalla tradizione figurativa a cui si è normalmente abituati, condividono una stessa matrice spaziale composta da frammenti di un plastico di cartone, ispirato alle tavole delle Carceri d'Invenzione di Giambattista Piranesi.
Come indicato da Luciana Rogozinski,
"il forte e costante orientamento sul Significato ne fa - della prima Via
Crucis - un'operazione allegorica, una scena concettuale che coinvolge lo
spazio, le architetture afunzionali, le pedine impersonali delle singole
sequenze (le mele) e quanto di contemporaneo possa integrarvisi (i giornali
come parti della sintassi ambientale). Dunque uno straniamento che rimette in
causa il problema del Vortice, compreso quello storico, a cui il Significato è
consegnato".
La
mostra è stata realizzata in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e
Turismo del Comune di Napoli.
Informazioni: INGRESSO LIBERO
Indirizzo: via Eldorado 3,
103 - Napoli
Sito di riferimento:
www.paoladerosa.co
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PROSEGUONO...
"EXTINCTION Anteprima di una grande
mostra dedicata all'estinzione"
&
"GODZIL-LAND Un viaggio fantastico dal
MONDO PERDUTO a JURASSIC PARK"
esposizione
curata da Fabrizio Modina
MONASTERO DI SAN
BENEDETTO - Gubbio
da sabato 1 aprile a domenica 1 ottobre 2017, orari vari.
Gubbio, 31 marzo 2017 – I dinosauri si sono davvero
estinti?
Questa la domanda che lega come un filrouge le due
mostre, Extinction. Anteprima di una grande mostra dedicata all'estinzione e
Godzil-Land.
Un viaggio fantastico dal MONDO PERDUTO a JURASSIC PARK ,
che apriranno i battenti sabato 1 aprile 2017 alle ore 10 presso l'ex Monastero
di San Benedetto a Gubbio, location vocata alla divulgazione scientifica, in un
contesto geologico davvero unico e straordinariamente pertinente: la Gola del
Bottaccione.
La mostra Extinction , realizzata da Geomodel di Mauro
Scaggiante in collaborazione con il Comune di Gubbio, curata dai paleontologi
Simone Maganuco e Stefania Nosotti, si presenta al pubblico con un'anteprima di
una grande mostra dedicata all'estinzione, e si racconta in due sezioni.
Preistoria e avanguardia dialogano con l'obiettivo di restituire
scientificamente la vicenda racchiusa nelle stratificazioni rocciose della Gola
del Bottaccione, a Gubbio: la drammatica estinzione di massa, verificatasi
sessantasei milioni di anni fa, la più celebre tra quelle che hanno scandito il
tempo geologico, originata dalla caduta sulla Terra di un enorme meteorite e
che ha provocato la scomparsa anche dei giganteschi dinosauri non-aviani,
dominatori del Mesozoico, vere e proprie icone della Preistoria come il
tirannosauro e il triceratopo. Ma non è tutto: Extinction va oltre, e indaga
sulla possibilità di riportare in vita un dinosauro tra le teorie di John R.
«Jack» Horner, curatore scientifico della celeberrima saga di Jurassic Park , e
le ricostruzioni iperrealistiche di dinosauri e altri animali estinti, frutto
del lavoro sinergico tra paleontologi e paleoartisti, perfettamente esplicitato
dalla sezione Making of , dalla pannellistica e dai video. C'è un altro luogo
in cui i dinosauri continuano ad esistere, sfuggendo in qualche modo alla loro
estinzione, quello dell'immaginario collettivo e della fantasia, che ci viene
proposto da Godzil-Land.
Un viaggio fantastico dal MONDO PERDUTO a JURASSIC PARK ,
esposizione curata da Fabrizio Modina, realizzata anch'essa in collaborazione
con il Comune di Gubbio, in un percorso tra
letteratura, fumetto, cinema, televisione, arti figurative e musica,
presentando una straordinaria selezione di materiali provenienti da collezioni
private e musei, tra cui manifesti, fotografie, proiezioni, toys e molto altro
ancora. Godzil-Land è una mostra nella mostra, che in un viaggio tra fantasia e
fantascienza si propone di indagare il fascino dei dinosauri come assoluti
protagonisti della Pop Culture e la loro costante presenza nella nostra
quotidianità. Le ricostruzioni strettamente scientifiche dei paleontologi si
affiancano alle produzioni fantasiose della cultura di massa, trovando un
comune denominatore nell’attrattiva che entrambe esercitano sul grande pubblico
e nella risonanza di cui godono presso i mass media.
