MENU

K-HOME | KIROLANDIA | KIRI | REGOLAMENTO | CONTATTI  | corrente culturale | fridaartes | privacy e cookie | disclaimer
Kirosegnaliamo | Kiroalmanacco | Kirosegnaliamo
K-NEWS | PALCOSCENICO | MUSICA | ARTE | CINEMA | LIBRI | COSTUME/SOCIETA' | SCIENZE/NATURA |FOTO | DISEGNI/PITTURE | RACCONTI | POESIE | VIDEO
IppoKiro PutzoKiro MayaKira ManuKira AttiroKira MireKira VeraKira CeresKira VolpocaKiro Krouge

martedì 4 febbraio 2020

KIROSEGNALIAMO dal 4 al 10 febbraio 2020

K-news

Kiri,  proseguono per tutta la stagione 2019/2020  le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA® blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.

Come sempre, di settimana in settimana, vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri  e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.

Ricordate che i suggerimenti di Kirolandia sono doppi, non solo sul blog... per altri interessanti eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci direttamente dai nostri social:  Facebook, Twitter e Linkedin.

Ancora di più, triplichiamo... collegatevi sempre alla nostra trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" sulla webradio Radio Godot, ogni mercoledì tra le 19.15 e le 20.15 abbondanti, verrà svelato il KIROEVENTO DA SOGNO della settimana, un'altra importante segnalazione per completare le vostre scelte.

Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni   #kirosocialnews   #kiroeventodasogno  e scoprirete tutti gli appuntamenti per le vostre serate, scelti con cura dai Kiri di KIROLANDIA® !!!

- ROMA -
TEATRO

DEBUTTANO

"Vetri rotti"
di Arthur Miller
traduzione Masolino D’Amico
con Elena Sofia Ricci, Maurizio Donadoni, David Coco
e con Elisabetta Arosio, Alessandro Cremona, Serena Amalia Mazzone
Scena Andrea Taddei
Costumi Barbara Bessi
Luci Gaetano La Mela
Musiche Stefano Mainetti
Regia Armando Pugliese
Produzione ErreTiTeatro30

TEATRO Eliseo - Roma
dal 4 al 16 febbraio 2020 , orario spettacoli: martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00, mercoledì e domenica ore 17.00, sabato 8 febbraio doppio spettacolo ore 16.00 e ore 20.00
                                                                                                                                             
La prima ufficiale di ‘Broken Glass’ ha avuto luogo al Long Wharf Theatre di New Haven il 1° Marzo 1994. L'edizione italiana ha debuttato a Bologna il 28 febbraio 1995, per la regia di Mario Missiroli,
con Valeria Moriconi nella parte di Sylvia Gellburg

Brooklyn, novembre 1938. Sylvia Gellburg, ebrea, casalinga, viene improvvisamente colpita da un’inspiegabile paralisi agli arti inferiori. Il medico, Herry Hyman, suo coetaneo e conoscente, è convinto della natura psicosomatica del male e, al tempo stesso, è sentimentalmente attratto dalla donna, mentre il marito di Sylvia, Phillip, non riesce ad accettare quanto sta accadendo. Ben presto emerge che Sylvia è ossessionata dalle notizie delle persecuzioni contro gli ebrei in Germania. Sono gli echi della Kristallnacht, ma forse l’angoscia della protagonista per quegli avvenimenti si somma ad altre fonti di frustrazione ed inquietudine… Miller, trattando il tema immenso dell’Olocausto, torna pacatamente indietro alla ricerca delle proprie percezioni e sensazioni di allora, ambientando questa sua nuova commedia in una Brooklyn isolata e provinciale, soddisfatta della propria mediocrità.
Dopo aver a lungo cercato una chiave interpretativa del testo di Arthur Miller mi sono risolto a farmi guidare dal titolo con cui l’autore ha voluto chiamare questo dramma.
Il collegamento più vistoso è quello con la Notte dei cristalli, nome dato dagli stessi nazisti ai tremendi pogrom da loro condotti in Germania, e non solo, nel novembre del 1938, ma il richiamo del titolo è sicuramente riferito anche al progressivo incrinarsi del rapporto matrimoniale dei protagonisti, così come viene fatto di pensare al rituale della rottura del bicchiere nel matrimonio ebraico in memoria della distruzione del tempio di Gerusalemme.
Da questi spunti sono emerse e si sono moltiplicate le possibili interpretazioni.
Riflettendo sul fatto che Miller scrisse Vetri Rotti quando aveva settantotto anni mi sono spiegato il motivo per cui questo testo rivela una visione molto complessa dell'identità ebraica, con una tessitura interlocutoria, priva di tesi univoche o certezze o dogmi perché illuminata dalla saggia prospettiva dell'età avanzata dell'autore e dalla sua personale lunga esperienza.
La fluidità di questa posizione ha comportato per regia ed interpreti la necessità di assecondare e far vivere ogni 'frammento' di ciascun personaggio accettandone ambiguità e contraddizioni come un riflesso fedele della realtà.
Ecco perché le undici scene che si susseguono senza soluzione di continuità ci hanno suggerito di intraprendere la strada di una sorta di montaggio cinematografico, come se il testo fosse il frutto di una sceneggiatura più che di un percorso di drammaturgia teatrale.  Mentre la riflessione storicizzata sui drammatici eventi di quegli anni, lontani geograficamente ma intimamente vissuti come vicinissimi fa da sfondo imprescindibile alla vicenda umana dei personaggi, l’interrogativo sull’identità ebraica e sull’antisemitismo continua per Miller ad essere il fulcro della sua indagine che ci comunica magistralmente e che ci obbliga a riflettere perché ci coinvolge nel profondo.
Armando Pugliese

Foto di Mario D’Angelo

Premio Flaiano 2018 a Elena Sofia Ricci per l’interpretazione

Durata: 2 ore più intervallo
Costo: Biglietto da 15 € a 35 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
__________________________________________________________________________


Corte Arcana Isola Trovata - Teatro ABC Catania
ATA Carlentini
presentano
GIULIO CORSO
“LIOLÀ”
Di Luigi Pirandello
con la partecipazione di ENRICO GUARNERI (Zio Simone)
e con Roberta Giarrusso (Tuzza)  Alessandra Ferrara (Mita)
Margherita Patti (Zia Gesa)  Alessandra Falci (La Moscardina)
 Sara Baccarini (Luzza)  Giorgia Ferrara (Ciuzza) Federica Breci (Nela)
Con Nadia Perciabosco nel ruolo di Zia Ninfa
E con la partecipazione di Anna Malvica (Zia Croce)
scene e costumi Carlo De Marino
musiche Mario D'Alessandro e Roberto Procaccini
regia FRANCESCO BELLOMO

TEATRO QUIRINO -  Roma
dal 4 al 16 febbraio, ORARI SPETTACOLI da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 17.00, giovedì 6 febbraio giovedì 13 febbraio ore 17.00, mercoledì 12 febbraio ore 19.00, sabato 15 febbraio ore 17.00 e ore 21.00

NOTE DI REGIA
Liolà è una commedia d’ambiente siciliano che trae spunto dal quarto capitolo del “Fu Mattia Pascal” e dalla novella “La mosca”.  In questa edizione, abbiamo scelto di collocare il periodo storico a cavallo dei primi anni ’40, mentre il contesto scenografico ci riporta al borgo marinaro di Porto Empedocle, con le costruzioni di un bianco accecante che le incastona perfettamente nel paesaggio della scala dei Turchi, adiacente la casa natia di Pirandello. Questo espediente consente una ricollocazione oltre che di luogo, anche del modo di esprimersi, infatti gli anziani parleranno con cadenze dialettali più accentuate rispetto al linguaggio italianizzato dei giovani. La revisione riguarda anche le caratteristiche dei personaggi: Liolà un don Giovanni senza morale, che con il suo comportamento, scombussola l’apparentemente morigerata società in cui si muove. Zio Simone Palumbo diventa un commerciante di zolfo che governa le attività economiche del borgo, tentando di camuffare con le ricchezze, la sua impotenza. Accanto a lui, si muove uno spaccato di società dove attraverso intrighi, vendette incrociate, domina la brama di benessere materiale, che pervade gli altri personaggi. In particolare la Zia Croce e sua nipote Tuzza ma dalla quale non è immune la stessa Mita, che ha accettato spronata da sua Zia Gesa, di sposare il ricco Zio Simone per acquisire una solida posizione sociale. Se è vero che la gioia di vivere, la spensieratezza della commedia, prevalgono su qualsiasi tipo di complicazione intellettualistica, qui Liolà, il trasgressore delle regole, è l’unico personaggio positivo, mentre gli altri sono interessati, egoisti e gretti. Ma un senso di giustizia lo induce a infrangere le regole della moralità comune, spontaneamente senza rendersene conto. Questa commedia fa ridere ma non è gioconda, è allegra con cattiveria a spese di tutti.  Nel testo, si sente sempre la presenza di un ingegno creatore, che ha quasi la tristezza dell’opera che immagina e una superiore ironica pietà dei personaggi, che fa ridere. Come disse Antonio Gramsci “Liolà è il prodotto migliore dell'energia letteraria di Luigi Pirandello, è una commedia che si riattacca ai drammi satireschi della Grecia antica, Mattia Pascal, il melanconico essere moderno, vi diventa Liolà, l'uomo della vita pagana, pieno di robustezza morale”.
Francesco Bellomo

Durata:  Lo spettacolo ha una durata di due ore compreso intervallo
Costo:    Biglietti  dal lun al ven platea interi € 30  ridotti  € 27 - I balconata interi € 24  ridotti € 22 - II balconata interi € 19 ridotti € 17  - galleria interi € 13 ridotti € 12 / Biglietti  sab. sera e dom  platea interi € 34  ridotti € 31 - I balconata interi € 28  ridotti € 25 - II balconata interi € 23 ridotti € 21  - galleria interi € 17  ridotti € 15
Informazioni: botteghino 06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini,  7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
_________________________________________________________________________

Le Brugole &Co.

presenta

"CHE COSA BEVEVA JANIS JOPLIN?"

di Magdalena Barile
diretto e interpretato da:
ROBERTA LIDIA DE STEFANO e FLAVIA RIPA
e con la supervisione artistica di Mila Vanzini
Con il sostegno de "Il Lavoratorio" di Firenze, di Andrea Macaluso e "ARGELAB" di Milano
DESIGNER ROSSANA CORO | COSTUMI BARBARA BESSI | FOTO JO FENZ

OFF OFF THEATRE - Roma
dal 7 al 9 febbraio 2020 ,  orario: serali ore 21.00,  pomeridiane ore 17.00

In Via Giulia il tributo al carisma di Janis Joplin, indimenticata blueswoman tra talento e autodistruzione

Nel fine settimana che va da venerdì 7 fino a domenica 9 febbraio 2020, l'OFF/OFF Theatre accoglie in Via Giulia la pluripremiata compagnia milanese Le Brugole &Co., pronta a portare in scena lo spettacolo-tributo all'immensa blueswoman Janis Joplin, ricordata dalle attrici Roberta Lidia De Stefano e Flavia Ripa nel recital "Che cosa beveva Janis Joplin?", di Magdalene Barile, realizzato con la supervisione artistica di Mila Vanzini. Un tributo al carisma di una delle artiste la cui incredibile voce è da considerare tra i simboli di un'intera generazione. Un viaggio a ritroso alla scoperta di figure in bilico tra talento e autodistruzione, che con la loro morte sono entrate a far parte di una sorta di club formato che negli anni ha accolto da Janis Joplin a Bessie Smith, da Billie Holiday a Nina Simone.

