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lunedì 14 maggio 2018

KIROSEGNALIAMO Settimana 14 - 20 Maggio 2018

K-news  




Kiri, continuano anche per questa nuova stagione,  le segnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.





Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte  e tanti altri eventi selezionati  accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.





Dunque ecco per sognare con voi... 

TEATRO

DEBUTTI...

CARDELLINO S.r.l.
presenta
"AUTOBIOGRAFIA  EROTICA"
di Domenico Starnone
tratto daAutobiografia Erotica di Aristide Gambia”, romanzo di Domenico Starnone
con Vanessa Scalera e Pier Giorgio Bellocchio
Regia di Andrea De Rosa

OFF OFF THEATRE - Roma
dal 15 al 27 maggio 2018 ,  orario: serali ore 21.00,  pomeridiane ore 18.00

OFF/OFF Theatre: In scena l'ultimo spettacolo di stagione. Ricordi erotici di coppia nell'autobiografia libertina firmata da Domenico Starnone. 

Sarà lo spettacolo dai colori libertini, Autobiografia Erotica, di Domenico Starnone a chiudere la fortunata e innovativa stagione dell’OFF/OFF Theatre.
La pièce diretta dal regista Andrea De Rosa, interpretata da Vanessa Scalera e Piergiorgio Bellocchio, indaga sull’esistenza dei due protagonisti attraverso la loro vita erotica.

Sinossi: Aristide e Mariella, entrambi napoletani d'origine, si incontrano in un appartamento di Roma. Lei lo ha convocato per email, gli ha ricordato chi è. E' la ragazza con cui venti anni prima lui ha avuto, a Ferrara, un incontro durato poche ore e terminato in un furtivo, frettoloso rapporto sessuale. Aristide ha quasi dimenticato quell'incontro, gli è tornato alla memoria grazie alla mail di Mariella. Che ha una sua particolarità: è scritta ricorrendo a un linguaggio decisamente osceno. E osceno è il linguaggio che lei gli impone quando ora gli chiede di scavare in quelle poche ore e ricostruirle minutamente. Cosa è accaduto in quelle ore? La realizzazione di un puro, irresponsabile desiderio sessuale? Se è così - dice Mariella - perché parlarne con il linguaggio dolce dell'amore? Meglio l'oscenità. Comincia così un gioco di scavo in quelle poche ore che mette a confronto ora con allegria ora con crudeltà due esperienze sessuali del tutto diverse, dall'adolescenza alla maturità, alla ricerca di un punto di incontro. La casa intanto, che dovrebbe essere vuota, si rivela abitata da una terza persona, un'amica di Mariella. E' in un'altra stanza, ammalata, ha la febbre alta, si manifesta solo con suoni inarticolati: un russare, un soffiarsi il naso, un tossire, qualche richiamo lamentoso. Ma i segnali della sua presenza peseranno sempre di più nel gioco tra Mariella e Aristide, e attribuiranno significati più complessi, più sofferti, alla loro divertita autobiografia erotica.

Costo: Biglietto intero 25 € -  ridotto 18 € - 10 € per gruppi e under 26
Indirizzo: Via Giulia 19/21 – Roma
Informazioni:  06 89239515 -  info@off-offtheatre.com
Siti di riferimento: www.off-offtheatre.com
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"L'inquilino" 
di Enzo Casertano

TEATRO DE' SERVI - Roma
dal 15 maggio al 3 giugno  2018,  ore 21.00_sab 17.30 e 21.00_dom. 17.30

L'assillo dell'affitto da pagare quando non si ha un lavoro stabile ed anzi si vive di espedienti: un dramma del nostro tempo che un humor di matrice partenopea trasforma in una scoppiettante commedia degli equivoci, anzi degli inganni. L'inquilino di Enzo Casertano propone proprio questo mix di quotidiana follia, dove nulla e soprattutto nessuno è quello che appare.

E' un triangolo tutto particolare quello formato da Massimo (interpretato da Massimo Pagano), Chiara (Maria Chiara Cimini) e Vincenzo (Enzo Casertano). Un trio di ottimi, ben assortiti attori sotto la guida alla regia di Roberto d'Alessandro. L'uno è perennemente alle prese con la padrona di casa che non gli concede dilazioni di pagamento, l'altra si rivela un'esattrice fin troppo buona e comprensiva. Il terzo, l'inquilino al quale Massimo fa ricorso per dividere le spese nasconde segreti  che indirizzano verso la dolce-amara conclusione della storia.

Lo spettacolo, prodotto da “I due della città del sole” e “Nuove Frontiere Teatrali” , chiude nel modo migliore la stagione 2017 – 2018 del Teatro de’ Servi dedicata alle Storie dell’altro mondo. L’inquilino mescola infatti con ironia e sapienza drammaturgica, la realtà che tutti ben conosciamo con la fuga nell'irrazionale imprevedibilità del sogno, della commedia brillante fine a se stessa. 

Costo:  Biglietti  platea  intero  22 € - ridotto G/A 16 €galleria intero  18 €  - ridotto G/A  14€  (ridotto giovani under 18 e anziani over 65)

Indirizzo: via del Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it
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Teatro Stabile di Sardegna, Goldenart Production presentano
in collaborazione con La Casa Delle Storie e Rialto Santabrogio
"LA PAURA"
dal racconto di Federico De Roberto

regia e adattamento Francesco Bonomo

con Daniel Dwerryhouse



TEATRO ARGOT STUDIO - Roma
dal 15 al 20 maggio 2018, Orario spettacoli: dal martedì al giovedì ore 20.30_dom 17.30

Spettacolo  che indaga con grande abilità, dal punto di vista di chi è sopravvissuto alla Prima Guerra Mondiale, le lacerazioni dell’animo umano di fronte ad uno  dei momenti più strazianti per ogni soldato di ogni guerra: obbedire ad un ordine sbagliato.

La vicenda
In alta montagna, in un ambiente inadeguato ad una guerra di trincea, i soldati del plotone al comando del Tenente Alfani sono dislocati sul Forte del Corbin, prossimi alla “porta dell’Inferno”. Essi provengono da tutte le parti d’Italia e parlano dialetti così diversi da creare una lingua polifonica; per la maggior parte sono soldati improvvisati che il protrarsi della belligeranza ha corroso e indebolito. In loro è avvenuta una sorta di osmosi tra paura e rassegnazione divenuta ormai indissolubile. Il Tenente Alfani gestisce la turnazione degli uomini che devono raggiungere la postazione avanzata: “La piazzola, quantunque lontana soltanto una cinquantina di metri dalla trincea, ne pareva remotissima essendone distaccata del tutto…”. Il suo ruolo di ufficiale gli impone di rispettare e dare l’ordine che condurrà i suoi ragazzi ad una morte ingloriosa e inutile: chiunque di loro si avvia a percorrere quella ‘cinquantina di metri’ viene inesorabilmente ucciso da un’implacabile cecchino nemico. Per il Tenente Alfani, questa fase della guerra non rappresenta una semplice routine: il meccanismo della turnazione, così apparentemente indolore, e scevro da responsabilità individuali e personali, inizia a generare dubbi sulla giustezza degli ordini fino ad incepparsi del tutto quando alla piazzola avanzata deve andare il soldato Morana. Proprio Morana “fregiato da un nastrino azzurro per una medaglia di bronzo guadagnatasi in Libia” e soprannominato l’eroe risponde: “Signor tenente, io non ci vado”.

…nella Storia
La paura di cui ci parla De Roberto nel suo racconto del 1921 è una delle tante paure che tessono la memoria del primo conflitto mondiale. I personaggi e la trama de La Paura non sono univoci: la tesi dell’autore resta una delle tante possibili, e l’interpretazione della guerra resta distinta dall’esperienza della guerra. Certamente descrive paure nuove, come nuova è la dimensione di questo conflitto che ha portato storici, saggisti e memorialisti a sintetizzarne l’entità in definizioni gelide quanto perfette: “catastrofe originaria del XX secolo”, “primo atto della distruzione d’Europa”, “il più grande errore della storia moderna”, “l’apocalisse della modernità”. La Prima Guerra Mondiale sarà anche la prima nell’avvalersi di nuove  tecnologie che porteranno all’uso dei gas, dei sommergibili, di un’artiglieria evoluta, roboante e  demolitrice; ed ancora: degli aerei e dei dirigibili Zeppelin che andranno a colpire Londra annunciando emblematicamente ciò che sarebbe accaduto nella Seconda Guerra Mondiale. Se è vero che “la storia non si ripete, ma fa rima con se stessa”, le rime della Prima Guerra Mondiale non bastarono a evitare la Seconda.

dal racconto di Federico De Roberto - regia e adattamento Francesco Bonomo - con Daniel Dwerryhouse - costumi: Andrea Viotti - video: Alessandro Gianvenuti-Studio Lord Z - disegno luci: Giuseppe Filipponio - sonorizzazione: Massimiliano Bonomo - aiuto regia: Giorgia Salari - consulente letterario: Franco Marzocchi - si ringrazia Sartoria Nori, La Casa delle Storie, Rialto Santambrogio

Costi: Biglietto Intero 12 euro - Ridotto 10 euro - Studenti 8 euro - Tessera associativa 5 euro
Indirizzo: via Natale del Grande, 27 - Roma
Informazioni:  tel. 06/5898111 - info@teatroargotstudio.com
Sito di riferimento teatro: www.teatroargotstudio.com
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Avviso ai Soci
L'Associazione Culturale Teatro Trastevere

presenta

Cyrano Commedia eroica
Ispirato a “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand
Regia Gabriele Tacchi
Interpreti: Valentina Conti, Valentina Greco, Matteo Paino, Irene Scialanca, Gabriele Tacchi.