A completamento di queste straordinarie esposizioni, che
saranno visitabili fino a domenica 1 ottobre 2017, sono previste numerose
giornate-evento che spazieranno da workshop a conferenze divulgative, da
laboratori a visite guidate oltre a proporre una ricca offerta didattica
rivolta alle scuole; organizzazione e ideazione a cura di Anna Giamborino,
geologa e Presidente della neonata Associazione Paleontologica Paleoartistica
Italiana.
Accedendo alle mostre sarà inoltre possibile visitare la
Quadrisfera di Paco Lanciano. I dinosauri si sono davvero estinti? Venite a
scoprirlo.
Indirizzo: via del
Perilasio 2, Gubbio
Sito di riferimento: www.dinosauricarniossa.it
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"TOULOUSE- LAUTREC. La Belle Époque"
AMO - Palazzo Forti - Verona
da sabato 1
aprile a domenica 3 settembre 2017, orari vari
Parigi, fine Ottocento; la vita bohémienne, gli artisti di
Montmartre, il Moulin Rouge, i postriboli, i teatri, le prostitute. Questa è la
realtà che vive e rappresenta Henri
de Toulouse-Lautrec (1864-1901), diventandone il più noto
interprete.
Alto un metro e cinquantadue - era affetto da una forma di nanismo - e morto a meno di 36 anni devastato dalla sifilide e dall’alcolismo, Toulouse-Lautrec divenne noto soprattutto per i suoi manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi dell’epoca. Sue sono le immagini, ben impresse nell’immaginario collettivo, del balletto al Moulin Rouge e di Aristide Bruant e delle discinte prostitute nelle maisons closes (le case chiuse) in cui aveva il suo atelier.
170 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene. Curata da Stefano Zuffi, la mostra è patrocinata dal Comune di Verona ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Alto un metro e cinquantadue - era affetto da una forma di nanismo - e morto a meno di 36 anni devastato dalla sifilide e dall’alcolismo, Toulouse-Lautrec divenne noto soprattutto per i suoi manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi dell’epoca. Sue sono le immagini, ben impresse nell’immaginario collettivo, del balletto al Moulin Rouge e di Aristide Bruant e delle discinte prostitute nelle maisons closes (le case chiuse) in cui aveva il suo atelier.
170 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene. Curata da Stefano Zuffi, la mostra è patrocinata dal Comune di Verona ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Immagine: Henri
de Toulouse-Lautrec, Jane Avril (Before Letters),
1893, Color Lithography, 124x91,5 cm, © Herakleidon Museum, Athens Greece
AGSM, main sponsor ha contribuito significativamente alla sua realizzazione. - Generali, partner di Arthemisia
per Valore Cultura, offre
gratuitamente a tutti i visitatori l’audioguida della mostra. - La mostra
vede come sponsor tecnico Trenitalia, media partner RMC
- Radio Monte Carlo e L’Arena, hospitality partner Due Torri Hotel Verona e champagne partner Maison Perrier Jouët. - L’evento è
consigliato da Sky Arte HD.
- Il catalogo è edito da Skira.
Indirizzo: Via Abramo Massalongo, 7 - Verona
Sito di riferimento:
www.arenamuseopera.com
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"JEAN-MICHEL BASQUIAT. New York City"
(Opere dalla Collezione Mugrabi)
a cura di Gianni Mercurio
Chiostro
del Bramante - Roma
da venerdì 24 marzo a domenica 2 luglio 2017 - vari orari
da venerdì 24 marzo a domenica 2 luglio 2017 - vari orari
Con una grande mostra a Roma che
racchiude le sue opere più importanti, il
Chiostro del Bramante rende omaggio al pittore Jean-Michel Basquiat,
figura iconica e controversa della cultura newyorkese degli anni ’80.