C’è come una linea ereditaria di sorellanza, carisma e autodistruzione che unisce le grandi blueswomen dal secolo scorso a oggi. Primedonne magnetiche e violente, da Bessie Smith a Janis Joplin, passando per Billie Holiday e Nina Simone, le regine della voce hanno conquistato il loro pubblico con il mistero delle loro ugole capaci di incantesimi che possono salvare o maledire. Moderne baccanti, alcolizzate, sensuali, brutali, hanno cantato con il linguaggio schietto e poetico nato fra gli schiavi dei campi di cotone gli aspetti più tragici dell’esistenza senza mai cadere nel sentimentalismo. "Che cosa Beveva Janis Joplin?" è una creatura ibrida, evento live fra musica e parola, che racconta la storia di Ma’, blueswoman dalla vita movimentata che dopo un’onorevole carriera decide di tornare al punto di partenza, casa sua, per chiudere i conti con un passato di violenze e soprusi. Il blues è stato il grande dono che le ha permesso di prendere il volo, ma è lo stesso blues, spirito indomabile, a chiedere per sé tributi di eccessi e sofferenze. Se la santità e l’autodistruzione siano o no le condizioni imprescindibili per una grande voce, è il terreno del conflitto con l’altro personaggio della pièce/concerto, Pi, una talentuosa e introversa musicista che si trova per la prima volta a suonare con Ma’.  Le due si fronteggeranno a colpi di microfono fra vecchi standard, fraseggi e cazzotti, come nella migliore tradizione del blues. "Che cosa beveva Janis Joplin?" è un travolgente omaggio alle regine del blues.

Costo: Biglietto intero 25 € -  ridotto 18 € - Ridotto Under35 15€;
Indirizzo: Via Giulia 19/21 – Roma
Informazioni:  06 89239515 -  info@off-offtheatre.com
Siti di riferimento: www.off-offtheatre.com
__________________________________________________________________________

PROSEGUONO...

Tehauana Sals presenta
"IMPARARE AD AMARSI"
di Pierre Palmade e Muriel Robin
con Pino Insegno e Alessia Navarro
regia Siddhartha Prestinari
musiche originali Bungaro e Antonio Fresa

TEATRO DELLA COMETA - Roma
dal 29 gennaio al 16 febbraio 2020,  orario dal martedì al venerdì ore 21.00_sabato doppia replica ore 17.00 e ore 21.00_domenica ore 17.00.

Sarà in scena al Teatro della Cometa dal 29 gennaio al 16 febbraio IMPARARE AD AMARSI di Pierre Palmade e Muriel Robin, con Pino Insegno e Alessia Navarro, regia di  Siddhartha Prestinari. Musiche originali Bungaro e Antonio Fresa.

“Imparare ad amarsi” è una storia d’amore come tante. Un matrimonio, un divorzio, un rincorrersi di dubbi, mancanze e rancori. Poi la vita che riprende colore con nuovi amori, nuove promesse e rinnovati “per sempre”. Poi, forse, un riavvicinamento, perché, come dicono i saggi, talvolta bisogna perdersi per ritrovarsi. La forza di questo testo, che ha registrato per anni il tutto esaurito in Francia e ha ottenuto grande successo anche in Italia, è l’originalità della struttura: sembra ispirato a Le Sedie di Ionesco, in cui gli attori interagiscono con decine di altri personaggi invisibili ma reali, creando sublimi siparietti. I dialoghi ficcanti, divertenti, intrisi di grande ironia danno un ritmo musicale al racconto e ci si ritrova a ridere dell’amore, a ridere di noi stessi, ma soprattutto ci si ritrova con la voglia di innamorarsi ancora, perché l’amore... non c’è storia, ti acchiappa, ti stordisce e vince sempre.

Durata: 75  minuti
Costo: Biglietti Platea 25 €, prima galleria 20 €, seconda galleria 18 €
Informazioni:  Telefono 06.6784380
Indirizzo: via del Teatro Marcello, 4 - Roma
Siti di riferimento: www.teatrodellacometa.it
_________________________________________________________________________

"Le braci"
Dall’opera di Sándor Márai
Adattamento Fulvio Calise
Drammaturgia e regia Laura Angiulli
Con Renato Carpentieri, Stefano Jotti
Scene Rosario Squillace
Disegno luci Cesare Accetta
Produzione Il Teatro coop. produzioni Galleria Toledo

TEATRO PICCOLO ELISEO
dal 23 gennaio al 9 febbraio 2020 , orario martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00_dom. ore 17.00

Quando il destino, sotto qualsiasi forma, si rivolge direttamente alla nostra individualità, quasi chiamandoci per nome, in fondo all'angoscia e alla paura esiste sempre una specie di attrazione, perché l'uomo non vuole soltanto vivere, vuole anche conoscere fino in fondo e accettare il proprio destino, a costo di esporsi al pericolo e alla distruzione...

Vi è un segmento letterario che riflette sul senso della vita, sul destino e sull’incomunicabilità tra gli individui, temi che animano la letteratura europea tardo ottocentesca e si estendono fino agli albori del secondo conflitto mondiale e oltre. Dai Fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij, all’uomo della folla, il flâneur del simbolista Charles Baudelaire, alcuni autori di grande raffinatezza intellettuale quali August Strindberg, Thomas Stearns Eliot, Jean-Paul Sartre, ma anche Walter Benjamin, James Joyce, David Herbert Lawrence, Ferdinand Céline, Franz Kafka, Luigi Pirandello e altri ancora - ciascuno a proprio modo e in una visione critica spesso ferale - elaborano il sentimento di deumanizzazione della società moderna dando forma a un vasto contenitore letterario dai confini incerti, che si definisce con il termine Esistenzialismo, in cui molti temi dei movimenti modernista e crepuscolare possono essere inscritti. A questo ambito appartiene l’idea dell’uomo attraversato da un profondo senso di alienazione e solitudine, testimone di un mondo al suo declino, diviso tra passato idealizzato e presente moderno e disumano.

Il passaggio d’epoca segnato dalla Prima Guerra Mondiale è il luogo temporale in cui l’ungherese Sándor Márai colloca il nucleo retrospettivo del romanzo Le Braci - Le candele bruciano fino in fondo, il titolo originale pubblicato nel 1942 -, un testo legato con filo rosso alla grande tradizione romanzesca, che assieme guarda alla crisi dei grandi miti della società occidentale ed al transito in un “nuovo mondo”, rovente e mefitico inferno tropicale da cui fa ritorno il personaggio Konrad dopo una disonorevole fuga durata quarant’anni. Fredda e assillante invece l’attesa per il generale Henrik, che attende il giorno della rivalsa immerso in un tempo sospeso fino ad un mattino del 1940, quando riceve l’improvviso annuncio della sua visita.
Nei personaggi de Le Braci, le attitudini dei due caratteri opposti legati da antica amicizia - onore, orgoglio e disciplina nella socialità per il soldato Henrik, melancolico temperamento artistico da poeta per il fuggitivo Konrad - rispecchiano valori decaduti tardo ottocenteschi. La questione di fondo qui posta è puramente etica, umana, dove l’elemento destabilizzante della ragione risulta essere la passione contenuta nel desiderio. Bisogna essere coerenti con sé stessi o rispettosi degli altri? Il senso della vita risiede nel legame d'amore che ci unisce a qualcuno. Il disincanto della risposta rende impossibile il rimarginarsi delle ferite. Ma permette di morire pacificati.

Si può e soprattutto si deve restare fedeli alla passione che ci possiede, anche se questo significa distruggere la propria felicità e quella degli altri? Perché me lo chiedi? Sai che è così". (da Le Braci

Sándor Márai e il senso della vita di Lavinia D’Elia
Due uomini alla resa dei conti. Henrik, un anziano militare. Konrad, il suo migliore amico. Due voci risuonano dagli abissi dei loro destini di solitudine. Sono le braci dell’incendio di un mondo che non esiste più; braci non ancora ridotte in cenere, covate sotto i carboni consunti dell’esistenza trascorsa. Sopravvissuti al loro tempo, sono entrambi tenacemente rimasti vivi resistendo stoicamente in una bolla d’attesa, lunghissima, diretta solo al momento cruciale del loro rendez-vous. Vanitas e ricordi sono fumi di ciò che resta dei grandi sentimenti ottocenteschi, idealizzazione dei “legami di parentela spirituale” traditi, ora riposti nelle morte proiezioni dei fantasmi delle loro vite trascorse. L’incomunicabilità si traveste da orgoglio. Brucia il diario di Krisztina, moglie e amante, o del tradimento del principio d’onore. Cosa ne è stato dunque dell’umanità del singolo, di quella età dell’oro anteriore alla Grande Guerra che ne ha segnato la battuta d’arresto, quando la dignità rendeva uomini e la passione ne alimentava i sentimenti? Come candela, la vita deve bruciare fino in fondo. La forza d’immaginazione della morte, in opposizione alla vendetta che tiene in vita, è più poderosa dello stesso vivere, una conclusione non evitata, né cercata, tra coraggiosa attesa e paura del vero, indicibile e umano. Scrive Sandor Márai: due persone non possono incontrarsi neanche un giorno prima di quando saranno mature per il loro incontro.