TEATRO TRASTEVERE -  Roma
dal 17 al 20 maggio 2018, giov-sab 21.00 _dom 17.30

Cyrano è il più grande poeta del proprio tempo e anche lo spadaccino più abile, coraggioso e temuto tra tutti i cadetti di Guascogna. La sua fama viene preceduta solamente dalla grandezza del suo naso "che almeno di 15 minuti da sempre lo precede".
Cyrano è da sempre innamorato segretamente di Rossana la quale però ama Cristiano, un cadetto bello ma ignorante; Cyrano aiuterà Cristiano a conquistare Rossana, la donna dei propri sogni, a suon di versi poetici e lettere d’amore. Nel frattempo il codardo e rozzo Conte DeGuiche cercherà di minare l’amore tra Rossana e Cristiano, inviando tutti i Guasconi in guerra.

In questa originale rivisitazione del “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand il testo, sebbene ridotto e riscritto, mantiene le caratteristiche di quello originale: tuttavia Cyrano viene rappresentato in maschera, in omaggio al suo antico retaggio di personaggio di Commedia dell'Arte, ovvero Il Capitano, dando così il via ad una serie di scelte registiche e scenografiche molto più affini al teatro di strada che non al teatro borghese di fine 1800.
La tradizione della Commedia dell’Arte e del Teatro di Strada stimola quindi la presenza di lazzi e mutamenti scenici, permette agli attori di rompere la quarta parete e interpretare più personaggi, e attiva il gioco del racconto rappresentato dal passaggio della maschera di Cyrano. Ogni attore, infatti, interpreta la propria versione di Cyrano, con il proprio ritmo, la propria fisicità e la propria sensibilità. La storia infatti procede con  un Cyrano sempre diverso, circondato dai suoi fedele guasconi. Tradendo di fatto alcune regole teatrali legate al “physique du rôle” e ai ‘tipi fissi’ delle maschere di Commedia, gli attori dimostrano come ognuno può essere Cyrano de Bergerac, mostrando al pubblico come chiunque possa diventare un poeta, uno spadaccino, un filosofo, un capitano o un uomo innamorato, semplicemente perseguendo i propri sogni.E’ una commedia irriverente che appassiona grandi e piccoli, con canzoni, acrobazie, duelli di spada e parole all'ultimo "tocco".

Regia Gabriele Tacchi - Interpreti: Valentina Conti, Valentina Greco, Matteo Paino, Irene Scialanca, Gabriele Tacchi. - Interpreti: Valentina Conti, Valentina Greco, Matteo Paino, Irene Scialanca, Gabriele Tacchi. - Scene: Domenico Latronico. - Disegno Luci: Paolo Meglio. - Costumi: Cunegonda Costumi.

Costo:  Biglietto intero 12 € - ridotto 10 €
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per tutti i  Kiri iscitti alla pagina facebook  di KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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“NON AVERE PAURA”. FACILE A DIRSI! Al Martinitt sbarca la commedia dell’orrore.

Un format diEduardo Aldan, adattato da Franco Ferrini, diretto da Ricard Reguant,
con Gianni Garko (il maestro di cerimonia), Claudia Genolini (la babysitter), Edoardo Frullini (il pensionante) ed Emiliano Ottaviani (il vigilante).
Produzione La Bilancia.

TEATRO/CINEMA MARTINITT - Milano
dal 17 maggio al 3 giugno 2018 - Orario spettacoli: giovedì-sabato ore 21.00, domenica ore 18.00. Il sabato anche alle 17.30.

Finale di stagione da brividi al Martinitt, nel vero senso della parola. Nel tempio della comicità milanese arrivano ora anche le risate… isteriche. Niente paura, lo dice anche il titolo: è solo uno spettacolo. Ma che spettacolo! Un nuovo format per il teatro, ai confini della realtà, che capovolge gli schemi: invece di ridere degli attori, il pubblico ride di se stesso e delle proprie fobie.  

Dopo tanti interrogativi sull’essere, risolti sempre in maniera divertente, il Teatro Martinitt suggella una stagione esilarante eppure introspettiva con uno spettacolo assolutamente nuovo e unico, che alla riflessione predilige l’istinto. Il pubblico è invitato a un esperimento –molto forte- di teatro interattivo, un teatro da (soprav)vivere. Straordinari effetti speciali -di luci, sonori e non solo- e citazioni dai grandi horror della storia creano in sala forti suggestioni e si respira il non respirare del pubblico, seduto inizialmente tranquillo su… una poltrona che scotta (e trema pure). L’interazione con gli spettatori è continua, un po’ alla Rocky Horror Picture Show, ma senza rock e con tanti brividi… La trama, costruita appositamente per il Martinitt, affonda nei misteri e nelle nebbie del passato, tra storia e leggenda, tra fatti e misfatti e trascina il pubblico a mettersi, volente o nolente, alla prova, a confrontarsi con i propri fantasmi e i propri limiti. E non è solo un fatto di coraggio: in un momento storico in cui la paura ci viene imposta ogni giorno e in cui con la paura ci tengono al cappio, impariamo a prenderla per le corna, a gestirla. Strumentalizziamola per non farci strumentalizzare.

Paurose risate in arrivo! Questo è uno spettacolo fuori dagli schemi. Uno show da palpitazioni, che fa leva sulle nostre paure infantili, per poi riderci sopra. Un esperimento teatrale, oggi in voga in tutto il mondo, che vuole indurre lo spettatore a provare una sensazione di inquietudine e paura, proprio là dove normalmente si sente al sicuro: in una comoda poltrona di teatro. Trama e ambientazione sorprendenti, terrore psicologico ed effetti speciali sono gli ingredienti di una nuova e appassionante avventura, che scuoterà il pubblico con emozioni forti e divertimento garantito. Ma non rilassatevi troppo, pensando che tanto è solo finzione! Nessuno può dire chi vi sta seduto accanto...

Costo: Ingresso 22 €, ridotto 16 €.
Indicazioni: Parcheggio gratuito.
Info e prenotazioni: Tel. 02 36.58.00.10
Indirizzo: via Pitteri, 58 -Milano
Sito di riferimento: www.teatromartinitt.it
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TEATRO-CANZONE

Avviso ai Soci
L' Associazione Culturale Teatro Trastevere  presenta
ACQUA DE TORRENTE
Di Velia Viti e Andrea Di Palma
Con  Andrea Di Palma, Giovanni Monoscalco, Donatella Santigli , Alessandro Viti, Marco Sartucci
Poesie di Antonio Viti - Musiche originali di Giovanni Monoscalco - Canzoni originali di Alessandro Viti
 
TEATRO TRASTEVERE -  Roma
15  maggio 2018, 21.00

Presentato con grande successo l’estate scorsa, all’interno della seconda edizione del festival di musica e cultura popolare “Terre in azione”, e selezionato dalla  rivista romana LaPlatea, per la prima edizione del concorso InPlatea, arrivando primo nelle votazioni del pubblico e quarto in quelle della giuria tecnica, “Acqua de Torrente” è uno spettacolo poetico, leggero ed intenso che racconta, in una originale forma di teatro-canzone, la società del Lazio Meridionale, più precisamente della Valle del Sacco del dopoguerra, e lo fa attraverso le strampalate avventure sentimentali del protagonista che, sulla soglia dei trent’anni, decide di sposarsi. Poesie dialettali ciociare, le più note canzoni degli anni ’50, canzoni originali e musiche originali si mescolano in una vicenda personale ed intima che affonda salde le sue radici in una realtà rurale e tradizionale, ma che tende con slancio le braccia verso il miraggio del boom economico.

Ma “Acqua de torrente” è soprattutto una storia d’amore senza epoca, dove per il protagonista “l’acqua de torrente” non è tanto quella del fiume che attraversa la vallata dove è nato ed è sempre vissuto, quanto la metafora della donna e del suo rapporto con essa. E così, passando per fiumi in piena che lo travolgono e poi scorrono via, o per fiumi in secca che lo lasciano assetato, continua la sua ricerca di acque limpide che lo cullino con dolcezza e rendano fertile la sua terra.

Costo:  Biglietto intero 12 € - ridotto 10 €
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per tutti i  Kiri iscitti alla pagina facebook  di KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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MANIFESTAZIONI - FESTIVAL - RASSEGNE

"TEATRI D'IMBARCO"
IL TEATRO DELLE SPIAGGE PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L'OMOFOBIA, LA BIFOBIA E LA TRANSFOBIA

Con Don Alessandro Santoro, Suor Stefania Baldini, Nicole De Leo, Dolores Melodia, Danza Demidoff, la Compagnia Teatri d'Imbarco di Beatrice Visibelli e Nicola Zavagli, organizzatore Cristian Palmi, Ireos, Rete Genitori Rainbow, Famiglie Arcobaleno, Agedo, Azione Gay e Lesbica, Movimento Identità Trans e Kairos. Fiaccolata nella notte del 17 maggio e tre giorni di mostre, incontri e spettacoli: una delle piazze più significative della periferia fiorentina si schiera contro tutte le discriminazioni. In collaborazione con Comune di Firenze Quartiere 5, Florence Queer Festival e Biblioteca Filippo Buonarroti. 

Firenze - Teatro delle Spiagge / Biblioteca Buonarroti / Comune di Firenze Q5 Rifredi / Florence Qeer Festival
17/18/19 maggio 2018, vari orari


Fiaccolata nella notte del 17 maggio e tre giorni di mostre, incontri e spettacolo con Don Alessandro Santoro, Suor Stefania Baldini, Nicole De Leo, Dolores Melodia e la Compagnia Teatri d'Imbarco di Beatrice Visibelli, Nicola Zavagli e Cristian Palmi. In una delle piazze più significative della periferia fiorentina, con la collaborazione del Comune di Firenze Quartiere 5, del Florence Queer Festival e della Biblioteca Filippo Buonarroti.