Continua il
percorso di ricerca e indagine da parte di DART Chiostro del Bramante sulle
personalità più influenti dell’arte, con una esposizione che indaga le origini e l’importanza della street art e
dei graffiti, dopo il grande successo di “LOVE. L’arte contemporanea
incontra l’amore” che ha registrato un afflusso di oltre 150 mila visitatori.
Più di 90 opere caratterizzate per la
maggior parte da tele di grandi dimensioni e realizzate dal giovane writers
americano, racconteranno del rapporto di Jean-Michel Basquiat con la sua nativa New York e di quelle strade che
gli forniranno delle tele bianche su cui l’artista dalle origini afro-americane
inciderà i tratti distintivi e indelebili della sua arte.
Una corona, icona ricorrente nei suoi capolavori e simbolo dell’orgoglio di
appartenere alla cultura afro-americana, per celebrare un genio immortale.
Mostra prodotta e organizzata da
DART Chiostro del Bramante e Gruppo Arthemisia, in collaborazione con
Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni
Culturali. Sponsor tecnico : Trenitalia – Gruppo Ferrovie dello Stato. Media
Coverage by Sky Arte HD.
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento:
www.chiostrodelbramante.it
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"Aeterna"
ESPOSIZIONE TRIENNALE DI ARTI VISIVE A ROMA
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano,
promossa dalla società Start, con la gestione e l’organizzazione del Gruppo
Arthemisia, la mostra - curata quest’anno da Gianni Dunil - è allestita su
circa 1000 metri quadrati, con 235 artisti e 253 opere esposte.
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
da sabato 26 marzo a sabato 22
aprile 2017, vari orari
“Aeterna” è il titolo della terza Esposizione
Triennale di Roma, che aprirà al pubblico dal 26 marzo al 22 aprile 2017 presso
il Complesso del Vittoriano - Ala Brasini. Come per le precedenti edizioni,
anche questa volta la Triennale ha voluto un coinvolgimento dell’intera città
grazie ai due Padiglioni Nazionali esterni: Palazzo Velli Expo e la Fondazione
Venanzo Crocetti.
La Triennale di Roma 2017 sarà inaugurata dal conte
Daniele Radini Tedeschi e dal professore Achille Bonito Oliva in data 25 marzo
2017 ore 16.00 presso il Complesso del Vittoriano; sempre nella medesima data e
negli stessi orari sarà inaugurata la rassegna nelle sedi collaterali di
Palazzo Velli Expo e Fondazione Venanzo Crocetti.
Il tema su cui poggia l’intera manifestazione
consiste nella riflessione sul concetto di effimero contrapposto a quello di
eterno, sulle possibilità delle arti visive di rispondere ai valori sociali
contrastanti e tendenti sempre più verso un nichilismo tecnologico, un tilt
estetico, un azzeramento formale ed una linguistica dell’incomunicabilità. Gran
parte dei lavori selezionati riguardano i confini dell’astrattismo intesi come
confini del regno del Nulla, demarcati filosoficamente entro una dialettica
fatta di contaminazioni informali e immateriali.
Le riflessioni di fondo della mostra non sono altro
che una rielaborazione da parte del curatore Gianni Dunil sulle idee fondanti
dell’Estetica Paradisiaca, vera riforma artistica e sociale contrapposta alla
crisi delle avanguardie.
Tra gli artisti giovani in mostra si segnala la
presenza di Vittoria Malagò, autrice di interessanti disegni riguardanti il
tema dei soffioni, fiori effimeri e simbolo della caducità esistenziale,
perfetta risposta al tema generale della mostra “Aeterna”.
Tra gli autori più affermati è possibile annoverare
le presenze in mostra di artisti già partecipanti alla Biennale di Venezia, tra
cui Pier Domenico Magri, Sabrina Bertolelli, Aldo Basili e Roberto Miniati.
Il settore dedicato ai rapporti tra arte e moda è
invece riservato alla principessa Giacinta Ruspoli, stilista e raffinata
autrice di haute couture, con l’esposizione di scatti fotografici dedicati alla
sua ultima collezione.
Il
catalogo della mostra, a disposizione presso il bookshop del Vittoriano,
raccoglie le fotografie di tutte le opere esposte e reca una introduzione del
professor Vittorio Sgarbi.