Foto di Cesare Accetta

Durata: 1 ora
Costo:  Biglietto 20 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
_________________________________________________________________________

MAGIA

"SUPERMAGIC ILLUSIONI"
Festival Internazionale della Magia 17ª edizione
con  
Den Den (Giappone) Migliore Manipolatore
Magus Utopia (Olanda) Campione del mondo grandi illusioni
Tuttilifamili (Spagna) Migliore Numero Magia Comica
Marko Karvo (Finlandia) Campione del mondo magia generale
Raffaele Scircoli (Italia) Mentalista
Rudy Coby (Stati Uniti) Magia Bizzarra
Paolo Carta (Italia) Migliore Illusionista
con la tradizionale partecipazione di Remo Pannain
e il debutto di Matteo Fraziano
Direzione Artistica e testi Remo Pannain

TEATRO OLIMPICO - Roma
dal 30 gennaio  al 9 febbraio 2020 , o Tutti i giorni alle ore 21.00, Sabato ore 16.30 e 21.00, Domenica ore 15.00 e 18.30

Torna l’imperdibile appuntamento con Supermagic, lo spettacolo di varietà magico più grande d’Europa, giunto alla 17ª edizione.

Dal 30 gennaio al 9 febbraio al Teatro Olimpico di Roma, i migliori illusionisti e prestigiatori provenienti da tutto il mondo si esibiranno in un nuovo imperdibile spettacolo: “Supermagic Illusioni”.
Un’esperienza di pura magia dove le illusioni si trasformano in realtà: incredibili apparizioni, trasformazioni ed effetti magici mai visti prima in Italia. Un’occasione unica per sognare e divertirsi con la grande magia dal vivo.

I migliori illusionisti, prestigiatori, mentalisti, grandi talenti e campioni internazionali, insieme sullo stesso palco per la prima volta in Italia, incorniciati da una scenografia mozzafiato e da una coinvolgente atmosfera d’incanto e di mistero.
8 stelle internazionali della magia, un nuovissimo cast di oltre 20 artisti, 2 ore di intrattenimento per sorprendere, divertire e far sognare ad occhi aperti gli adulti, ma anche i bambini.
Quest’anno per la prima volta con la musica suonata dal vivo.

DEN DEN è un eccellente manipolatore giapponese, maestro di questa difficile arte. Vincitore di numerosi riconoscimenti non solo in Giappone, è stato recentemente premiato con la "Medaglia d’oro d’onore" della Society of American Magicians, il più prestigioso riconoscimento magico, ricevuto da un solo altro manipolatore prima di lui. Den Den ha iniziato ad interessarsi di magia a 7 anni e da quel momento non ha mai spesso di stupire e di emozionare il suo pubblico, con i suoi effetti innovativi e straordinari. Un perfetto equilibrio tra eccellenze tecnica ed artistica, in un’esibizione di poesia magica.

MAGUS UTOPIA è un originale illusionista campione del mondo di magia, vincitore nella categoria "grandi illusioni”, e un talentoso artista. Insieme hanno fuso l’arte dell'illusione e del racconto per creare “Nightmare”, un numero pluripremiato presentato nei più grandi show di tutti i continenti. La loro esibizione è spesso descritta come una fusione tra il “Cirque du Soleil” e "Freddy Krueger", è come assistere ad un film dal vivo, ad un momento incredibile, tra surrealtà, personaggi bizzarri ed effetti magici mai visti prima.

RUDY COBY è un originale e bizzarro illusionista americano, stella di Las Vegas conosciuto anche con il nome di “Labman”. Si esibisce in un numero insolito e ricco di meraviglia, portando sul palco un personaggio che sembra uscito dai fumetti: un inventore che dà vita ad incredibili esperimenti. Ideatore e protagonista di diversi show televisivi originali, ha collaborato anche con grandi nomi della musica internazionale come Marilyn Manson. Originalità e surrealtà si fondono per lasciare spazio allo scienziato più bizzarro del mondo.

TUTTILIFAMILI sono due brillanti artisti e originali prestigiatori spagnoli. Hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, trai quali il premio nella categoria "Magia Comica" all'ultimo campionato del mondo FISM 2018, e il premio per il "Numero più originale” all’ultimo campionato Europeo di Magia. Si esibiranno nel racconto di una tenera e divertente storia d’amore tra un’anziana signora ed il suo divano. Tutto diventa magico, emozionante e surreale nel momento in cui il divano prende vita, evocando ricordi ed emozioni e catturando l’essenza magica dei momenti condivisi.

RAFFAELE SCIRCOLI è un enigmatico mentalista italiano, tra i più apprezzati al mondo nel campo dell’illusionismo occulto e psicologico. Vincitore del noto talent americano di magia “Penn & Teller: Fool Us”, si esibisce in un numero innovativo e misterioso. Utilizzando un insieme di tecniche mentali, ipnosi e pratiche energetiche insite nello yoga, leggerà la mente del pubblico, controllandone i pensieri e i movimenti. Un’illusione ricca di stimoli percettivi, di psicologia e di vera Magia.

MARKO KARVO è uno straordinario prestigiatore finlandese, campione del mondo nella categoria “Magia generale”. Si è esibito nei più grandi e prestigiosi varietà di tutto il mondo, facendo emozionare milioni di spettatori con le sue impossibili apparizioni di colombe e splendidi pappagalli. Dopo lo straordinario successo nello spettacolo del 2013 ha scelto di terminare la sua carriera a Supermagic con il numero che lo ha reso famoso insieme ai suoi amici alati. L'ultima occasione per ammirare dal vivo un Maestro di meraviglia e magica eleganza.

PAOLO CARTA è un eclettico e brillante artista ed illusionista italiano. Direttore artistico di parchi divertimenti e musical come Mary Poppins, ha ricevuto premi e riconoscimenti per il suo contributo nel mondo dello spettacolo. Dopo il successo dello scorso anno torna a Supermagic con un nuovo numero carico di energia e mistero presentando le sue nuove e originali creazioni, un viaggio nel tempo in un'atmosfera di stupore tra innovativi effetti magici e straordinarie illusioni.

REMO PANNAIN E’ un noto avvocato penalista romano e svolge a tempo pieno la professione forense seguendo la tradizione della sua famiglia. Appassionato da sempre di prestigiazione, si è esibito nei più famosi congressi dei prestigiatori in Italia e all’estero anche vincendo premi internazionali e dove ha più volte tenuto conferenze tecniche estremamente innovative. Vanta numerose pubblicazioni sulle più esclusive riviste internazionali del settore. E’ l’ideatore di Supermagic ed è presente, con un “cammeo”, in tutte le edizioni. Ha condotto, da padrone di casa, la decima edizione dell’evento. Anche a Supermagic 2018 presenterà una nuova “magia“ coinvolgente, sorprendente e innovativa.

“Ogni anno una nuova sfida: portare a Roma i migliori artisti del mondo del momento, i più grandi nomi della magia internazionale per continuare a veder brillare gli occhi del nostro pubblico”
Parla così Remo Pannain, ideatore di Supermagic.

Nel corso delle 16 precedenti edizioni, ha ospitato 92 artisti applauditi da oltre 200.000 spettatori. Supermagic è lo spettacolo magico con più infruttuosi tentativi di imitazione.

L’Oscar della Magia
Supermagic si è aggiudicato il riconoscimento come “Migliore spettacolo di magia” assegnato dalla “Fédération Internationale des Sociétés Magiques”, essendo l’unico spettacolo di magia dal vivo in Italia che offre ogni anno l’eccellenza dei prestigiatori e illusionisti premiati al campionato mondiale delle arti magiche o che hanno ottenuto importanti riconoscimenti internazionali.

Costi: Biglietti  da 24 € a 104 €
Indirizzo: Piazza Gentile da Fabriano, 17 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroolimpico.it
__________________________________________________________________________
TEATRO RAGAZZI
 DEBUTTANO

"LE AVVENTURE DEL PICCOLO PRINCIPE"
Di e Con: BENEDETTA NICOLETTI e ANDREA PUGLISI

CENTRO CULTURALE ARTEMIA - Roma
7 febbraio ore 18.00 e 8 febbraio 2019  ore 17.00

Andrea Puglisi: vincitore del "Premio Miglior Attore di InCorto Teatrale - 2018" e 2do classificato "Premio speciale del Pubblico" a InCorti da Artemia 2019 e 2do classificato "Miglior Spettacolo" a InCorti da Artemia 2019.

"...Gli adulti da soli non capiscono niente, ed è stancante per i bambini dover sempre spiegare tutto.”
Antoine de Saint-Exupéry

Sinossi
Il Piccolo Principe è l'opera più conosciuta di Antoine de Saint-Exupéry. È un racconto molto poetico che, nella forma di un'opera letteraria per ragazzi, affronta temi come il senso della vita e il significato dell'amore e dell'amicizia. Il piccolo Principe incontra diversi personaggi su diversi pianeti e ognuno di questi bizzarri individui lascia il piccolo principe stupito e sconcertato dalla stranezza dei “grandi”. Ognuno di questi incontri può essere interpretato come un'allegoria o uno stereotipo della società moderna e contemporanea. È stato tradotto in trecento lingue e dialetti. Lo spettacolo teatrale “Il piccolo Principe” è una riscrittura teatrale operata da Andrea Puglisi e Benedetta Nicoletti e ripercorrerà le fasi salienti del racconto di A. de Saint-Exupéry. Nella riscrittura teatrale sono presenti le figure del principe, dell’aviatore, del Re, dell’uomo d’affari, del vanitoso, del serpente, della volpe e della rosa.