La rassegna si apre giovedì 17 maggio (ore 17.30 Biblioteca Buonarroti, viale Guidoni 188) con Don Alessandro Santoro - il sacerdote del quartiere delle Piagge che nel 2009 celebrò le nozze tra un uomo e una transessuale, ora reintegrato dopo la sospensione della curia - e Suor Stefania Baldini, nell'incontro NESSUN AMORE è SBAGLIATO, per leggere insieme libri come “Le strade dell'amore”  di AAVV, “Cercare se stessi… per trovare Dio” di J.MacNeill e V.Gigante, “Il Volo” di Sandra ‘Iovanka’ Alvino, tutti pubblicati da EdizioniPiagge, la casa editrice della comunità di base del quartiere. Segue, nella stessa location alle 18.30, l'inaugurazione della mostra fotografica “Se Mister Leither Italia è il mio babbo gay”, un progetto di Fabrizio Paoletti – Associazione Rete Genitori Rainbow, e un'esposizione del materiale storico dei movimenti fiorentini a cura di Azione Gay e Lesbica, aperta al pubblico fino al 22 maggio. Dalla periferia la manifestazione arriva nel centro della città, davanti alla Chiesa Battista (via Borgo Ognissanti 4), insieme al Gruppo Kairos, per una VEGLIA dedicata al superamento dell’omofobia, della transfobia e di ogni forma di discriminazione (ore 20.30). Da qui, alle ore 21.30 partirà una fiaccolata di LUCI CONTRO OGNI DISCRIMINAZIONE. Tutti sono invitati a portare una torcia, una candela o una fonte di luce che squarcerà la notte dell’indifferenza, la fiaccolata attraverserà le piazze simbolo della città e si concluderà davanti la Basilica di Santa Croce.
Venerdì 18 maggio la kermesse continua al Teatro delle Spiagge (via del Pesciolino 26) con “OMOFOBI-E. I COLORI DELLA RELAZIONE” (ore 18.00): letture, interventi e performance curati da Teatri d'Imbarco, Movimento Identità Trans e Ass.ne Agedo. E dopo l'aperitivo “RAINBOWSPRITZ”, servito fra gli ombrelloni e le sdraio colorate del “teatro sul tetto di un supermercato”, è di scena la “Rimini” di Pier Vittorio Tondelli nello spettacolo “OMBRE D'ESTATE” di Nicola Zavagli, mise en espace del romanzo, con Beatrice Visibelli, Marco Natalucci, Giovanni Esposito, Patrizia Corti e gli interventi musicali di Magic Candle Corporation. Un omaggio a un grande autore di culto della letteratura gay del nostro 900. Protagonista la fauna estiva della città romagnola raccontata attraverso gli occhi del giornalista inviato in Riviera. La serata teatrale termina con un'anteprima assoluta: “QUANDO ERO UNA BOY” (ore 22,30), il primo studio del nuovo spettacolo dell'artista trans Nicole De Leo e Antonella Monetti, in arte Dolores Melodia. Una produzione Teatri d'Imbarco e Nuovo Teatro Sanità che, con il linguaggio della narrazione e quello della canzone napoletana, racconta la vera mitica storia di Anna Fougez, prima stella del varietà italiano.
Nel pomeriggio di sabato 19 maggio la Biblioteca Buonarroti ospiterà le performance non-stop dell'Associazione Danza Demidoff. Mentre contemporaneamente l'Associazione Famiglie Arcobaleno, terrà un laboratorio-storytelling per i bambini dai 3 anni in su, con letture dal libro “Ci Piacciamo” di JuanolO (ore 16.00) seguito dall'incontro “LE NOSTRE STORIE”, racconti di vita a cui partecipano tutte le associazioni che hanno collaborato all'iniziativa. Alle 17.30, proiezione del cortometraggio LA BELLA E LA BESTIA” di Teatri dell'Invasione e un monologo tratto da “L'ASCENSORE” di Silvano Silvestri.  Chiude gli appuntamenti l'associazione IREOS, con Benedetto Madonia (Servizio Adulti, Famiglia e Inclusione Sociale nel Comune di Firenze ) che presenta il suo ultimo libro: “ORIENTAMENTO SESSUALE E IDENTITA DI GENERE. NUOVE SFIDE PER IL SERVIZIO SOCIALE”.

Costo: Spettacoli – Ingresso x uno  € 10/8 – ingresso x due € 12/10
Indizirizzo: TEATRO DELLE SPIAGGE - Via del Pesciolino,  26 - Firenze
Informazioni: Tel 055310230, 3294187925 - info@teatridimbarco.it

Eventi – Ingresso LIBERO
Indirizzo: BIBLIOTECA BUONARROTI – Viale Guidoni,188 - Firenze
Informazioni: Tel 055 432506 - bibliotecabuonarroti@comune.fi.it
Sito di riferimento: www.teatridimbarco.it
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"LETTERATURE"
Festival Internazionale di Roma
Edizione 2018
“IL DIRITTO / IL ROVESCIO
L’inesauribile corrente delle parole”



Il Festival LETTERATURE quest'anno si svolge in tutta la città grazie al coinvolgimento dell'intera rete delle Biblioteche civiche: un ricco programma di oltre quaranta incontri, presentazioni, e dibattiti che avranno luogo già dall’inizio di maggio, dal lunedì al venerdì, in venticinque Biblioteche di Roma, a partire dall’inaugurazione - giovedì 3 maggio alle ore 19.00 alla Casa delle Letterature - della mostra del Festival con opere inedite e mai esposte della grande artista MARIA LAI.

In particolare, nella ricca programmazione della rete delle Biblioteche di Roma, Casa delle Letterature prevede dal 7 maggio al 25 giugno più di venti appuntamenti, a cura di Maria Ida Gaeta, tra cui si segnalano: il convegno in 4 giornate, dal 14 al 17 maggio, dal titolo Giornate critiche. Il Diritto e il Rovescio del discorso culturale con studiosi e critici di diverse discipline (vedi scheda in cartella stampa) e incontri con bravissime autrici straniere e vari e importanti autori e autrici italiane che si collegano idealmente alle serate alla Basilica di Massenzio.

Il programma nelle altre Biblioteche di Roma, a cura di Simona Cives, parte dal 3 maggio con incontri con gli autori dei dodici libri candidati al Premio Strega 2018 e alcuni appuntamenti incentrati sul tema dei diritti - a 70 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione e dall’approvazione della Dichiarazione Universale dei diritti umani (vedi scheda in cartella stampa) Le Biblioteche coinvolte sono: Rodari, Giovenale, Penazzato, Centrale ragazzi, Tortora, Rugantino, Casa del Parco, Quarticciolo, Bibliocaffè, Villino Corsini. Una serie di incontri sarà dedicata al tema delle Fake News,  in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti di Roma e del Lazio e con OSSIGENO per l’InformazioneOsservatorio promosso da FNSI e OdG sui cronisti minacciati e sulle notizie oscurate. Una breve rassegna che intende affrontare, grazie alla collaborazione tra l’Istituzione Biblioteche di Roma e i rappresentanti dei giornalisti, il tema della credibilità dell’informazione, tra il moltiplicarsi dei canali di diffusione e la straordinaria velocità di propagazione delle notizie stesse che rende sempre più difficile il lavoro di verifica. Le Biblioteche coinvolte sono: Villino Corsini, Quarticciolo, Valle Aurelia, Caffè Letterario e Rugantino.

LETTERATURE è realizzato con la collaborazione di Ambasciate e Istituti culturali italiani e stranieri: Ambasciata degli Stati Uniti d’America, American Academy Rome, Ambasciata di Francia, Accademia di Francia Villa Medici, Ambasciata di Norvegia, Istituto Cervantes di Roma, Goethe Institut Rome, Fondazione Treccani Cultura, Fondazione Bellonci, Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Fondazione Teatro Palladium Università Roma3.
Si ringraziano il Teatro Eliseo, il Teatro di Roma e il Teatro Palladium

GLI APPUNTAMENTI  di questa settimana nella  CASA DELLE LETTERATURE:
GIORNATE CRITICHE. IL DIRITTO E IL ROVESCIO DEL DISCORSO CULTURALE

QUATTRO appuntamenti, dal titolo Giornate critiche. Il Diritto e il Rovescio del discorso culturale. Il primo incontro, il 14 maggio, sarà dedicato allo scrittore e sceneggiatore Luigi Malerba a dieci anni dalla scomparsa e, nelle giornate successive, studiosi e critici di diverse discipline dialogheranno sull’attualità delle riviste letterarie, l’eccesso nella poesia e la necessità della comunicazione critica. Le giornate, che si collegano idealmente alle serate alla Basilica di Massenzio, vedranno la partecipazione di importanti autori e autrici italiane.