Durante il periodo espositivo ci saranno prestigiose
presentazioni di libri presso la Sala Verdi esse rientrano nel progetto
“Triennale libri”, grande novità di questa terza edizione. Tra i diversi
appuntamenti d’arte è da segnalare:
Il 3 aprile, alle ore 17, la presentazione del
libro dell’artista Alberto di Fabio dal titolo “Nei cieli della mente” con
relatore Claudio Strinati, promossa da ShowEventi di Leopoldo Chizoniti;
L’8 aprile alle ore 17 invece Stefano Zecchi
presenterà il suo ultimo volume dal titolo “Paradiso Occidente”, incontro
promosso dall’associazione M.Arte.
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento:
www.ilvittoriano.com
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"COLERA"
di Borondo, Run, Servadio e
del trio Canemorto
GALLERIA
VARSI - Roma
da sabato 25 marzo a sabato 23 aprile 2017 - Orario Galleria: dal martedì al sabato ore 12.00 - 20.00, domenica ore 15.00 - 20.00, lunedì chiuso.
da sabato 25 marzo a sabato 23 aprile 2017 - Orario Galleria: dal martedì al sabato ore 12.00 - 20.00, domenica ore 15.00 - 20.00, lunedì chiuso.
Apertura mostra: Sabato 25 marzo, dalle 18.30 alle 22.00
La Galleria Varsi presenta l' esposizione di
monotipi realizzati da Borondo, Run, Servadio e dal trio Canemorto.
"Colera" è lo sviluppo di un progetto
nato spontaneo nel 2015 quando i sei artisti si sono ritrovati per caso a
Londra e hanno cominciato a incontrarsi nello studio di Servadio. A unirli
nello spazio di Hackney Wick l'affinità artistica e la presenza di un torchio
calcografico: la volontà condivisa di indagare le possibilità del monotipo.
Dal greco monos “uno” e typos “impressione”, il monotipo
si configura come medium ibrido, al limite tra la pittura e la stampa e ha come
risultato un’opera unica, la quale porta dietro i suoi “fantasmi”, la cui
matrice è destinata inesorabilmente a sparire.
Il monotipo viene ottenuto dalla pressione di una lastra (inizialmente
di metallo e in seguito di legno, vetro e plexiglass) dipinta a inchiostro o
colori ad olio, su supporto cartaceo. L’immagine, concepita al rovescio, viene
realizzata utilizzando pennelli, punte, rulli e strumenti originali, insoliti,
di diversa natura. Una forma d’arte intellettuale e sensoriale i cui principi
regolatori ammettono libertà e consentono aperture ai diversi linguaggi e
all’identità di chi opera.
L’esito dell’esperienza londinese di Borondo, Canemorto, Run e Servadio
è una grande quantità di monotipi inediti e la volontà di proseguire il
percorso intrapreso e realizzare una nuova produzione di opere, a partire dagli
stimoli vissuti. Il titolo scelto per la mostra rivela l’atmosfera delle session
di stampa: “Quei giorni nel mio studio nevicavano fogli”, racconta Servadio.
Pavimento e corpi si tingevano di materia torbida, l’inchiostro era
dappertutto. Si stampava in continuazione, propositi nascevano e morivano sulla
carta nel tentativo di scoprire soluzioni formali che potessero soddisfare i
presenti e stimolarne altre infinite.
I sei artisti di nuovo insieme nello stesso periodo, in un unico spazio.
I loro pensieri e linguaggi si fonderanno per imprimere nuovi istanti.
Nevicherà ancora.
Nella Galleria Varsi lavoreranno per due settimane a stretto contatto,
generando più di duecento monotipi che andranno a depositarsi sulle pareti,
come una seconda pelle.
Informazioni:
INGRESSO GRATUITO
Indirizzo: via di
San Salvatore in Campo, 56 - Roma
Sito di riferimento:
www.galleriavarsi.it
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"Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni"
a cura Fabrizio Modina
Porto Antico di Genova,
Magazzini del Cotone - Modulo1 - Genova
da giovedì 9 marzo
a domenica 16 luglio 2017, vari orari
Dopo il grande successo ottenuto al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini
di Roma, arriva ai Magazzini del
Cotone del Porto Antico di Genova - in una versione più ricca e interattiva - la mostra
dedicata all’affascinante universo di Guerre Stellari – Play, un mito
assoluto che ha incantato tre generazioni dal 1977 a oggi.