Costo: Vedi sito
Età consigliata: da 3 a 100 anni
Kirolandia - Media partner del Teatro 
Informazioni e prenotazioni:
334 1598407 anche sms -  si prega di arrivare 15 minuti in anticipo
Indirizzo: Via Amilcare Cucchini, 38 - Roma
Sito di riferimento centro: www.centroculturaleartemia.it
__________________________________________________________________________

Sezione Basilica Bimbi
"CHI ME L’HA FATTA IN TESTA? "
Compagnia Afrodita - Associazione Seven Cults
Dal libro di Werner Holzwarth e Wolf Erlbruch
con Claudia Della Seta, Sofia Diaz e Daniela Giovanetti
BASILICABIMBI in collaborazione con Associazione Culturale Terre Vivaci
Direzione Artistica
Adriana Migliucci

Teatro Basilica - Roma
8 Febbraio, ore 16.30 
Sarà in scena al Teatro Basilica, l’ 8 Febbraio ore 16,30 – per la sezione Basilica Bimbi – lo spettacolo CHI ME L’HA FATTA IN TESTA? dal libro di Werner Holzwarth e Wolf Erlbruch, con Claudia Della Seta, Sofia Diaz e Daniela Giovanetti.

Ad una talpa graziosa ma decisamente miope accade un piccolo incidente: qualcuno le ha fatto la cacca in testa! Ma chi è il colpevole? 
Per scoprirlo, la Talpa dovrà svolgere approfondite indagini tra tutti gli animali con grande delizia di bambini e adulti.
Uno spassoso spettacolo di indagini bestiali per la delizia di piccoli e grandi!
Una divertente opportunità per scoprire insieme il valore della diversità, pluralità e curiosità

Una proposta di teatro di qualità per l’infanzia, che saprà meravigliare anche genitori e nonni, per vivere insieme appassionanti storie che aiutano a conoscere se stessi e il mondo.  Da novembre a maggio un viaggio tra creative rielaborazioni di favole molto amate, strampalate avventure natalizie, occasioni per sfidare alcuni problemi della realtà, e tante risate in compagnia di travolgenti personaggi.

#BasilicaBimbi vuole distinguersi dal panorama romano di teatro per l’infanzia con 11 spettacoli che si propongono di far riflettere, divertire e meravigliare insieme piccoli e grandi, condividendo il piacere di sentirsi parte integrante dei progetti artistici a loro dedicati. Al termine di ogni spettacolo, in un clima di festa, artisti e pubblico spizzicheranno insieme una piccola gustosa dolce merenda, avendo così la possibilità di esaudire tutte le curiosità emerse durante le storie proposte. E alla fine dell’incontro, bimbi e bimbe potranno esprimere il loro apprezzamento sullo spettacolo e sugli artisti votando con un cuore colorato. A metà aprile si saprà il gran verdetto dei cinque spettacoli più votati che torneranno in scena a maggio per Il Meglio del Meglio del TeatroBasilicaBimbi.
Dunque, per dare un po’ di numeri: 11 date x 11 spettacoli, da sabato 16 novembre 2019 a sabato 18 aprile 2020 alle ore 16,30 (e su richiesta anche alle 10,30) 5 spettacoli più votati dal piccolo pubblico, di nuovo in scena a maggio; 6 mesi in tutto per scoprire fin da piccoli il piacere del teatro da condividere insieme come una casa festosa per le buffe e avvincenti storie che la abitano.

Una casa accogliente, in cui iniziare magari ad andare una volta ad ingresso unico di 10 € (prezzo a persona di ogni età per spettacolo + merenda) e in cui poter tornare tutte le volte che si vuole grazie ad abbonamenti su misura appositamente pensati per andare incontro ai gusti e alle esigenze di tutta la famiglia.

Costo: 12 € - Dettagli abbonamenti sul sito
Età consigliata: 3-6 anni
Informazioni:392 97.68.519 - info@teatrobasilica.com
Indirizzo: piazza Porta S. Giovanni, 10 -  Roma
Sito di rimerimento: www.teatrobasilica.com
__________________________________________________________________________

Centrale Preneste Teatro
Antonio Panzuto
presenta
"Omero Odissea"
Canto per oggetti voce
Figure e macchine: Antonio Panzuto
Voce: Giancarlo Previati
Suoni e regia: Alessandro Tognon

CENTRALE PRENESTE TEATRO-  Roma
9 febbraio 2020, ore 16.30

Nuovo appuntamento per tutta la famiglia con la rassegna Infanzie in gioco 2019/20 a Centrale Preneste Teatro (Via Alberto da Giussano, 58 in zona Pigneto-Malatesta): domenica 9 Febbraio alle ore 16.30 è in scena Omero Odissea di e con Antonio Panzuto.
L'Odissea è il poema del viaggio e della nostalgia. È la storia di Ulisse, eroe astuto e valoroso, ma enormemente infelice, perché desideroso di ritornare in Patria. Omero è inimitabile narratore, pacato e maestoso con le sue capacità drammatiche e la virtù trasfigurante della sua poesia. Questa versione dell'Odissea, canto per oggetti e voce, trascina con sé chi guarda attraverso la continua trasformazione della scena. Sculture plastiche in movimento, figure, macchine sceniche sofisticate, giocattoli tradizionali (come il Lego e il Meccano), oggetti d'uso quotidiano, vengono utilizzati per accompagnare il racconto narrato da una voce quieta che enfatizza i passaggi emotivi ma che, come un canto, fluisce, tranquilla come un sogno. Parole e immagini si aiutano e si fondono correndo su binari espressivi differenti ma paralleli, spinte dal vento della poesia.

Antonio Panzuto
Produzione: Teatro Stabile delle Marche
Figure e macchine: Antonio Panzuto
Voce: Giancarlo Previati
Tecnico: Gianugo Fabris
Suoni e regia: Alessandro Tognon

Costo: Biglietto unico 6 € (prenotazione consigliata)
Informazioni: Adatto dai  6 agli 10 anni
Prenotazioni: 06 27801063 o info@ruotaliberateatro.191.it
Indirizzo: Via Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento: www.facebook.com/CentralePrenesteTeatro
__________________________________________________________________________
MUSICA

CHARITY CAFÉ
LA PROGRAMMAZIONE  dal 4 al 9 febbraio 2020 - Inizio concerti ore 22:00

MARTEDI’ 4 FEBBRAIO ore 21.00
ANDY'S CORNER
Classic Rock, Blues, Soul, Folk...

Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, presenta il suo progetto solista acustico. Propone una sintesi di vari generi e influenze musicali: un viaggio affascinante nella migliore musica anglo-americana in particolare dei ‘60s e’70s, ma non solo...

Andrea Angelini, Voce, Chitarra & Armonica
---
MERCOLEDI’ 5 FEBBRAIO ore 22.00
BLUES JAM & FRIENDS
COORDINATA DA MARCO DI FOLCO

Marco Di Folco: voce & chitarra
Emiliano Tremarelli: chitarra
Simone Scifoni: basso & batteria

Tutti i BluesMan e le BluesWoman sono invitati a salire sul palco del Charity
---
GIOVEDI' 6 FEBBRAIO 2020
BISEO CANTARANO VIOLA
JAZZ VOICE

Un trio ormai affiatatissimo, Chiara Viola, Riccardo Biseo e Stefano Cantarano, che interpreteranno i grandi classici del songbook americano. “Nel jazz il tempo ti è amico. Quando afferri il tuo swing il tempo reale vola, e vola dove vuoi tu. E quando sei arrivato, hai scoperto che la tua destinazione era il Viaggio. Ecco la gioia dello swing.” Wynton Marsali.

Line-up
Chiara Viola: voce
Riccardo Biseo: piano
Stefano Cantarano: contrabbasso
---
VENERDI’ 7 FEBBRAIO ore 22.00
DARIO Piccioni TRIO "Līmĕsnauta"
JAZZ NIGHT

"Līmĕsnauta" è un neologismo formato da parole appartenenti a due tra le più antiche lingue del mondo. “Navigatore del confine”, un nuovo attributo per il viaggiatore contemporaneo, lungo itinerari prima di tutto interiori, che si spingono sempre di più verso i confini del conosciuto. L’esplorazione dei limiti è il momento in cui l’uomo, interfacciandosi con l’ignoto, si ricongiunge anche solo per un istante con il suo alter-ego irrazionale, momento in cui in ognuno di noi si manifesta un potenziale critico di messa in discussione dei valori e di dogmi, alla ricerca di un nuova visione delle cose. (N.d.A.)

Line-up
Dario Piccioni: contrabbasso & composizioni.
Vittorio Solimene: piano
Michele Santoleri: batteria
+ Special guest (TBA)
---
SABATO 8 FEBBRAIO ore 22.00
NAGA BLUES BAND
BLUES NIGHT

Questo progetto nasce dalla necessità di ripercorrere insieme le strade del blues. I quattro musicisti, provenienti da differenti esperienze, hanno deciso di condividere questo percorso, guidando il pubblico, in questo viaggio, attraverso le sonorità di Etta James, B.B King, Aretha Franklyn e tanti altri artisti che hanno reso grande questo genere musicale. Naga band, perché la loro estrazione del sud crea una sonorità potente e piccante.

Piccolo Store di Los Angeles che negli anni 60 ha riempito i fatiscenti alloggi di Charles Bukowsky e di chissà quante altre “vite minuscole” di ebbrezza. Un Elefante Rosa! Immagine innocente che ha ispirato danze forse non così tanto innocenti al grande genio di Walt Disney. Un’immagine potente che evoca contrasti, ingenuità, ebbrezza, saggezza, follia ma che in ogni caso in fine genera bellezza. Un’ immagine nella quale si sono rivisti quattro musicisti che, unendo le loro differenti esperienze artistiche, i loro contrasti, hanno dato vita ad un suond affine alle caratteristiche di questa potente figura. Nei nostri scaffali troverete brani di Etta James, Janis Joplin, Aretha Franklin, Koko Tylor, BB. King, Robert Johnson, Robben Ford ridistillati da una voce sorprendente e dalle mille sonorità, chitarre estrose e imprevedibili, il tutto supportato da una sezione ritmica degna dei migliori Single Malt. Un Elefante Rosa ...ed ora se ci riuscite provate a pensare ad altro. Il Pink Elephant Liquors Store (con l’originario nome di Elisa Brown Blues Quartet) si è esibito in diversi festival blues e jazz italiani, tra cui: Peperoncino Jazz Festival (dal 2014 ad oggi), Orsomarso Jazz Festival 2015, Capotirone Jazz Festival 2013, Sotto le stelle del Jazz 2015, Divino Jazz (2016).