>>>14 maggio ore 17.30
La letteratura è provocazione? Rileggere Luigi Malerba nel decennale della morte
Tavola rotonda con Silvana Cirillo, Massimiliano Manganelli, Paolo Mauri, Gino Ruozzi. Coordina Francesca Bernardini
Presentazione di Luigi Malerba, Sull’orlo del cratere, a cura di Gino Ruozzi, (Mondadori, 2018)
Per Luigi Malerba, a dieci anni dalla scomparsa, «Avanguardia», XXIII (2018), n. 67
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

>>>15 maggio ore 18.30
Le riviste letterarie sono utili?
Presentazione della nuova veste editoriale della rivista «Nuovi Argomenti». Interventi di Lorenzo Pavolini, vicedirettore e Marco Cubeddu, caporedattore della rivista Nuovi Argomenti, Dario De Cristofaro della rivista EFFE e Dario Pontuale della rivista Passaporto Nansen.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti


>>>16 maggio ore 17.30
La poesia cerca l’eccesso? Valentino Zeichen poeta radicale
Alberto Bertoni, Maurizio Cucchi, Fabrizio Fantoni, Giulio Ferroni, Biancamaria Frabotta, Roberto Galaverni, Raffaele Manica , Valerio Magrelli. Testimonianze di Silvia Bre, Sasha Piersanti, Gabriella Sica.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

>>>17 maggio ore 17.30
Possiamo fare a meno della critica? Le parole della comunicazione non bastano
Interventi di Andrea Caterini, Franco Cordelli, Paolo Di Paolo, Wlodek Goldkorn, Filippo La Porta, Gabriele Pedullà, Gilda Policastro, Maria Serena Sapegno, Beppe Sebaste, Elvira Seminara, Nadia Terranova.
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GLI APPUNTAMENTI  di questa settimana nelle  BIBLIOTECHE DI ROMA:

>>> 14 maggio ore 18
Biblioteca Raffaello
Dozzina Strega
Utenza libera

>>> 14 maggio ore 18
Teatro Biblioteca Quarticciolo
Fake news. La sfida della credibilità
Con Giuseppe Federico Mennella. In collaborazione con Ossigeno
Utenza libera

>>> 15 maggio ore 18
Biblioteca Nelson Mandela
Dozzina Strega
Utenza libera

15 maggio ore 18
Biblioteca Casa dei Bimbi
Daniele Aristarco, Fake. Non è vero ma ci credo (Einaudi Ragazzi, 2018)
Utenza libera

>>> 16 maggio ore 18
Biblioteca Aldo Fabrizi
Dozzina Strega
Utenza libera

>>> 16 maggio ore 18
Biblioteca Franco Basaglia
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, articolo 13
“Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato”
Costituzione italiana, articolo 16
“Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi”
Donatella Di Cesare, Stranieri residenti (Bollati Boringhieri, 2017)
Con l’autrice e Luciana Castellina
Utenza libera

>>> 16 maggio ore 18
Biblioteca Gianni Rodari
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, articolo 1
Tutti gli esseri umani […] sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza
Spingere oltre ogni limite
Con “Gli spingitori di Fabrizio”, Laura Coccia, Sandro Fioravanti
Utenza libera

18 maggio ore 18
Teatro Biblioteca Quarticciolo
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, articolo 3
“Ogni individuo ha diritto alla vita, alla  libertà ed alla sicurezza della propria persona”
Costituzione italiana, articolo 21
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”
Presentazione del libro di Giovanni Fasanella, Il puzzle Moro (Chiarelettere, 2018)
Con l’autore e Stefania Limiti
Utenza libera

>>> 18 maggio ore 18
Biblioteca Ennio Flaiano
Pier Paolo Altimari e Francesco Melendez, Cittadinanza e Costituzione. I cittadini, lo Stato, le istituzioni europee e internazionali  (Edizioni Conoscenza, 2018).
Utenza libera

>>> 19 maggio ore 11
Biblioteca Valle Aurelia
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, articolo 3
“Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona”
Cinzia Piccoli, Ritratto di uno stalker (L’Asino d’oro edizioni, 2018)
Con l’autrice e Francesco Troccoli
Utenza libera

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L’edizione 2018 di LETTERATURE Festival Internazionale di Roma (3 maggio - 3 luglio) è curata dall'Istituzione Biblioteche di Roma, promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale di Roma, organizzata da Zètema Progetto Cultura, e realizzata con il contributo di Acea.
Il tema scelto per questa edizione è “Il diritto / Il rovescio. L’inesauribile corrente delle parole”, una riflessione sulla arbitrarietà e ambiguità delle parole, sui diversi significati, a volte opposti, che l’uso che ne facciamo può determinare.
Il Festival quest’anno si svolge in tutta la città con un ricco programma di incontri, presentazioni e dibattiti a partire dal 3 maggio nell'intera rete delle Biblioteche civiche.

CostoIngresso GRATUITO
Indirizzi: vari 
Per informazioni: 060608 (tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00)
Sito di riferimento: www.festivaldelleletterature.it
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"Festival INVENTARIA 2018 - VIII edizione la festa del teatro off "
25 compagnie, 5 sezioni, 25 date in palio
7 prime nazionali, 7 prime romane 
4 teatri, 3 quartieri, 20 serate di spettacolo

TEATRO ARGOT STUDIO  -  CARROZZERIE n.o.t   - TEATRO TRASTEVERE |  TEATRO STUDIO UNO - Roma
dal  3 Maggio al 10  giugno  2018 - vari orari

Giunto alla sua ottava edizione, il Festival Inventaria  - La festa del teatro off, organizzato da artisti per artisti, si è affermato come l'evento di chiusura della stagione teatrale capitolina mantenendo il proprio focus sulla drammaturgia contemporanea e sulla pluralità dei linguaggi ospitati. Ventuno le proposte in concorso selezionate tra le oltre 400 candidature pervenute da tutta Italia e dall'estero per offrire un ventaglio quanto più ampio possibile della scena teatrale off per linguaggi e generi, alle quali si aggiungono cinque proposte fuori concorso: due spettacoli ospiti il ritorno dello spettacolo vincitore dell'edizione 2017 e la presentazione dei due spettacoli tratti dai testi vincitori ex aequo del Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio 2016 (VII ed.). 

Otto edizioni all'insegna dell'indipendenza - il Festival, organizzato dalla compagnia DoveComeQuando, è interamente autofinanziato - e della sostenibilità: una formula accorta che ha consentito alla manifestazione di passare dalle sei compagnie della prima edizione alle venticinque di quella attuale e da una a cinque sezioni. Il trend espansivo è confermato anche dall'arricchimento del parco premi: sono 25 le date complessive messe a disposizione delle compagnie vincitrici dai teatri partner del Festival: Teatrino Zero e Teatro a l'Avogaria (Veneto), Il Sipario Strappato (Liguria), Camere d'aria (Emilia Romagna), Spazio Teatrale Allincontro (Toscana), Teatro Trastevere, Teatro Studio Uno, Matutateatro e Sala RomaTeatri (Lazio), Nastro di Mobius e Teatro Primo (Calabria), Clan Off e Teatro dei Naviganti (Sicilia); a esse si aggiungono inoltre altri premi sotto forma di servizi gratuiti, offerti da Roma Fringe Festival, Dino Audino Editore e Scriptdoctor & Playdoctor.

Quest'anno Inventaria avrà luogo nei quattro principali teatri off di tre diversi quartieri della Capitale: Teatro Argot Studio e Teatro Trastevere (Trastevere), Carrozzerie n.o.t. (Ostiense) e Studio Uno (Torpignattara) e si articolerà in quattro sezioni di concorso (Spettacoli, Monologhi/Performance, Corti teatrali e la nuova sezione Demo dedicata agli studi e ai progetti in itinere) e una fuori concorso.

"INVENTARIA", dal latino invenio, trovare; "INVENTARIA", come invenzione, novità; "INVENTARIA", come inventario, molteplicità; "INVENTARIA", come ventata d'aria, d'aria fresca.
 Nelle sue molteplici declinazioni, il teatro è ossigeno, sa sorprendere, respira da millenni

QUESTA SETTIMANA:
>>>mercoledì 16 maggio 21.00
Teatro Studio Uno
PRIMA ROMANA Fortuna (Compagnia SMG) sez. monologhi/performance

>>>giovedì 17 maggio 21.00
Teatro Studio Uno
Giorgio (Garofoli/Nexus) sez. monologhi/performance

>>>venerdì 18 maggio 21.00
Teatro Studio Uno
 Era meglio se facevo l'attore (virgolatreperiodico) sez. monologhi/performance  

>>>sabato 19 maggio 21.00
Teatro Studio Uno
Andirivieni (D'angelo/Lapadula/Martorana) sez. monologhi/performance

LE COMPAGNIE :
Ancorateatro  ||  Collettivo Faus   ||   Compagnia SMG    Compagnia Indipendente dei Giovani Umbri  ||  D'angelo/Lapadula/Martorana Dietro La Maschera   ||  DoveComeQuando   ||  Effetto Joule    exVoto   ||   Garbuggino/Ventriglia - Armunia  ||  Garofoli/Nexus   ||   Gradi/Scalzi    Macondo  ||  Marino/McCreton  ||  Ovatta Armata  ||   Quintoequilibrio  Produzioni Nostrane  ||  RAT  ||  Rizzo/Calabrese  ||  Sciara Progetti  ||  Sconci   Spora Performing Arts  ||  Teatro L'Avvelenata  ||  Vaccaro  ||  virgolatreperiodico 
CREDITS
un progetto di  DoveComeQuando direzione artistica:  Pietro Dattola (Spettacoli, Monologhi/Performance, Demo)    Flavia Germana de Lipsis (Corti teatrali, Demo) organizzazione:  Alessandro Marrone    Alfonso Germanò    Giuliana Ciucci    Pietro Dattola foto:   Novella Oliana ufficio stampa: Artinconnessione    
CON LA COLLABORAZIONE DI
Teatro Trastevere   ||   Teatro Argot Studio   ||   Teatro Studio Uno Roma Fringe Festival  ||  BCC Roma   ||  Dino Audino Editore Teatrino Zero  ||  Il Sipario Strappato   ||   Nastro di Mobius Teatro Clan Off   ||   Teatro dei Naviganti   ||   Teatro Primo   ||   Teatro a l'Avogaria  Spazio Teatrale Allincontro   ||   Camere d'aria   ||   Matutateatro Sala RomaTeatri    ||   Scriptdoctor & Playdoctor   ||   Tickit Spettacoli
MEDIAPARTNERSHIP
 Dramma.it  ||   Persinsala  ||    Saltinaria.it   ||  Recensito.net   Gufetto.press   ||   Parallel Vision

