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martedì 19 ottobre 2021

KIROSEGNALIAMO dal 19 al 25 ottobre 2021


  K-news  

Kiri, continuano per questa stagione 2021-2022, le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo in streaming e fuori porta.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
 
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. A beve riprenderà anche la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
 
Dunque per sognare con voi...
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Una produzione ENTE TEATRO CRONACA VESUVIOTEATRO
MASSIMO DE MATTEO | FRANCESCO PROCOPIO | ANGELA DE MATTEO
in
MURATORI
di
EDOARDO ERBA
regia
PEPPE MIALE
musiche FLORIANO BOCCHINO
costumi ALESSANDRA GAUDIOSO
scene LUIGI FERRIGNO
luci SALVATORE PALLADINO
aiuto regia GIORDANO BASSETTI
assistente scenografo SARA PALMIERI
assistente alla regia ROBERTA ROSSI SCALA
Si ringraziano
TEATRO BELLINI, THÉÂTRE DE POCHE
 
DOVE e QUANDO
SALA UMBERTO – Roma
Dal 19 e 24 ottobre 2021, martedì - sabato ore  21.00 / domenica ore 17.00


DETTAGLI
La celebre commedia di Edorado Erba, messa in scena per la prima volta in lingua napoletana, affronta un tema quantomai attuale: la crisi dei teatri sempre più sacrificati per fare spazio a lucrosi mega-supermercati. Tra esilaranti scambi comici e momenti diprofonda riflessione, una storia di amicizia, rivincita e conflitti sociali che è un inno d’amore al teatro.
 
In una notte infinita e sospesa, due muratori sono al lavoro per chiudere con un muro il palcoscenico di un teatro in disuso: l’area è stata ceduta al supermercato confinante che deve ampliare il magazzino. È un abuso, bisogna lavorare in fretta, e i due si impegnano con tutte le loro forze per finire prima che venga il giorno. Ma il teatro è un luogo magico, e profanarlo significa scatenare presenze nascoste, irrazionali, capaci di scavare voragini di emozioni nel cuore dei due ignari manovali. E così i due muratori sono protagonisti dell’incontro con una enigmatica e sensuale signorina Giulia che scompiglierà il loro destino e quello del teatro.
Una commedia che alterna momenti comici a momenti poetici, una storia di amicizia, rivincita e conflitti sociali, un inno d’amore al teatro.
 
NOTE DI REGIA
In una notte sospesa e infinita due muratori si insinuano illegalmente in una sala teatrale al confine con un supermercato per realizzare un muro abusivo. Il fine è quello di allargare gli spazi del contiguo esercizio commerciale su mandato del proprietario del palazzo che contiene i due locali. Ma la magia di quel luogo che sta per essere violato vive rappresentandosi in presenze presunte, rumori sinistri, luci irregolari, inducendo perplessità e domande nelle menti e nei cuori dei nostri due anti-eroi. Quando poi si palesa un’incantevole figura di donna, tale signorina Giulia, che appare ora all’uno ora all’altro, ecco che Germano e Fiore nella più assoluta inconsapevolezza, quasi prede di un sortilegio, accennano a citazioni di parole testi e immagini che rimandano al luogo che stanno abitando in quella strana notte. E i due poveri lavoratori, cui la notte e la stanchezza avevano già offerto il destro per parlare dei massimi sistemi pur sempre in coerenza con la loro identità, si confrontano anche duramente fino addirittura a creare i presupposti per scombinare il sodalizio edile che avevano cercato di avviare, lasciando sul terreno di quella contesa i rottami delle rispettive esistenze.
Rottami che poi sono anche i rottami di quell’abusivo muro che stanno realizzando e che scopriremo se riuscirà a diventare impresa compiuta.
È il teatro che prova a sopravvivere sublimando se stesso in un viaggio infinito che vale proverbialmente più della meta. Il testo di Edoardo Erba naviga tra rigogliosi orizzonti di concreta e raffinata comicità e, mai disdegnandole anzi sublimandole, piccole sorprendenti e sostanziali soste in acque che demandano ad un’acuta riflessione sulla condizione umana. E se nella nostra lettura, la retorica potrebbe rappresentare facile inciampo, è nostro desiderio provare a denunciare che, se è vero come è vero, che il momento pandemico in essere costringe ad una crisi della cultura (di cui il Teatro è solo fra le più alte rappresentazioni), è pur vero che l’Autore già nel 2002 ci segnalava che c’era chi desiderava che la cultura fosse murata in un supermercato. Ed è quindi sempre nostro compito provare, con umiltà, ad essere quella signorina Julie che crea le condizioni affinché i muri non si sostituiscano ai sipari.  Peppe Miale

ph Anna Camerlingo
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Prezzo biglietto 21 - disponibili su www.salaumberto.com
 
Via della Mercede 50, Roma
 
prenotazioni@salaumberto.com
 
www.festivalfuoriposto.org
info@fuoricontesto.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
LA PIANESSA
omaggio ad Alberto Savinio
con LUCIA POLI
e con MARCO SCOLASTRA al pianoforte
consulenza di Alessandro Tinterri
testi Alberto Savinio
musiche Savinio, Rossini, Mozart, Satie, Cage, Paderewski, Chopin, Shumman
 
DOVE e QUANDO
TEATRO QUIRINO - Roma
22 e 23 ottobre 2021, ore 21.00
 

DETTAGLI
Lucia Poli impreziosisce il Prologo di stagione del Teatro Quirino,il 22 e 23 ottobre, con lo spettacolo LA PIANESSA omaggio ad Alberto Savinio.
Un pianoforte animato da un fantasma che suona Chopin, un pianoforte femmina che partorisce cuccioli di pianofortini e, ancora, un vecchio pianoforte glorioso che interpreta da solo il suo ultimo concerto: “La Pianessa – Omaggio ad Alberto Savinio” è un tributo al genio multiforme del raffinatissimo scrittore, pittore nonché audace compositore Alberto Savinio (Atene 1891 – Roma 1952).
Lucia Poli narra le vicende tragicomiche di curiosi personaggi che ruotano attorno al protagonismo del pianoforte e aggiunge il bellissimo profilo biografico di Isadora Duncan, che vive tra danza e musica.
Il pianista Marco Scolastra accompagna o intervalla le parole dell’attrice con musiche dello stesso Savinio e di autori da lui citati: Mozart, Kullak, Paderewski, Chopin; ma anche di altri musicisti quali Rossini, De Crescenzo, Satie e Cage, scelti come raccordo drammaturgico.
Ho sempre amato andare in cerca delle piante più segrete del giardino, odorare profumi rari e inconsueti, dando per scontato l’omaggio ai grandi alberi che dominano trionfanti le aiuole centrali. In questo senso l’incontro con Alberto Savinio, artista poliedrico e appartato, pittore, scrittore e anche audace compositore, tanto prezioso quanto a volte misconosciuto, era inevitabile. E’ stato grazie all’Istituzione Universitaria dei Concerti diretta da Giovanni D’Alò, alla vivace partecipazione del Maestro Marco Scolastra e alla consulenza di Alessandro Tinterri, se da questo incontro è nato il concerto-spettacolo “La Pianessa”_ annota Lucia Poli.“Il Maestro Marco Scolatra suona le composizioni di Savinio e quelle di autori da lui amati e spesso citati: Mozart, Paderewski, Chopin, Rossini e Satie e Cage … Io racconto i brani dell’autore che parlano di pianoforti, per rimanere in tema.”
Musica e letteratura si fondono per dare vita ad un momento di teatro intimo e sentito.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti:  interi € 20 - ridotti € 15
 
tel. 06.6794585  biglietteria@teatroquirino.com
Via delle  Vergini, 7 Roma
www.teatroquirino.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
OFF/OFF Theatre
presenta:
DISCARICA
 Uno spettacolo scritto e diretto da Silvano Spada
Con VLADIMIR LUXURIA
e con
Roberto Alpi, Elena Croce, Blu Yoshimi, Filippo Contri, Andrea Verticchio
 
DOVE e QUANDO
oFF/oFF tHEATRE – Roma
Dal 23 al 31 ottobre 2021, dal martedì al sabato ore 21.00 -  la domenica  ore 17.00
 

DETTAGLI
Da sabato 23 ottobre a domenica 31 ottobre 2021,sul palco dell’OFF/OFF Theatre va in scena Discarica, scritto e diretto dal visionario Silvano Spada, con Vladimir Luxuriache torna sulle scene teatrali, insieme aRobertoAlpi, Elena Croce, Blu Yoshimi, Filippo Contri e Andrea Verticchio.
 
Ai confini di una discarica abbandonata, alla periferia di una città, vivono e s’incontranopersone, ognuno con la propria personale storia di vita. Esseri umani emarginati in vari modi dalla società, che insieme ricostruiscono nuovi tipi di famiglia solidale.La discarica è una metafora che simboleggia tutto ciò che l’attuale società ancora esclude e rifiuta.
Un manager licenziatoa cinquant’anni, a causa della ristrutturazione della sua azienda, per cui è precipitato in una vita contro il sistema; una transessuale sfrattatache deve ricostruirsi una vita, un ragazzo che fa uso di droghe, abbandonato dal contesto in cui vive e una ragazza con disagipsicologici, frutto in parte del suo ambiente famigliare, oggetto di bullismo e comportamenti antisociali. In questo gruppo s’inserisce un giovane studente universitario che, nonostante tutto, conserva la sua fiducia nel futuro, con il suo piglio refrattario alla violenza, pronto a dare il suo contributo per costruire una società migliore.
Il testo affronta alcuni dei temi attuali di maggiore impatto sociale: i cinismi di una competitività esasperata, gli eccessi del consumismo e i disagi delle diversità e delle emarginazioni. In questa sorta di “rifugio”, irrompe la violenza di bande delinquenziali e razziste.
 
«Ho scritto questo testo perché sentivo l’esigenza di affrontare in teatro i temi più contemporanei e di maggiore impatto sociale, spinto dai cinismi di una competitività esasperata e dalla mia attenzione ai racconti di tutte le diversità, che l’OFF/OFF Theatre da sempre rappresenta», dichiara Silvano Spada, direttore del teatro, questa volta in veste di autore e regista.
 