Line-up
Natascia Bonacci : voce
Roy Panebianco: chitarra
Tonino Chiodo: basso
Domenico Sangiovanni: batteria
---
DOMENICA 9 FEBBRAIO ore 18.30
TONIA MARI - "THE JAZZ BOOK SONG DUO"
APERILIVE

Si torna nell'era dei classici jazz e dei suoi cantanti leggendari. Questo concerto mette in mostra alcune delle migliori canzoni eseguite da Ella Fitzgerald, Nat King Cole, Louis Armstrong e Frank Sinatra. Canzoni che ti riportano indietro nel tempo. Canzoni a cui non puoi fare a meno di canticchiare insieme. Ma soprattutto, canzoni che sono state adorate e apprezzate dalle generazioni passate, presenti e future di amanti del jazz.

Let’s go back to the era of jazz classics and its legendary singers. This concert showcases some of the best songs performed by Ella Fitzgerald, Nat King Cole, Louis Armstrong and Frank Sinatra. Songs that take you back in time. Songs that you just can’t help humming or singing along to. But most importantly, songs that have been adored and cherished by past, current and future generations of jazz lovers.

Line-up
Tania Marie, voce
Ariel Hassan, piano

Costo: Ingresso 8 euro con prima consumazione - Ogni Domenica  concerto e aperitivo con open buffet ore 18:30
Indirizzo: via Panisperna 68, Roma
Sito di riferimento:  www.charitycafe.it
__________________________________________________________________________
ARTE

PROSEGUONO...

100 ANNI PER IL FUTURO
ROMA CELEBRA IL CENTENARIO DI CASA BIXIO CON LA MOSTRA DEDICATA AL NOTO COMPOSITORE 
“CESARE ANDREA BIXIO - MUSICA E CINEMA NEL ‘900 ITALIANO”  

MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI E TRADIZIONI POPOLARI - Roma
dal 29 gennaio, vari orari

Dopo il successo ottenuto a Ravello, Spoleto, Napoli, Firenze e Pescara, arriva a Roma dal 29 gennaio la mostra “C.A. Bixio – Musica e Cinema nel ‘900 italiano”, allestita in occasione del Centenario di Casa Bixio, presso il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari all’ EUR.
L’intento della famiglia Bixio è quello di celebrare la vita e le opere musicali del fondatore Cesare Andrea Bixio per tramandarne il ricordo e far conoscere, soprattutto ai giovani, il talento e le intuizioni di quello che potremmo definire "l'uomo dei record". In pochi conoscono infatti l’uomo e l’imprenditore che si nasconde dietro ad importanti successi quali: “Mamma”, “Parlami d’amore Mariù”, “Vivere”, “Una strada nel bosco”, “Violino Tzigano”, divenuti pietre miliari della nostra musica popolare e conosciute in tutto il mondo. Cesare Andrea Bixio fu tra i primi ad intuire l’importanza dell’Editoria Musicale, e nel 1920 diede vita alla prima società editoriale di musica popolare. Negli anni ‘60 fondò la Cinevox Record, prima casa discografica dedicata alle colonne sonore che nel corso degli anni ha prodotto artisti come Morricone, Piovani, Goblin, Emerson e Trovajoli. Il nucleo centrale della mostra è sviluppato intorno alle grafiche delle copertine degli spartiti dei successi di Bixio, veri e propri capolavori grafici rappresentativi delle varie tendenze artistiche dell’epoca. Le note dell’autore accompagnano il visitatore in un viaggio dove non mancano immagini dei primi dischi e dei film musicati, sequenze delle canzoni interpretate nel tempo sia da attori famosi come Vittorio De Sica, Totò, Anna Magnani, che da grandi interpreti quali Beniamino Gigli, Luciano Pavarotti, Mina, Andrea Bocelli.

Franco Bixio, figlio del noto compositore ha affermato: “Nel 1932 mio padre riuscì a convincere il regista Camerini a inventare una scena per far cantare “Parlami d’amore Mariù” al giovane attore Vittorio De Sica protagonista del film “Gli uomini che mascalzoni” superando così il parere contrario del produttore che non voleva in alcun modo la canzone nel film. È uno dei più grandi successi di mio padre e fece conoscere De Sica anche come chansonnier.”
La mostra, che è dedicata a Carlo Bixio, costituisce inoltre il punto di partenza di una serie di iniziative che verranno realizzate nel corso di tutto il 2020 per celebrare il Centenario. 
Le attività previste per dare luce a questo importante traguardo interesseranno diverse città italiane nelle quali saranno organizzati svariate manifestazioni tra cui: concerti, convegni, contest per giovani musicisti dando voce ad artisti che desiderano fare emergere le proprie doti creative come il Contest: “100ANNI PER IL FUTURO” realizzato in collaborazione con il MEI. Tra le città protagoniste degli eventi: Napoli, Milano ed infine Venezia, in occasione della Mostra del Cinema. 
L’esposizione, realizzata dai figli del compositore, Franco e Andrea Bixio e da Giuseppe Pasquali, con il coordinamento di Renato Marengo, gode del sostegno di SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) e del patrocinio e della collaborazione del MIBACT, A.F.I. (Associazione dei Fonografici Italiani), Nuovo IMAIE (Istituto Mutualistico Artisti Interpreti ed Esecutori), FEM (Federazione Editori Musicali), ICBSA (già Discoteca di Stato) e RaiTeche.

La mostra è organizzata da Associazione Musikstrasse. 

Costi: vedi sito
Indirizzo: Piazza Guglielmo Marconi, 8 - Roma eur
Sito di riferimento: www.idea.mat.beniculturali.it/museo-civilta-mnatp
__________________________________________________________________________

"I LOVE LEGO"

Palazzo Bonaparte, spazio Generali Valore Cultura - Roma
dal 24 dicembre al 9 aprile 2020 - vari orari
Un regalo di Natale per la Città di Roma: Arthemisia, dal 24 dicembre - oltre alla straordinaria mostra attualmente in corso dedicata al mondo dell’Impressionismo che sta richiamando migliaia di visitatori da tutto il mondo - presenta I LOVE LEGO, la mostra per bambini e appassionati di tutte le età.

In un gioco di colori e prospettive, tra spettacolari diorami e creazioni artistiche, arrivano dal 24 dicembre al 19 aprile 2020 a Palazzo Bonaparte - spazio Generali Valore Cultura, scenari minuziosamente riprodotti e ambienti realizzati in decine di metri quadrati con i mattoncini più famosi del mondo.

I LOVE LEGO presenta in scala ridotta dettagliatissime riproduzioni di fantastici mondi: dalla frenesia della città contemporanea alle avventure leggendarie dei pirati; dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma in una riproduzione fedelissima del Foro di Augusto; dalla conquista dello spazio, alla suggestiva riproduzione di un paesaggio artico per arrivare al sorprendente scenario della Liberazione.
Costruzioni e non solo. Attraverso una “caccia al personaggio” - tra edifici e palazzi, tra galeoni e templi - il visitatore è invitato a cercare personaggi celebri (e non) nascosti all’interno delle installazioni: da Harry Potter a Dart Fener, diversi gli ospiti a sorpresa inseriti nelle divere installazioni che accompagnano nella visita tutti coloro che vogliono divertirsi a scovare tra i mattoncini.
Dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, i bambini e i più grandi potranno immergersi nei diversi ambienti minuziosamente ricostruiti e progettati da RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa.

Mattoncini ma non solo: a dimostrare quanto i moduli più famosi del mondo siano in grado di “creare arte a 360°”, in mostra a Palazzo Bonaparte con 10 tele spirate a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dal giovane artista romano Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.

L’esposizione vanta l’eccezionale partnership con “Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i LEGO.
Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e “invadendo” i diorami in mostra a Palazzo Bonaparte.

I LOVE LEGO è una mostra di Arthemisia, in collaborazione con RomaBrick.

I LOVE LEGO è una esperienza imperdibile per i nostalgici che vorranno tornare bambini e per i più piccoli che potranno trascorrere una giornata divertendosi con quei “prodigiosi” mattoncini che ogni anno fanno giocare milioni di persone.

Costo: Biglietto 12 € - Ridotto 10 €
Indirizzo:  piazza Venezia, 5 (angolo Via del Corso) - Roma
Informazioni: + 39 06 87 15 111
Sito di riferimento: www.mostrepalazzobonaparte.it
__________________________________________________________________________

"C’era una volta Sergio Leone"

C’era una volta Sergio Leone, la grande mostra all’Ara Pacis per i 90 anni dalla nascita e i 30 dalla scomparsa del regista

Roma Capitale celebra il mito di uno dei
maestri assoluti del cinema italiano con una mostra concepita e realizzata da
La Cinémathèque Française e Cineteca di Bologna.

Museo dell’Ara Pacis - Roma
dal 17 dicembre 2019 al 3 maggio 2020 - Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima). Chiuso 1 maggio

C’era una volta Sergio Leone: è il titolo evocativo della grande mostra all’Ara Pacis, in programma fino al 3 maggio 2020, con cui Roma celebra, a 30 anni dalla morte e a 90 dalla sua nascita, uno dei miti assoluti del cinema italiano.
Promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, l’esposizione arriva in Italia dopo il successo dello scorso anno alla Cinémathèque Française di Parigi, istituzione co-produttrice dell’allestimento romano insieme alla Fondazione Cineteca di Bologna.
La mostra è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Istituto Luce – Cinecittà, Ministère de la culture (Francia), CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée, SIAE e grazie a Rai Teche, Leone Film Group, Unidis Jolly Film, Unione Sanitaria Internazionale, Romana Gruppi Elettrogeni Cinematografici. Digital Imaging Partner: Canon. Sponsor tecnici: Italiana Assicurazioni, Hotel Eden Roma, Bonaveri. L’ideazione è di Equa di Camilla Morabito e il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.