Costi:
Mini-abbonamento ... 22€ (anziché 30/36€) per tre serate a scelta
Intero ... 12€ (Trastevere, Carrozzerie n.o.t, Studio Uno)  ...10 €(Argot Studio)
Ridotto  ... 9 €(Trastevere, Carrozzerie n.o.t, Studio Uno) ... 8 €(Argot Studio)
 riservato a: partecipanti di una qualsiasi edizione di   - Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio  -Festival  Inventaria - Scene da una fotografia         previa prenotazione tramite email
Tessere dei teatri   ... 5 €(Teatro Argot Studio)     ... 3€(Carrozzerie n.o.t)     ... 2  €(Teatro Trastevere)     ... gratuita (Teatro Studio Uno)
Indirizzi:
Teatro Argot Studio via Natale del Grande, 27  (Trastevere)  - Teatro Trastevere  via Jacopa de' Settesoli, 3 (Trastevere) - Carrozzerie n.o.t   via Panfilo Castaldi, 28/a  (Ostiense) - Teatro Studio Uno  via Carlo della Rocca, 6 (Casilino) 
Sito di riferimento: www.dovecomequando.net
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CINEMA

DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE
è lieta di presentare
una produzione
DONKEY’S MOVIES 
"IL CODICE DEL BABBUINO"
un film di Davide Alfonsi e Denis Malagnino

Nei CINEMA da giovedì 17 maggio 2018

Con il patrocinio del Comune di Guidonia

Dopo “La Rieducazione” e “Ad Ogni Costo”, Davide Alfonsi e Denis Malagnino, colonne storiche del collettivo Amanda Flor, tornano su grande schermo con una storia di intolleranza, rabbia e vendetta. Dal tramonto all’alba, tutto in una notte, un western metropolitano ambientato nell’hinterland romano, con i campi rom al posto degli accampamenti indiani e le sale slot in luogo dei saloon…

SINOSSI
Nelle vicinanze di un campo rom viene rinvenuto il corpo di una donna, vittima di uno stupro. Il compagno della ragazza, Tiberio, si mette subito alla ricerca dei responsabili, convinto a vendicare personalmente la sua donna. Accanto a lui l’amico Denis, padre di famiglia senza lavoro che, per la disperazione, ha deciso quella notte stessa di iniziare a spacciare droga. Denis tenta in tutti i modi di far desistere dai progetti di vendetta il giovane e impulsivo Tiberio, ma la situazione si complica terribilmente quando entra in scena il Tibetano, sornione e beffardo boss del quartiere con il quale Denis è pesantemente indebitato…

Paese: Italia, 2017 - Genere: Thriller, Drammatico - Durata: 81 minuti

Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Davide Alfonsi, Denis Malagnino
Cast: Denis Malagnino, Tiberio Suma, Stefano Miconi Proietti, Marco Pocetta, Fabio Sperandio, Alessandra Ronzoni, Cristina Morar, Lionello Pocetta, Daniele Guerrini
Fotografia: Marco Pocetta
Montaggio: Marco Pocetta
Musiche: Dario Zaid
Scenografia: Nicoletta Saporetti
Costumi: Rita Vanelli
Prodotto da: Donkey’s Movies (associazione culturale di promozione sociale)
Distribuzione: Distribuzione Indipendente

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ARTE

APRONO I BATTENTI...

Strange Opera presenta
"Graphiste"
Marta Bianchi, Giulia Caliò, Amalia Caratozzolo, Marialaura Fedi, Marina Girardi, Letizia Iannaccone, Grazia La Padula, Daria Palotti, Daria Petrilli, Elisa Talentino, Daniela Tieni.
La prima mostra itinerante di illustrazione al femminile
a cura di Rossana Calbi

Gocce d’Autore - Potenza
dal 18 maggio all’1 giugno 2018, vari orari

Inaugurazione venerdì 18 maggio

Graphiste prosegue il suo giro per l’Italia e arriva a Potenza per la sua ottava tappa.

Graphiste è la mostra collettiva che dal 2015, grazie all’associazione Strange Opera, porta negli spazi italiani preposti all’arte la prima e unica mostra dedicata interamente all’illustrazione femminile. 

Undici artiste, una di loro a ogni tappa passa il testimone a una collega, offrono al pubblico italiano la loro ricerca e il loro lavoro. 

Itinerari differenti, oltre all’editoria, quali la moda e il design, collocazioni varie: l’undergound e il mainstream si esprimono in una mostra a cura di Rossana Calbi che partita dalla galleria romana Sacripante sta girando tutt’Italia. Graphiste è stata protagonista dei festival dedicati all’illustrazione e all’arte: Ratatà a Macerata, Cotonfioc a Genova e Beu-Beu Art Festival Badia a Ruoti (AR), e presente nelle gallerie d’arte, Amaneï a Salina (ME), Artime Gallery di Latina e Bonobolabo di Ravenna.



Due nuove illustratrici Marta Bianchi e Marialaura Fedi per l’ottava tappa presso lo spazio Gocce d’Autore di Potenza, la prima reduce dalle più forti esperienze editoriali dell’editoria indipendente romana e la seconda forte delle sue illustrazioni per brand legati alla moda italiani ed esteri.



Venerdì 18 maggio, dalle ore 18.30, lo spazio Gocce d’Autore, curato da Eva Bonitatibus, Antonio De Giorgi e Pasquale Palese, invita il suo pubblico alla presentazione di quattro opere inedite dell’artista Marialaura Fedi, per la prima volta in mostra nel capoluogo lucano: quattro lavori dell’artista romana che ha pubblicato per l’edizione francese di «Elle».


Dal 18 maggio 2018, Gocce d’Autore ospita l’ottava tappa di Graphiste, la collettiva presenta diciotto opere di undici illustratrici incorniciate grazie alla collaborazione dello studio d’arte Candeloro.



Graphiste da Gocce d’Autore presenta le opere di Marta Bianchi, Giulia Caliò, Amalia Caratozzolo, Marialaura Fedi, Marina Girardi, Letizia Iannaccone, Grazia La Padula, Daria Palotti, Daria Petrilli, Elisa Talentino, Daniela Tieni.



Costo:   Ingresso GRATUITO

Indirizzo: vico f.lli Marone 12, lato piazza Giacomo Matteotti - Potenza

Informazioni: Gocce d'autore Tel. +39 347 1736102 - Strange Opera Tel. +39 334 3450090 - rossanacalbi@gmail.com
Sito di rifetimento:  www.goccedautore.it
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PROSEGUONO...

SALA BLU presenta
"A STANZE"
mostra personale di LINDA DE ZEN
Con la partecipazione di Marco AboutEmiliano AlfonsiAmalia CaratozzoloMario CastellaniManuel CossuGerlanda Di FranciaPietro MariStefano Mendeni e Giovanni Palmieri
a cura di ROSSANA CALBI

GALLERIA LA CLESSIDRA BLU - Roma
dall'11 maggio al 1 giugno 2018, dal mart alla domenica 16.00-20.00

Inaugurazione venerdì 11 maggio 2018 dalle ore 19.00

Lo spazio SALA BLU torna a ospitare un progetto espositivo di Linda De Zen.

A un anno dalla sua prima mostra nella Capitale, l’artista vicentina presenta il suo ultimo lavoro di ricerca. A stanze è un percorso, un corridoio che porta lungo più visioni; ognuna di queste è bloccata e cristallizzata su una parete. Ogni muro abbacina il pensiero e costringe a considerazioni sul nostro spendere la vita, l’oggetto artistico come l’oggetto funzionale perdono e acquistano nuovi significati.

Sedici opere su supporti differenti: carta, tela, monitor. Sedici lavori che esprimono una visione, quella di Linda De Zen, rinchiusa nella sua testa, estrapolata dai pensieri comuni e reinterpretata con uno sguardo fisso e deciso sulla rappresentazione. Così l’artista procede nel suo lavoro: ad occhi chiusi, titolo della sua prima mostra personale, spiega un procedere lineare solo al suo pensiero, una gestualità che schiude le porte della sua mente nel solo contatto con l’oggetto da ritrarre.
A stanze, a cura di Rossana Calbi, è un momento ben definito che Linda De Zen ha approfondito nel suo anno romano. Si parte da un’ispirazione: l’album The Dark Side of the Moon, una passeggiata tra la musica dei Pink Floyd grazie alla mostra a loro dedicata al MACRO, Their Mortal Remains. Una suggestione che si apre nell’incontro con altri artisti, nove opere introducono nel percorso delle stanze reinterpretando l’oggetto di maggior uso nel nostro quotidiano, il telefono cellulare, che diventa la base per una nuova comunicazione, esclusiva, lineare e unilaterale: quella artistica.

Nove artisti, con stili e percorsi differenti, si inseriscono in quest’ascolto guidato attraverso le stanze di Linda De Zen e che ne apre altre, quelle più oscure e recondite.

Costo:  Ingresso GRATUITO
Informazioni: Tel. +39 06 68801454, +39 340 6710575 | artenellaclessidra@gmail.com
Indirizzo: Via del Teatro Pace, 3 - Roma
Sito di riferimento:  www.facebook.com/laclessidrasalablugallery
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"JOSE WITTEVEEN_ Street Gods and Divine Sinners"
a cura di Marta Bandini e Elettra Bottazzi

GALLERIA PARIONE9
dal 13 aprile  al 22 maggio 2018,  martedì - sabato  14.00 - 20.00_ domenica 16.00 - 20.00

INAUGURA IL 13 APRILE 2018 ALLA PARIONE9 GALLERY DI ROMA STREET GODS AND DIVINE SINNERS MOSTRA PERSONALE DI JOSE WITTEVEEN, ARTISTA OLANDESE CHE, NEGLI ULTIMI ANNI, HA DEDICATO IL SUO LAVORO A ROMA: RITRATTI CHE RACCONTANO LE STRADE E LA GENTE DELLA CITTÀ ETERNA.