Oltre 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca - alcune esposte per la prima volta in Italia - raccontano ai visitatori le scene e i personaggi più indimenticabili di un mondo che ancora oggi seduce e appassiona a livello globale.
A distanza di 40 anni dalla prima uscita nelle sale del primo film della saga (anniversario che sarà celebrato a maggio 2017), si conferma l’importanza mediatica di un fenomeno divenuto parte integrante della cultura popolare mondiale, della quale questa mostra rappresenta una delle molteplici sfaccettature, unica esposizione al mondo a narrare le pellicole attraverso il merchandising.
Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni si focalizza sull’aspetto ludico della leggendaria narrazione, utilizzando una selezione attinta dall’infinita produzione - partita nel 1977 - di merchandising a marchio Kenner (ora Hasbro) e che , curatore della mostra e uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifici, mette a disposizione del grande pubblico.
Ai più classici toys sono affiancati rarissimi pezzi vintage da collezione quali costumi, accessori, caschi e armi che, in scala reale, ricostruiscono con accurata presenza scenica quell’universo di valori e stereotipi che sono andati oltre il cinema per divenire icone universali.
Con il patrocinio del Comune di Genova e da un’idea di Kornice, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia ed è curata da Fabrizio Modina.
L’evento vede come sponsor Generali Italia e media partner Il SecoloXIX e Radio Babboleo.
Oltre 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca - alcune esposte per la prima volta in Italia - raccontano ai visitatori le scene e i personaggi più indimenticabili di un mondo che ancora oggi seduce e appassiona a livello globale.
A distanza di 40 anni dalla prima uscita nelle sale del primo film della saga (anniversario che sarà celebrato a maggio 2017), si conferma l’importanza mediatica di un fenomeno divenuto parte integrante della cultura popolare mondiale, della quale questa mostra rappresenta una delle molteplici sfaccettature, unica esposizione al mondo a narrare le pellicole attraverso il merchandising.
Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni si focalizza sull’aspetto ludico della leggendaria narrazione, utilizzando una selezione attinta dall’infinita produzione - partita nel 1977 - di merchandising a marchio Kenner (ora Hasbro) e che , curatore della mostra e uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifici, mette a disposizione del grande pubblico.
Ai più classici toys sono affiancati rarissimi pezzi vintage da collezione quali costumi, accessori, caschi e armi che, in scala reale, ricostruiscono con accurata presenza scenica quell’universo di valori e stereotipi che sono andati oltre il cinema per divenire icone universali.
Con il patrocinio del Comune di Genova e da un’idea di Kornice, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia ed è curata da Fabrizio Modina.
L’evento vede come sponsor Generali Italia e media partner Il SecoloXIX e Radio Babboleo.
Indirizzo: Calata Molo Vecchio, 15 - Genova
Sito
di riferimento:
www.centrocongressigenova.it
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"GIOVANNI BOLDINI"
A cura di Tiziano Panconi e Sergio Gaddi
Una delle più ricche e spettacolari esposizioni antologiche degli ultimi decenni con oltre 150 opere, fra oli e pastelli tra i più rappresentativi della produzione di Boldini e di altri artisti coevi, oltre a una piccola selezione di disegni su carta e incisioni
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
da sabato 4 a domenica 16 luglio 2017, vari orari.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento
italiano, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e della Regione
Lazio, la grande retrospettiva è organizzata e prodotta dal Gruppo Arthemisia in
collaborazione con l’Assessorato alla
Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale ed
è curata da Tiziano Panconi e Sergio Gaddi.
Il fascino femminile, gli abiti sontuosi e fruscianti, la Belle Époque, i salotti, l’attimo fuggente: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria.
Le opere provengono dai principali musei internazionali quali il Musée d’Orsay di Parigi, l’Alte Nationalgalerie di Berlino, il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia, gli Uffizi di Firenze, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e da prestigiose collezioni privatedifficilmente accessibili.