Il percorso espositivo – curato dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio Bigini racconta di un universo sconfinato, quello di Sergio Leone, che affonda le radici nella sua stessa tradizione familiare: il padre, regista nell’epoca d’oro del muto italiano, sceglierà lo pseudonimo di Roberto Roberti, e a lui Sergio strizzerà l’occhio firmando a sua volta Per un pugno di dollari con lo pseudonimo anglofono di Bob Robertson.
Nel suo intenso percorso artistico Sergio Leone attraversa il peplum, (filone cinematografico storico-mitologico), riscrive letteralmente il western e trova il suo culmine nel progetto di una vita: C’era una volta in America. A questo sarebbe seguito un altro film di proporzioni grandiose, dedicato alla battaglia di Leningrado, del quale rimangono, purtroppo, solo poche pagine scritte prima della sua scomparsa. Leone, infatti, non amava scrivere. Era, piuttosto, un narratore orale che sviluppava i suoi film raccontandoli agli amici, agli sceneggiatori, ai produttori, all’infinito, quasi come gli antichi cantori che hanno creato l’epica omerica. Ma ciò nonostante, il suo lascito è enorme, un’eredità creativa di cui solo oggi si comincia a comprendere la portata. I suoi film sono, infatti,  “la Bibbia su cui gli studenti di cinema di tutto il mondo imparano il linguaggio cinematografico, mentre molti dei registi contemporanei, da Martin Scorsese a Steven Spielberg, da Francis Ford Coppola a Quentin Tarantino, da George Lucas a John Woo, da Clint Eastwood ad Ang Lee continuano a riconoscere il loro debito nei confronti del suo cinema.

Le radici del cinema di Sergio Leone affondano, naturalmente, anche nell’amore per i classici del passato – in mostra i film dei giganti del western, da John Ford a Anthony Mann – e rivelano un gusto per l’architettura e l’arte figurativa che ritroviamo nella costruzione delle scenografie e delle inquadrature, dai campi lunghi dei paesaggi metafisici suggeriti da De Chirico, all’esplicita citazione dell’opera Love di Robert Indiana, straordinario simbolo, in C’era una volta in America, di un inequivocabile salto in un’epoca nuova. Per Leone la fiaba è il cinema. Il desiderio di raccontare i miti (il West, la Rivoluzione, l’America) utilizzando la memoria del cinema e la libertà della fiaba, entra però sempre in conflitto con la sua cultura di italiano che ha conosciuto la guerra e attraversato la stagione neorealista. A partire da Per qualche dollaro in più Leone può permettersi di assecondare la sua fascinazione per il passato e la sua ossessione documentaria per il mito curando ogni minimo dettaglio. Perché una favola cinematografica, per funzionare, deve convincere gli spettatori che quello che vedono stia accadendo realmente.

Grazie ai preziosi materiali d’archivio della famiglia Leone e di Unidis Jolly Film i visitatori entreranno nello studio di Sergio, dove nascevano le idee per il suo cinema, con i suoi cimeli personali e la sua libreria, per poi immergersi nei suoi film attraverso modellini, scenografie, bozzetti, costumi, oggetti di scena, sequenze indimenticabili e una costellazione di magnifiche fotografie, quelle di un maestro del set come Angelo Novi, che ha seguito tutto il lavoro di Sergio Leone a partire da C’era una volta il West.

Seguendo queste tracce, la mostra C’era una volta Sergio Leone sarà quindi suddivisa in diverse sezioni: Cittadino del cinema, Le fonti dell’immaginario, Laboratorio Leone, C’era una volta in America, Leningrado e oltre, dedicata all’ultimo progetto incompiuto, L’eredità Leone. Sarà inoltre pubblicato dalle Edizioni Cineteca di Bologna il volume La rivoluzione Sergio Leone, a cura di Christopher Frayling e Gian Luca Farinelli.

Promotori                Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Cineteca di Bologna
Mostra a cura di Gian Luca Farinelli in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio Bigini
Organizzazione Fondazione Cineteca di Bologna - Cinémathèque Française di Parigi
Ideazione                Equa Gstrategy
Supporto organizzativo Zètema Progetto Cultura

SPONSOR MOSTRA
Con il contributo di                 Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo
In collaborazione con             Istituto Luce – Cinecittà    SIAE
Sponsor tecnico Italiana Assicurazioni -  Hotel Eden -  Roma Bonaveri
Grazie a Rai Teche
Leone Film Group
Unidis Jolly Film
U.S.I. Unione Sanitaria Internazionale
Romana Gruppi Elettrogeni Cinematografici
Digital Imaging Partner Canon

SPONSOR SISTEMA
MUSEI IN COMUNE
Con il contributo tecnico di  Ferrovie dello Stato Italiane

Costi: Biglietto solo mostra: 11€ intero; 9€ ridotto + prevendita € 1 Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Informazioni: 060608
Indirizzo: Lungotevere in Augusta - Roma
Sito: www.arapacis.it
__________________________________________________________________________

Impressionisti Segreti

Palazzo Bonaparte, spazio Generali Valore Cultura - Roma
dal 6 ottobre al 8 marzo 2020 - vari orari

Interamente dedicato alla mostra “IMPRESSIONISTI SEGRETI”, che sta registrando un record di presenze a Roma, a Palazzo Bonaparte, Ballandi e Nexo Digital presentano al cinema il docu-film

IMPRESSIONISTI SEGRETI 10, 11 e 12 febbraio 2020

Un viaggio alla scoperta dei 50 capolavori nascosti dei maestri dell’Impressionismo svelati per la prima volta al pubblico nelle sale di Palazzo Bonaparte a Roma

COMUNICATO STAMPA Roma, 22 gennaio 2020 – In occasione della mostra record di visitatori Impressionisti Segreti prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia a Palazzo Bonaparte di Roma fino all’8 marzo e che ad oggi ha registrato un pubblico di oltre 120.000 presenze, Ballandi e Nexo Digital presentano nelle sale cinematografiche il 10, 11 e 12 febbraio il docu-film prodotto da e diretto da Daniele Pini, ideato per raccontare la rivoluzione artistica del movimento impressionista attraverso cinquanta tesori solitamente nascosti e oggi esposti per la prima volta a Roma. Conservando il biglietto della mostra “Impressionisti Segreti” (Palazzo Bonaparte di Roma fino all’8 marzo) e presentandolo alla biglietteria del cinema è possibile avere una riduzione sul costo del biglietto per la visione durante i 3 giorni di programmazione (*). Inoltre conservando il biglietto della proiezione al cinema del docu-film e presentandolo alla biglietteria di Palazzo Bonaparte è possibile vedere la mostra a tariffa ridotta (**).

IL DOCU-FILM Come guardavano il mondo gli impressionisti? Che rapporto avevano con la tecnica, con il colore, con la luce e con l’universo di forme che componeva la realtà davanti ai loro occhi? Come furono accolte le loro opere? Come sono passate dall’essere rifiutate da critica e pubblico a diventare in pochi anni tra le più amate nel mondo? Per scoprirlo, il docu-film ideato per raccontare la rivoluzione artistica del movimento impressionista attraverso cinquanta tesori solitamente nascosti e oggi esposti per la prima volta a Roma fino all’8 marzo a Palazzo Bonaparte, in occasione della mostra. Impressionisti segreti è un viaggio immersivo all'interno dell’intimità degli impressionisti e dei loro quadri che si propone di offrire una visita "privilegiata" che stimoli la curiosità degli spettatori e regali loro una prospettiva sulle opere complementare all’esperienza dal vivo, permettendo agli spettatori in sala di immergersi nel lavoro dei pittori e coglierne dettagli inediti. Le due curatrici della mostra - Claire Durand-Ruel (storica dell’arte esperta di Camille Pissarro e pro-nipote del celebre mercante d’arte Paul Durand-Ruel) e Marianne Mathieu (esperta di Berthe Morisot e direttrice scientifica delle collezioni del Musée Marmottan Monet di Parigi) - accompagneranno gli spettatori in un percorso articolato, dove immagini di ampio respiro troveranno il loro contrappunto ideale nelle analisi compiute da esperti, storici, artisti e altre figure legate al mondo della pittura moderna e della cultura visuale. I quadri della mostra, opere di Manet, Caillebotte, Monet, Berthe Morisot, Cézanne, Sisley, Signac, saranno sia il punto di partenza che quello di arrivo nell’approfondimento dei percorsi dei singoli autori e delle peculiarità del movimento. All’interno del film troveranno spazio anche il racconto dell’allestimento della mostra e quello dell’inaugurazione, un focus su Palazzo Bonaparte, luogo di grande fascino che aprirà per la prima volta le sue porte agli spettatori per quest’occasione speciale, e un approfondimento sulle figure del curatore e del collezionista, per porre l’accento sui molteplici aspetti del lavoro che ha portato alla realizzazione dell’ambizioso progetto Gli Impressionisti segreti.

Attraverso un approfondimento che è anche una confessione intima, verranno evocati i caratteri più riservati e meno noti degli impressionisti, anche grazie agli interventi di esperti come gli storici dell’arte Alain Tapié e Sergio Gaddi, la scrittrice e saggista Melania Mazzucco, il fotografo e regista Fabio Lovino, l’artista Giuliano Giuman e il collezionista Scott Black.

La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital.

Nel 2020 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.

Dal 6 ottobre 2019 Roma si arricchisce di una doppia offerta culturale: l’apertura al pubblico di Palazzo Bonaparte, spazio Generali Valore Cultura, che ospita la prima mostra sugli “Impressionisti Segreti”, ovvero quei capolavori noti a tutti ma nascosti nelle più grandi collezioni private del mondo.

Palazzo Bonaparte, splendido edificio barocco in Piazza Venezia che prende il nome da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone, che vi abitò fino al 1836. Da sempre utilizzato come residenza privata, oggi diventa accessibile al pubblico grazie alla partnership tra Generali Italia e Arthemisia.

Impressionisti Segreti, la prima mostra ospitata a Palazzo Bonaparte, è un’opportunità unica per ripercorrere la storia dell’Impressionismo tramite cinquanta capolavori di grandi artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Gauguin e tanti altri, custoditi nelle più importanti collezioni private e generosamente prestati solo per questa straordinaria occasione.
Un affascinante viaggio alla scoperta del movimento artistico più emozionante e coinvolgente della storia dell’arte, tra fermo-immagini di una Parigi di fine Ottocento, seducenti ritratti di donne dell’elite dell’epoca e pennellate di luce vibrante.