Il lavoro di Jose trasforma il vuoto di un paesaggio, spesso malinconico e crudele, in storie mitiche, basate sulla memoria, la realtà e la finzione.
Il comportamento primitivo e animalesco dell'uomo, per lei è importante, specialmente i tentativi dell'umanità di "mascherare" i propri desideri nascosti.
Attraverso la tecnica dell’acquaforte, suo medium favorito, questi temi tornano nel recente lavoro focalizzato su una serie di ritratti delle strade di Roma e della sua gente. L'acquaforte è stata la prima tecnica indiretta in cavo e la più usata come mezzo espressivo  e di diffusione dagli artisti antichi e moderni. La sua origine risale al Medio Evo, periodo in cui si usava l'acido nitrico per incidere fregi e decorazioni su armi e armature. Il suo impiego fu particolarmente in voga tra gli artisti incisori, specilamente tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo. In questo periodo infatti Roma divenne la meta privilegiata di pellegrinaggio da parte di numerosi artisti stranieri, originari soprattutto delle Fiandre e dell'Olanda. I pittori transalpini, come Albrecht Dürer e Marteen Van Heemskerck, dovettero fare i conti con un patrimonio quanto mai vasto e variegato di modelli artistici, studiando reperti antichi e le opere dei maestri rinascimentali. La stampa e l’editoria in generale, con i suoi volumi corredati dalle acquerforti degli artisti incisori fecero in modo che l’ancitchità classica si propagasse in tutta l’Europa e oltre. Tuttavia si levarono altre voci di letterati ed umanisti che cercarono, al contrario, di descrivere alcuni aspetti insoliti della vita in Italia e a Roma nel Cinquecento, come Karel Van Mander.
Così la Witteveen, guardando a una Roma contemporanea ma ancora fortemente legata al suo antico e glorioso passato, rivela l’uomo moderno che la abita: un essere umano guidato dalla paura e dai suoi demoni, dalla lussuria e dai suoi desideri; terrorizzato dalla morte e dall’emancipazione sociale, alla ricerca continua della soddisfazione dei propri bisogni, ma comunque un soldato-armato in grado di gestire le sue insicurezze.
Incontra questi individui per caso, camminando per le vie della città, scontrandosi con i loro demoni e dei, osservando le loro speranze e paure.
Il risultato del suo lavoro è una serie di incisioni guidate da parole con lo scopo di catturare il passeggero "che cammina per le strade di Roma".

Costo:   Ingresso GRATUITO
Indirizzo: via di Parione, 9 - Roma (piazza Navona)
info: 0645615644 - parione9@gmail.com 
Sito di riferimento www.parione9.com
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ROMA ATTRAVERSO L’ARTE DEL ‘900 NELLA MOSTRA
“ROMA CITTÀ MODERNA. Da Nathan al Sessantotto”
a cura di Claudio Crescentini, Federica Pirani, Gloria Raimondi e Daniela Vasta

Una rilettura ideale della cultura artistica di Roma
in circa 180 opere lungo il Novecento fra Modernità e Tradizione

GALLERIA D’ARTE MODERNA DI ROMA - Roma
dal  29 marzo al 28 ottobre  2018, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30

Un tributo alla Capitale d’Italia attraverso gli artisti che l’hanno vissuta e gli stili con cui si sono espressi.
Una rassegna unica che ripercorre le correnti artistiche protagoniste del ‘900 con in primo piano la città di Roma, da sempre polo d’attrazione di culture e  linguaggi diversi.
Presentate oltre 180 opere, tra dipinti, sculture, grafica e fotografia, di cui alcune mai esposte prima e/o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, in una rilettura ideale della cultura artistica di Roma, una città ipercentrica, seppur multiculturale, nella quale, nei decenni, si sono andate sedimentando diversità e univocità non sempre o non solo in conflitto fra di loro. Proprio come nella specificità cronologica individuata che, lungo il Novecento, si svolge fra Modernità e Tradizione, da Ernesto Nathan, Sindaco di Roma (1907-1913) di dichiarata ispirazione mazziniana negli anni di complessa gestione della capitale, fino al decennio dei grandi movimenti di massa e della rivoluzione artistica e culturale ormai universalmente identificata col nome dell'anno in cui si manifestò in maniera più preponderante: il Sessantotto.
La mostra si muove quindi su di un tracciato storicizzato, con il preciso obiettivo di immergere le opere d'arte selezionate nel contesto geo-artistico, temporale e sociale in cui sono state create. Con in primo piano la città, quindi, la sua storia e i suoi luoghi, nelle dissimili ramificazioni territoriali, dal centro alla periferia e viceversa. Ma anche i suoi stili artistici, nei diversi periodi che si sono andati affiancando oppure sovrapponendo e sostituendo, in un avanzamento artistico e intellettuale che ha fatto di Roma il perno della cultura nazionale e internazionale del Novecento, molte volte anticipando temi e stili rispetto ad altri capoluoghi italiani così come per altre capitali europee.

In mostra opere che riproducono paesaggi e figure con valenze simboliste e decadenti realizzate tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del XX secolo (Duilio Cambellotti, Onorato Carlandi, Nino Costa, Adolfo De Carolis, Camillo Innocenti, Auguste Rodin, Adolf Wildt, Ettore Ximenes, ecc.). Si tratta di opere che anticipano quella voglia di rinnovamento e modernità fondamentale per il lavoro degli esponenti della Secessione romana negli anni Dieci (Felice Carena, Nicola D’Antino, Arturo Dazzi, Arturo Noci ecc.), così come per il gruppo dei futuristi e degli aeropittori degli anni Venti e Trenta (Benedetta Cappa Marinetti, Tullio Crali, Sante Monachesi, Enrico Prampolini, Tato, ecc.).
Una parte sostanziale della mostra è dedicata a quella tendenza artistica, per così dire, di “recupero”, spesso teorico oltre che concettuale, dell’antico e della tradizione dell’arte italiana che caratterizza, seppur con distinguo, le molteplici correnti artistiche degli anni Venti-Trenta, dal Tonalismo al Realismo Magico, dalla Metafisica, al Primitivismo, tramite le quali gli artisti “guardano” Roma con un nuovo seppur “antico” sguardo (Giacomo Balla, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Emanuele Cavalli, Giorgio de Chirico, Achille Funi, Franco Gentilini, Arturo Martini, Roberto Melli, Fausto Pirandello, Mario Sironi, ecc.).
Si prosegue con l’approfondimento della Scuola Romana che offre una notevole rosa di capolavori dell’arte italiana del Novecento con focus sulle demolizioni che hanno caratterizzato Roma nella distruzione/ricostruzione del centro città e il conseguente, dissennato, sviluppo delle periferie (Afro, Mario Mafai, Scipione, ecc.), per immettersi nella fase della figurazione e dell’astrazione – il segno – che ha caratterizzato la cultura post-bellica degli anni Quaranta, Cinquanta e primi Sessanta (Renato Guttuso, Leoncillo, Carlo Levi, Gastone Novelli, Achille Perilli, Giulio Turcato, Lorenzo Vespignani, Alberto Ziveri, ecc.). A chiusura, intesa però come apertura verso un’“altra” Roma, i riscontri urbani della Pop Art romana e delle sperimentazioni concettuali della seconda metà degli anni Sessanta che hanno definitivamente dilatato il centro dell’arte e del pensiero artistico di Roma, da Roma oltre la stessa città, per un afflato internazionale (Franco Angeli, Mario Ceroli, Tano Festa, Mario Schifano, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Mimmo Rotella, ecc.).

Anche l’'allestimento della mostra, che coinvolge tutto il museo, è stato pensato tenendo presente il nesso tra i diversi ambienti artistici, tra luoghi temporali e iconografici contigui, al fine di rappresentare la vivace e intensa vita artistica della Capitale. A tal fine anche i tradizionali apparati didattici sono affiancati, in ciascuna sezione, da strumenti multimediali realizzati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Istituto Luce. Attraverso l’individuazione di tre concetti chiave – Architettura e urbanistica / Società/ Arte – sarà consentito visualizzare insieme immagini e brevi testi scientifici utili a dimostrare le stringenti relazioni fra, appunto, la città, il suo sviluppo e le arti.

In occasione della mostra saranno anche organizzate (maggio-ottobre 2018) una serie di iniziative culturali – incontri, letture, presentazioni, proiezioni, serate musicali e a tema – atte a rafforzare la forza dirompente dell’arte e del pensiero culturale a Roma nei suoi “primi” sette decenni della sua evoluzione.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Organizzazione Zètema Progetto Cultura.

Immagine a corredo: Tullio Crali - Vita Orizzonatale, 1938 - Olio su Compensato

Costo: Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna: 7,50 €  intero e 6,50 €  ridotto, per i non residenti;  6,5€  intero e di  5,50  € ridotto, per i residenti; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via Francesco Crispi,  24 -  Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
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"TURNER. Opere della Tate"
A cura di David Blayney Brown

CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma

 dal 22 marzo al 26 agosto 2018 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.