Sessanta diversi prestatori sono stati sapientemente coordinati in quattro anni (questo il tempo di preparazione della mostra) daTiziano Panconi – autore del catalogo ragionato di Boldini del 2002 – con la collaborazione di Sergio Gaddi, per portare in mostra anche 30 opere di artisti contemporanei a Boldini, quali Cristiano Banti, Vittorio Matteo Corcos, Giuseppe De Nittis, Antonio de La Gandara, Paul-César Helleu, Telemaco Signorini, James Tissot, Ettore Tito, Federigo Zandomeneghi.
“Ospite d’eccezione” al Vittoriano anche il capolavoro simbolo della Belle Époque e della Palermo felicissima: la grande tela dedicata a Donna Franca Florio (1901-1924).
La mostra vede come sponsor Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia e media partner Dimensione Suono Due. - L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Il catalogo è edito da Arthemisia/Skira.
Immagine: Giovanni
Boldini, Ritratto di Donna Franca Florio, 1901-1924.
Olio su tela, 221x119 cm, AMT Real Estate SPA in c.p.o
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento:
www.ilvittoriano.com
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"Artemisia Gentileschi e il suo tempo"
Nasce da un’idea di Nicola Spinosa ed è curata dallo stesso Spinosa per la sezione
napoletana, da Francesca
Baldassari per la sezione
fiorentina, e da Judith Mann per
la sezione romana.
Con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
Con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
Museo di Roma - Palazzo
Braschi - Roma
da mercoledì 30 novembre 2016 a domenica 7 maggio 2017 - vari orari
Un viaggio nell’arte della prima metà del XVII secolo seguendo le tracce di una grande, vera donna. Una pittrice di prim’ordine, un’intellettuale effervescente, che non si limitava alla sublime tecnica pittorica, ma che seppe, quella tecnica, declinarla secondo le esigenze dei diversi committenti, trasformarla dopo aver assorbito il meglio dai suoi contemporanei, così come dagli antichi maestri, scultori e pittori. La parabola umana e professionale di Artemisia Gentileschi (1593-1653), straordinaria artista e donna di temperamento, appassiona il pubblico anche perché è vista come un’antesignana dell’affermazione del talento femminile, dotata di un carattere e una volontà unici. Un talento che le consentì, giovanissima, arrivata a Firenze da Roma, prima del suo genere, di entrare all’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze; che le fece imparare, già grande, a leggere e scrivere, a suonare il liuto, a frequentare il mondo culturale in senso lato; una volontà che le consentì di superare le violenze familiari, le difficoltà economiche; una libertà la sua che le permise di scrivere lettere appassionate al suo amante Francesco Maria Maringhi, nobile raffinato quanto tenero e fedele compagno di una vita. Una tempra la sua, che pure sotto tortura (nel processo che il padre intentò al suo violentatore Agostino Tassi) le fece dire: “Questo è l’anello che tu mi dai et queste le promesse”, riuscendo così a ironizzare, fino al limite del sarcasmo, sulla vana promessa di matrimonio riparatore.
Copre l’intero arco temporale della vicenda artistica di Artemisia Gentileschi e consentirà al visitatore di ripercorrere vita e opere dell’artista a confronto con quelle dei colleghi: circa 100 sono in totale le opere in mostra, provenienti da ogni parte del mondo, da prestigiose collezioni private come dai più importanti musei in un confronto serrato tra l’artista e i suoi colleghi, frequentati, a Roma, come a Firenze, ancora a Roma e infine a Napoli, con quel passaggio veneziano di cui molto è da indagare, così come la breve intensa parentesi londinese.
È accompagnata da un catalogo edito
da Skira che
dà conto dei diversi periodi artistici e umani di Artemisia e riporta le schede
delle opere esposte, frutto dei più recenti studi scientifici e degli ultimi documenti
rinvenuti.
Sponsor della mostra Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Indirizzo: piazza
San Pantaleo, 10 - Roma
Sito di
riferimento: www.museodiroma.it
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi
volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può
scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la
domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione,
provvederemo previa specifica selezione all'inserimento…