La cura della mostra è affidata a due esperte di fama internazionale: Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi - sede delle più ricche collezioni al mondo di Claude Monet, e Claire Durand-Ruel, discendente di Paul Durand-Ruel, colui che ridefinì il ruolo del mercante d’arte e primo sostenitore degli impressionisti.

La mostra Impressionisti Segreti è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Gode del patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, dell’Ambasciata di Francia in Italia e della Regione Lazio. È realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, ed è sostenuta da Generali Italia attraverso Valore Cultura, il programma per rendere l’arte e cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio.

Special partner della mostra è Q8 che, dopo il sostegno alle mostre di Pollock ed Escher, prosegue il suo impegno nella promozione dei valori legati alla cultura e all’arte.
La mostra Impressionisti Segreti fa parte del progetto “L’Arte della solidarietà”, realizzato da Susan G. Komen Italia e Arthemisia, insieme per portare bellezza anche nelle vite delle persone meno fortunate.

La mostra vede come hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de la Ville, del gruppo Rocco Forte Hotels.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.

Costo: vedi sito
Indirizzo:  piazza Venezia, 5 (angolo Via del Corso) - Roma
Informazioni: + 39 06 87 15 111
Sito di riferimento: www.mostrepalazzobonaparte.it
__________________________________________________________________________

“Canova. Eterna bellezza"
Dal 9 ottobre il Museo di Roma ospita “Canova. Eterna bellezza”, esposizione dedicata al massimo interprete della scultura neoclassica.
Una mostra-evento incentrata sul legame tra Antonio Canova e la città di Roma, con oltre 170 opere e prestigiosi prestiti da importanti Musei e collezioni italiane e straniere

MUSEO DI ROMA a Palazzo Braschi - Roma
dal 9 ottobre 2019  al 15 marzo 2020  - dal martedì alla domenica ore 10.00-19.00


Dal 9 ottobre 2019 prende il via Canova. Eterna bellezza: una mostra-evento dedicata al legame di Canova con la città di Roma che, fra Settecento e Ottocento, fu la fucina del suo genio e un’inesauribile fonte di ispirazione. Un rapporto, quello tra lo scultore e la città, che emerge in una miriade di aspetti unici e irripetibili.

Incorniciati all’interno di un allestimento dall’eccezionale effetto scenografico, oltre 170 opere di Canova e artisti a lui coevi animano le sale del Museo di Roma in Palazzo Braschi: in uno spettacolare gioco di luci e ombre, tra eleganti movenze e apparizioni di mitiche divinità, l’esposizione capitolina racconterà in 13 sezioni l’arte canoviana e il contesto che lo scultore trovò giungendo nell’Urbe nel 1779.

Attraverso ricercate soluzioni illuminotecniche, lungo il percorso espositivo sarà rievocata la calda atmosfera a lume di torcia con cui l’artista, a fine Settecento, accoglieva i suoi ospiti nell’atelier di via delle Colonnette.

A definire la trama del racconto, preziosi prestiti provenienti da importanti Musei e collezioni: l’Ermitage di San Pietroburgo, i Musei Vaticani e Capitolini, la Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno, il Museo Civico di Bassano del Grappa, il Museo Correr di Venezia, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, le Accademie di Belle Arti di Bologna e di Ravenna, l'Accademia Nazionale di San Luca, il Musée des Augustins di Toulouse, i Musei di Strada Nuova-Palazzo Tursi di Genova, fino al Museo Civico di Asolo, solo per citarne alcuni.

La mostra Canova. Eterna bellezza, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia, organizzata con Zètema Progetto Cultura e curata da Giuseppe Pavanello, è ospitata fino al 15 marzo 2020 al Museo di Roma.
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca e con Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno.

Costo: vedi sito
Indirizzo: piazza Navona, 2; piazza San Pantaleo, 10 - Roma
Informazioni: 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)
Siti di riferimento: www.museodiroma.it; www.museiincomuneroma.it
__________________________________________________________________________

BACON, FREUD, LA SCUOLA DI LONDRA

Opere della TATE
cura di Elena Crippa

CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma
 dal 26 settmebre 2019  al 23 febbraio 2020 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.

Francis Bacon e Lucian Freud

Due giganti della pittura, Francis Bacon e Lucian Freud per la prima volta insieme in una mostra in Italia. Uno dei più affascinanti, ampi e significativi capitoli dell’arte contemporanea mondiale con la Scuola di LondraUna città straordinaria in un periodo rivoluzionario.
Bacon, Freud, l’arte britannica in oltre sette decenni, lo spirito di una città in mostra al Chiostro del Bramante di Roma dall’autunno 2019 fino a febbraio 2020, a cura di Elena Crippa, Curator of Modern and Contemporary British Art, Tate e organizzata in collaborazione con Tate, Londra.
Insieme a Francis Bacon e Lucian FreudMichael Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Regoartisti che hanno segnato un’epoca, ispirato generazioni, utilizzato la pittura per raccontare la vita.

No Filter

Grazie a uno straordinario prestito di Tate, la pittura di sei artisti con opere dal 1945 al 2004 rivela, in maniera diretta e sconvolgente, la natura umana fatta di fragilità, energia, opposti, eccessi, evasioni, nessun filtro, verità.
Tanti i temi affrontati: gli anni della guerra e del dopoguerra, storie di immigrazione, tensioni, miserie e insieme, desiderio di cambiamento, ricerca e introspezione, ruolo della donna, dibattito culturale e riscatto sociale. Al centro di tutto questo la realtà: ispirazione, soggetto, strumento, fino a essere ossessione.
Un tema più che mai attuale, in un’epoca, la nostra, di filtri e #nofilter.

La scuola di Londra

In mostra oltre quarantacinque dipinti, disegni e incisioni di artisti raggruppati nella “School of London”. Artisti eterogenei, nati tra l’inizio del Novecento e gli anni Trenta, immigrati in Inghilterra per motivi differenti che hanno trovato in Londra la loro città, il luogo dove studiare, lavorare, vivere.

Francis Bacon (1909-1992) nasce e cresce in Irlanda e arriva in Inghilterra quindicenne, Lucian Freud (1922-2011) scappa dalla Germania per sfuggire il nazismo, lo stesso succede, pochi anni dopo a Frank AuerbachMichael Andrews è norvegese e incontra Freud suo professore alla scuola d’arte; Leon Kossoff è nato a Londra da genitori ebrei russi; Paula Rego lascia il Portogallo per studiare pittura nelle scuole inglesi.
Nell’architettura cinquecentesca progettata da Donato Bramante trovano spazio, con un approccio cronologico e tematico, opere che raccontano individui, luoghi, vita vissutaper mostrare la totalità dell’esperienza di essere umano. Opere in cui la fragilità e la vitalità della condizione umana viene presentata tramite lo sguardo dell’artista: disegni e dipinti che ritraggono esistenze e luoghi scandagliati nella sua crudezza senza filtri.

I progetti speciali

Due progetti speciali di DART Chiostro del Bramante ne ribadiscono la vocazione sperimentale fatta di contaminazioni tra linguaggi, trasversalità e coinvolgimento del pubblico.
Per “BACON, FREUD, LA SCUOLA DI LONDRA” il racconto di mostra è affidato alla voce narrante di Costantino D’Orazio, storico dell’arte e saggista. La speciale audioguida accompagnerà i visitatori in un percorso di approfondimento e in un viaggio nella Londra dell’epoca, raccontando non solo gli artisti e le opere, ma i retroscena di un periodo tanto affascinante.
Chiostro del Bramante, inoltre, ha commissionato a Enrico Maria Artale, uno dei più promettenti giovani registi italiani già riconosciuto in ambito internazionale, un’opera filmica per raccontare l’esposizione.
Per la prima volta in Italia la narrazione di una mostra è affidata a un autore cinematografico con un progetto audio visivo inedito, dal titolo “The Naked Truth”, interpretato da Stefano Cassetti, Adamo Dionisi, Lucrezia Guidone e Sarah Sammartino, dove la pittura viene evocata attraverso la messa in scena di un istante immaginario che precede l’atto del dipingere.
La colonna sonora è realizzata appositamente dai Mokadelic.
Con questa grande mostra il Chiostro del Bramante conferma la propria vocazione internazionale, collaborando, per la seconda volta, con uno dei più prestigiosi Musei del mondo. Un’apertura internazionale che spinge il Chiostro a esplorare sempre nuovi ambiti di ricerca col desiderio di offrire al suo pubblico le ultime novità artistiche al pari dei grandi musei stranieri.


MOSTRA PRODOTTA E ORGANIZZATA DA DART Chiostro del Bramante
ORGANIZZATA IN COLLABORAZIONE CON Tate, Londra
MOSTRA A CURA DI Elena Crippa
Catalogo Skira

Costo: Vedi sito
Informazioni: hastag ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035  (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
__________________________________________________________________________

...uno sguardo FUORI PORTA

- MILANO -

TEATRO

DEBUTTA

Teatribù presenta
"IL  PARASSITA"
Con Andrea Gaetani, Fabio Maccioni, Valentina Mazzuto e Mico Pugliares

Teatro Della Cooperativa - Milano
Domenica 9 febbraio,  ore 20.30

Teatribù porta in scena al Teatro della Cooperativa di Milano, un evento speciale: IL PARASSITA, ovvero: come sfruttare il lavoro degli altri.
Avete mai visto degli improvvisatori teatrali entrare in teatro assieme al pubblico, vedere per la prima volta una scenografia, chiedere al tecnico di usare il progetto luci e audio come farebbe regolarmente e chiedendo al pubblico cosa gli ispira la scenografia mettere in scena uno spettacolo di improvvisazione teatrale? Questo è quello che succede ne “IL PARASSITA”. Il parassita usa il suo ospite. Il parassita vive meno del suo ospite. Il parassita si relaziona con un solo ospite per volta e se ne nutre. Lo sfrutta. Ne fa casa e cibo. Ne fa ricovero e dispensa. Il parassita ha necessità del suo ospite e al contempo lo spolpa.
Anche gli attori-improvvisatori di Teatribù fanno questo e come perfetti parassiti si nutriranno della scenografia, del progetto luci e dei suoni di uno spettacolo già esistente, quello che trova nel teatro che li ospita, per dare vita a uno spettacolo di improvvisazione teatrale che nasce al momento, seguendo le indicazioni e i suggerimenti del pubblico e quindi una scena di un interno dei primi del 900 può diventare uno studio fotografico a NY negli anni 90; una serie di veli di uno spettacolo di teatro danza può essere il purgatorio o l’anticamera di una casa d’appuntamenti.
Uno spettacolo che, proprio perché improvvisato è unico e non replicabile; mai visto prima né rivedibile…è chiaro? Se non è chiaro venite a vederlo.