In collaborazione con la Tate di Londra


TURNER.Opere della Tate, una grande esposizione monografica dedicata a uno dei massimi esponenti della pittura inglese: Joseph Mallord William Turner. La mostra, curata da David Blayney Brown, Manton Curator of British Art 1790–1850, segna l’inizio di un’importante collaborazione tra la Tate di Londra e Chiostro del Bramante e sarà un’occasione unica per ammirare alcuni tra i lavori più importanti dell’intero percorso artistico del celebre pittore inglese, assente da oltre 50 anni dalle programmazioni dei musei romani e da 12 anni dai musei italiani. Una collezione unica composta da 92 opere, tra acquerelli, disegni, album, oltre a una selezione di olii, per la prima volta esposte insieme in Italia. Le opere sono state selezionate dal vastissimo lascito che comprende circa 30.000 lavori cartacei, 300 olii e 280 album da disegno, conosciuto come “Turner Bequest”, donato alla Gran Bretagna cinque anni dopo la morte dell’artista nel 1851 e conservato per la maggior parte presso la Tate. Il lascito comprende l’intero corpus di opere custodite presso lo studio personale dell’artista e realizzate nel corso degli anni per il “proprio diletto” secondo la bella espressione del critico John Ruskin.
Un piacere estetico e visivo in cui i ricordi di viaggi, le emozioni e i frammenti di paesaggi visti durante i suoi lunghi soggiorni all’estero, sono il mezzo per raccontare l’evoluzione del linguaggio stilistico di Turner e la sua incessante ricerca poetica, volta a sperimentare le potenzialità espressive della luce e del colore. La mostra ci permette quindi di esaminare l’intera produzione artistica di Turner e rivela come, da disegnatore di soggetti topografici e architettonici, abbia sviluppato man mano uno stile estremamente personale, includendo nelle sue opere una straordinaria gamma di nuovi elementi iconografici e stilistici basandosi su una raffinata predilezione per la luce, il colore e gli effetti atmosferici. La mostra al Chiostro del Bramante - suddivisa in sei sezioni tematiche - pone l’accento sull’importanza che gli acquerelli ebbero per la definizione dello stile di Turner, dimostrando come le sue ricerche espressive abbiano di fatto precorso l’arte degli impressionisti. Il carattere intimo e personale delle opere esposte in mostra sarà anche l’occasione per indagare l’uomo oltre che l’artista e per comprendere i radicali sviluppi dello stile di Turner che, di fatto, anticiparono le tendenze stilistiche della fine del XIX secolo. Dalla sua predilezione per le città marinare al suo interesse per la riproduzione di paesaggi atmosferici inglesi o alpini, fino allo studio dettagliato degli interni domestici o dei rilievi architettonici. Memore dei suoi numerosi viaggi, molti dei quali in Italia, e animato da un forte spirito innovativo, l’artista si dedicò incessantemente a sperimentare, soprattutto negli acquerelli, una libertà compositiva e stilistica e un uso dei colori innovativo e sorprendente, che portarono i suoi contemporanei a pensare che Turner “fosse solito di dipingere con gli occhi, con il naso oltre che con le mani”.

Completa il progetto un’installazione immersiva ideata da Fabien Iliou, videoartista francese, che ispirandosi al lavoro di Turner ha creato un video mapping a 360° attraverso cui il visitatore viene trasportato all’interno del mondo dell’artista e nelle atmosfere dell’Inghilterra di quegli anni. L’innovazione tecnologica per raccontare l’opera di Turner, che ha sempre sperimentato con luce e colore, tanto da anticipare ed essere punto di riferimento per la storia dell’arte contemporanea; un video in movimento, con una musica originale creata dal sound designer e produttore musicale Paky Di Maio. La mostra del Chiostro del Bramante è un viaggio di approfondimento storico-artistico sull’influenza di Turner e, grazie a questo progetto, diviene un’esperienza dei sensi.

Un percorso dedicato specificatamente al pubblico, che, come in occasione delle mostre precedenti, sottolinea la vocazione sperimentale e l’attenzione del Chiostro del Bramante per il coinvolgimento del visitatore.

Catalogo: Skira Editore

Costo: Biglietto intero  13 € (audio guida inclusa) - biglietto ridotto  11 € (audio guida inclusa) per specifiche riduzioni, visita il sito.
Informazioni: hastag ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
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"LIU BOLIN. THE INVISIBLE MAN"
  
COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
dal 2 marzo al  1 luglio 2018,  dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30_venerdì e sabato 9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30


La prima grande mostra in Italia dedicata a Liu Bolin, l’artista cinese definito “l’uomo invisibile” per le sue straordinarie perfomances nell’arte del camouflage.


Amatissimo dal pubblico internazionale sarà celebrato al Vittoriano con una grande mostra antologica attraverso l’esposizione di oltre 70 opere.

È il 2005: l'amministrazione di Pechino ordina di abbattere il quartiere Suojia Village, dove risiedono molti artisti critici con il governo. Liu Bolin, classe 1973 e ai suoi esordi come artista, si mimetizza con le macerie del suo studio, si fa fotografare e divulga la foto dando il via a una protesta silenziosa e "trasparente", riscuotendo allo stesso tempo un inaspettato successo.

Inizia così la straordinaria carriera di uno degli artisti contemporanei più talentuosi e interessanti, capace di nascondere forti messaggi sociali attraverso immagini apparentemente semplici, in una sintesi di molteplici linguaggi quali la pittura, l'installazione e la fotografia.
Le sue performance vogliono essere un messaggio forte e chiaro di ciò che accade nel presente, tra il peso della storia e le conseguenze del progresso.

Nel tempo Liu Bolin si fa fotografare davanti ai più importanti monumenti del mondo, a librerie, a scaffali dei supermercati, a opere d'arte, a montagne di rifiuti e tra gli immigrati; la sua fama cresce fino a quando le sue immagini diventano un'icona per i grandi brand: uno per tutti Moncler, che utilizza per diverse stagioni un camouflage di Liu Bolin per pubblicizzare il proprio marchio, ma anche Tod's, Ferrari e molti altri.

La mostra al Vittoriano racconta la storia di Liu Bolin, dalla prima perfomance a Pechino fino agli scatti più recenti del 2017 alla Reggia di Caserta e al Colosseo, appositamente realizzati per la mostra romana e qui esposti in anteprima mondiale.

Con il patrocinio della Regione Lazio e Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale e quello della Fondazione Italia Cina, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Galleria Boxart, ed è curata daRaffaele Gavarro.
Sponsor Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD.


Immagine: Colosseo n°2, Roma, 2017- Courtesy Boxart, Verona

Costo: Vedi sito
Informazioni e prenotazioni gruppi: + 39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it -  www.ilvittoriano.com
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"MAGNUM MANIFESTO"
Guardare il mondo e raccontarlo in fotografia
a cura di Clément Chéroux 
I 70 anni della Magnum Photos

MUSEO DELL’ARA PACIS - Roma
dal 7 febbraio al 3 giugno 2018 - Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima). Chiuso 1 maggio

Le celebri immagini e gli storici reportagedella più grande agenzia fotogiornalistica internazionale


Arriva a Roma, nella sua prima tappa europea e unica italiana, la mostra Magnum Manifesto.

L’esposizione, promossa da Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, proposta da Contrasto e Magnum Photos 70 e organizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ha cominciato il suo tour globale nel giugno 2017 all’International Center for Photography di New York. L’intento è quello di celebrare il settantesimo anniversario della più grande agenzia fotogiornalistica del mondo, Magnum Photos, creata da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David Seymour nell’aprile del 1947. Da quel giorno, la Magnum Photos è diventata un riferimento nel tempo  sempre più importante per la documentazione e per il fotogiornalismo. Gli autori di Magnum hanno documentato guerre, testimoniato le tensioni sociali, interpretato il nostro tempo, ritratto tanto le persone comuni quanto i grandi della terra, preconizzato i nuovi drammi del futuro.

La mostra raccoglie parte del lavoro realizzato in tutti questi anni e getta uno sguardo nuovo e approfondito sulla storia e sull’archivio dell’Agenzia.
Le immagini celebri e i grandi reportage dei suoi autori permettono di comprendere in che modo e per quale motivo Magnum sia diventata diversa, unica e leggendaria. Dal reportage sui lavoratori immigrati negli USA, realizzato da Eve Arnold negli anni Cinquanta, ai ritratti di “famiglia”, teneri e intimi, di Elliott Erwitt; dalle celebri immagini degli zingari di Josef Koudelka, fino alla toccante serie realizzata nel 1968 da Paul Fusco sul "Funeral Train", il treno che trasportò la salma di Robert Kennedy nel suo ultimo viaggio verso il cimitero di Arlington, attraversando un’America sconvolta e dolente. E ancora, le serie più recenti dei nuovi autori di Magnum: dalla “Spagna Occulta” di Cristina Garcia Rodero, alle osservazioni antropologiche, sotto forma di fotografie, realizzate nel mondo da Martin Parr;  dalla cruda attualità del Sud America documentato da Jérôme Sessini,  fino al Mar Mediterraneo, tenebroso e incerto nelle notti dei migranti, fotografato da Paolo Pellegrin.

Il curatoreClément Chéroux – direttore della fotografia al MoMA di San Francisco e già curatore della grande retrospettiva dedicata a Cartier-Bresson realizzata dal Centre Pompidou e ospitata a Roma proprio al Museo dell’Ara Pacis –  ha selezionato una serie di documenti rari e inediti, immagini di grande valore storico e nuove realizzazioni, per illustrare come Magnum Photos debba la sua eccellenza alla capacità dei fotografi di fondere arte e giornalismo, creazione personale e testimonianza del reale, verificando come il “fattore Magnum” continui a esistere e a rinnovare continuamente il proprio stile.

Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni: la prima scruta l’archivio di Magnum attraverso una lente umanista e si concentra sugli ideali di libertà, uguaglianza, partecipazione e universalismo che emersero dopo la seconda guerra mondiale; la seconda mostra la frammentazione del mondo tra gli anni Settanta e Novanta del Novecento, con uno sguardo particolare rivolto alle  minoranze e agli esclusi; la terza, infine, segue le diverse forme espressive grazie alle quali  i fotografi Magnum hanno colto i mutamenti del mondo e i pericoli che lo minacciano.
Oltre a raccogliere i progetti individuali e collettivi realizzati nel corso degli anni, la mostra presenta anche proiezioni, copertine di riviste, articoli di giornali, libri realizzati nel corso del tempo,  mostrando il contesto originale in cui molte delle fotografie sono state concepite.

La mostra è accompagnata da un libro edito da Contrasto.