NOTE BIOGRAFICHE di Silvano Spada 
Direttore artistico dell’OFF/OFF Theatre, è autore e regista, tra le opere si ricordano: “Processo alla Strega”, con protagonista Ornella Muti, un testo sulla violenza sulle donne, presentato con grande successo in tutta Italia e in tournée in Russia; “Gin &Tonic” presentato al Festival di Spoleto, Teatro Caio Melisso, con ben tredici repliche tutte esaurite; “Tangeri”, prodotto da Maurizio Costanzo per il Festival di Todi e poi in tournée in tutta Italia. 

Immagine: Vladimir Luxuria e  Roberto Alpi_rid_ph Cosimo Sinforini
 
ALTRE INFORMAZIONI
DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA
🎫Costo Biglietti: Intero 25€; Ridotto Over 65 18€; Ridotto Under35 15€ - Dal Martedì al Sabato h.21,00 – Domenica h.17,00
 
Via Giulia 19 – 20 – 21, Roma
Info e Prenotazioni+39 06.89239515 dalle h. 16.00 - offofftheatre.biglietteria@gmail.com –
Prevendita online: www.vivaticket.it
 
www.off-offtheatre.com
 
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NOVITÁ
 
TITOLO
Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
LO SPETTACOLO EVENTO di APERTURA STAGIONE 2021-22
DELIRIO A DUE
di Eugène Ionesco, traduzione di Gian Renzo Morteo
regia Fabio Galadini
con
Fabio Galadini – Lui
Valentina Morini – Lei
aiuto regia Raffaele Balzano
video e progetto grafico Laura Girolami
sound design Mauro Lopez
produzione Compagnia Mauri Sturno
 
DOVE e QUANDO
Teatro trastevereRoma
Dal 19 al 24 ottobre 2021 - Dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 17:30
 

DETTAGLI
Nessuna società ha mai potuto abolire la tristezza umana, nessun sistema politico ci libererà dal dolore della vita, dalla paura di morire, dalla sete di assoluto. La condizione umana prevale sulla condizione sociale, non viceversa. Io invece voglio far apparire sulla scena una tartaruga, trasformarla in un cavallo da corsa, poi far sì che quest’ultimo diventi un cappello, una canzone, un corazziere, un’acqua di sorgente. In teatro si può osare tutto sebbene ora sia il luogo in cui si osa il meno possibile. Io mi sono proposto, per parte mia, di non riconoscere altre leggi che quelle della mia immaginazione; e poiché l’immaginazione ha delle leggi, ciò è una nuova prova che, in fine dei conti, non è arbitraria.
Da Eugène Ionesco: Note e contronote, Torino 1965
Una coppia si logora nel delirio dell’abitudine quotidiana, chiusa nel solipsismo del vivere privato mentre fuori l’umanità marcia inesorabile verso l’autodistruzione. Lui e Lei, normalmente normali, normalmente infelici, normalmente insoddisfatti della vita, passano il loro tempo litigando con cattiveria e violenza su futilità di ogni genere, rinfacciandosi disillusioni e sogni traditi. Parlano, urlano, disputano mentre intorno a loro, come in uno spaventevole controcanto, la guerra infuria. Nell’inconsistenza del dialogo riaffiora un passato rifiutato che, nel ricordo, appare migliore di un presente banale, sciatto e privo di certezze, e dove il linguaggio, invece di essere strumento di comunicazione, è un ostacolo insormontabile.
Sono i protagonisti di «Delirio a due», scritto da Eugène Ionesco nel 1962. Con loro è di scena la stupidità comica e avvilente degli esseri umani, offuscati dalle loro narcotizzanti abitudini, degradati nelle loro tristi banalità, inesorabilmente chiusi nei loro miseri egoismi, nella loro meschina autosufficienza, nel loro gretto conformismo, incapaci di dare un senso a ciò che accade intorno. Incapaci di vedere che, intanto, il mondo lì fuori muore.
Cit. Fabio Galadini
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti interi 12 € - biglietti ridotti 10 €
 
Avviso ai Soci
CONSIGLIATA PRENOTAZIONE
prevista tessera associativa
 
via Jacopa de' Settesoli 3, Roma
 
Contatti: 065814004
info@teatrotrastevere.it
 
www.teatrotrastevere.it
 
kirolandia media partner del teatro
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NOVITÁ
 
TITOLO
FRAMMENTI 2021
Stagione da settembre a dicembre 2021
 
LA REGOLA DEI GIOCHI
di Anton Giulio Calenda
cinque atti unici: “Ucronìa o va tutto bene”, “Soldato”, “Il Regno”, “Matteo”, “Squali, uno studio marino”
drammaturgia Anton Giulio Calenda
regia Alessandro Di Murro
aiuto regia Tommaso Cardelli
assistenti di regia Ilaria Iuozzo e Jessica Miceli
luci Matteo Ziglio
musiche Enea Chisci
costumi Rita Guardabascio e Beatrice Nobili
direttore di Produzione Pino Le Pera
produzione Gruppo della Creta
coproduzione Fattore K
con
Ucronia: Amedeo Monda, Laura Pannia
Soldato: Matteo Baronchelli, Alessandro De Feo
Il Regno: Valeria Almerighi, Jacopo Cinque
Matteo: Alessio Esposito, Bruna Sdao
Squali: Matteo Baronchelli, Jacopo Cinque, Alessio Esposito, Amedeo Monda
 
DOVE e QUANDO
TEATRO BASILICARoma
21-24 ottobre 2021/4-7 novembre/16-19 dicembre, dal martedì al sabato ore 21.00 - domenica ore 17.45
 

DETTAGLI
Cinque opere caratterizzate dalla ferocia e dalla concisione dei dialoghi, da una messinscena stilizzata ed evocativa in cui la parola diventa strumento di costruzione identitaria, lambito da echi provenienti dai più disparati panorami sonori.È la nuova produzione del Gruppo della Creta in scena la TeatroBasilica: “La Regola dei Giochi”, cinque atti unici: “Ucronìa o va tutto bene”, “Soldato”, “Il Regno”, “Matteo” e “Squali, uno studio marino”. La drammaturgia è di Anton Giulio Calenda, con la regia di Alessandro Di Murro. Protagonisti sono: Valeria Almerighi, Matteo Baronchelli, Jacopo Cinque, Alessandro De Feo, Alessio Esposito, Amedeo Monda, Laura Pannia e Bruna Sdao.
 
Perciò, i cinque atti unici che compongono l’evento “La Regola dei Giochi” verranno messi in scena per una settimana al mese, per tutta la stagione teatrale, andando a costituire un format che si discosta dalla stabilità canonica delle produzioni teatrali e che si propone di coltivare una più assidua partecipazione da parte del pubblico. Questa analogia con la narrazione antologica o seriale ne ricalca la struttura e le forme, ma nei contenuti è mantenuta intatta la rotta tracciata dal Gruppo della Creta.
Così dopo il debutto di settembre, le prossime repliche saranno: 21 – 24 ottobre, 4 – 7 novembre, 16 – 19 dicembre
 
A seguito di “D.N.A. Dopo la Nuova Alba”, e “Generazione XX”, è emersa all’interno del Gruppo della Creta la necessità di cimentarsi con forme sceniche prossime al racconto breve e al gesto minimale. Alla volontà di dialogare con il formato seriale che tanto appassiona il pubblico di tutto il mondo è conseguita l’ideazione de “La Regola dei Giochi” che nel contesto del costume odierno appare come una sfida: quella di portare le persone a teatro proponendo loro una fruizione analoga a quella che sono abituate a vedere sugli schermi.
 
Sinossi
Ucronìa o va tutto bene: a conclusione di un conflitto mondiale gli Stati Uniti hanno sconfitto la Cina e sono diventati padroni del mondo. Una donna bambola rinchiusa in una Google-scatola racconta gli avvenimenti che avverranno nel prossimo futuro. A prendersi cura di lei sarà il suo Google-amico.
 
Soldato: Due commilitoni marciano per una landa desolata per ordine dei loro capi. Il fitto dialogare dei due metterà in luce le assurdità morali con cui gli esseri umani sono soliti giustificare dialetticamente la guerra. In questa retorica autoreferenziale ed illogica, è evocata costantemente la presenza del “nemico”, “l’altro”, ciò che è sconosciuto e perciò temuto, da distruggere e dominare.
 
Il Regno: assiso sul suo trono, un re onnipotente sorveglia i suoi preziosi minuscoli e pitocchi confini blaterando insulti contro chiunque minacci la sua stolida e superficiale calma. Una voce, tuttavia, si insinua sempre più in profondità tra i suoi pensieri, guasta la tranquillità del regno e getta il sovrano nel labirinto del dubbio.
 
Matteo: è una tragedia insostenibile ciò che rende la comunicazione di Barbara e Matteo -una elegante coppia alto-borghese- feroce, tagliente, comica e perversa fin dalle primissime battute. Scopriremo i demoni che li perseguitano manifestarsi lungo tutto il corso della vicenda.
 
Squali, uno studio marino: Quattro amici sono in barca a godersi una bella battuta di pesca. Il mare è calmo, il cielo terso. Tutto è perfetto e ideale. A un certo punto però il motore va in panne e i quattro si rendono conto di essere circondati da squali. Emergono allora le personalità dei personaggi, ognuno costretto a prendere una decisione e, dunque, a manifestare la propria visione sulle cose.
 
I cinque atti unici de La regola dei giochi andranno in scena giovedì alle 20.30 con “Ucronia” e alle 22.00 con “Soldato”. Venerdì alle 20.30 andrà in scena “Il Regno” e alle 22.00 “Matteo”. Sabato alle 19.00 andrà in scena “Soldato”, alle 20,30 Ucronia e alle 22.00 “Squali”. Domenica alle 19.00 andrà in scena “Matteo” e alle 20,30 “Il Regno”.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti 15€ un capitolo dello spettacolo - 20€ due capitoli - 30€ tre capitoli - 40€ spettacolo intero (cinque capitoli)
 
Piazza Porta S. Giovanni, 10 Roma
Contatti / Prenotazione obbligatoria +39 392 97.68.519 - info@teatrobasilica.com
Tutte le attività del Teatro Basilica si terranno nel rispetto della normativa in materia di prevenzione dal Covid19
 
www.teatrobasilica.com
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NOVITÁ
 
TITOLO
IL MECCANISMO DEL CAPRO ESPIATORIO
SULFUREA
di Giusi Checcaglini
con Fabio Pasquini Federico Fiocchetti
sax Riccardo Nebbiosi
regia Fabio Grossi
 
DOVE e QUANDO
TEATRO LO SPAZIORoma
Dal 21 al 31 ottobre, dal martedì al sabato ore 21.00 - domenica ore 17.00
 

DETTAGLI
Debutta al Teatro Lo Spazio, dal 21 al 31 ottobre,  “Il meccanismo del capro espiatorio_ Sulfurea”, spettacolo scritto da GiusiCheccaglini e diretto da Fabio Grossi.
Tra i grandi miti della trasgressione, nel mondo occidentale, trionfa il perverso gioco tra il Diavolo e l’uomo, tra due intelligenze con ansia di potere l’uno sull’altro. E’ un duello ad armi dispari, con brevi tregue, che avviene in ogni terreno, esterno ed intimo, pronto a riaccendersi in momenti di particolare criticità per la vita personale e collettiva.
Un uomo giovane, insicuro, malgrado sia piacente e all’apparenza in accordo con il mondo in cui si trova, a un tratto si trova vicino un signore elegante, eloquente ed ironico con il quale si inizia una conversazione particolare in un tempo dilatato e surreale. Entrambi affrontano un cammino segnato da esperienze diverse, guidate e sorrette dal signore apparso al fianco del giovane, ma tutte caratterizzate da punti di vista contraddittori tra loro e provocatori. Tra i due, apparentemente conflittuali in ogni argomento, si instaura uno stretto legame tanto che il loro andare risulta una ‘via’ di nove stazioni di conoscenza, di riflessione, di amore. In termini sfumati appare qua e là un richiamo alla metafisica presenza dentro l’uomo del ‘diavolo’, ma tutto quello che accade tra i due è orientato a spingere l’uomo giovane ‘di tutti i giorni’ ad una coscienza di sé non scontata, né banale, aperta al mondo e ad una spiritualità sensibile all’’altro’. Non si tratta quindi di un diavolo corruttore, perché, oggi, nel mondo c’è quasi rimasto poco da corrompere, ma di un diavolo raddrizzatore che, forse, nel riposizionare il bene e il male nelle vecchie linee, può tornare a fare in pieno il suo mestiere!
In un posto, una stanza, di non si sa dove, due uomini, che non si sa chi sono, sono impegnati in una conversazione, che non sappiamo da dove parte e dove vuole arrivare. All’inizio sembrerà un esercizio di stile, ma ben presto risulta la contemporaneità e la motivazione, di questo incontro”_ annota Fabio Grossi.
Raccontato in forma di ennalogo, il rapporto dei due si snocciola attraverso una time line non definita, ma singolare: ogni stazione/scena apre e chiude in maniera autonoma. Così la vicenda si potrà considerare come una “conversazione continuamente interrotta”. L’elemento che segmenta il tutto sarà la voce di un sax, a volte tenore, soprano, basso o baritono, che parallelamente intesse un su monologo, che a volte diventa dialogo. Tramite la voce di questo oficleide evoluto si cercherà di somatizzare e comprendere i temi discussi. Quindi da una situazione apparentemente claustrofobica si discernerà sullo scibile umano, ribattendo l’antica diaspora tra il bene e il male, tra il concreto e l’apparente, tra la morale e l’amorale.
Due attori e un musicista per raccontare, oggi, l’antica diatriba tra Uomo e il diavolo.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti: 15 € – ridotto: 12 €
(bar aperto per aperitivo dalle 19.00)
 
Via Locri 43, Roma
 
informazioni e prenotazioni
339 775 9351 / 06 77204149
info@teatrolospazio.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
La Bilancia Produzioni
Presenta
LUCI (E OMBRE) DELLA RIBALTA
di Jean-Paul Alègre
con Marco Zordan, , Yaser Mohamed, Emiliano Morana, Ernenegildo Marciante
regia Leonardo Buttaroni
 
DOVE e QUANDO
tEATRO DE’ SERVI – Roma
Dal 7 settembre al 24 ottobre 2021, da martedì a sabato ore 20.00 – domenica ore 17.30.
 

DETTAGLI
Sul palcoscenico del Teatro de’ Servi, dal 7 al 24 ottobre, a grande richiesta, dopo l’interruzione forzata dello scorso anno, si riaccendono le LUCI (ED OMBRE) DELLA RIBALTA, spettacolo diretto da Leonardo Buttaroni e interpretato da Marco Zordan, Yaser Mohamed, Emiliano Morana, Ernenegildo Marciante.
In un ritmo vorticoso tanti personaggi si affacciano sulla scena portando le fragilità, le stranezze, le bizze degli attori e mettendo in discussione il mondo del teatro. Si incontrano attori alle prese con gli ultimi preparativi prima dello spettacolo, altri che subiscono le follie e gli isterismi di un regista, la grottesca storia di un suicidio non ancora avvenuto, uomini venuti dal futuro. Il tutto su un palcoscenico, tra realtà ed illusione teatrale.
Una divertente e paradossale commedia satirica in cui il pubblico non può non sentirsi direttamente coinvolto,  in un’atmosfera irriverente, grottesca, poetica.
Uno spettacolo metateatrale, questa volta impreziosito da un inedito cast, pieno di humour e giochi di parole, in
cui i ruoli tra gli attori sono spesso intercambiabili, dove cambiamenti di personalità, ribaltamenti di significati
e bisticci di parole ci permettono, con molta ironia, di ridere dei teatranti.
Dopo il grande successo di “39 Scalini”, che ha superato le cento repliche, Leonardo Buttaroni torna a dirigere lo stesso cast per “Luci (e ombre) della ribalta” (La balladedesplanches)di Jean-Paul Alègre,rappresentato per la prima volta nel 1997 a Friburgo (Germania). Il testo è stato ripreso poi da 250 compagnie.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti Platea/Galleria: Intero € 24 - Ridotto € 18 - Under14 € 10
 
Via del Mortaro 22, Roma
info: 06 6795130
www.teatroservi.it
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MUSICA
 
CONCERTI
 
NOVITÁ
 
TITOLO
COTTON CLUB
LA PROGRAMMAZIONE
DAL 22 AL 24 OTTOBRE2021
Ogni domenica – Bevo Solo Rock’n Roll
 
DOVE e QUANDO
COTTON CLUB - Roma
Dal 22 al 24  ottobre
 
DETTAGLI
Il Cotton club riapre le porte allo spettacolo dopo un’estate esaltante al Village Celimontana e riapre per "festeggiare" con voi, il nostro pubblico, con una programmazione di ottobre esplosiva.
 
TANTE NOVITA' STRUTTURALI
 
1 IMPIANTO AERAZIONE ANTI-COVID
 
2 IL NOSTRO PICCOLO AUDITORIUM CON COSTRUZIONE CUSTOM-MADE DI UNA SALA DA ASCOLTO CON CONTROLLO ACUSTICO
 
Il Cotton Club è oggi un locale rinnovato con nuovo impianto di aerazione con abbattimento della carica batterica e virale pari al 100% grazie al sistema di sterilizzazione a luce UV-C.
 
A livello acustico invece, per garantire una sempre maggiore esperienza di ascolto, il rinnovato il Cotton Club ha messo a punto una tecnica di controllo acustico appositamente progettata e “custom made” che viene normalmente utilizzata nei grandi auditorium e nei posti in cui l’acustica è caratteristica precipua e dominante
 
PROGRAMMAZIONE
VENERDI’ 22 OTTOBRE 2021
KISITOBAND
Voce, basso, batteria,chitarre, tastiere e percussioni sono il nucleo centrale di questo gruppo musicale; da questi strumenti si sprigionano le idee, i ritmi, i suoni dei loro musicisti che uniscono al stile Afro-Jazz, influenze afro e world music, unendo testi ricchi di valori e di tradizioni, il tutto accompagnato da un bagaglio professionale di ognuno dei componenti.
 
Il gruppo nasce dall’ incontro di questi artisti che hanno lasciato il loro paese di origine tanti anni fa, il Senegal, facendo ognuno il proprio percorso musicale in giro per l’Europa. Si sono poi ritrovati in Italia e hanno deciso di unire la loro esperienza e la loro passione per la musica, dando vita al gruppo KISITOBAND.
 
🎫LIVE SHOW €10
Inizio concerto ore 22:00
 
Line-up
Pierre Michel Diatta, Voce-Chitarra
Papis Diarra, Basso
Jean Charles, Tastiere
Issa Diarra, Chitarra Elettrica
Adi Mbaye, Percussioni
Marcelin Diarra, Batteria
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SABATO 23OTTOBRE 2021
GIANLUCA GUIDI SINATRA E I GRANDI CROONER
Gianluca Guidi, cantante, attore e regista, poliedrica figura, figlio d’arte (di Lauretta Masiero e Johnny Dorelli). Dal teatro alla musica jazz, dalla radio alla televisione. “Fantasista milanese di romana adozione e di borbonica indole”, come ironicamente si autodefinisce, Gianluca Guidi è uno di quei personaggi dalla frizzante biografia. Per questo concerto nella splendida cornice di Villa Celimontana, interpreterà “The Voice”, accompagnato da un incredibile trio jazz, per un’evocativa serata dedicata alla voce jazz più ammirata.
 
Sarà un viaggio tra i migliori brani dello swing e del jazz, immortalati da “Blue Eyes”. il primo incontro di Gianluca Guidi con Sinatra nasce da un baratto. L’album live del concerto al Madison Square Garden di New York del 1974 in cambio di un disco dei Ramones. Scatta da qui un vero e proprio amore nei confronti di The Voice, che manterrà negli anni a dispetto delle mode passeggere.
 
🎫LIVE SHOW €10
Inizio concerto ore 22:00
 
Line-up
Gianluca Guidi, Voce
Andrea Rea, Piano
Dario Rosciglione, Contrabbasso
Amedeo Ariano, Batteria
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DOMENICA 24 OTTOBRE 2021
BEVO SOLO ROCK'N ROLL
THE NEWTONES
L'appuntamento dedicato al Rock'N'Roll anni '50 della domenica: una serata vintage e divertente all'insegna del Rock'n Roll. La serata ci riporterà negli anni '50 grazie ai nostri gruppi live così coinvolgente da fare ballare i più timidi. Lezione di ballo "primi passi" con le migliori scuole di Roma che si alterneranno di domenica in domenica. Domenica 24 ottobre sarà il turno della scuola Dolly&Pupi Rock'n'roll, mentre il live successivo sarà in compagnia delle band THE NEWTONES.
 
Nessuna band come i NewTones è capace di farvi rivivere le atmosfere e le emozioni della migliore musica Americana degli anni '50.Romanticissime ballad, scatenati rock and roll, questo trio vocale si presenta in perfetto stile con il repertorio che propone. Le tre voci si miscelano con gli strumenti: pianoforte (Clem Bernabei), contrabbasso (Damiano Proietti), batteria (Fabrizio Poggi). Il repertorio prevede sia pezzi noti, che vere e proprie chicche che gli ascoltatori saranno lieti di conoscere, nonché una serie di pezzi inediti, che sembrano uscire direttamente da un juke box dell'epoca.Sulla scena da oltre 10 anni in varie formazioni, i NewTones sono la sintesi di una grande passione per la musica anni '50 e per le armonizzazioni vocali.
 
Ingresso ore 19:30
Lezione ore 20:00
Concerto ore 21:00
Lezione di ballo
 
Prezzo special del BEVO SOLO ROCK'N ROLL:
🎫LEZIONE + CONCERTO + DRINK 10€
🎫LEZIONE + CONCERTO + DRINK + PINSA ROMANA 18€
 
Line-up
Clem Bernabei, Voce/Piano
Damiano Proietti, Basso - Voce
Fabrizio Poggi, Batteria - Voce
 
ALTRE INFORMAZIONI 
Via Bellinzona, 2 – Roma
 
Info e prenotazioni
+393490709468
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NOVITÁ
 
TITOLO
STATALE 66
LIVE
 
DOVE e QUANDO
L’ASINO CHE VOLA - Roma
23 ottobre, inizio concerto ore 22:30


DETTAGLI
Sabato 23ottobre presso l’Asino che Vola gli Statale 66 andranno in scena portando una selezione della loro discografia originale e delle cover più rappresentative. La band nasce dalla sottocultura rock romana di fine anni 90 e inizio 2000.Il loro sound mescola le complesse armonie vocali dei gruppi 60’s come i Beach boys, The Zombies, The Beatles con un approccio strumentale più surf e garage, contaminato dal primo Rock’n’roll e Surf (Chuck Berry, Dick Dale), il Chicago Blues (Little Walter, Muddy Waters), il tutto condito da delle tematiche e da un’estetica proto-punk metropolitana alla Velvet Underground.
Sul palcoscenico ci sarà Giulia Meozzi alla batteria, membro fondatore del gruppo, essenziale per il sound della band rock romana. Completano la line-up i musicisti storici della band a partire da Alessandro Meozzi, frontman della band alla chitarra e voce e Mary di Tommaso, chitarra acustica e voce. Gli Statale 66 (noti per le versioni beat/rock di colonne sonore interpretate al programma Stracult su Rai 2) nascono dalla sottocultura rock romana di fine anni 90 e inizio 2000.

ALTRE INFORMAZIONI
Per partecipare all'evento è necessario essere in possesso del Green Pass oppure essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle 48h precedenti. munirsi di mascherina.
 
Con il nuovo progetto della VinOsteria L'Asino si conferma una "piccola cucina meridionale" nella capitale, tra degustazioni e piatti della tradizione Mediterranea e Calabrese. Ampia scelta della Carta dei Vini, birra e cocktail bar.
 
🎫Ingresso 10 € con consumazione
 
Via Antonio Coppi, 12 - Roma
 
Per info:
info.lasinochevola@gmail.com
Prenotazioni tavoli per cena consigliata
WhatsApp al 338 2751028
 
ORARI APERTURA: Martedì/Domenica - Dalle 18 alle 2
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ARTE
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Art GAP, Modern & Contemporary Art
IN_visibili
Mostra personale
ARTISTI: Alessandro Monticelli & Claudio Pagone
CURATORE: Federica Fabrizi

DOVE e QUANDO
ART G.A.P. Gallery -Roma
Dal 23 ottobre al 4 novembre 2021
 

INAUGURAZIONE
sabato 23 ottobre 2021 ore 18:00
Inoltre
EVENTO RAW 2021
30 ottobre 2021_ore 18.00
Interventi musicali di Alessio Toro e Alistair Drummond Petrie
concerto musicale, in occasione della mostra IN_visibili di Monticelli & Pagone
MUSICISTI
Alessio Toro e Alistair Drummond Petrie
COMPOSITORI
Pasquale Sabatelli
Enti promotori: Art GAP, Modern & Contemporary Art

DETTAGLI
In occasione della settimana dell’arte contemporanea romana, la galleria Art GAP è lieta di ospitare, dal 23 ottobre al 4 novembre 2021, la mostra IN_visibili di Monticelli & Pagone, a cura di Federica Fabrizi. Inoltre, per l’evento RAW 2021, sabato 30 ottobre dalle 18:00 alle 19:00 avrà luogo un piccolo concerto in cui si esibiranno Alessio Toro e Alistair Drummond Petrie sulle musiche composte da Pasquale Sabatelli.
Alessandro Monticelli & Claudio Pagone riflettono sul comportamento umano nella società contemporanea, in cui ogni individuo è definito esclusivamente dal gruppo di appartenenza. L’uomo, per sentirsi parte di un tutto, tende a comportarsi diversamente da come farebbe normalmente per non sentirsi diverso, perdendo la sua unicità che lo contraddistingue. Rafforzamento della percezione di sé, non come individuo, ma come elemento integrante del gruppo. Le macchie di Rorschach nelle opere di Monticelli & Pagone divengono individui anonimi, senza volti, che esistono in funzione del loro doppio. Un positivo relegato a mera copia abbellito da abiti alla moda per la necessità di conformarsi alla società dell’immagine e dei consumi e un negativo ridotto all’essenza in cui si rintraccia l’identità che lo contraddistingue dalla collettività omologante. Deindividualizzazione come deprivazione delle caratteristiche individuali. Il duo sulmunese mediante pennellate gestuali e materiche definisco uno spazio senza tempo, o meglio un non-luogo, in cui l’essere umano prova un senso di frustrazione, impotenza e claustrofobia che favorisce la deumanizzazione, il disimpegno sociale, l’anonimato e la deindividualizzazione dell’altro. Del resto siamo in un ‘epoca frenetica, in cui tutto sembra mutare da un momento all’altro, dove non ci sono più riferimenti e sicurezze ma solo dei copioni standardizzati, dettati dalla moda e dal consumismo, che lasciano gli individui vivere nell’illusione di essere liberi ma in realtà sono soggetti passivi plasmati dagli stereotipi sociali, finendo per essere degli esseri intellettualmente invisibili. Alessandro Monticelli (1973) & Claudio Pagone (1976) dal 1999 sono un duo che lavora come un singolo. Vivono e lavorano tra Sulmona e Roma. Le loro opere sono la convergenza di un procedimento che parte da percorsi diversi canalizzati in un’unica destinazione da cui si origina il loro brand-binomio M&P: la sophisticated NeoPop Art. Nelle loro opere la provocazione è sempre dietro l’angolo. Infatti grazie a diverse opere di denuncia sociale come La Venere dell’Immondizia, molto apprezzata da Pistoletto stesso, e le 500 multe a regola d’arte, hanno scatenato reazioni nel sistema massmediatico grazie al quale hanno raggiunto una diffusa notorietà nel mondo dell’arte contemporanea conquistando pubblico e critici. Degno di nota anche il loro intervento all’acquedotto di Sulmona su cui hanno rappresentato sulle 13 lunette delle 21 arcate i 13 miti ovidiani, trasformandolo in una vera e propria opera d’arte contemporanea che dialoga con l’architettura del passato. Le loro opere sono conservate nell’archivio “Arte del XXI secolo” della Soprintendenza speciale per l’arte contemporanea di Roma, nell’archivio di arte contemporanea “Via Farini” di Milano e nell’archivio di arte contemporanea “Futuro” di Roma. Inoltre, molti lavori sono parte di numerose collezioni private. La loro sfida? Proporre nuove tematiche con forme di comunicazione distanti dai modelli prestabiliti dai luoghi “ufficiali”, sfidando i confini concettuali e fisici dell’arte contemporanea.
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Sabato 30 ottobre dalle ore 18:00
la Galleria Art G.A.P. ospita inoltre gli interventi musicali di Alessio Toro (viola) e Alistair Drummond Petrie (violoncello) con musiche composte da Pasquale Sabatelli. L’evento s’inserisce all’interno della mostra “IN_visibili” di Monticelli & Pagone, a cura di Federica Fabrizi.
 
Alessio Toro esegue il brano “Sestam”, per viola, composto da Pasquale Sabatelli. Lavoro per viola solista, costruito fondamentalmente sugli intervalli di sesta e terza. La cellula creatrice del materiale può essere individuata anche semplicemente nel primo bicordo con la relativa acciaccatura. La viola, uno strumento dalla voce dolce e suadente, l’arco mediano tra il violino ed il violoncello, è protagonista di questo lavoro, costruito con significativa intenzione sull’intervallo di sesta minore, come suggerisce lo stesso titolo. Tale intervallo, pregno di significati, anche nei riferimenti all’antica arte della retorica, che tanto rilievo ha avuto nella storia della musica, richiama, proprio grazie ad essa, la figura dell’Exclamatio, in particolare nei momenti in cui l’espressione intervallare viene evidenziata con un salto ascendente, appunto di sesta minore, che rappresenta un’esclamazione o comunque un forte richiamo. Non sempre la sesta minore è resa evidente, pur essendo elemento strutturale di base nello sviluppo del brano, nascosta nel tessuto generale della composizione, tra le trame delle altre costruzioni intervallari, che possono ancora essere interpretate alla luce di un discorso ricco di legami proprio con l’arte retorica (le settime, che creano enfasi e richiamano la tensione, emozioni forti; le terze, legate comunque alle seste, ma anche all’idea, forse, dei primi canti dell’infanzia). Queste caratteristiche costruttive, legate al timbro inconfondibile della viola, concorrono ad evidenziare un sentimento arcano di mistero.
 
Alistair Drummond Petrie esegue il brano “Fantasia”, per violoncello, composto da Pasquale Sabatelli. La “Fantasia” per violoncello è un lavoro che mostra con chiara evidenza la cifra stilistica e le intenzioni del compositore colto, con lo sguardo affettuosamente rivolto ai linguaggi del passato, ma contemporaneamente immerso nel suo tempo e da esso influenzato. La scintilla dell’ispirazione è accesa, non a caso, dalla musica di Bach (Maestro comunque al di sopra del tempo), in particolare dalla Suite n.2 per violoncello. Un seguito intenso di suoni, in un tumulto continuo di pensieri ed immagini che si presentano alla mente dell’autore, che organizza il materiale sonoro in una struttura che si evolve attraverso momenti di maggiore libertà (dedicati alla riflessione e all’espressività), per giungere a situazioni di più definito rigore ritmico, che ricorda e ammicca alle memorie barocche. Assistiamo ad una graduale intensificazione nell’uso del materiale, corrispondente ad una climax che poi trova soluzione e sintesi nel Largo finale e nel periodo conclusivo “con fuoco”. Fondamentale per l’autore, nella definizione del materiale sonoro di riferimento, sembrano essere gli intervalli di semitono e di terza, che generano poi, ovviamente, anche gli altri intervalli. Se osserviamo l’incipit e la chiusura della Fantasia, inoltre, notiamo una significativa simmetria: il suono iniziale coincide con quello finale (Do, IV corda, vuota – importante scelta anche per la ricerca timbrica) e nel suo incipit si apre proprio attraverso il concetto del semitono (in termini assoluti di pitch ), interpretabile in senso ascendente; anche i due suoni finali si trovano sostanzialmente a distanza di semitono (sempre in termini assoluti di pitch), ma questa volta in senso discendente; quasi una chiusura del cerchio.
 
Alessio Toro e Alistair Drummond Petrie eseguono il brano “Lo strabismo mi pervade”, duo per viola e violoncello, composto da Pasquale Sabatelli. Arriviamo così ad un dialogo vivace ed intenso tra viola e violoncello: i due archi si incontrano e si compenetrano, pur individuando, ciascuno secondo una specifica personalità, il proprio ruolo e le proprie caratteristiche. I due momenti, nei quali l’autore realizza la massima omogeneità tra i due strumenti, sono individuabili nella situazione iniziale e nella parte conclusiva: un inizio nel quale viene ricercato un particolare colore, determinato prima dalla IV corda suonata “a vuoto” dal violoncello, poi dalle doppie corde in quinta (Do-Sol - sempre del violoncello e ancora “a vuoto”), alle quali si aggiungono, distribuendone sempre in modo regolare le entrate equidistanti, i nuovi suoni affidati alla viola; anche questi nuovi ingressi sono basati sulla successione per quinte ascendenti; si presenta così, nel Largo iniziale, il materiale costruttivo di base, che verrà sviluppato ed elaborato nel corso dell’intera composizione, partendo da un’atmosfera sospesa, che, con la ripetizione dei primi frammenti in graduale accelerazione, porta all’inizio dell’Andante sostenuto e quindi alla partenza del lavoro. Il periodo conclusivo (“precipitoso” ), raggiunto anch’esso con un’accelerazione nella ripetizione (quattro volte) della battuta che precede immediatamente tale conclusione, presenta un veloce andamento omoritmico dei due strumenti per moto contrario; in un crescendo intenso il compositore raggiunge le ultime note nel fortissimo per concludere all’unisono con il Do centrale (due ottave sopra rispetto al Do dell’incipit). Nel corso dell’opera, viola e violoncello dialogano e si integrano continuamente, presentando brevi momenti di assolo per la viola e un frammento di lunghezza più significativa da solista per il violoncello, più o meno a due terzi della composizione.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Indirizzo: Via di Santa Maria in Monticelli 66, Roma

Orari: lun. / sab. 16:00 – 19:30; dom. 17:00 – 19:30
Telefono: 06.96115866
E-mail: art@artgap.it
Sito ufficiale: www.artgap.it
Instagram: art_gap_gallery
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PROSEGUE
 
TITOLO
QUAYOLA. Re-coding
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO CIPOLLA _ Roma 
29 settembre 2021 - 30 gennaio 2022


DETTAGLI
Dal 29 settembre Palazzo Cipolla a Roma ospiterà la prima mostra monografica di Quayola (1982), artista romano di origine e londinese di adozione, tra gli esponenti più importanti della media-art a livello internazionale.
Quella di Palazzo Cipolla è la cornice ideale per esporre l’arte di Quayola, da sempre animata da un confronto permanente tra l’educazione classica e l’uso quotidiano dei mezzi di espressione visiva più futuristici.
La mostra abbraccia quasi tutta la produzione dell’artista, ospitando opere realizzate tra il 2007 e il 2021, un viaggio immersivo nella vera essenza della sua arte computazionale. Il progetto espositivo si sviluppa in tre aree tematiche: iconografia classica, sculture non finite, e tradizione della pittura di paesaggio.
Avvalendosi di sistemi robotici di intelligenza artificiale e stringhe di codice generativo, Quayola ricodifica la storia dell’arte attraverso una nuova prospettiva, utilizzando un linguaggio innovativo capace di riflettere la sua visione poetica del mondo digitale. L’artista esplora le infinite possibilità di formalizzazione dell’idea creativa attraverso la moltitudine di opportunità che la tecnologia gli offre. Il processo di ricerca diventa così la base dell’opera d’arte stessa.
Quayola non utilizza gli algoritmi solo o semplicemente per creare delle opere d’arte, ma ci restituisce strumenti indispensabili di lettura della nostra società contemporanea. Dipinti rinascimentali e del barocco sono trasformati in complesse composizioni digitali attraverso metodi computazionali, e sculture ispirate alla tecnica michelangiolesca del non-finito sono scolpite mediante mezzi robotici. Seguono rappresentazioni della natura, prodotto di un’arte generativa che evidenzia l’affascinante – benché paradossale – somiglianza tra il mondo naturale e quello digitale. Sviluppando un corpo di lavoro che assume sia una forma immateriale (come i video) che materiale (come le stampe o le sculture), l’artista ci illumina sul paradosso dell'immaterialità che è di fatto una nuova forma di materialità.
La mostra è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è realizzata da Poema con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia ed è curata da Jérôme Neutres e Valentino Catricalà. Essa si inserisce perfettamente nel solco dell’ormai più che ventennale programmazione dello spazio espositivo di Palazzo Cipolla, che la Fondazione – sotto la sapiente guida del suo Presidente – con spiccata sensibilità e lungimiranza ha fin dal principio rivolto ad indagare le tendenze e le manifestazioni più significative dell’arte in tutte le sue forme, partendo dal doveroso approfondimento delle epoche che hanno plasmato l’identità italiana (il Quattrocento, il Barocco) e dalla ricerca sulle culture dei mondi lontani (la Cina imperiale, il Giappone, l’India, la Russia sovietica, gli Stati Uniti), per approdare alle testimonianze più importanti e attuali dell’arte contemporanea nazionale ed internazionale, intercettandone i protagonisti indiscussi e le istanze più innovative e prospettiche (ad esempio, Rockwell, Hopper, Banksy).
Quayola ha esposto in importanti contesti internazionali quali il V&A Museum, Londra, Park Avenue Armory, New York, e il Palais de Tokyo, Parigi, per citarne alcuni. Ha partecipato a Biennali come quella di San Paolo e numerosi festival tra i quali il Sundance Film Festival di Park City. Ha vinto premi prestigiosi come il Golden Nica dell’Ars Electronica Festival.
Immagine: Quayola, Iconographies #81: Adoration after Botticelli, 2016. Serie di stampe a getto d'inchiostro / Series of inkjet prints
 
ALTRE INFORMAZIONI
Testo in catalogo a cura diProf. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele,Presidente Fondazione TerzoPilastro – Internazionale
Scheda catalogo Skira
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PROSEGUE
 
TITOLO
Prima, donna. Margaret Bourke-White
Una straordinaria retrospettiva,
a cura di Alessandra Mauro, documenta attraverso oltre 100 immagini
la visione e la vita controcorrente della fotografa statunitense
 
DOVE e QUANDO
Museo IN TRASTEVERE - Roma
dal 21 settembre 2021 al 27 febbraio 2022


DETTAGLI
Sarà dedicata a Margaret Bourke-White, una tra le figure più rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo, la mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White, ospitata alMuseo di Roma in Trasteveredal 21 settembre al 27 febbraio 2022.
 
L’esposizione, a cura di Alessandra Mauro, è promossa daRomaCulture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura,in collaborazione con Life Picture Collection, detentrice dell’archivio storico di LIFE. Catalogo edito da Contrasto.
 
Pioniera dell’informazione e dell’immagine, Margaret Bourke-White ha esplorato ogni aspetto della fotografia: dalle prime immagini dedicate al mondo dell’industria e ai progetti corporate, fino ai grandi reportage per le testate più importanti come Fortune e Life; dalle cronache visive del secondo conflitto mondiale, ai celebri ritratti di Stalin prima e poi di Gandhi (conosciuto durante il reportage sulla nascita della nuova India e ritratto poco prima della sua morte); dal Sud Africa dell’apartheid, all’America dei conflitti razziali fino al brivido delle visioni aeree del continente americano.
 
Oltre100 immagini, provenienti dall’archivio Life di New York e divise in 11 gruppi tematici che, in una visione cronologica, rintracciano il filo del percorso esistenzialedi Margaret Bourke-White e mostrano la sua capacità visionaria e insieme narrativa, in grado di comporre “storie” fotografiche dense e folgoranti.
 
Ad aprire il percorso espositivo è la prima sezione dal titolo L’incanto delle acciaierie,che mostra i primi lavori industriali di Margaret, da quando nel 1928 apre un suo studio fotografico a Cleveland, mentre la seconda sezione, Conca di polvere,documenta il lavoro sociale realizzato dalla fotografa negli anni della Grande Depressione nel Sud degli USA.
Alla lunga collaborazione con la leggendaria rivista americana LIFE, per cui la Bourke-White realizzerà la copertina e i reportage del primo numero e tanti altri ancora lungo tutta la sua vita, è dedicata la terza sezione dal titolo, per l’appunto, LIFE.
Nella quarta sezione,Sguardi sulla Russia, è inquadrato il periodo in cui Margaret Bourke-White documentò le fasi del piano quinquennale in Unione Sovietica fino ad arrivare a realizzare anni dopo – quando già era scoppiata la Seconda guerra mondiale – il ritratto di Stalin in esclusiva per Life.
Gli anni della guerra, quando per lei fu disegnata la prima divisa militare per una donna corrispondente di guerra, sono documentati nella quinta sezione, dal titoloSul fronte dimenticato: sono gli anni in cui Bourke-White, al seguito dell’esercito USA, sarà in Nord Africa, Italia e Germania. Si prosegue con la sesta sezione, Nei Campi, dove ètestimoniato l’orrore al momento della liberazione del Campo di concentramento di Buchenwald (1945) quando, come ha dichiarato la fotografa, “per lavorare dovevo coprire la mia anima con un velo”.
L’India, la settima sezione,raccoglie il lungo reportage compiuto dalla fotografa al momento dell’indipendenza dell’India e della sua separazione con il Pakistan. Tra le altreimmagini, in mostra anche il celebre ritratto del Mahatma intento a filare all’arcolaio.
Mentre Sud Africa, il titolo dell’ottava sezione, offre una documentazione del grande paese africano durante l’Apartheid, la successiva e nona sezione,Voci del Sud bianco,è il lavoro a colori del 1956 dedicato al tema del segregazionismo del Sud degli USA, che stanno vivendo anni di trasformazione.
Ancora, In alto e a casa, decima sezione, raccoglie alcune tra le più significative immagini aeree realizzate dalla fotografa nel corso della sua vita.
Il percorso termina con La mia misteriosa malattia, undicesima sezione, una serie di immagini che documentano la sua ultima, strenua lotta, quello contro il morbo di Parkinson di cui manifesta i primi sintomi nel 1952 e contro cui combatterà con determinazione. In questo caso, è lei il soggetto del reportage, realizzato dal collega Alfred Eisenstaedt che ne testimonia la forza, la determinazione ma anche la fragilità.
 
Una straordinaria retrospettiva, quindi, per ricordare un’importante fotografa, una grande donna, la sua visione e la sua vita controcorrente.
 
L’esposizione sarà accompagnata da Storie di fotografe e di immagini: ciclo di incontri e di approfondimenti aperti al pubblico intorno ai temi della fotografia e dell’identità femminile.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Piazza S. Egidio 1b – Roma
 
Dal martedì alla domenica ore 10.00 - 20.00
24 e 31 dicembre 10.00-14.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre
 
Promotori Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto
Mostra a cura di Alessandra Mauro
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
In collaborazione con Meredith
Digital Imaging Partner Canon
Con il contributo di Forma. Fondazione Forma per la fotografia
Catalogo a cura di Contrasto
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.zetema.it
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
Chiostro del Bramante
presenta
ALL ABOUT BANKSY
Stesso posto, stesso artista, nuova mostra.
 
DOVE e QUANDO
Chiostro del Bramante - Roma
Dal 5 maggio 2021  al 9 gennaio 2022
 

DETTAGLI
Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
a lui e alle sue opere, e questo nostro desiderio si è realizzato grazie alla collaborazione con Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori del progetto.
Natalia de Marco, direzione artistica DART – Chiostro del Bramante Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
a lui e alle sue opere, e questo nostro desiderio si è realizzato grazie alla collaborazione con Butterfly & Davi Chaumet - Butterfly Art News, curatori del progetto.
Natalia de Marco, direzione artistica DART – Chiostro del Bramante Banksy non riesce a far smettere di parlare di sé. Dall’ultima opera sulle mura del carcere di Reading (UK), dove fu detenuto Oscar Wilde, per denunciarne lo stato di abbandono dal 2013, fino all’asta milionaria a favore del sistema sanitario britannico, con l’aggiudicazione
dell’opera Game Changer per 16,75 milioni di sterline. Così Chiostro del Bramante non può smettere di occuparsi di Banksy e di offrire, con questa nuova mostra, un approfondimento enciclopedico del suo lavoro, grazie a un’importante sezione documentaria composta da fotografie, reportage e video, una nuova occasione espositiva negli spazi rinascimentali nel centro di Roma.
Una narrazione approfondita della poetica dell’artista grazie al contributo di Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, che per la prima volta hanno aperto il loro archivio, in modo così completo, per un’esposizione.
Ovunque si sente parlare di Banksy. Ma cosa sapete di lui se non che è famoso e che la sua identità è ignota? Abbiam documentato la sua carriera dall'inizio degli anni Duemila, tra la strada e le mostre e ora apriamo il nostro archivio.
Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori ALL ABOUT BANKSY è un catalogo ragionato da visitare, un percorso in cui scoprire opere realizzate dal 1999 fino al 2020, con sezioni tematiche sui lavori divenuti icone e sui
 temi fondamentali dell’artista: i primi Black Books, i tanti rats (topi) e poi la politica, la religione, il potere, la guerra, i diritti dell’infanzia, i fenomeni migratori, i rifugiati, la società della sorveglianza, l’ambiente, l’ecologia, il mercato dell’arte.
In mostra inediti e altrettanti approfondimenti: tra gli altri, sul parco tematico non adatto ai bambini Dismaland, sul negozio online Gross Domestic Product, sulle collaborazioni con cantanti e gruppi musicali, tra cui la ricca serie con i britannici Blur.
Opere realizzate con tecniche e supporti differenti, insieme a una contestualizzazione degli interventi pubblici e delle mostre, delle opere e delle esposizioni, tra fotografie, copertine, manifesti, locandine, libri, dischi.
Completano il percorso espositivo tre video per rivivere i momenti più significativi del percorso di Banksy, tra cui un documentario esclusivo e inedito che racconta vent’anni
di carriera dell’artista.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Una mostra organizzata da DART – Chiostro del Bramante
in collaborazione con Butterly Art News
a cura di Butterfly & David Chaumet
con il patrocinio di Regione Lazio e Assessorato Crescita Culturale Roma Capitale
media partner: Sky Arte
 
La mostra è accessibile nel rispetto e secondo le normative per il contenimento di Covid-
19.
 
www.chiostrodelbramante.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
"L’EREDITÀ DI CESARE E LA CONQUISTA DEL TEMPO"
I Fasti Capitolini, straordinari calendari incisi nel marmo, narrano la storia di Roma dalle sue origini agli albori dell’età imperiale grazie alla multimedialità

DOVE e QUANDO
Sala della Lupa - Musei Capitolini - Roma
Dall’8 febbraio al 31 dicembre 2021
Dal lunedì al venerdì ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)


DETTAGLI
L’eredità di Cesare e la conquista del tempo è un progetto espositivo multimediale che racconta in maniera evocativa e coinvolgente le vicende e i protagonisti della storia di Roma antica attraverso i Fasti Capitolini.
Questi straordinari calendari incisi nel marmo, dalla metà del ’500, sono esposti su disegno di Michelangelo Buonarroti sulla parete di fondo della sala della Lupa, un tempo sala dei Fasti antichi, nell’appartamento dei Conservatori, parte del complesso dei Musei Capitolini.
Tra le righe scolpite nel marmo è narrata la storia di Roma che tutti studiano sui libri scolastici e, spesso, al visitatore frettoloso sfugge la menzione di personaggi universalmente noti, Romolo, Tarquinio il Superbo, Giulio Cesare, Augusto, al pari di famose battaglie e importanti conquiste.
 
L’iniziativa, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è ideata e curata dalla Direzione Musei archeologici e storico-artistici. Organizzazione a cura di Zètema Progetto Cultura.
 
Attraverso il videomapping, la grafica e un commento sonoro, l’esposizione multimediale offre al pubblico gli strumenti per rintracciare sulla parete elementi che, seppure presenti all’interno del proprio bagaglio conoscitivo sulla storia di Roma, non ci si aspetta di ritrovare in quella sede e in quelle forme.
Le proiezioni avvengono direttamente sulla parete marmorea alternando il videomapping, che indica e sottolinea le parole e le frasi salienti nei calendari, a una videoproiezione classica che va a sovrapporsi alla parete stessa, quasi annullandola e trasformandola in uno schermo su cui narrare attraverso le immagini gli episodi appena rievocati dai nomi dei protagonisti evidenziati tramite il videomapping.
 
Una proposta innovativa e coinvolgente per scoprire e approfondire la storia di Roma, dalla sua fondazione (753 a.C.) alla fine dell’età repubblicana e agli albori dell’età imperiale (31 a.C.), grazie a una testimonianza storica e archeologica unica nel suo genere.
Il progetto costituirà la prima tappa di avvicinamento alla mostra “La Roma della Repubblica”, in programma nel corso del 2021 presso gli stessi Musei Capitolini. L’esposizione è concepita in continuità con “La Roma dei Re”, ospitata ai Musei Capitolini tra il 2018 e il 2019, come secondo episodio del ciclo “Il racconto dell'archeologia”.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori - Sala della Lupa e dei Fasti antichi
Piazza del Campidoglio, 1 - Roma
 
L’accesso allo spazio espositivo che ospita il progetto è gratuito per i detentori del biglietto di accesso ai Musei Capitolini, per i detentori del biglietto delle esposizioni “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi” presso Palazzo Caffarelli e “I marmi Torlonia - Collezionare capolavori” presso Villa Caffarelli e per i detentori della Mic Card.
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
www.museicapitolini.org; www.museiincomune.it
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EVENTI
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Roma è ‘nabuscìa
All’interno della rassegna EStiamo insieme del Municipio I Centro di Roma
 
DOVE e QUANDO
GIARDINO P. LOMBARDI, VIA SABOTINO - Roma
24 ottobre ore 21:00
 
 
EVENTO ANNULATO


DETTAGLI
Laboratori Permanenti è felice di presentare l’evento Roma è ‘nabuscìa che avrà luogo domenica 24 ottobre alle ore 17.30 presso il giardino P. Lombardi, via Sabotino, Roma.
L'evento è inserito all'interno della rassegna culturale “EStiamo insieme” promossa dal Municipio I Roma Centro: la manifestazione prevede musica, performance teatrali, laboratori e visite guidate che si svolgeranno nel centro di Roma. Gli spettacoli sono a ingresso libero.
Roma è ‘nabuscìaè un progetto realizzato per l’occasione da Laboratori Permanenti: una serie di racconti, monologhi e immagini di Roma, un incontro di un’ora in cui si snodano storie e suggestioni della Capitale.Dalle letture e dalle canzoni nascono brevi inquadrature di una città contraddittoria, ma che tutto comprende, spirito e vivacità, tradizioni e musica, poesia e chiacchiere da bar.
Con la fantasia e con l’amore che nutre per questa città, Marina Leone scrive i dialoghi e i monologhi che uniscono e contrappongono le voci degli attori Caterina Casini e Federico Pacifici.
La sottolineatura musicale è affidata a Sara Modigliani, storica cantante e interprete della canzone romana, accompagnata con la chitarra dal fratello Gabriele.
Un appuntamento tra parole e musica per scoprire, vivere e addentrarsi nella magia di Roma.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Per informazioni
Laboratori Permanenti
338 3315724
333 2910472
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PER BAMBINI e RAGAZZI
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Per la stagione Fiabe e Biscottini dedicata ai più piccoli
RITORNO AD OZ
Scritto e diretto da Gigi Palla
con (in o. a.) Gigi Palla, Gabriella Praticò.
costumi e pupazzi: Amedeo D’Amicis
scene: Lina Zirpoli; Giovanni Vargimigli
Produzione: 2giga in collaborazione con Teatro Le Maschere
 
DOVE e QUANDO
TEATRO LE MASCHERE - Roma
Dal 16 al 24 ottobre 2021  - Spettacolo in scena il sabato e la domenica alle ore 16.00 (alle 18.00 su prenotazione)
 

DETTAGLI
Sarà in scena al Teatro Le Maschere dal 16 al 24 ottobre- per la stagione Fiabe e Biscottini dedicata ai più piccoli -RITORNO AD OZ scritto e diretto da Gigi Pallacon Gigi Palla, Gabriella Praticò. I costumi e i pupazzi sono di Amedeo D’Amicis. Lo spettacolo sarà in scena il sabato e la domenica alle ore 16.00 e alle 18.00 su prenotazione.
 
Dopo molti anni, Dorothy Gale, ormai anziana e smemorata signora della Grande Mela, torna nella sua vecchia casa del Kansas, accompagnata dal fido badante portoricano Pedro: a sua insaputa deve infatti firmare il contratto di vendita della casa.
Durante il soggiorno però Dorothy ritrova gli antichi giocattoli di porcellana che le riportano alla mente le passate avventure, mentre nella stessa notte, il Taglialegna di latta torna a farle visita con una notizia allarmante: nel meraviglioso mondo di Oz, alla città di Smeraldo, sta per scoppiare una guerra che solo lei ha la possibilità di scongiurare: una guerra tra lo Spaventapasseri, re dei Munkin e Leone, re degli abitanti della foresta. È questa per Dorothy l’occasione di un nuovo, fantastico viaggio nel meraviglioso mondo di Oz, cercando di mettere la pace nel conflitto tra i due amici, compagni di quella prima fantastica avventura.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Prezzo biglietto 10 €
 
Info e prenotazioni: tel. 06 58330817, e-mail: info@teatrolemaschere.it
 
via Aurelio Saliceti 1/3 – 00153 Roma
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NOVITÁ
 
TITOLO
INFANZIE E ADOLESCENZE IN GIOCO 2021
Teatro, musica, danza, circo sociale
Giallo Mare Minimal Teatro (Empoli)
presenta
Mostriciattoli
di e con Vania Pucci
disegni realizzati dal vivo ed elaborazione immagini multimediali Ines Cattabriga
 
DOVE e QUANDO
Centrale Preneste Teatro - Roma
23 e 24 ottobre 2021 alle ore 16.30
 

DETTAGLI
A Centrale Preneste Teatro (Via Alberto da Giussano, 58 Roma) prosegue la Rassegna Infanzie e adolescenze in gioco 2021: sabato 23 e domenica 24 ottobre alle ore 16.30 Giallo Mare Minimal Teatro, in arrivo da Empoli, porta in scena “Mostriciattoli”. Lo spettacolo con attori, immagini e disegno su sabbia dal vivo è di e con Vania Pucci, i disegni realizzati dal vivo e l’elaborazione delle immagini multimediali sono di Ines Cattabriga.
Olmo è un bambino che vuol essere grande, ma tutti lo considerano piccolo. Da un po’ di tempo però le cose sono cambiate. Olmo si domanda come mai sia diventato grande improvvisamente. È successo quando è arrivata Anna, la sorellina. Son tutti lì sorridenti intorno a lei però Olmo è quasi sicuro che sotto le sembianze della sorella si nasconda un mostro e vuole trovare le prove del suo sospetto. Oppure tutto è cominciato quando è andato in prima elementare? Tante cose nuove da imparare, tante nuove regole da rispettare e la maestra o il maestro, forse anche loro sono mostri da smascherare. I mostri popolano tutta la casa, la scuola, la stanza di Olmo ma i grandi non li vedono fino a che un incontro fortunato con un piccolo cane, Polpetta, porta Olmo a dimenticare le sue paure, anzi a combatterle e a diventare grande. Così anche la scuola e la sorellina piano piano perdono le sembianze di mostro, anzi di mostri in casa non ce ne sono più. Neanche un piccolo mostriciattolo.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Il costo del biglietto è per tutti di 6 €.
Adatto dai 3 ai 6 anni.
 
Acquisto on-line su www.centraleprenesteteatro.it o in biglietteria previa prenotazione al numero 06 27801063 o all’indirizzo mail info@ruotalibera.eu (lun./ven. ore 10.00/17.00)
Sabato e domenica esclusivamente tramite sms o whatsapp al numero 320/2392833
 
COVID 19 - LINEE GUIDA PER L’ACCESSO ALLE ATTIVITÀ’ SI RICORDA CHE L’ACCESSO ALLE ATTIVITÀ È CONSENTITO ESCLUSIVAMENTE AI SOGGETTI MUNITI DI DOCUMENTO D’IDENTITÀ VALIDO (D.L. 23/07/21 N. 105) E DI UNA DELLE SEGUENTI CERTIFICAZIONI VERDI COVID-19:
• Esibizione del Green Pass che comprovi l’inoculazione almeno della prima dose vaccinale.
• In alternativa al Green Pass, sarà necessario esibire il certificato che attesti la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi) o il risultato negativo di un test molecolare o antigenico rapido al virus (validità 48 ore).
• Sono esenti i bambini di età inferiore ai 12 anni e i soggetti esonerati sulla base di idonea certificazione medica.
• L’accesso alla manifestazione rimane contingentato, con obbligo di mascherina (per i bambini valgono le norme generali), previa misurazione della temperatura e igienizzazione delle mani, come da obblighi di legge.
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PROSEGUE
con aggiornamento
 
TITOLO
ASSOCIAZIONE ARIADNE
PRESENTA
TEATRO LETTERARIO
ASSOCIAZIONE ARIADNE PRESENTA “TEATRO LETTERARIO”
CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE LAZIO
AL CENTRO DELLE PERIFERIE
WEEK-END LETTERAL-TEATRALE
PER I BAMBINI
“GRIMMROCK/I MUSICISTI DI BREMA”
DA & DEI FRATELLI GRIMM
Regia di Valeria Freiberg
con Cristina Colonnetti e Andrea Stefani

DOVE e QUANDO
A ROMA PRESSO I GIARDINI DI VIA GASPERINA, 254
23 e 24 ottobre, ore 11.30


DETTAGLI
Associazione Ariadne – una delle realtà teatrali maggiormente impegnate in attività formative, divulgative e di ricerca sta svolgendo “Teatro Letterario”, l’interessante progetto che comprende, in varie località, una corposa serie di laboratori, workshop, masterclass teatral-letterari e poi spettacoli, letture drammatizzate ed anche performance multimediali, che si avvalgono del contributo della Regione Lazio.

Una sezione di Teatro Letterario è dedicata ai più piccoli (5+) per i quali sono in programma week-end teatral-letterari sulla letteratura per l’infanzia. L’appuntamento è sabato 23 e domenica 24 ottobre a Roma, presso i giardini di via Gasperina, 254, con la rappresentazione letteral-teatrale e multimediale “GrimmRock/I Musicisti di Brema” tratta dalla famosa favola dei fratelli Grimm “I musicanti di Brema”. La regia è di Valeria Freiberg.

Il teatro al centro delle periferie. “Il grande architetto Renzo Piano disse una volta che ‘La periferia è la città del futuro’ non possiamo che condividere questo punto di vista – osserva Valeria Freiberg -. Quest’anno particolare, fatto di chiusure, riaperture e incertezze di varia natura, abbiamo capito che è davvero importante il lavoro di divulgazione e di promozione della cultura e dello spettacolo dal vivo sul nostro territorio. In particolare, ci sembrava indispensabile coinvolgere soprattutto bambini e ragazzi dei piccoli centri”.  La rassegna ‘Teatro Letterario’ ideata dalla regista Valeria Freiberg e dall’Associazione Ariadne e realizzata con il contributo della Regione Lazio non è solo un insieme di spettacoli teatrali, ma un gesto culturale capace di coinvolgere le comunità che, talvolta per motivi, se vogliamo geografici o sociali, si sono trovate distaccate. La periferia si trasforma così in un luogo eccentrico, non soltanto in quanto fuori dal centro, ma soprattutto come luogo non condizionato, aperto, sperimentale che infonde presso i cittadini una visione più completa dei processi culturali in corso in questi ultimi anni.

“GrimmRock/I Musicisti di Brema” è una pièce multimediale, ideata come un’articolata azione scenica, che coniuga teatro di prosa, poesia, musica, balletti, immagini digitali e gioco. La regia è diretta da Valeria Freiberg, in scena un giovane attore Andrea Stefani. Si vuole coinvolgere i bambini in un gioco teatrale dandogli la possibilità di esprimere loro stessi. Una favola contemporanea adatta a tutta la famiglia.

Protagonisti il giovane Trovatore e i suoi amici; un asino, un cane, un gatto e un gallo che giungono a Brema per allestire uno spettacolo musicale. Nella fiaba originale gli animali venivano trattati male dai loro padroni, in questa nuova edizione trovano un loro riscatto. Sottolineano dalla Compagnia: “Nella nostra favola i quattro animali sono finalmente liberi, vivono senza padroni e si riuniscono in una banda musicale. Inoltre hanno dei nuovi e coraggiosi amici: una Principessa che si innamorerà perdutamente del giovane Trovatore, un investigatore privato che vorrà ostacolare il loro amore e un Re buffo, ma tenero e alla moda”. Sono presenti sulla scena virtuale anche dei briganti. Lungo la via gli artisti affronteranno così molte avventure e le strade di Brema saranno un palcoscenico perfetto dove esibirsi per far divertire i bambini.

Spiega la regista Valeria Freiberg: “Lo spettacolo è un’esperienza che racchiude in sé la possibilità di una percezione nuova, qualitativamente trasfigurata della materia-teatro e la costruzione di un mondo indipendente di suoni. Romantico e audace nella sua libera rivisitazione della trama della fiaba dei fratelli Grimm, la pièce è un vero e proprio cross-over, un connubio creativo fra teatro, suoni e immagini. Si tratta di un’esperienza elettronica, dato che trae la propria identità proprio dallo scambio continuo di linguaggi, forme e metodi in una dimensione sperimentale”.

Lo spettacolo ha diverse morali, insegna ai bambini l’importanza del lavoro di squadra, a non arrendersi di fronte alle difficoltà e rendere le proprie diversità un punto di forza. “GrimmRock/I Musicisti di Brema” – conclude la regista – con linguaggio moderno, indica ai piccoli spettatori la strada verso il coraggio, l’altruismo e la fedeltà, ma è anche un monito al rispetto degli animali”. 

 
 
 
ALTRE INFORMAZIONI
Biglietti 7 €

Giardini di via Gasperina - Tor di Mezzavia - Roma


Informazioni www.compagniateatroa.it

Mail info.ariadneteatroa@gmail.com

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UNO SGUARDO FUORI PORTA
 
DANZA
 
NOVITÁ
 
TITOLO
ACCADEMIA UCRAINA DI BALLETTO
presenta
BIANCANEVE E I SETTE NANI
 
DOVE e QUANDO
TAM Teatro Arcimboldi - Milano
24 ottobre ore 11.00 ed ore 16.00
 

DETTAGLI
L’Accademia Ucraina di Balletto torna al TAM Teatro Arcimboldi Milano per un appuntamento d’eccezione:BIANCANEVE E I SETTE NANI, balletto di repertorio classico che ha già registrato il sold out per due anni di fila.
Grazie alla grande richiesta di pubblico, oltre alla già annunciata data del 24 ottobre alle ore 16.00, lo stesso giorno è stata aggiunto uno spettacolo alle ore 11.00.
Realizzato per la prima volta in questa versione al teatro dell’Opera di Kiev nel 1975, lo  spettacolo è una produzione dedicata alle famigliecon l’obiettivo di avvicinare i più piccoli al mondo del teatro e della danza attraverso lafamosissima e amatissima fiaba dei Fratelli Grimm. Gli animali del bosco, i fiori e le piante prenderanno vita e porteranno il pubblico nel magico mondo di Biancaneve, mentre i sette buffi nani saranno protagonisti di momenti di grande divertimento e risate.
Le appassionanti note musicali e i vivaci e colorati costumi completeranno questo classico del balletto che saprà affascinare tutti gli spettatori in sala.
Le appassionanti note musicali e i vivaci e colorati costumi completeranno questo classico del balletto che saprà affascinare tutti gli spettatori in sala.
Sempre presente nelle stagioni dei teatri dell’est e forse meno conosciuto in Europa, Biancaneve è stato messo per la prima volta in Italia nella stagione 2016/2017 proprio al Teatro Arcimboldi, dagli allievi dell’Accademia Ucraina di Balletto, unica in Italia a detenerne i diritti originali.
Quest’annotornaa grande richiestae vedrà nel ruolo di Biancaneve e delPrincipe rispettivamente TATIANA e NICOLAI NAZARCHEVICI, primi ballerini del Teatro dell’Opera della Moldavia.
Con le musiche di Bogdan Pavlovsky e le coreografie originali di GenrichMaiorov, il pubblico sarà proiettato nella magia di una storia senza tempo che ha fatto parte dell’infanzia di ognuno di noi, ma anche dei nostri bambini.
Anche gli amanti del balletto si lasceranno conquistare da uno spettacolo nel quale non mancheranno tecnica, virtuosismi, scenografie e costumi di altissimo livello.
Anche gli amanti del balletto si lasceranno conquistare da uno spettacolo nel quale non mancheranno tecnica, virtuosismi, scenografie e costumi di altissimo livello.
Un imperdibile appuntamento sulle punte, una fiaba senza tempo per grandi e piccini da vivere insieme all’Accademia Ucraina di Balletto.
ALTRE INFORMAZIONI
Prezzi Biglietti
-     Platea Bassa Gold € 30,00 + prevendita
-     Platea Bassa € 25,00 + prevendita
-     Platea Alta € 20,00 + prevendita
-     Prima Galleria € 15,00 + prevendita
 
Viale dell’Innovazione 20 – Milano
 
Infoline: info@teatroarcimboldi.it
 
VISITA IN SICUREZZA
In ottemperanza alla normativa, per accedere al teatro è obbligatorio presentare all’ingresso un GREEN PASS che attesti almeno una delle seguenti condizioni:
– la somministrazione di entrambe le dosi del vaccino o della prima dose avvenuta da 15 giorni
– la guarigione da Sars-Cov-2 e il conseguente termine dell’isolamento
– l’esito negativo di un test molecolare o antigenico rapido al virus Sars-Cov-2 (valido per 48h da quando è stato effettuato)
 
Le disposizioni non si applicano ai bambini sotto i 12 anni e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica.
Per maggiori informazioni sulla Certificazione verde COVID-19visita il sito ufficiale www.dgc.gov.it/web/
Ulteriori informazioni su:  www.teatroarcimboldi.it/visita-in-sicurezza
 
www.teatroarcimboldi.it
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ARTE

PROSEGUE
 
TITOLO
MONET.
Dal Musée Marmottan Monet, Parigi
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO REALE - Milano
18 settembre 2021 - 30 gennaio 2022

 
DETTAGLI
Da oggi 18 settembre, a inaugurare la stagione autunnale di Palazzo Reale Milano, apre al pubblico l’attesissima esposizione dedicata al più importante rappresentate dell’Impressionismo: CLAUDE MONET.
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia, la mostra è curata da Marianne Mathieu ed è realizzata in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, da cui proviene l’intero corpus di opere, e l’Académie Des Beaux – Arts – Institut de France.
La mostra rientra nel progetto museologico ed espositivo “Musei del mondo a Palazzo Reale” nato con l’intento di far conoscere le collezioni e la storia dei più importanti musei internazionali.
Un percorso espositivo dove ad accogliere il pubblico ci saranno 53 opere di Monet tra cui le sue Ninfee (1916-1919), Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905) e Le rose (1925-1926), la sua ultima e magica opera: un prestito straordinario non solo perché riunisce alcune delle punte di diamante della produzione artistica di Monet, ma anche per l’enorme difficoltà di questo periodo nel far viaggiare le opere da un paese all’altro.
Il percorso cronologico ripercorre l’intera parabola artistica del Maestro impressionista, letta attraverso le opere che l’artista stesso considerava fondamentali, private, tanto da custodirle gelosamente nella sua abitazione di Giverny; opere che lui stesso non volle mai vendere e che ci raccontano le più grandi emozioni legate al suo genio artistico.
Il Musée Marmottan Monet - la cui storia è raccontata nel percorso della mostra - possiede il nucleo più grande al mondo di opere di Monet, frutto di una generosa donazione di Michel, suo figlio, avvenuta nel 1966 verso il museo parigino - che prenderà proprio il nome di “Marmottan Monet”.
Suddivisa in 7 sezioni e curata da Marianne Mathieu - storica dell’arte e direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi - l’esposizione introduce quindi alla scoperta di opere chiave dell’Impressionismo e della produzione artistica di Monet sul tema della riflessione della luce e dei suoi mutamenti nell’opera stessa dell’artista, l'alfa e l'omega del suo approccio artistico.
Dando conto dell’intero excursus artistico del Maestro impressionista, a partire dai primissimi lavori che raccontano del nuovo modo di dipingere en plein air e da opere di piccolo formato, si passa ai paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville e delle sue tante dimore.
È il mondo di Monet, con le sue corpose ma delicatissime pennellate e con quella luce talvolta fioca e talvolta accecante che ha reso celebri capolavori come Sulla spiaggia di Trouville (1870), Passeggiata ad Argenteuil (1875) e Charing Cross (1899‐1901), per citarne alcuni.
Ma non solo. Verdeggianti salici piangenti, onirici viali di rose e solitari ponticelli giapponesi; monumentali ninfee, glicini dai colori evanescenti e una natura ritratta in ogni suo più sfuggente attimo.
La mostra è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma di Generali Italia per promuovere l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.
Special partner Ricola.

ALTRE INFORMAZIONI
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Skira.
Informazioni
www.palazzorealemilano.it
www.monetmilano.it
Hashtag ufficiale
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