Biglietti: intero €12, ridotto €10, allievi €8
Info e prenotazioni: 02 6420761 -  info@teatrodellacooperativa.it
Indirizzo:  via Hermada,  8 - Milano
Sito di riferimento: www.teatribu.it
_________________________________________________________________________

- NAPOLI -

ARTE

PROSEGUONO...

"ANDY WARHOL"
DA OGGI A NAPOLI è tempo di ANDY WARHOL

Alla Basilica della Pietrasanta in mostra oltre 200 opere di Andy Warhol con un’intera sezione dedicata all’Italia e un focus sulla città di Napoli.

Basilica della Pietrasanta - Lapis Museum - Napoli
dal 26 settembre 2019 al 23 febbraio 2020, tutti i giorni 10.00–20.00 (la biglietteria chiude un’ora prima).

Un’esposizione interamente dedicata al mito di Andy Warhol giunge alla Basilica di Pietrasanta di Napoli che, dal 26 settembre 2019 al 23 febbraio 2020 con oltre 200 opere scelte, regala al pubblico una visione completa della produzione artistica del genio americano che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte a partire dal secondo dopoguerra.

Immortali icone e ritratti, polaroid e acetati, disegni e il mondo della musica, il brand e l’Italia: nel capoluogo campano arriva - in sette sezioni - quel mondo Pop che ha segnato l’ascesa di Warhol come l’artista che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente, attraverso miti dello Star System e del merchandising come le intramontabili Campbell’s Soup, il ritratto serigrafato di Marilyn derivato da un fotogramma di Gene Korman, le celebri serigrafie di Mao del 1972 e il famosissimo Flowers del 1964.

In oltre 200 opere il percorso artistico e privato di un uomo eclettico che ha segnato l’arte a tutto tondo, trasformando visioni e concetti, fermando nell’immaginario collettivo volti, colori e scene e regalando all’Arte tutta, un aspetto nuovo.

Questa esposizione si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, sotto l'egida dell'Arcidiocesi di Napoli e in sintonia con la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia meridionale, Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, con la Rettoria della Basilica di S. Maria Maggiore alla Pietrasanta e con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONLUS.

Accanto a opere che raccontano la scena americana del ‘900, nelle sale della Pietrasanta anche lavori che rivelano il rapporto di Warhol con l’Italia e un focus dedicato alla città di Napoli col suo Vesuvius del 1985 e il Ritratto di Beuys, realizzato nel 1980 in occasione della mostra tenutasi presso la Galleria Amelio.
Presenti in mostra i suoi immancabili ritratti di grandi personaggi, figure storiche che il suo genio e la sua arte hanno trasformato in leggende contemporanee: i volti di Man Ray, Keith Haring, Edvard Munch, Lenin, Giorgio Armani e un rarissimo ritratto della Monna Lisa realizzato con inchiostro serigrafico su pergamena nel 1978.
E ancora Liz, la serie Ladies and Gentlemen e i suoi Self portrait, per poi passare al legame con il mondo della moda e della comunicazione.
Ad arricchire l’esposizione una sezione di disegni che accoglie alcuni rari esempi degli anni ‘50 derivanti dalla fase pre pop di Andy Warhol come raffigurazioni di anelli, orecchini e gemme provenienti dal suo primo lavoro di illustratore, poco conosciuta dal grande pubblico.
Ampio spazio è dedicato ancora al rapporto tra Warhol e il mondo della musica: insieme ad alcune delle più memorabili cover progettate e realizzate come The Velvet Undreground & Nico, sono esposti i ritratti di Mick Jagger, Miguel Bosè, Billy Squier.
Fondamentali per la comprensione del modus operandi “warholiano” sono le polaroid e gli acetati fotografici utilizzati per la successiva realizzazione dei ritratti: esposte icone del mondo del cinema come Arnold Schwarznegger, Silvester Stallone, Alba Clemente; del mondo musicale quali Grace Jones, Mick Jagger, Ron Wood, Stevie Wonder. Dall’ambito moda non mancheranno Gianni Versace, Valentino, Jean Paul Gaultier e ultimi ma non meno importanti i celebri Self Portrait dalla parrucca color argento.

La mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con Eugenio Falcioni in collaborazione con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus e Art Motors ed è curata da Matteo Bellenghi.

La mostra ANDY WARHOL vede come sponsor Generali Italia.
L’iniziativa è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma per promuove l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.

La mostra vede come special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.

Charity partner della mostra è Susan G. Komen Italia: l’esposizione aderisce alla campagna di sensibilizzazione La Prevenzione è il nostro capolavoro e si inserisce nel progetto L’arte della Solidarietà, realizzato da Arthemisia insieme a Komen Italia, organizzazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno e nella tutela della salute femminile.
La raccolta fondi promossa con questa mostra consentirà alla Komen Italia di realizzare, con la sua “Carovana della Prevenzione” almeno 4 giornate di Promozione della Salute Femminile nel quartiere di Ponticelli, nella zona di Castel Capuano ed in altre aree dove la prevenzione arriva con più difficoltà. In ciascuna giornata, organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli e la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, le tre unità mobili della Komen Italia offriranno esami clinico-strumentali gratuiti per la diagnosi precoce delle principali patologie oncologiche femminili, oltreché eventi educativi e di sensibilizzazione alla prevenzione per la popolazione generale.

Foto di Tommaso Vitielo per Arthemisia

- VISITE PER FAMIGLIE (max 25 pax) -
“Valore Cultura” di Generali Italia offre un’esperienza dedicata ai bambini e alle famiglie:
una speciale visita guidata e un laboratorio creativo per accompagnare bambini e genitori
alla scoperta di Andy Warhol e del mondo colorato della Pop Art.

Venerdì 8 novembre - ore 17.00
Venerdì 15 novembre - ore 17.00
Venerdì 22 novembre - ore 17.00
Sabato 23 novembre - ore 17.00
Venerdì 29 novembre - ore 17.00
Sabato 30 novembre - ore 17.00

Iscrizioni > http://www.arthemisia.it/it/andy-warhol-generali-italia/
In caso di posti disponibili il giorno della visita, sarà possibile aggregarsi al gruppo in loco.

Costo: Vedi sito.
Info e prenotazioni:  081 1865991
Indirizzo: piazzetta Pietrasanta, 17-18, Napoli
Sito di riferimento: www.polopietrasanta.com

_________________________________________________________________________

"Napoli Napoli, di lava di porcellana e musica"
Mostra a cura del Museo Real Bosco di Capodimonte e del Teatro di San Carlo

Museo e Real Bosco di Capodimonte -- Napoli
 Dal 21 settembre 2019 al 21 giugno 2020, vari orari

Ha appena aperto al Museo e Real Bosco di Capodimonte, la mostra Napoli Napoli. Di lava, porcellana e musica, a cura di Sylvain Bellenger (21 settembre 2019 – 21 giugno 2020), promossa dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, con il Teatro  di San Carlo di Napoli, in collaborazione con Amici di Capodimonte onlus e la produzione e organizzazione della casa editrice Electa.

Le 19 sale dell’Appartamento Reale, riproposte in una spettacolare e coinvolgente scenografia, ideata dall’artista Hubert le Gall1 come  la regia di un’opera musicale, saranno il palcoscenico d’eccezione  sul quale andranno in scena il Teatro di San Carlo, con la sua sartoria oggi diretta da Giusi Giustino2 e le porcellane di Capodimonte.
Vero filo conduttore della mostra: la musica che si ascolterà grazie all’uso di cuffie dinamiche - non semplici audioguide - che si attivano passando di sala in sala.
L’allestimento racconterà la storia di Napoli capitale del Regno nel corso del Settecento e oltre, dagli anni di Carlo di Borbone a quelli  di Ferdinando II, come una favola, con il susseguirsi di scene della vita quotidiana caratterizzate da estrema raffinatezza estetica e gioia esistenziale ma che hanno come sottofondo il passaggio del potere,  i cambiamenti della storia, delle mode e dei gusti estetici.
Il visitatore potrà immergersi in un mondo incantato e, grazie all’uso delle cuffie dinamiche, potrà ascoltare le musiche (da Giovanni Pergolesi a Domenico Cimarosa, da Giovanni Pacini a Giovanni Paisiello, da Leonardo Leo a Niccolò Jommelli) selezionate da Elsa Evangelista con un commento critico musicale di Alessandro De Simone per i vari temi artistici di ciascuna sala.

La mostra è una sintesi di tutte le arti, e illustra la pluridisciplinarità tipica della nostra contemporaneità: un viaggio multisensoriale all’interno della Reggia borbonica, trasformata per l’occasione in un vero e proprio spettacolo teatrale. Un’esposizione con oltre 1000 oggetti, oltre 300 porcellane delle collezioni delle Reali Fabbriche di Capodimonte e Napoli, di altre manifatture europee e pezzi originali cinesi, più di 150 costumi del Teatro di San Carlo con firme prestigiose (Ungaro, Odette Nicoletti, Giusi Giustino e altri), strumenti musicali del Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, dipinti, oggetti d’arte e di arredo, minerali e animali tassidermizzati oggi conservati rispettivamente  nel Museo Mineralogico e nel Museo Zoologico di Napoli (oggi confluiti nel Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università Federico II di Napoli).

Costo: Vedi sito.
Info e prenotazioni: 081 7499130
Indirizzo: via Milano 2, Napoli
Sito di riferimento: www.museidicapodimonte.beniculturali.iy
_________________________________________________________________________

 Segui sempre gli hastag 
#kirosegnalazioni #kirosocialnews 
#kiroeventodasogno
per rimanere informato 
sugli eventi da sogno della settimana...


Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro il lunedì della settimana d'uscita, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo, previa specifica selezione, all'inserimento tra i nostri suggerimenti.