Costi: Biglietto solo mostra: 11€ intero; 9€ ridotto + prevendita € 1 Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Informazioni: 060608
Indirizzo: Lungotevere in Augusta - Roma
Sito: www.arapacis.it
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"TRAIANO Costruire l’Impero, creare l’Europa"
ideata da Claudio Parisi Presicce
 a cura di Marina Milella, Simone Pastor e Lucrezia Ungaro

L’optimus princeps che portò l’impero romano alla sua massima estensione celebrato a 1900 anni dalla morte ai Mercati di Traiano

MERCATI DI TRAIANO MUSEO DEI FORI IMPERIALI - Roma
dal 29 novembre 2017 al 16 settembre 2018. Orario: tutti  i giorni 9.30 - 19.30_ 24 e 31 dicembre ore 9.30-14.00 - Giorni di chiusura: 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 dicembre
L’esposizione è promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

Cosa significa costruire un Impero? E in che relazione sta l’Impero Romano con l’Europa attuale?
Politica, economia, welfare, conquiste militari ottenute senza esclusione di colpi; inclusione di popolazioni diverse sotto un unico Stato che governa con leggi che ancora oggi sono alla base della giurisprudenza moderna; la buona amministrazione, influenzata anche da donne capaci, “first ladies” autorevoli; campagne di comunicazione e capacità di persuasione per ottenere il consenso popolare attraverso opere di pubblica utilità, “magnificentia publica” e lusso privato, ma discreto.
Non è la trama di una fiction, né il programma di qualche politico, ma la traccia della mostra Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa, ideata da Claudio Parisi Presicce e a cura di Marina Milella, Simone Pastor e Lucrezia Ungaro per celebrare la ricorrenza dei 1900 anni dalla morte dell’imperatore che ha portato l’Impero alla sua massima espansione.

I reperti archeologici provengono da musei della Sovrintendenza Capitolina (Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Museo della Civiltà Romana, Museo di Roma a Palazzo Braschi, Antiquarium del Celio, Teatro di Marcello), da molti musei e spazi archeologici italiani (Museo Nazionale Romano presso le Terme di Diocleziano e presso Palazzo MassimoMuseo Ostiense a Ostia Antica, Antiquarium della Villa dei Volusii a Lucus Feroniae, Antiquarium di Villa Adriana a Tivoli, Antiquarium Comunale "Villa di Traiano” di Arcinazzo Romano; Museo Correale di Terranova a Sorrento) e alcuni importanti musei stranieri (Musei VaticaniPergamon Museum a Berlino; Museum het Valkhof di Nijmegen; Museo Nazionale di Storia della Romania, Bucarest; Museo Nazionale di Arte romana di Merida, Gliptoteca di Monaco di Baviera).


Ancora, è ospitata presso la via Biberatica anche Columna mutãtio – LA SPIRALE”, un’installazione monumentale di arte contemporanea, ideata dall’artista Luminiţa Țăranu, che racconta la “mutazione” di significato della Colonna di Traiano nel volgersi della storia.
Il messaggio che l’artista, romena di nascita e italiana di adozione, intende trasmettere, è la “mutazione” di significato che avviene nel volgersi della storia: nata per celebrare la conquista della Dacia da parte dei Romani, la Colonna Traiana è diventata nel tempo il simbolo dell’inscindibile legame storico tra l’Italia e la Romania; se nel passato evocava le due guerre portate dall’Imperatore contro Decebalo, il Re dei Daci, oggi il capolavoro romano è anche testimonianza visiva dell’origine del popolo romeno.
Esempio di come la ricerca contemporanea interagisce con l’archeologia e con la memoria, l’installazione che l’artista propone al pubblico intende rinforzare il filo connettivo tra l’antico e il contemporaneo. L’opera, infatti, ha un’impostazione orizzontale come allusione al reperto archeologico quale oggetto musealizzato, metafora del concetto secondo il quale la storia scorre in orizzontale.
Dopo la mostra a Roma, l’installazione “Columna mutãtio – LA SPIRALE” sarà esposta in uno dei prestigiosi musei di Bucarest, in occasione alla festa del centenario dell’Unità Nazionale della Romania, nell’autunno del 2018.


TRAIANO, imperatore costruttore
La mostra sarà caratterizzata dal racconto della vita “eccezionale” di un uomo “ordinario”, significativamente racchiusa in un “titolo” coniato per lui, optimus princeps, ovvero il migliore tra gli imperatori. Colui che seppe riportare gioia tra i romani! come ricordato dallo storico Plinio il Giovane, suo contemporaneo Traiano ci ha ordinato di essere felici e noi lo saremo.
Ma cos’ha fatto di così diverso e innovativo Traiano per meritare un tale consenso incondizionato dall’esercito, dal senato e soprattutto dalle più disparate popolazioni dell’Impero?
Primo imperatore non romano di nascita bensì ispanico, non appartenente ad alcuna dinastia imperiale, ma di ottima famiglia – Ulpia – Marco Ulpio Traiano segue le orme del padre naturale e percorre velocemente i gradi della carriera militare, dimostrando doti di stratega e combattente sul campo a fianco dei suoi uomini, dei quali guadagna così il consenso e la fedeltà assolute. Non solo per questo l’imperatore Nerva lo “adotta” come successore, ma anche perché ne percepisce la capacità di affrontare anche i temi spinosi delle riforme sociali ed economiche di cui l’Impero ha urgente bisogno: lo nomina mentre lui si trova in Germania, lontano dalla capitale che non ha mai visitato.

Una mostra immersiva grazie alle nuove tecnologie e allo storytelling, protagonisti anch’essi dell’allestimento e dei contenuti. I visitatori si troveranno immersi nel mondo di Traiano. L’ imperatore, o meglio il suo fantasma, impersonato da un attore, introdurrà alla vita dell’optimus princeps. Profumi, petali e il rumore della folla daranno al visitatore le stesse sensazioni che il popolo di Roma provava durante un trionfo; stele di soldati si animeranno per mostrare gli affanni del vivere e del morire dei legionari impegnati nelle guerre di conquista di Traiano; si ascolteranno la descrizione dei nemici di Roma, i barbari - antagonisti prima, protagonisti poi delle sorti dell’impero - e le voci delle donne della famiglia reale, impegnate nel sociale e imprenditrici. E, ancora, grazie alla realtà aumentata e a video immersivi rivivranno i monumenti traianei e il fuoco delle fiamme da cui Traiano venne salvato per intercessione di Gregorio Magno.
La mostra si avvarrà anche delle installazioni multimediali e interattive che sono state realizzate grazie alle collaborazioni che la Sovrintendenza Capitolina ha attivato, a scopi di ricerca, studio e divulgazione con la Duke University, Department of Classical Studies, Dig@Lab, con il coordinamento scientifico di M. Forte, la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando (Madrid, Spagna), Laboratorio de Humanidades Digitales con il coordinamento di J. M. Luzon,  la Divisione ICT del Dipartimento di Tecnologie Energetiche dell’ENEA nell’ambito del progetto CO.B.R.A. (COnservazione dei Beni culturali, con l’applicazione di Radiazioni e di tecnologie Abilitanti), responsabile A. Quintiliani.

Catalogo: De Luca Editori d’Arte

Costo: Biglietto integrato Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali + Mostra per i non residenti a Roma: 15 € intero; 13 €  ridotto - per i residenti a Roma: 13 € intero;  11 € ridotto - Biglietto ridottissimo 2 €

Indirizzo: via Quattro Novembre 94 - 00187 Roma

Informazioni: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
Sito di riferimento: www.mercatiditraiano.it 
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"MONET"
a cura di Marianne Mathieu

Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e della Regione Lazio, la grande retrospettiva è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisiain collaborazione con il Musée Marmottan Monet, Paris.

COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
sino al 3 giugno 2018,  dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30_venerdì e sabato 9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30


A GRANDE RICHIESTA, DOPO AVER SUPERATO I 200.000 VISITATORI, LA MOSTRA DEDICATA A CLAUDE MONET PROROGA FINO AL 3 GIUGNO 2018 LA MOSTRA



In mostra circa 60 opere, le più care all’artista e che lo stesso Monet conservava nella sua ultima, amatissima dimora di Giverny: prestiti eccezionali tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi che nel 2014 ha festeggiato gli 80 anni di vita e che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, grazie alle donazioni dei collezionisti dell’epoca e del figlio Michel.

L’inquietante modernità dei salici piangenti, del viale delle rose e del ponticello giapponese ma anche le monumentali ninfee e glicini, i colori evanescenti e sfumati, la campagna francese e la natura in ogni sua fase: tra i capolavori in mostra Ritratto di Michel Monet neonato (1878-79), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905).

Monet - curata da Marianne Mathieu, storico dell’arte e vice-direttore del museo Marmottan, incaricata della Collezione Monet - dà conto dell’intero percorso artistico del maestro impressionista a partire dai primissimi lavori, le celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800 con cui guadagnò i primi soldi e divenne quasi un personaggio nella sua città natale, Le Havre, passando per i paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville, e delle sue tante dimore, inclusa una parentesi in Liguria testimoniata in mostra dal dipinto del castello di Dolceacqua.
Protagonisti anche i ritratti dei figli e le celeberrime tele dedicate ai fiori del suo giardino - costruito sapientemente negli anni al punto che ebbe a dire che se non avesse fatto il pittore sarebbe stato giardiniere e che senza i fiori non avrebbe dipinto -, fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, e poi alle monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa.

L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura, che ha l'obiettivo di avvicinare famiglie, giovani, clienti e dipendenti al mondo dell’arte, attraverso l’accesso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi ed attività di divulgazione artistico-culturale.
La mostra vede come special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia, colore ufficiale Giotto  brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Le audioguide della mostra sono offerte da Generali Italia.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.

Nell'immagine: Claude Monet (1840-1926), Nymphéas, 1916-1919.
Costo: Biglietti- Intero 15 € (audioguida inclusa) - Ridotto 13 € (audioguida inclusa)
Informazioni e prenotazioni gruppi: + 39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it -  www.ilvittoriano.com
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …